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Sparedrus orsinii A.Costa, 1852 Dettagli della specie

10.VII.2020 - ITALIA - Toscana - SI, Loc. Tocchi, Monticiano.


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 22/07/2020, 17:07 
 

Iscritto il: 08/05/2011, 15:36
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Nome: Gabriele Stefani
Buon pomeriggio,

durante alcune uscite notturne mi sono arrivati alla luce UV questi Cerambicidi, le cui dimensioni variano tra gli 11 e i 15 mm.;all'inizio pensavo si trattasse di Saperda sp., ma le dimensioni e gli antennomeri monocolori mi hanno messo dubbio e in questo dubbio sono tuttora...riuscite a determinarla? Grazie per la disponibiltà.

Gabriele.


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 Oggetto del messaggio: Re: Determinazione Cerambycidae
MessaggioInviato: 22/07/2020, 17:21 
 

Iscritto il: 23/02/2011, 15:57
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Nome: fabrizio fabbriciani
Ciao a tutti.E se fosse uno Sparedrus fam. Oedemeridae.? :hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: Determinazione Cerambycidae
MessaggioInviato: 22/07/2020, 17:44 
 

Iscritto il: 08/05/2011, 15:36
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Nome: Gabriele Stefani
Ciao Fabrizio,
credo tu mi abbia dato l'input giusto....approfondendo un pò sono arrivato a Sparedrus orsinii A.Costa, 1852, mi sembra il più attendibile...personalmente non avevo mai trovato questa bestiola e mi ha lasciato parecchio dubbioso, dando per scontato fosse un cerambicide...comunque una sorpresa interessante. Grazie ancora Fabrizio. :hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: Determinazione Cerambycidae
MessaggioInviato: 22/07/2020, 17:55 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
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Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
Gabriele ha scritto:
Ciao Fabrizio,
credo tu mi abbia dato l'input giusto....approfondendo un pò sono arrivato a Sparedrus orsinii A.Costa, 1852, mi sembra il più attendibile...personalmente non avevo mai trovato questa bestiola e mi ha lasciato parecchio dubbioso, dando per scontato fosse un cerambicide...comunque una sorpresa interessante. Grazie ancora Fabrizio. :hi:

E' sicuramente lo Sparedrus orsini

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Francesco Izzillo


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 Oggetto del messaggio: Re: Determinazione Cerambycidae
MessaggioInviato: 22/07/2020, 18:31 
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Confermo! Arriva spesso alla luce :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Determinazione Cerambycidae
MessaggioInviato: 22/07/2020, 20:53 
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02
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quando lo presi la prima volta, da esordiente, lo scambiai per l'oxypleurus nodieri!

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S'i fosse vento, lo tempesterei,
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s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).


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 Oggetto del messaggio: Re: Determinazione Cerambycidae
MessaggioInviato: 22/07/2020, 21:35 
 

Iscritto il: 23/04/2010, 21:19
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Nome: lucio saltini
Sparedrus orsinii - Oedemeridae


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 Oggetto del messaggio: Re: Determinazione Cerambycidae
MessaggioInviato: 22/07/2020, 21:54 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
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Nome: Francesco Izzillo
lucio saltini ha scritto:
Sparedrus orsinii - Oedemeridae

Sei arrivato un tantino tardi... :mrgreen:

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MessaggioInviato: 23/07/2020, 19:57 
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Nome: Maurizio Gigli
Oggi ho casualmente ritrovato una trappola con vino che avevo messo su un albero, e poi perso, a luglio 2019. Era caduta a terra, ma era ancora piena di una massa secca di insetti. Per scrupolo l'ho presa e a casa, dopo aver ammorbidito in acqua il contenuto, sono venuti fuori decine e decine di Sparedrus, in parte recuperabili, e poche altre cose.

