Ho contattato il Prof. Turrisi il quale, da persona squisita qual'è, ha risposto rapidamente interessandosi al caso.
Appena visionate le foto di questo post aveva espresso una sua ipotesi, che ha poi trovato riscontro nell'esame diretto dell'esemplare che ho provveduto ad inviargli.
Riporto di seguito la sua risposta finale:
"Cara Maura,
[...] Si tratta di
Pristaulacus chlapowskii Kieffer e non di
P. galitae (Gribodo) !
P. chlapowskii è ben distinto dal
P. galitae per tutta una serie di caratteri, fra i quali menziono: le maggiori dimensioni (il tuo es. misura circa 14.0 mm, lunghezza capo-metasoma), l’antenna è proporzionalmente più lunga, 1.0-1.1x la lunghezza dell’ala anteriore, la carena occipitale è più larga, quasi quanto il diametro dell’ocello, l’ovopositore è proporzionalmente più lungo, 1.5-1.7x la lunghezza dell’ala anteriore. Sono differenze sufficienti a confermare la diagnosi.
P. chlapowskii è decisamente meno frequente dell’altra specie, ed in Italia è nota soltanto di poche regioni settentrionali, a sud fino all’Emilia Romagna. E’ una specie europea, la cui distribuzione conosciuta è riportata nel mio lavoro del 2007, che ti ho già inviato. Nella stessa cartina di distribuzione, potrai anche notare come il dato dell’Umbria rappresenti il limite meridionale noto finora per questa specie. Complimenti, hai rinvenuto una specie interessante !
Mi auguro tu possa rinvenire altri Aulacidi, ad es. il maschio di questa specie o altre specie !!"
Un grazie di cuore a Fabrizio Turrisi!