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Fredrik Sjöberg - L'ARTE DELLA FUGA



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Fredrik Sjöberg - L'ARTE DELLA FUGA
MessaggioInviato: 11/06/2017, 12:59 
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01
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Nome: Silvano Biondi
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Non voglio sottrarmi, e vengo subito al punto: perchè recensire su un forum di entomologi un libro di 187 pagine, che parla di insetti solo a pagina 185, e in questo modo?

"A volte, in America, riescono perfino ad avvolgere le punte acuminate di una legittima critica nell'imballaggio dei complimenti. Anche questa è una gentilezza, anche se non sempre priva di insolenza. Recentemente, per esempio, alcuni scienziati del genere entomologo hanno scelto di dare a due coleotteri precedentemente del tutto sconosciuti i nomi del Presidente e del suo ministro degli Esteri. Per rendere onore alla loro ardita politica nei deserti altrui, hanno dichiarato. L' Agathidium bushi e l' Agathidium rumsfeldi, tuttavia, come tutti gli esperti sanno, sono bestiole che non raggiungono il millimetro di lunghezza e che occupano la posizione più bassa nell'oscura famiglia delle Sphindidae."

Non so voi, ma io riesco a contare in queste righe almeno sei sciocchezze entomologiche, la più grave delle quali è che il genere Agathidium appartiene alla famiglia Leiodidae, non alla famiglia Sphindidae (comunque non in corsivo!).

Se vogliamo anche aggiungere il peggiorare del vizio della digressione (già segnalato a proposito dei primi due volumi della trilogia, qui e qui) e il persistere di tesi peregrine (i Parchi Nazionali andrebbero aboliti), siamo al disastro. In realtà ci sarebbero anche la continua citazione di una moltitudine di personaggi svedesi per lo più noti solo in Svezia e l'esile filo conduttore costituito dalle vicende di uno sconosciuto pittore di paesaggi.

Eppure ... L'ho comprato ieri sera e finito stamattina, tutto d'un fiato. Non ho ancora capito cosa, ma qualcosa in questi libri mi affascina e mi avvince. E' come se lo scrittore fosse un mio gemello che la pensa in modo opposto a me su quasi tutto.
Visto che alcuni di voi hanno apprezzato i due libri precedenti, sarei molto curioso di sapere il vostro parere anche su questo (ma, mi raccomando, se lo comprate e vi fa schifo, declino ogni responsabilità: non mi chiedete di rifondervi i 16 euri).

:hi:

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Silvano


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MessaggioInviato: 12/06/2017, 5:52 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Apoderus ha scritto:
Non so voi, ma io riesco a contare in queste righe almeno sei sciocchezze entomologiche, la più grave delle quali è che il genere Agathidium appartiene alla famiglia Leiodidae, non alla famiglia Sphindidae (comunque non in corsivo!).

Se vogliamo anche aggiungere il peggiorare del vizio della digressione (già segnalato a proposito dei primi due volumi della trilogia, qui e qui) e il persistere di tesi peregrine (i Parchi Nazionali andrebbero aboliti), siamo al disastro. In realtà ci sarebbero anche la continua citazione di una moltitudine di personaggi svedesi per lo più noti solo in Svezia e l'esile filo conduttore costituito dalle vicende di uno sconosciuto pittore di paesaggi.
Dandoci queste belle informazioni, non ci invogli di certo a comprarlo!

Apoderus ha scritto:
Eppure ... L'ho comprato ieri sera e finito stamattina, tutto d'un fiato. Non ho ancora capito cosa, ma qualcosa in questi libri mi affascina e mi avvince.

Credo che sia un po' quel che succedeva a me 40 anni fa coi libri di Peter Kolosimo, che leggevo per vedere quante sciocchezze si potessero mettere insieme interpretando a propria volontà una serie di fatti più o meno scollegati tra loro.
O quello che ci fa perdere tempo al leggere articoli strampalati sul web.


Apoderus ha scritto:
alcuni scienziati del genere entomologo

L'autore deve aver letto questo mio intervento di qualche anno fa!

