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Fredrik Sjöberg IL RE DELL'UVETTA



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Pagina 1 di 1 [ 10 messaggi ]
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Fredrik Sjöberg IL RE DELL'UVETTA
MessaggioInviato: 07/09/2016, 11:50 
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01
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Eccolo appena acquistato.
Ne avevamo parlato qui.

Fredrik Sjöberg IL RE DELL'UVETTA, Iperborea, 217 pagine, 16 euro.
Ho letto solo i risvolti di copertina e già devo cominciare a leggerlo. Qualcuno di voi mi ha preceduto? In caso contrario, buona lettura.

A presto :hi:

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Silvano


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MessaggioInviato: 08/09/2016, 1:48 
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Io avevo fatto il "pre-ordine" ma non ho più saputo nulla! :cry:

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MessaggioInviato: 12/09/2016, 10:02 
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01
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Nome: Silvano Biondi
Come spesso mi capita, l'ho letto in tre ore (sconsiglio assolutamente questa modalità, ma se proprio siete voraci come me, programmate almeno una successiva rilettura).
Nei giorni seguenti ogni tanto ci ripensavo, e mi è venuta in mente una definizione che vi propongo. Siamo di fronte, secondo me, a un meraviglioso libro pieno di difetti. Meraviglioso perchè ci parla in modo competente, personale e mai noioso degli argomenti che ci interessano (uso il plurale doveroso in un contesto come questo forum): Darwin, Nabokov, la passione del raccogliere, del collezionare, dell'osservare e, in definitiva, del conoscere. Fredrik è uno di noi, se non fosse per problemi di lingua, me lo vedrei partecipare alle nostre discussioni, alternando profonde, illuminanti, coltissime citazioni con tremende cazzate sulle coccinelle. Come ciascuno di noi, anche lui è pieno di irritanti difetti che non pensa nemmeno di dissimulare nel libro (anzi, sospetto che se ne compiaccia e li evidenzi volutamente). Così le digressioni, già troppo presenti nel precedente libro, qui sono sovrabbondanti e portano il lettore, più di una volta, ad interrogarsi angosciosamente (ma di chi sta scrivendo in questa pagina? del re dell'uvetta, del suo amico, di Strinberg, di se stesso ragazzino?). Quando la vicenda raccontata sta decollando, eccolo che ne inserisce una diversa (senza avvertire), poi ancora un'altra perchè intravvede un collegamento; dopo cinque pagine torna alla storia di partenza e lascia in sospeso le altre. Non sono certo che alla fine tutte le vicende abbiano una conclusione.
A questo aggiungerei che molti scrittori cercano di autoritrarsi come persone originali, ma ben pochi fanno di tutto per risultare antipatici. Sjöberg è uno di questi. Due esempi: le sue opinioni sul riscaldamento globale e le tematiche ambientali e sulle tendenze dell'arte contemporanea.

Insomma: supponente, autocentrato, eccessivo, caotico, contraddittorio. Non sognatevi di non leggere questo libro.

Buona lettura

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Silvano


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MessaggioInviato: 12/09/2016, 10:13 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:25
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Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
...davvero un gran peccato.
Speravo che con l'esperienza riuscisse a superare questo caotico modo di esporre il suo pensiero. Peccato, dicevo, perché in effetti ogni tanto traspare il collezionista/entomologo che è in tutti noi....e quando leggi di te stesso, provi sempre un po' di (in)sano piacere.

Sul fatto di voler risultare "gradevolmente antipatico", concordo appieno: lo fa con gratificante dolo..... :gh:

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Loris


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MessaggioInviato: 16/09/2016, 12:40 
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01
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Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
Apoderus ha scritto:
ma di chi sta scrivendo in questa pagina? del re dell'uvetta, del suo amico, di Strinberg, di se stesso ragazzino?


:devil: detesto gli errori di battitura: Strindberg, ovviamente.

:hi:

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Silvano


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MessaggioInviato: 15/10/2016, 14:32 
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Iscritto il: 23/06/2010, 11:11
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Località: Cagliari
Nome: Gianpaolo Ruzzante
Letto!!!!! più che letto divorato!!!! purtroppo soffro di una forma bulimica nei confronti dei libri... ma mi pare di capire che non sono il solo :gh:

:hi:


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MessaggioInviato: 27/11/2016, 14:03 
 

Iscritto il: 04/02/2010, 12:01
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Nome: giovanni carotti
Il premio IgNobel per la letteratura è andato invece allo svedese Fredrik Sjoberg...

qui tutta la notizia

http://www.wired.it/scienza/lab/2016/09 ... i-scienza/


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MessaggioInviato: 27/11/2016, 15:50 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31
Messaggi: 9527
Località: milano
Nome: maurizio pavesi
mooooolto interessante :p

così grazie a uno dei premi ig-nobel ho scoperto che gli anisotteri sono attratti dalle lapidi nere :to:
quando sarà il momento :ses me ne farò fare una :lol1: così le mie amate libellule verranno regolarmente a farmi visita :hj:

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Immagine maurizio


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MessaggioInviato: 06/01/2017, 14:00 
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Iscritto il: 31/12/2009, 1:47
Messaggi: 778
Località: Bellano (LC)
Nome: Martino Salvetti
Mi sono ripromesso di leggerlo con calma, e cosi' sto facendo. Devo ancora finire di leggerlo, ma direi che nel complesso e' inferiore al precedente. Tuttavia, nonostante le eccessive digressioni, queste sono tutto sommato condivisibil . Sono agronomo di formazione, e concordo con l'autore per quanto riguarda le tematiche ambientali, il riscaldamento globale ecc. e mi sto convincendo sempre più' che su questi argomenti chi ha un po' di formazione sul campo, come noi entomologi, tende a rifiutare le posizioni oltranziste. Anche il botanico Richard Mabey guarda per es con occhio benevolo all'introduzione di molte specie aliene. Per questo sguardo molto sincero e trasversale su molti argomenti, lo consiglio assolutamente. Sjioberg mi sta simpatico perche' non segue il gregge, e poi e' uno che le cose le sa perche' ci giocava sin da piccolo. Per me e' uno Junger dei giorni nostri. Buona lettura e meditazione a tutti!


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MessaggioInviato: 06/02/2017, 20:28 
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01
Messaggi: 6121
Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
Purtroppo in ritardo segnalo agli interessati due articoli su quotidiani di ieri.

Sul supplemento Alias del Manifesto (pag. 3), un breve articolo/intervista dell'autore, con l'annuncio dell'imminente uscita in libreria del terzo capitolo della trilogia: "L'arte della fuga".

Nelle due pagine centrali (10 e 11) del supplemento Robinson di Repubblica, un breve articolo di Stefano Mancuso e un testo di Sjöberg (forse una anticipazione del libro in uscita).

Per entrambi, una nota negativa: gli articoli sono accompagnati da particolari dell'infelice copertina del primo libro, che raffigura lepidotteri (disegnati da H.W. Bates) invece di sirfidi come sarebbe logico. Errare humanum, perseverare diabolicum.

:hi:

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Silvano


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