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MessaggioInviato: 24/07/2020, 1:03 
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21
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Nome: Andrea Liberto
Meglio farei a soprassedere, ma quel che scrivi mi sembra uno spreco di vite "coleottere", ammesso candidamente come niente fosse.

Non mi schiero affatto tra gli "innocenti", non lo è nessuno di noi. Io ho raccolto gran copia di Omophlini in piena attività riproduttiva per cominciare a capirci qualcosa. Ne è risultata un'ecatombe di O. lepturoides per prendere qualche altra specie frammista, sempre in "sottonumero", e sul campo non è facile distinguere.

Tentando di vederla dal punto di vista degli insetti che raccogliamo e studiamo, siamo stragisti seriali. Ne converrete.

Non sarà il caso di darci una bella regolata (tutti noi, intendo), nell'uso delle trappole e di altri sistemi di raccolta "massiva" ? Io non ci dormo benissimo….

Oggi sotto un sole a picco ho fatto qualche km in un ambiente urbanizzato e degradato, più volte incendiato ecc., dove però negli anni scorsi qualcosa suggeriva la permanenza di un frustolo residuo di "ecosistema".
Parola grossa, inadeguata ormai a descrivere quello che appare chiaramente come un autentico deserto .

Le carote, per farsi perdonare e fuor di dieta, cacciano fiori a ombrello candidi e bellissimi: ma non ci va sopra un …zzo.

Semplicemente, non c'è più niente che possa andarci su.

Personalmente, sono un tantino allarmato. Se sono le ultime bestie, magari, cerchiamo di non farne strage.

Saluti, A.


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 Oggetto del messaggio: Re: Determinazione Cerambycidae
MessaggioInviato: 24/07/2020, 14:59 
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59
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Nome: Riccardo Poloni
Entomarci ha scritto:
quando lo presi la prima volta, da esordiente, lo scambiai per l'oxypleurus nodieri!


Se vuoi consolarti, un famoso studioso italiano di Cerambycidae mi spedì un paio di anni fa una scatola di Oedemeridi per farmeli determinare: in mezzo alla scatola c'era un Oxypleurus nodieri...

Per quello che dice Andrea, sono in parte d'accordo. Le trappole fanno inutili stragi, nel mio caso di Lepidotteri e Cetonie, che non mi interessano minimamente. Bisogna però sempre considerare la quantità di insetti che è sempre molto maggiore di quella che immaginiamo e che le specie rare spesso sono considerate tali per le abitudini schive o per la nostra incapacità a trovarle, più che per l'effettiva rarità. le trappole poi consentono di recuperare specie altrimenti introvabili. Io personalmente con l'esperienza ho imparato a limitare le catture con due sistemi. Prima di tutto, mettendo di preferenza le trappole sotto la chioma degli alberi: metterle al sole, su alberelli piccoli o molto esposte risulta in trappole che nel giro di una settimana si riempiono di cetonie e che si seccano molto più in fretta. In più, non metto mai nello stesso posto (radura, margine di bosco, etc.) più di 10-15 trappole distanziate di una decina di metri, cosa che limita il campionamento a una parte dell'ambiente che solitamente è un bosco intero.

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Riccardo Poloni
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MessaggioInviato: 24/07/2020, 23:13 
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21
Messaggi: 1986
Nome: Andrea Liberto
Ma sì, un sacco di argomenti con cui ci autoassolviamo e che probabilmente rispondono al vero. Almeno in parte.

La mia era solo una considerazione così, chiamatela estemporanea, senza pretese di stabilire questo o quello, giusto o sbagliato, ecc., appena uno spunto di riflessione.

E' solo che negli ultimi anni, come in molti abbiamo notato, le popolazioni di parecchi insetti decrescono con una certa drasticità, e perché allora non preoccuparsene ? Se non se ne preoccupano gli entomologi, chi dovrebbe farlo ?

