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Otiorhynchus (Arammichnus) juvencus Gyllenhal, 1834 - Curculionidae

12.VIII.2011 - ITALIA - Toscana - LI, Capoliveri (LI) - su Echinophora spinosa


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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Otiorhynchus sp. - Curculionidae
MessaggioInviato: 24/08/2011, 21:34 
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Iscritto il: 17/02/2009, 0:05
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Nome: Leonardo Forbicioni
Grazie infinite Giuseppe per il tuo intervento e per il prezioso link!! :p :p :p
Oggi ci ho sudato sangue, ma anche con le chiavi e con gli esemplari sotto il binoculare, questo subgenere è davvero complicato!!
Ora capisco davvero il perché per "certe bestie" c'è bisogno degli specialisti!! :( :( :(

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MessaggioInviato: 25/08/2011, 12:21 
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Nome: Marialuisa Dal Cortivo
Ciao Leonardo,
a dire il vero servirebbe una foto dell'apice dell'edeago, perchè la tua estrazione possa essere utile, ma credo che si possa fare qualche buona considerazione anche senza.
Se usi la chiave di Magnano (1999), il punto che discrimina tra le 2 specie è il 16:

16. Setole del corpo lunghe, erette o oblique e dirette all'indietro....17 (vai verso juvencus)
16'. Setole del corpo appena sollevate e con squamule piliformi distribuite a macchie....29 (vai verso tuscoinsularis)

Ora, a me sembra di intravedere le squamule piliformi distribuite a macchie (cosa che si apprezza a minor ingrandimento), inoltre le setole delle elitre mi sembrano "appena sollevate", ma questi sono caratteri che puoi vedere bene tu, con gli esemplari sotto il binoculare.
Invece più avanti, nella chiave, quando vai al punto 28' (specie juvencus) dice:

"pronoto granuloso ai lati e con areole fitte e profonde, sul disco distribuite regolarmente e distanti una dall'altra di metà del loro diametro...."

A dire il vero questo proprio non mi sembra si possa dire del tuo esemplare, nel quale i punti del pronoto sono ben più distanti uno dall'altro del diametro di un punto e, inoltre, non direi che si possano definire fitti e profondi.
Quindi io propenderei proprio per il tuscoinsularis...

Vediamo se qualcuno conosce la specie e può dire qualcosa di più!

Ciao,
Marialuisa


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MessaggioInviato: 25/08/2011, 18:45 
 

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Nome: Giuseppe Pace
Vedo che Marialuisa mi ha preceduto.
Bene, ne discuteremo insieme.

Ho controllato le descrizioni delle due specie evidenziando alcuni caratteri che ritengo importanti:

Protorace …, con areole sul disco fitte e grandi, distanti una dall’altra della lunghezza del loro diametro, ombelicate; ai lati con granuli convessi fitti e lucidi, grandi quanto le areole..........................O. tuscoinsularis

Protorace …, con areole piccole, fitte, distanti metà del loro diametro e con granuli abbastanza schiacciati ai lati.........................O. juvencus


Vestitura composta da squamule piliformi madreperlacee raggruppate a macchia, 6-8 volte più lunghe che larghe; interstrie con setole uniseriate, poco più lunghe della loro larghezza, appena sollevate dal tegumento e lunghe tanto da raggiungersi una con l’altra..............................................................O. tuscoinsularis

Vestitura costituita da setole piuttosto rade, aderenti al tegumento, disposte anche a gruppi; rostro, capo e pronoto con pubescenza doppia, coricata e ben sollevata, come sulle elitre....................[b]O. juvencus

Confermo quindi la mia impressione iniziale per l'O. juvencus.

Ciao
Giuseppe


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MessaggioInviato: 25/08/2011, 21:37 
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Iscritto il: 02/09/2009, 9:10
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Nome: Marialuisa Dal Cortivo
Ciao Giuseppe,
a dire il vero nella chiave di Magnano, riportata nel suo sesto contributo, per andare verso le specie juvencus e tuscoinsularis occorre scegliere "areole ombelicate" (punto 14), cosa che in realtà non convince molto neanche me, ecco perchè mi sono tenuta sul "propenderei". Io mi sono tenuta solo alla chiave, ma la faccenda delle areole distanti metà del loro diametro mi sembra davvero poco coincidente con la foto postata da Leonardo. In ogni caso vediamo se qualcun'altro ci dà una mano!
Grazie, ciao :hi:
Marialuisa


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MessaggioInviato: 26/08/2011, 8:08 
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Pare che siamo ad uno stallo, superabile, secondo me, in due modi: 1) altri pareri (magari autorevoli); 2) esame di materiale abbondante (e degli esemplari tipici di tuscoinsularis) di cui nè io, nè Marialuisa nè Giuseppe disponiamo).
Sotto a chi tocca!

