Forum Entomologi Italiani

Amadotrogus grassii (Mainardi, 1902)

Lazio, Roma, Pineta di Ostia-Castelfusano, 18.VIII.2012, M. Gigli legit

Finalmente li ho trovati!
Era un po' che speravo di trovare questo endemismo tosco-lazial-campano, ma non ero mai riuscito ad andare nel posto giusto al momento giusto.

Oggi pomeriggio sono uscito verso le 18.00 per andare a ritirare un paio di trappole per necrofori che avevo messo tempo fa a Maccarese. Alle 18.40 ero sul posto, alle 19.00 avevo già visto che le due trappole non c'erano più (una scoperchiata e svuotata, l'altra scomparsa), e dopo aver preso un paio di mutille per Marcello, visto che la strada per tornare verso Roma era tutta una fila si macchine di gente che rientrava dal mare, ho pensato di deviare e andare a vedere nella pineta di Ostia se per caso girava questa benedetta bestia.

Arrivo nella pineta poco dopo le 19.30, proprio mentre la folla stava andandosene. Stando a quanto avevo letto e mi avevano detto, questa bestia svolazza intorno alle chiome degli alberi, quindi mi dirigo verso una parte di pineta devastata dall'incendio di alcuni anni fa, in cui pini e piante della macchia mediterranea sono in fase di ricrescita e per la maggior parte superano di poco i 2 metri, o anche meno.



All'inizio non si vede in giro niente, a parte un'altra mutilla e qualche Tentyria e Scaurus.

Nel frattempo tramonta il sole.

Poco minuti dopo noto un piccolo Melolonthino svolazzare sulla cima di un pinetto, troppo rapido per fare qualsiasi cosa. Comincio a guardare le cime dei vari arbusti ed alberelli, e quasi ovunque c'è movimento! Si vedono quasi solo quando sono in volo, ma ce ne sono anche posati tra il fogliame, anche se quasi invisibili.



Dopo qualche tentativo andato a vuoto, finalmente riesco a fare qualche scatto un po' più decente!



Fotografarli è quasi impossibile, perché non stanno fermi un attimo.

Poi, ovviamente, mi metto a prenderne qualcuno. Prima inizio a spostarmi da una pianta all'altra, ma è più il tempo che perdo che altro, la maggior parte è irraggiungibile ) col retino corto e col manico che si svita) e la luce cala sempre più. Allora mi fermo di fronte ad una pianta promettente, quella della foto con quei tre, e aspetto. Ogni pochi secondi ne arriva uno. Forse è rimasto l'odore della femmina. Tutto dura 10-15 minuti, tra gli attacchi volanti dei pipistrelli e dei succiacapre, poi, poco prima che faccia buio del tutto, non se ne vede più uno. Devono essere tutti sulle piante. tanto vale che me ne vada a cena pure io.

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Maurizio Gigli
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Bravo Maurizio
Quelli che hai trovato sono tutti maschi?

Devo ancora controllare. Lo farò domani. Spero di aver preso almeno una femmina! Comunque, anche fossero tutti maschi sono soddisfatto lo stesso. Quest'anno sto trovando abbastanza poco, ma diverse specie che non avevo mai preso prima. Cosa strana, questi li ho presi nello stesso esatto posto in cui a fine inverno avevo preso i fusti di asfodelo da cui mi sono sfarfallati i miei primi e per ora unici esemplari di Agapanthia asphodeli, altra specie che ho trovato per la prima volta quest'anno.

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Maurizio Gigli
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Ho controllato tutti gli esemplari.
O non ci sono differenze sessuali esterne, oppure ho preso tutti maschi!

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Maurizio Gigli
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Oggi grazie alle preziose idicazioni di Maurizio, mi sono recato alla pineta di Ostia e anche io sono riuscito a trovare questo bellissimo melolonthino

Inizialmente credevo che mi sarei potuto ritenere fortunato se ne avessi trovati uno o due esemplari, ma poi sul posto lo spettacolo è stato impressionante ce n'erano centinaia che volavano tra gli arbusti

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Fabio Turchetti

Questa potrebbe essere una femmina??

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Fabio Turchetti

Indirettamente il merito è di Daniel Patacchiola. Se un paio di anni, fa verso fine agosto - inizio settembre, non avesse portato ad una cena degli esemplari vivi appena presi nella pineta di Ostia, non avrei forse neanche saputo dell'esistenza di questa specie e di dove trovarla.

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Maurizio Gigli
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Secondo me è un maschio.Ne ho presi alcuni esemplari anche io proprio due giorni fa;la femmina, molto più rara del maschio, mi sembra che abbia i tarsi anteriori più corti e più esili, mentre nei tarsi posteriori lo sperone è più grande di quello dei maschi.Comunque sarebbe meglio che ti rispondesse l'altro Marco ( Glaphyrus ).

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Marco
"Le foreste a precedere le civiltà, i deserti a seguire."
François-René de Chateaubriand

Ho già parlato con Marco e poi ho provato ad estrarre l'esemplare, come volevasi dimostrar: Maschio

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Fabio Turchetti

Le femmine, oltre ad essere meno frequenti, sono molto più precoci; le poche che ho raccolto negli anni le ho sempre prese prima dalla sciamatura dei maschi

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Andrea

Le trovi tra la vegetazione prima che i maschi comincino a volare?

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Fabio Turchetti

No, attratte dalle luci nel lungomare follonichese

Ma quando è tempo di femmine difficilmente ne trovo più di una a sera (...è anche vero che la ricerca è "quello che è" ).

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Andrea

Questi sono gli esemplari che ho catturato in due serate successive;le prime due sono femmine.Mi sembra che la differenza sia evidente.

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Marco
"Le foreste a precedere le civiltà, i deserti a seguire."
François-René de Chateaubriand

L'unica differenza che mi pare di notare dalla foto è che le prime due hanno i tarsi posteriori lunghi come (o forse meno, ma può dipendere dalla prospettiva) le tibie, mentre nei maschi i tarsi posteriori sono più lunghi delle tibie. Proverò a controllare i miei, che ancora non ho avuto modo di preparare.

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Maurizio Gigli
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