Forum Entomologi Italiani

Ammobius rufus (Lucas, 1846), piccolo Tenebrionide ancora molto comune in tutta la Sicilia fra le radici delle piante che colonizzano le prime dune del retrospiaggia.
Mi hanno sempre affascinato e stupito, in bestiole di così piccole dimensioni (2,5 mm scarsi), la complessità e la perfezione delle forme e delle strutture che,
in una superficie pur così ridotta, si riescono ad osservare a forti ingrandimenti
Sicilia, Balestrate (PA), 18.X.1972, M. Romano leg.
Dimensioni: 2,4 mm

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Marcello Romano

2,4 mm... splendid!!

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"Whenever I hear of the capture of rare beetles, I feel like an old war-horse at the sound of a trumpet"

- Charles Darwin

Questi insetti di piccole dimensioni sono sicuramente molto affascinanti, soprattutto perchè si scoprono le loro caratteristiche solo osservandoli al microscopio o facendo foto ad alto ingrandiimento, come questa (eccezionale il livello di dettaglio delle parti più a fuoco! Hai usato il nuovo obiettivo?)

In particolare sono veramente interessanti tutte le specie psammicole, che purtroppo qui sono diventate molto difficili da trovare, soprattutto perchè, eccetto alcune zone nel sud della regione, quasi tutto il litorale, e soprattutto la zona retrodunale, quando non è edificato, o è proprietà privata, o è zona protetta, e comunque inaccessibile (almeno, non è consigliabile mettersi lì a setacciare la sabbia!).

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Maurizio Gigli
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Si Maurizio, lo sto testando ai limiti delle sue possibilità di ingrandimento (5x).
Il vero problema, col diaframma 4 utilizzato, è riuscire a mettere a fuoco tutti i piani.
Pensa che, in questo caso, ho elaborato qualcosa come 30 e più scatti con uno spostamento in verticale della lente inferiore a 2 mm. e, malgrado questo, qualche piano è saltato.

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Marcello Romano

for focussing I have buyed a very nice toy from Velbon (Velbon Super Mag Slider) and until now I'm very happy with this one

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Cosmin-Ovidiu Manci
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cosmln's place - my blog
just insects
Dragonflies of Romania

Marcello, bestia come al solito bella e ben fotografata, ma volevo chiederti una cosa? Come i tuoi interventi iniziali con le foto (almeno io) li vedo più larghi della schermata e per vedere le lettere finali della frase devo spostare la barra che compare in fondo?

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Riccardo Poloni
La dignità degli elementi
la libertà della poesia,
al di là dei tradimenti degli uomini
è magia, è magia, è magia...
Negrita, Rotolando verso sud

Perchè non chiudi il diaframma a 5,6? Un obiettivo di quella qualità per quel valore di diaframma non dovrebbe ancora manifestare segni evidenti di diffrazione, almeno non a 5x. La diffrazione ho notato che diventa veramente fastidiosa per fattori di ingrandimento di 10x o superiori.
Tra l'altro, a questi ingrandimenti, se da un lato chiudendo il diaframma aumenta la diffrazione, aprendolo aumenta l'aberrazione cromatica (che per fortuna negli obiettivi moderni è molto ridotta e nel tuo sembra inesistente, almeno a questo ingrandimento).

Quando faccio le foto ad insetti di queste dimensioni, il più delle volte bastano 12-15 scatti per coprire tutta la profondità, e considera che i miei obiettivi sono decisamente più scarsi.

Il problema è probabilmente nel sistema che usi per gli spostamenti della distanza di messa a fuoco. Una soluzione potrebbe essere quella proposta da Cosmin. Oppure potresti fare come faccio io. Per mettere a fuoco con precisione su vari piani ho montato un disco con uno strato di plastozote (su cui fisso l'insetto) sulla parte frontale di un vecchio obiettivo, usando un anello adattatore, un disco di plastica e un magnete. Usando la messa a fuoco dell'obiettivo (che ho fissato su una tavola in legno che posso posizionare sul piano dello stativo quando serve) posso regolare la distanza tra soggetto e gruppo fotocamera/soffietto/obiettivo con estrema precisione. Una piccola rotazione della ghiera di messa a fuoco corrisponde a uno spostamento dell'ordine di decimi di millimetro, o meno. Bisogna solo fare attenzione a partire da un estremo (la parte più bassa o quella più alta dell'insetto) e continuare a girare nello stesso verso, senza mai tornare indietro, altrimenti può verificarsi una leggera rotazione del soggetto (dovuta a giochi nel sistema di messa a fuoco dell'obiettivo, sempre presenti anche in quelli più precisi). Del resto questo è essenziale anche per il buon funzionamento del successivo stacking.

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Maurizio Gigli
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Per quanto ho potuto vedere io la differenza tra f/4 e f/5,6 a 5x non è drammatica ma si nota. Non credo che un perfezionista come Marcello sia disposto ad accettare alcunchè meno del massimo che l'obbiettivo può dare, quindi immagino che continuerà ad usarlo a f/4. Il problema da risolvere rimane il controllo degli spostamenti della messa a fuoco, e la soluzione di Julodis mi sembra molto interessante.

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Ciao

Carlo

Dipende dalle foto che superano il limite di 1024 pixel! Quelle messe in orizzontale, che sono inserite con un "sistema non convenzionale". Vantaggi dell'essere l'amministratore! Anche a me tocca far sempre scorrere il testo con la barra orizzontale, anche perchè la risoluzione del netbook è inferiore a quella degli schermi di un notebook o di altri computer. Però per vedere le foto di Marcello non è un gran prezzo da pagare.

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Maurizio Gigli
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Naturalmente ho acquistato, insiema al nuovo obiettivo Canon, una piastra micrometrica della Manfrotto, la 454, che risulta indispensabile per la messa a fuoco dei vari piani, a questi ingrandimenti, consentendo spostamenti in verticale di frazioni di millimetro: considerate che un giro completo della manopola corrisponde ad uno spostamento di 1,25 mm e con un giro realizzo, a questi ingrandimenti, da 10 a 15 scatti.
Ma, ripeto, a questi ingrandimenti la profondità di campo è ridottissima e occorre cercare di non "saltare" anche solo un piano di messa a fuoco significativo.
Proverò comunque ad utilizzare, per le prossime, il diaframma 5,6

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Ciao Riccardo, come ti ha detto Maurizio (Julodis) è colpa mia e dipende dalle dimensioni della seconda immagine inserita (quella in orizzontale) che è un po' troppo grande: ora l'ho ridimensionata e cercherò di farlo anche in futuro

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Marcello Romano

Se posso darti un consiglio, un sistema semplice per migliorare ulteriormente la precisione di spostamento di quella slitta è montare una manopola di diametro maggiore. Basterebbe avvitarci o fissarci a pressione (magari con un po' di colla) una qualunque manopola o disco di metallo o plastica (o anche di legno) di 2-3 cm di diametro, per avere una regolazione molto più fine. Ora, così come è, è troppo stretta per essere girata bene da dita umane, e credo che possa capitare facilmente di girarla un po' di più del voluto.

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Maurizio Gigli
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