Segnalo il libro, anche se dal punto di vista entomologico non c'è quasi nulla. L'autore è un giovane antropologo torinese. La scelta, certamente originale, è quella di raccontare costumi e usanze di una piccola popolazione di pigmei (i Baka del bacino del Congo) non dalla prospettiva dello studioso europeo ma da quella di un bianco accettato dai nativi ed addirittura ammesso a partecipare alla complessa cerimonia di iniziazione che i giovani pigmei devono affrontare. Non ho la competenza per valutare la rilevanza del testo in termini antropologici. Il valore del libro, ai miei occhi, sta nella capacità dell'autore di rendere ciò che prova chi si immerge nell'ambiente della foresta primaria africana. Trovo il testo veramente efficace ed evocativo, tanto che leggendolo mi è capitato di rivivere alcune sensazioni provate in luoghi non molto lontani da quelli descritti. Consiglio quindi queste pagine anche agli amici "gabonesi" (della spedizione precedente e di quella futura), sicuro che le apprezzeranno come le ho apprezzate io.
p.s. tra l'altro (e non è secondario per un libro), bella copertina e bellissimo titolo.