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Tommaso Lisa
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Inviato: 08/11/2019, 16:42 |
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Iscritto il: 08/11/2018, 0:02 Messaggi: 153 Località: Firenze
Nome: Tommaso Lisa
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Detto fatto:
CICINDELA (JUENGERIA) JUENGERIORUM
Allego foto (o almeno, l'unica foto trovata in rete data per Juengeria juengeriorum, ma a me pare una M. melancholica) e l'articolo di Von Karl Mandl dove la si descrive, in un unico esemplare femmina, dell'Angola. In Cacce sottili a p. 138 viene narrato il modo in cui e il luogo dove è stata catturata. Due domande: - è scientificamente valido descrivere una nuova specie su un solo individuo, femmina? - sapete se oltre questo primo reperto ne sono state trovate altre e se la specie è tuttora valida?
Grazie a chi saprà darmi un valido e puntuale riscontro in merito (purtroppo né Werner né Cassola sono più in vita...).
_________________ Tommaso Lisa
"La realtà non è direttamente sé stessa, essa si presenta attraverso la sua incompleta o fallita simbolizzazione." Slavoj Žižek
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Apoderus
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Inviato: 08/11/2019, 17:13 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6121 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Qui puoi trovare qualche informazione (anche se l'articolo non è completo: bisognerebbe trovarlo). Nella bibliografia trovi un lavoro di Cassola del 2003 sulla Juengeria, anche questo andrebbe trovato. Tommaso Lisa ha scritto: - è scientificamente valido descrivere una nuova specie su un solo individuo, femmina? diciamo che non sarebbe in generale molto prudente; in realtà molti lo fanno (alcuni fanno anche di peggio, ma preferirei non parlarne).
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Silvano
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aug
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Inviato: 08/11/2019, 19:33 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:44 Messaggi: 2597 Località: Garbagnate Milanese
Nome: Augusto Franzini
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L'articolo di Cassola è qui:
ZAOE_55_0059-0060.pdf [359.27 KiB]
Scaricato 75 volte
Leggendo quello che scrive Cassola (che di Cicindele se ne intendeva!) si tratta di animale stranissimo.
_________________ Augusto (aug) Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr, fisico)
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Tommaso Lisa
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Inviato: 08/11/2019, 20:06 |
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Iscritto il: 08/11/2018, 0:02 Messaggi: 153 Località: Firenze
Nome: Tommaso Lisa
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Anche Junger fu un "animale stranissimo"... Divagando, ma sempre in maniera pertinente, sappiamo che la sua personalità è molto complessa e dibattuta. Vorrei qui precisare su quali basi fondi la mia affinità con la sua figura:
“Eravamo entrambi Waldgänger, sia nel significato letterale che in quello figurato del termine. Abbiamo preferito il bosco alla città”
Albert Hofmann
_________________ Tommaso Lisa
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Clickie
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Inviato: 09/11/2019, 5:00 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
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Cita: ...diciamo che non sarebbe in generale molto prudente; in realtà molti lo fanno (alcuni fanno anche di peggio, ma preferirei non parlarne.... Già
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Tommaso Lisa
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Inviato: 12/11/2019, 19:10 |
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Iscritto il: 08/11/2018, 0:02 Messaggi: 153 Località: Firenze
Nome: Tommaso Lisa
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Per chi volesse, in mp o via mail, posso inviare la scansione del libro.
_________________ Tommaso Lisa
"La realtà non è direttamente sé stessa, essa si presenta attraverso la sua incompleta o fallita simbolizzazione." Slavoj Žižek
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Clickie
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Inviato: 13/11/2019, 0:31 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
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Cita: Per chi volesse, in mp o via mail, posso inviare la scansione del libro. A me - a me ! Volesse, volesse…. Mandamelo in MP, poi cerco di procurarmene una copia. La carta è sempre la carta, il libro è sempre il libro. Ma intanto, posso leggerlo. A.
