Allora, non specifico un volume in particolare, perchè (me ne mancano 3, e gli altri) hanno tutti caratteristiche, pregie e difetti uniformi (che strano da leggere...
).
Siore e siori la rubrica: IL COMMENTO DELL'IGNORANTE ...
A mio avviso tutti i volumi (che posseggo) sono fatti piuttosto bene, gli Autori sono specialisti di fama (più o meno) mondiale, i testi presentano una sintetica ma completa introduzione a tutti i taxa superiori alla specie, con buon inquadramento sistematico-sinonimico (etc...), discussioni sulla tassonomia e variazioni di questa a seconda degli autori, ecologia (non sempre però
), estensione dell'areale, caratteri diagnostico-morfologici generali (ma quì torniamo dopo
) e checklist (anche quì si ritornerà ...) dei taxa subito inferiori a quello trattato. Per le singole sp. in realtà si segue lo schema adottato per i taxa superiori, e si aggiungono mappa degli areali, e discriminanti morfo-anatomici tra la stessa e altre spp. (che non però NON sono quella in analisi
) e le ssp., varietà, abberratio etc... della specie stessa. Tutto è corredato da magnifiche foto/disegni di esemplari (scala 1:1), genitali (, eventualmente larve), disposizione delle nervature nelle sp. di uno stesso genere e della famiglia (grosso modo). Fin quì quindi c'è solo da leccarsi le dita e correre in libreria ... MA
Dunque:
1- la checklist lascia un poco a desiderare, perchè riporta talvolta i taxa inferiori a livello mondiale (con opportuna distinzione tra i paleartici e gli altri) e talvolta invece solo quelli paleartici (in genere questo succede nella descizione dei generi) a seconda (penso io) della mole di taxa che la stessa dovrebbe [condizionale] comprendere ... ora ... o tutti o nessuno, una pagina in più per tutti i subtaxa mondiali del taxa analizzato danno più chiarezza e uniformità al testo ...
2- Caratteri diagnostici (sia nella trattazione dei generi che delle singole spp.) ... i caratteri diagnostici sia morfologici che anatomici sono (giustamente) riportati nella trattazione di ogni sp., ma ogni tanto (e punto sulla eterogeneità del testo in sè che non segue precisamente uno schema), assieme a questi sono riportate caratteristiche di altre spp. ... ora (2) ... è vero che quando questo succede, i caratteri riportati fanno riferimento a spp. (molto) vicine filogeneticamente, ma (e questo vale anche per la trattazione degli stessi caratteri nella descrizione dei generi) non sarebbe meglio sistemare SEMPRE una (SOLA) comoda chiave dicotomica (che appare 1 volta su 10 ... e caso strano per taxa di non difficilissima determinazione) tanto per tagliare la testa al toro, pur lasciando la descrizione generale per ogni taxa ?!?
OK ... mi sono sfogato a sufficienza
... se non siete dei malati di mente (in senso buono) per l'ordine e la precisione, consiglio comunque di acquistare questi volumi che dopotutto sono davvero esaustivi ...