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Mylabris (Micrabris) pusilla latialis Magistretti, 1943 - Meloidae
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Autore:  wgliinsetti [ 09/09/2021, 18:43 ]
Oggetto del messaggio:  Mylabris (Micrabris) pusilla latialis Magistretti, 1943 - Meloidae

Dim. 8,70 mm

Avrei detto Mylabris ma le uniche due che mi sembrano somigliarle sono molto più grandi rispetto a questa.
Chi può essere?

Allegati:
2021-09-09 18-35-23 (B,Radius8,Smoothing4)2(1).jpg


Autore:  Chalybion [ 09/09/2021, 19:44 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Meloidae

Le dimensioni nei meloidi sono variabilissime e qui siamo ai limiti inferiori della specie che è Mylabris (Mylabris) variabilis Pallas, 1781). :hi:

Autore:  wgliinsetti [ 09/09/2021, 21:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Meloidae

Veramente molto variabili come dimensioni e la specie che avevo dato come papabile è proprio quella che hai detto tu.
Grazie Giorgio :birra:

Autore:  Clickie [ 10/09/2021, 0:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mylabris (Mylabris) variabilis (Pallas, 1781) - Meloidae

Ciao,

solo un suggerimento, così per dire: prova a prendere in considerazione M. (Micrabris) pusilla latialis Magistretti, 1943

Autore:  wgliinsetti [ 10/09/2021, 7:37 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mylabris (Mylabris) variabilis (Pallas, 1781) - Meloidae

Clickie ha scritto:
Ciao,

solo un suggerimento, così per dire: prova a prendere in considerazione M. (Micrabris) pusilla latialis Magistretti, 1943

Quella era la seconda opzione per questo ex ma al confronto avevo la variabile come prima scelta.
Da non conoscitore parlo di confronto esterno. Se mi dite i caratteri discriminanti li controllo :hi:

Autore:  Chalybion [ 10/09/2021, 18:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mylabris (Mylabris) variabilis (Pallas, 1781) - Meloidae

vedendola al computer (e senza occhiali) vedo meglio alcune cose, quota compresa e penso che la fretta mi abbia fregato e sia effettivamente pusilla latialis anche per il torace che, ingrandendolo, pare avere punteggiatura molto fine tanto da apparire lucido; comunque puoi controllare lo scutum mesosternale che dev'essere tutto liscio, senza punti o peli. Però le sue dimensioni vanno da 7 a 11 mm quindi molto più piccola mediamente di variabilis, quindi mi appare strana ora come alternativa quando dicevi "...le uniche due che mi sembrano somigliarle sono molto più grandi". :)
:hi:

Autore:  wgliinsetti [ 10/09/2021, 19:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mylabris (Mylabris) variabilis (Pallas, 1781) - Meloidae

Domani pomeriggio devo passare in ufficio. Controllo i caratteri e vi do conferma.

Autore:  wgliinsetti [ 11/09/2021, 14:49 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mylabris (Mylabris) variabilis (Pallas, 1781) - Meloidae

Alla fine della fiera Andrea ha ragione. Scutum completamente liscio e lucido :ok:
Grazie. Queste sono le discussioni che mi piacciono di più. Si impara sempre qualcosa :birra:

Autore:  Clickie [ 11/09/2021, 23:05 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mylabris (Micrabris) pusilla latialis Magistretti, 1943 - Meloidae

Vabbè, non è che fosse poi così difficile pensarci, tant'è vero che ci avevi pensato già tu stesso.

Avendone in collezione svariati esemplari di quella stessa località e più o meno con il medesimo disegno (che con i Mylabrini è sempre e solo un'indicazione generale, mai e poi mai risolutiva), mi è venuto spontaneo suggerirla.

Resta fermo il dato certo dell'estrema varietà di statura, tipica di molti Meloidae, a volte davvero sorprendente.

Qualcosa di simile in certi altri "ipermetaboli".

Ho una bella serie di Ptilophorus doufouri, un Ripiforide che va da carpaccio a fiorentina. Dai 4.5 ai 12 mm.

Ciao, A.

Autore:  Clickie [ 11/09/2021, 23:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mylabris (Micrabris) pusilla latialis Magistretti, 1943 - Meloidae

Per Giorgio: io andavo a naso, menomale che hai riassunto i caratteri.

Mezza preda per ciascuno di noi, come facevano i piloti dei caccia "Spitfire" nella Battaglia d'Inghilterra.

Dipingerò sulla carlinga, sotto l'abitacolo, solo mezza Mylabris abbattuta..... ;-)

A.

Autore:  Plagionotus [ 12/09/2021, 9:23 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mylabris (Micrabris) pusilla latialis Magistretti, 1943 - Meloidae

Per non parlare degli xilofagi. Ho visto C. cerdo di poco più di 2 cm e di più di 7. Così come Icosius di mezzo centimetro e Icosium di 2.

Autore:  wgliinsetti [ 12/09/2021, 9:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mylabris (Micrabris) pusilla latialis Magistretti, 1943 - Meloidae

Non pensavo ci fosse una variabilità così ampia anche se un'avvisaglia di questo l'ho trovata in estate con Stenopterus ater.