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ricdoc57
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Inviato: 15/11/2019, 13:44 |
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Iscritto il: 08/05/2010, 22:25 Messaggi: 1447 Località: Milano
Nome: Riccardo Sciaky
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Apoderus ha scritto: Tommaso Lisa ha scritto: - è scientificamente valido descrivere una nuova specie su un solo individuo, femmina? diciamo che non sarebbe in generale molto prudente; in realtà molti lo fanno (alcuni fanno anche di peggio, ma preferirei non parlarne). Qui si tocca un tasto delicato: il fatto che si parli tanto di avere a disposizione anche i maschi è talvolta l'estensione di una necessità limitata ad alcuni gruppi, almeno per quanto riguarda i Carabidi, che sono il gruppo che conosco io. Ci sono gruppi in cui se non si possono esaminare i caratteri edeagici non si può nemmeno arrivare a determinare il genere di un esemplare che si ha sott'occhio, gruppi in cui i caratteri esterni sono più significativi di quelli edeagici e addirittura gruppi in cui la femmina mostra caratteri più significativi di quelli del maschio. Se vogliamo, possiamo parlare di necessità di cautela nel descrivere una specie avendo a disposizione un solo esemplare, ma questo è un altro discorso. Questo discorso vale ancora di più se parliamo di generi o sottogeneri, ma anche qui conta l'esperienza dell'autore. Anche io ho descritto generi e specie nuove avendo a disposizione esemplari singoli, ma perché i caratteri erano talmente evidenti che non ritenevo possibile un errore. In altri casi, invece, anche con lunghe serie a disposizione ho esitato a lungo per il timore di un errore. Altri invece descrivono ogni minuta differenza come una nuova specie, ma qui si entra in un terreno minato e, non volendo scadere nel turpiloquio, mi fermerei qui. Sarebbe divertente che qualcuno, ognuno per il gruppo che conosce, raccontasse gli errori più assurdi che ha visto fare ad altri che studiano il suo gruppo. Saluti
_________________ Riccardo
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Apoderus
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Inviato: 15/11/2019, 17:17 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6121 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Riccardo, sono assolutamente d'accordo su tutto quello che scrivi. ricdoc57 ha scritto: Sarebbe divertente che qualcuno, ognuno per il gruppo che conosce, raccontasse gli errori più assurdi che ha visto fare ad altri che studiano il suo gruppo. Anche questa mi sembra un'ottima idea (ed avrei cose che voi umani non potete immaginare), ma vedo un grosso problema: se non fai i nomi, tutto risulta vago; se li fai, rischi denunce (o l'arrivo di un killer dalla Siberia).
_________________
Silvano
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aug
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Inviato: 15/11/2019, 20:41 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:44 Messaggi: 2597 Località: Garbagnate Milanese
Nome: Augusto Franzini
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Magari qualcuno non conosce, a proposito di descrizione su un singolo ex. femmina, la storia raccontata dal Gené (De quibusdam insectis sardiniae) che appunto descrisse su una singola femmina il Dorcus musimon. I caratteri erano decisamente peculiari e permettevano una sicura differenziazione rispetto al D. parallelipipedus...qualche tempo dopo, trovato il maschio, il Gené dovette ammettere di avere basato la sua descrizione solo su caratteri che nel maschio non erano affatto evidenti e rimise le cose in quadro rifacendo la descrizione completamente. Ebbe la fortuna di riuscire ad emendare da sé il suo lavoro. E' un caso classico.
_________________ Augusto (aug) Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr, fisico)
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Clickie
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Inviato: 15/11/2019, 21:13 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
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Maschi e femmine, a volte, in certi gruppi, una netta inversione della fonte di caratteri diagnostici.
E' il caso dei Cardiophorus s.l. (Elateridae), in cui gli edeagi delle varie specie sono solitamente assai uniformi, mentre le "armature" chitinizzate nella "borsa copulatrice" delle femmine è di enorme valore diagnostico.
Il primo ad utilizzarle, Normand (1940, sui Cardiiophorus del Marocco, prontamente seguito da Binaghi e poi da tutti gli altri).
Bene. Si continuano a descrivere specie su singoli maschi, e questo è ridicolo, quando ormai da più di settant'anni è ben attestata la "prevalenza" diagnostica delle femmine.
Se devi fare l' Olotipo di un Cardiophorus, logica vorrebbe che venga fatto su un esemplare femmina.
Niente da fare, logica disattesa.
Esistono lavori sugli Elateridae in cui, estratto malamente un edeago, l'edeago "rotto" in fase di estrazione viene disegnato "ricostruendolo" con linee tratteggiate. Davvero.
Mi viene in mente, ad esempio, quanto segue: tra gli Anostirus, la stragrande maggioranza delle specie presenta il lobo centrale ("pene") con apice aguzzo, o strettamente ogivale, ecc.