Resta comunque vero il fatto che quando mettiamo trappole di qualsiasi tipo incrementiamo il "numero dei morti" nei gruppi o specie su cui sono "collimati" i nostri sistemi di raccolta, introducendo un elemento innaturale, talvolta brutalmente innaturale, in un ambiente e tra animali che non avevano mai "sentito parlare" di espedienti simili.

Dire "la selezione provvederà" mi sembra un tantino cinico, ma è esattamente quel che talvolta pensiamo e diciamo. La salvifica selezione in luogo della divina provvidenza, e intesa in questo senso caricaturale, che spero non ci appartenga davvero, risulterebbe in una teodicea sotto mentite spoglie, surretizia. Una cosa "Panglossiana", ridicola.

Poco da fare, a volte introduciamo un nuovo trucco tra vecchi cani, in un sistema di estrema complessità che ben poco conosciamo quanto a relazioni tra le specie, i sessi, le diverse fenologie, ecc., che si è lungamente evoluto in assenza di quel nuovo trucco che a noi nuovi cani piace molto. Arf, art !!

Ma i vecchi cani ci sbattono l'umido naso e si fanno male, quanto male non si sa davvero. Insomma, mettiamo un dito negli ingranaggi. Solitamente gli ingranaggi hanno la meglio, e se il dito si salva lo si benda e via.

E se con certe specie, in certi ambiti locali stessimo mettendo il dito nel bel mezzo di un cuore già infartuato ?

Lo scopriremmo solo dopo, a decesso avvenuto. Ai "postumi" l'ardua sentenza, e scusate la chiacchiera.

A.


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MessaggioInviato: 25/07/2020, 21:52 
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02
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Nome: Marcello Benelli
Clickie ha scritto:
Meglio farei a soprassedere, ma quel che scrivi mi sembra uno spreco di vite "coleottere", ammesso candidamente come niente fosse.

Non mi schiero affatto tra gli "innocenti", non lo è nessuno di noi. Io ho raccolto gran copia di Omophlini in piena attività riproduttiva per cominciare a capirci qualcosa. Ne è risultata un'ecatombe di O. lepturoides per prendere qualche altra specie frammista, sempre in "sottonumero", e sul campo non è facile distinguere.

Tentando di vederla dal punto di vista degli insetti che raccogliamo e studiamo, siamo stragisti seriali. Ne converrete.

Non sarà il caso di darci una bella regolata (tutti noi, intendo), nell'uso delle trappole e di altri sistemi di raccolta "massiva" ? Io non ci dormo benissimo….

Oggi sotto un sole a picco ho fatto qualche km in un ambiente urbanizzato e degradato, più volte incendiato ecc., dove però negli anni scorsi qualcosa suggeriva la permanenza di un frustolo residuo di "ecosistema".
Parola grossa, inadeguata ormai a descrivere quello che appare chiaramente come un autentico deserto .

Le carote, per farsi perdonare e fuor di dieta, cacciano fiori a ombrello candidi e bellissimi: ma non ci va sopra un …zzo.

Semplicemente, non c'è più niente che possa andarci su.

Personalmente, sono un tantino allarmato. Se sono le ultime bestie, magari, cerchiamo di non farne strage.

Saluti, A.


