Discussione inserita nel vecchio forum il 13.01.2009Con questa serie di quattro immagini, relative allo stesso esemplare, termino di passare in rassegna le
Mantispa spp. della mia raccolta.
Quello mostrato stasera è uno dei tre esemplari raccolti negli immediati dintorni di Palermo il 29.VI.1972.
Non sono in grado di capire se si tratta sempre della stessa specie presente sulle Madonie e sull'Etna, ma l'aspetto generale è alquanto diverso, almeno quando si osservano, le une vicino alle altre, nella cassetta entomologica.
L'addome di tutti e tre gli esemplari di Palermo risulta particolarmente accartocciato e dunque è impossibile esaminarne il disegno nei dettagli.
Le dimensioni medie di questi esemplari sono maggiori (19 mm.) di quelle dell'esemplare madonita (15 mm.) e quasi identiche a quelle degli esemplari dell'Etna.
Risposta di HemerobiusQuesta è
Mantispa styriaca (Poda, 1761). Sempre che sotto questo nome non si nascondano più taxa!
Le dimensioni dei Mantispidi sono enormemente variabili anche all'interno della stessa specie. Esse sono infatti legate alle dimensioni del bozzolo ovigero di ragno che la larvetta (planidio) riesce a raggiungere. Bozzolo grande Mantispa grande, bozzolo piccolo Mantispa piccola !
Risposta di Velvet AntA onor del vero, questa era stata determinata come
Mantispa styriaca già da mia padre nel lontano 1972.
Ma non l'avevo scritto perchè pensavo che la determinazione potesse essere errata
Quali sono i caratteri che te l'hanno fatta immediatamente riconoscere?
A proposito della variabilità nelle dimensioni, qualcosa di molto simile accade anche nei Mutillidi, specialmente nelle femmine, e per le stesse ragioni da te esposte a proposito delle
Mantispa spp.
Ho in collezione, per esempio, femmine di
Ronisia brutia (Petagna, 1787) di 9-10 mm. e altre intorno ai 18 mm.
Risposta di HemerobiusCita:
Velvet Ant,13/1/2009, 20:15
A onor del vero, questa era stata determinata come <i>Mantispa styriaca</i> già da mia padre nel lontano 1972.
Ma non l'avevo scritto perchè pensavo che la determinazione potesse essere errata
Quali sono i caratteri che te l'hanno fatta immediatamente riconoscere?
Essenzialmente la pigmentazione e la forma dello pterostigma.
Cita:
Velvet Ant,13/1/2009, 20:15
A proposito della variabilità nelle dimensioni, qualcosa di molto simile accade anche nei Mutillidi, specialmente nelle femmine, e per le stesse ragioni da te esposte a proposito delle Mantispa spp.
Ho in collezione, per esempio, femmine di
Ronisia brutia (Petagna, 1787) di 9-10 mm. e altre intorno ai 18 mm.
Credo sia infatti fenomeno comune a tutti gli insetti "parassiti" (senso larghissimo) che si nutrono di vittime "confinate" e quindi con quantità predeterminate.