Ma almeno uno, A. cerrutii, ce l'ha "a bottone", cioè presenta una piccola espansione dell'estremo apice, previa netta strozzatura preapicale.
Ora: come si fa a disegnare un edeago "immaginario" ?
Si fa, si fa. Si pubblica. Ciao, A.
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Clickie
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Inviato: 19/11/2019, 2:16 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
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Cita: (o l'arrivo di un killer dalla Siberia) I killers provengono invariabilmente da oriente. Luogo comune letterario. Dal "Kriss" dei malesi di Salgari alla bora, ai venti che investono le coste Adriatiche del Paese. Magari la Romagna delle crete e dei calanchi. Lo attestano le seguenti righe di Achille Campanile (da "Giovinotti, non esageriamo"): "Presto, disse il professor Sambuko, datemi una mija, piccolo e tremendo pugnale avvelenato in uso presso le popolazioni selvagge della Polinesia Meridionale" E' lo scherno letterario di cui Campanile era maestro, ma contiene un sacco di verità. I luoghi comuni salgariani, certi Dannunzianismi seriosi presi in giro quasi sbadatamente… E si finisce al poetastro Ernesto Ragazzoni (1927), che ricorderete, d'ora in poi, ad ogni assaggio di baccalà (o stoccafisso che dir si voglia…): Ben rinchiusi dentro i poveri ma fidati lor ricoveri mentre lesto sui tizzoni cuoce il lor desinaruzzo i pacifici Lapponi bevon l'olio di merluzzoCon ciò servita la scemenza di stasera, grazie dell'attenzione. Pubblicità, sipario. A.
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aug
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Inviato: 19/11/2019, 9:44 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:44 Messaggi: 2597 Località: Garbagnate Milanese
Nome: Augusto Franzini
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Ragazzoni...un grande, quello che: "Se ne vedono pel mondo che son osti… cavadenti boja, eccetera… o, secondo le fortune, grandorienti; c’è chi taglia e cuce brache, chi leoni addestra in gabbia, chi va in cerca di lumache, io fo buchi nella sabbia."Praticamente, dal nostro parzialissimo punto di vista, un malacologo e/o neurotterologo, maestro del tempo apparentemente perso
_________________ Augusto (aug) Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr, fisico)
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Clickie
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Inviato: 19/11/2019, 23:19 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
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Grande citazione. Grazie mille. Volendo forzare, voce della larva di Cicindela dal fondo del suo imbuto di sabbia. Pure una metafora della "specializzazione", della "nicchia" occupata, incredibilmente precisa per puro caso.
Nessun trombonismo, ma vedete come la "letteratura" (anche "scarsa", popolare, farsesca, ecc.) circonda tutta la nostra vita di entomologi ? Ecco da cosa nasceva il mio rocambolesco invito a collezionare citazioni dell'altro post.
C'è un "cline" (parola estremamente interessante, gli scemi la pronunceranno "clàin", altri semplicemente cline) che lega assieme in una trama sola i nostri lavori (in passato più "narrativi", oggigiorno necessariamente secchi e smunti) e la letteratura, il fumetto (che qualcuno ha generosamente definito "letteratura disegnata", forse in qualche caso azzeccandoci), la canzone, più quel che resta della tradizione orale tra monti e campagne.
Un lavoro divertentissimo di Antonio Machado sui nomi popolari dei "bichos" alle Canarie: "Antonio Machado Carrillo, 2001 (20029. Los nombres de los bichos de Canarias. Discursos de ingreso, Academia Canaria de La Lengua. Litografìa Romero. ISBN: 84-932755-4-9)
Ho scovato un "Beo lo Scarabeo" scritto, sceneggiato, matitato e inchiostrato da tal Sergio Cabella, fumettista Disney. Non ce l'ho tra le mani, so solo che c'è, e lo acquisterò. Forse sarà la solita antropomorfizzazione, ma spero possa divertire.
Comunque, ccome si vede, gli Insetti continuano ad essere fonte di ispirazione per artisti dei più disparati lignaggi.
E vorrei vedere il contrario, visto quanti sono.
A.
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Clickie
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Inviato: 19/11/2019, 23:21 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
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Porco su e porco giù, il solito emendamento.
"Antonio Machado Carrillo, 2001 (2002. Los nombres de los bichos de Canarias. Discursos de ingreso, Academia Canaria de La Lengua. Litografìa Romero. ISBN: 84-932755-4-9)
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