:hi:

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MessaggioInviato: 27/08/2011, 3:23 
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Nome: Leonardo Forbicioni
Apoderus ha scritto:
.......Sotto a chi tocca! :hi:


Mi sa che tocca proprio a me.... :lol1: :lol1: :lol1:
Facciamo così. Domani...o al più tardi dopodomani notte, torno sul posto e catturo altri esemplari di questa "bestiaccia" :lol1: :lol1: :lol1: ....poi, faccio 3 pacchetti, uno per Marialuisa, uno per Giuseppe ed uno per Silvano. A quel punto, ognuno con i suoi esemplari sotto il binoculare, sarà in grado di seguire meglio le chiavi (cosa che per quanto rigurda le mie capacità, risulta piuttosto complicata).....magari esce fuori che è qualcosa di "strano"!! ;) ;) ;)
La definirei: "Collaborazione Entomologica Interregionale" :lol1: :lol1: :lol1:
In effetti però come avevo accennato in pvt a Marialuisa, qualcosa di strano ci sarebbe!!!
Il compianto Luigi Magnano, nella sua descrizione, elenca una serie di esemplari (39 exx esaminati), nessuno dei quali, raccolto all'Isola d'Elba.
Immagine.jpg


Sia il ♂ Holotypus che la ♀ Allotypus, provengono dall'Isolotto di Cerboli.
Questo isolotto si trova in mezzo al Canale di Piombino, quasi a metà tra il continente e l'Elba.
Chiedo: qualcuno sa se questa specie è stata mai reperita all'Elba o solo a Giannutri, Cerboli e alle Formiche di Grosseto??? Purtroppo la mia scarsissima documentazione in merito, con consente di rispondere a questa domanda.
Comunque, appena catturo altri esemplari, effettuo le varie spedizioni!! ;)
Prego Silvano e Giuseppe di fornirmi in pvt l'indirizzo al quale dovrò spedire! :lov1: :lov1:
:hi: :hi: :hi:

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MessaggioInviato: 28/08/2011, 12:10 
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Nome: Leonardo Forbicioni
Come al solito Enzo Colonnelli ha dimostrato la sua infinita cortesia e così mi ha risposto:

"Dunque, il suo Otiorhynchus è O. (Arammichnus) juvencus, specie diffusa particolarmente lungo il litorale tirrenico con una sottospecie alle Baleari. Qui nel Lazio se ne prendevano tantissimi fino ad una trentina di anni fa, ma ormai, viste le condizioni del litorale e dell'inquinamento marino, l'insetto sta rapidamente rarefacendosi. Anche a San Rossore ne sono riuscito a prendere giusto qualcuno, nonostante l'ambiente sembrasse ancora adatto."[/i]

L'ho già fatto in privato, ma intendo ringraziarlo anche pubblicamente per la disponibilità che ogni volta dimostra. :lov2: :lov2: :lov2:

Ovviamente gli esemplari che ho promesso verranno ugualmente spediti....anche se non si tratta del tuscoinsularis :cry: :cry:

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MessaggioInviato: 28/08/2011, 23:24 
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Quando auspicavo "pareri autorevoli", ovviamente mi riferivo in primis all'amico Enzo, che saluto e ringrazio anch'io (forse ci legge?). Visto che di Otiorhynchus conosco poco, e che tuscoinsularis non l'ho mai visto, mi sarebbe piaciuto sapere anche quali caratteri sono significativi per discriminare le due specie in questione.
FORBIX ha scritto:
anche se non si tratta del tuscoinsularis :cry: :cry:

Leonardo, non credo tu abbia motivi per piangere: tuscoinsularis era già segnalato per le isole toscane, molto vicino all'Elba, juvencus no (se dobbiamo credere a Ckmap). juvencus è una novità, tuscoinsularis lo sarebbe stato meno :bln:
Se vuoi un consiglio, documenta le abitudini alimentari e la pianta ospite della bestia in questione: mi pare che per questo sottogenere la biologia delle varie specie sia molto poco conosciuta.

:hi:

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MessaggioInviato: 29/08/2011, 7:40 
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Nome: Marialuisa Dal Cortivo
Ciao,
sono contenta che si sia arrivati alla determinazione, tuttavia non vedo l'ora di esaminare gli esemplari che Leonardo molto gentilmente mi manderà, perchè sono ancora davvero perplessa per la faccenda delle areole pronotali e della loro distanza relativa :roll: .

A presto :hi:
Marialuisa


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