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 12/06/2017, 8:00 
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01
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Nome: Silvano Biondi
Julodis ha scritto:
non ci invogli di certo a comprarlo

non era questo il mio scopo. Volevo raccontarvi le mie impressioni dopo la lettura di questo libro, dato che avevamo parlato in precedenza dei primi due.

Julodis ha scritto:
Credo che sia un po' quel che succedeva a me 40 anni fa coi libri di Peter Kolosimo, che leggevo per vedere quante sciocchezze si potessero mettere insieme interpretando a propria volontà una serie di fatti più o meno scollegati tra loro.

non direi che sia questo lo spirito con cui ho letto Sjöberg. Anche se l' "Arte della fuga" mi sembra il meno felice dei tre, trovo che lo svedese abbia un modo di raccontare estremamente efficace. Certo, è un originale e forse tiene troppo a questa qualifica, ma chi si occupa, anche marginalmente, di entomologia non può non esserlo.

:hi:

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Silvano


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MessaggioInviato: 12/06/2017, 10:09 
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Nome: Marco Villani
Julodis ha scritto:
L'autore deve aver letto questo mio intervento di qualche anno fa!


Se può interessare, nel 1952 Walter Stritt ha pubblicato anche una chiave ai taxa sottospecifici di Entomologus systematicus Stritt, 1952. Giorgio Pezzi scrisse una traduzione di queste chiavi in uno dei Notiziari della S.S.N.R. e devo dire che è davvero spassosa!
Non so se sia possibile mettere l'articoletto qui sul forum.

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La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]


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MessaggioInviato: 12/06/2017, 19:57 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
marco villa ha scritto:
Julodis ha scritto:
L'autore deve aver letto questo mio intervento di qualche anno fa!


Se può interessare, nel 1952 Walter Stritt ha pubblicato anche una chiave ai taxa sottospecifici di Entomologus systematicus Stritt, 1952. Giorgio Pezzi scrisse una traduzione di queste chiavi in uno dei Notiziari della S.S.N.R. e devo dire che è davvero spassosa!
Non so se sia possibile mettere l'articoletto qui sul forum.

A questo punto siamo curiosi di vederlo.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 28/01/2018, 19:16 
 

Iscritto il: 02/11/2012, 14:43
Messaggi: 1
Nome: Fabio Tiddia
Condivido il parere, spesso si fatica a tenere il filo di tante disgressioni e sarebbe inutile cercarne in segreto il filo conduttore: non esiste. Il testo secondo me risulta il meno efficace dei tre sinora pubblicati, L'arte di collezionare le mosche fu una gran bella lettura per me. Eppure merita la lettura, forse anche un poco noiosa a tratti, per il modo con il quale si riesce a scoprire personaggi minori, ma grandi, come ogni essere umano che cerca e anela di conoscersi, e per quell'amore mai banale e banalizzato verso la natura. Certo, a volte l'autore cade nel rischio di essere un bastian contrario per eccellenza, ma la riflessione sui parchi naturali racchiude un elemento che tutti dovremo meditare, anche rifiutandolo: che senso ha salvare delle oasi di estrema bellezza quando la partita generale si sta rischiando di perderla? Basta questo alla nostra coscienza? Per me il senso permane, ma mi ha fatto ulteriormente pensare. Sjöberg mi ha deluso un poco in questo lavoro, che ho comprato con entusiasmo. Ma paradossalmente mi fatto scoprire dei dipinti minori, che son parte di tutto quello che ho sempre amato, gli alberi e i paesaggi. Consiglierei di leggerlo cercando di approfondire ogni singolo dipinto, cercarlo, ammirarlo e lasciar correre l'immaginazione.


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MessaggioInviato: 28/01/2018, 20:06 
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
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Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
marco villa ha scritto:
Julodis ha scritto:
L'autore deve aver letto questo mio intervento di qualche anno fa!


Se può interessare, nel 1952 Walter Stritt ha pubblicato anche una chiave ai taxa sottospecifici di Entomologus systematicus Stritt, 1952. Giorgio Pezzi scrisse una traduzione di queste chiavi in uno dei Notiziari della S.S.N.R. e devo dire che è davvero spassosa!
Non so se sia possibile mettere l'articoletto qui sul forum.


Qui scaricate la versione spagnola della stessa chiave.

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