Condivido le tue considerazioni anche se non del tutto. Da sempre mi batto per evitare le stragi inutili, le raccolte seriali e indifferenziate, le ripetute frequentazioni negli anni dei medesimi ambienti divenuti improvvisamente vivai per venditori di insetti online. Sono uso come tanti alle trappole, cerco di metterne una quantità moderata ma nascondersi dietro un dito sarebbe ipocrita. Oggi mio figlio di 5 anni mi ha chiesto: «Papà, ma perchè uccidi gli insetti? » Confesso di non aver saputo andare oltre un becero «perchè mi piace». Perchè è così: mi e ci piace. E lasciamo perdere la scienza per una volta, che di scientifico nella collezione non c'è niente. Basterebbe in tal senso l'holotypus depositato in un museo, se non addirittura una fotografia (Danylevsky ci descrive le specie sulla base di foto, e non solo lui...). E anche volendo andare oltre, ma quale contributo darà mai alla Scienza sapere le mille variazioni di un dorcadion o di una farfalla? Mica stiamo parlando di curare il cancro, suvvia.
Detto questo e 'daltro canto non condivido l'idea che siano gli entomologi i responsabili della diminuzione esponenziale della fauna entomologica. Gli insetti scompaiono perchè l'ambiente scompare, e forse perchè il mondo cambia? Non so, ma ad esempio chi è avvezzo a frequentare cataste saprà come negli ultimi anni siano divenute introvabili in certi biotopi, e con esse scompaiono i cerambicidi che le frequentavano (e dove ci sono gli operai si affrettano a scortecciare i tronchi, così da scongiurare il pericolo di infestazioni xilofaghe). Le cataste sono vuote perchè quando avevo 20 anni raccolsi 30 monochamus sartor? Non ci credo nemmeno se scendono tutti i patriarchi di Costantinopoli a giurarmelo. LE cataste sono vuote perchè stiamo svuotando gli ambienti naturali della loro ricchezza in nome del progresso, ma anche, forse, perchè semplicemente ci sono fluttuazioni e variazioni di cui noi non abbiamo alcuna idea.
Una cosa il Covid buona l'ha fatta, comunque. Ha rallentato quella mercificazione di cui tutti eravamo un po' troppo malati utimamente. Voi cosa ne pensate? Io raccolgo ormai un insetto di 100 che vedo in natura, gli altri li lascio lì. Li fotografo, li ammiro. Ma ne ho un armadio pieno.

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MessaggioInviato: 25/07/2020, 22:47 
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21
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Nome: Andrea Liberto
Cita:
Detto questo e 'daltro canto non condivido l'idea che siano gli entomologi i responsabili della diminuzione esponenziale della fauna entomologica


Non la condivido nemmeno io, infatti non l'ho mai espressa. Anzi, mi sono autodenunciato come "stragista".

Dunque tutti noi condividiamo il "marchio d'infamia". Perché uccidiamo gli insetti ? Credo sia semplicemente perché l'ornitologia si fa con il binocolo e l'esperienza, mentre l'entomologia richiede lo stereo.

Metticelo tu, un Omophlus vivo sotto lo stereo, per tenerlo fermo ci vorrebbero i legacci dei lilliput contro Robinson Crusoe.

La collezione, le collezioni, sono il nostro strumento di lavoro e non c'è nemmeno da dirlo.

Un buon collezionista che si ponga qualche problemino etico (non ne servono poi molti) contribuisce, magari suo malgrado, alla conoscenza. La scrivo in minuscolo in omaggio alla ricerca sul cancro. Ma hai visto mai qualche "trovata" biochimica degli insetti dovesse prima o poi servire a quello scopo, allora la scriveremo con la "C" maiuscola.

Ma senza tassonomia, basata sulle collezioni, si rischia di estrarre "la panacea" dalla specie sbagliata. Parlo per paradossi, ma avrete capito cosa intendo.

Mi ponevo solo il problema delle trappole, del come e dove e quanto e quanto a lungo utilizzarle, un richiamo a una riflessione collettiva su un uso responsabile delle stesse.

Tutto qui. A.


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MessaggioInviato: 25/07/2020, 23:53 
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Nome: Andrea Liberto
Cita:
Una cosa il Covid buona l'ha fatta, comunque. Ha rallentato quella mercificazione di cui tutti eravamo un po' troppo malati utimamente


Ma certo che no. Si recupererà il tempo perduto.

Corriamo "davanti" al treno, non più "dietro", i binari già stesi parecchio tempo fa.

Non sarà un virus a invertire l'inerzia della storia. Pardòn, Storia.

Mi gratto a rosso ravanello, ma hai chiesto come la vediamo.

La vedo così. Ciao, A.


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