Autore:  Chalybion [ 12/09/2021, 10:28 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mylabris (Micrabris) pusilla latialis Magistretti, 1943 - Meloidae

Clickie ha scritto:
Per Giorgio: io andavo a naso, menomale che hai riassunto i caratteri.

Mezza preda per ciascuno di noi, come facevano i piloti dei caccia "Spitfire" nella Battaglia d'Inghilterra.

Dipingerò sulla carlinga, sotto l'abitacolo, solo mezza Mylabris abbattuta..... ;-)

A.

E io andavo a vista sul cellulare mentre aspettavo la cena che tardava :x .
Mai tentare ID al cellulare. :no:
Sono andato a vedermi alcune variabilità nei meloidi (le dimensioni minori di solito per i maschi):
- Lytta vesicatoria: 12-22 mm
- Lydus trimaculatus: 8-22 mm
- Mylabris variabilis: 8-20 mm
- Mylabris pusilla: 7-11 mm
- Meloe brevicollis: 6-24 mm
- Meloe mediterraneus 9-36 mm (ne ho un maschio di 8,2 mm)
- Meloe proscarabaeus 8-45 mm
- ecc.
(M. Bologna).
Quanto alla carlinga, potrei farlo anch'io se avessi ancora valido il brevetto di volo.
:hi:

Autore:  wgliinsetti [ 12/09/2021, 10:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mylabris (Micrabris) pusilla latialis Magistretti, 1943 - Meloidae

Chalybion ha scritto:
Clickie ha scritto:
Per Giorgio: io andavo a naso, menomale che hai riassunto i caratteri.

Mezza preda per ciascuno di noi, come facevano i piloti dei caccia "Spitfire" nella Battaglia d'Inghilterra.

Dipingerò sulla carlinga, sotto l'abitacolo, solo mezza Mylabris abbattuta..... ;-)

A.

E io andavo a vista sul cellulare mentre aspettavo la cena che tardava :x .
Mai tentare ID al cellulare. :no:
Sono andato a vedermi alcune variabilità nei meloidi (le dimensioni minori di solito per i maschi):
- Lytta vesicatoria: 12-22 mm
- Lydus trimaculatus: 8-22 mm
- Mylabris variabilis: 8-20 mm
- Mylabris pusilla: 7-11 mm
- Meloe brevicollis: 6-24 mm
- Meloe mediterraneus 9-36 mm (ne ho un maschio di 8,2 mm)
- Meloe proscarabaeus 8-45 mm
- ecc.
(M. Bologna).
Quanto alla carlinga, potrei farlo anch'io se avessi ancora valido il brevetto di volo.
:hi:

Sei arrabbiato per il cellulare o per la cena in ritardo? :gh:
Vorrei vedere un Meloe proscarabeus di 8mm che si accoppia con una femmina di 45mm :mrgreen:

Autore:  Clickie [ 13/09/2021, 1:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mylabris (Micrabris) pusilla latialis Magistretti, 1943 - Meloidae

Cita:
Vorrei vedere un Meloe proscarabeus di 8mm che si accoppia con una femmina di 45mm :mrgreen:


Giovinotti, non esageriamo.... a immaginare un "KamasUltra" non ci vuole molto, abbiamo l'immaginazione incline. Checché...

Anzi, il KamasUltra è già un'immensa opera Jacovittiana, disegnata in modo inarrivabile e comicissimo nel trionfo della surrealtà
"erotica", che costò all'autore l'espulsione dal seno di un "grande"" giornale cattolico (Il Giorno) e la retrocessione tra le natiche di una gazzetta profana (Linus).

Ma tornando ai "bacherozzi", deve pur esserci una ragione che giustifica le vistose differenze di statura tra individui cospecifici, vistosissimo in certi gruppi, molto meno in altri. In certi taxa sì, in altri no. Perché mai ?

Interrogarsi su questo. Mi interrogo, mi chiamo perentoriamente alla lavagna e mi dò pessimi voti. La classe ride in coro.

Mio babbo se n'è andato anni fa, e ogni sera mi tocca dirmi da solo: "Il motorino NON te lo compro se non risolvi il problema".
Scusate, ma per una battuta scema sono dispostissimo a giocarmi l'anima (tanto, mica ci credo). Cerca che ti ricerca, che altro ?

Nel caso degli xilofagi stretti, è relativamente ovvio. Un ramo infestato, che so, da larve di Anthaxia, le vedrà contendersi la pappa "sgomitando", sebbene prive di gomiti.

Quelle che si troveranno confinate nei calibri minori si accresceranno meno, e via coi pigmei. Situazione simile, immagino, negli ipermetaboli. Meno semplice da descrivere, ma sempre di pappatoria si parla.

Sul successo riproduttivo di piccoli e grandi, andrei più cauto. Il fenotipo "grande" o "piccolo" di statura non è proprio dirimente, forse, giacché altrimenti i piccoletti non nascerebbero più, mentre invece eccoli lì.

Non conosco bene la letteratura sui Lucanidae, ma certo i lucanidologi avranno affrontato il problema, sapete perché, e magari lo hanno addirittura risolto. Boh, sempre boh, fortissimamente boh.

Pregasi illuminare il qui presente ignorantissimo dilettante. Ciao, A.

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