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Gonocleonus helferi (Chevrolat, 1844) - Curculionidae Lixinae

ITALIA - Sicilia - PA, Madonie


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 31/08/2011, 17:15 
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Iscritto il: 29/08/2011, 10:28
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Nome: Massimo Meregalli
Buongiorno a tutti! Arrivo anche io nel forum.

Qualcuno ha avuto la fortuna di ritrovare nelle Madonie esemplari di Gonocleonus helferi Chevrolat, 1844? La specie è endemica di Sicilia (è citata anche di Marocco e Algeria, ma tali esemplari sono differenziabili a livello specifico), e venne descritta delle Madonie, in alta quota. In buona parte delle vecchie collezioni museologiche si trovano alcuni esemplari (pochissimi), etichettati genericamente "Sicilia", salvo uno che riporta l'indicazione "Castelbuono". Il che mi suggerisce che la specie viva (o vivesse?) sulle zone montuose al di sopra della cittadina - Piano Battaglia eccetera, zone già ben conosciute all'epoca. Non ho mai potuto studiare esemplari successivi al 19 secolo, e ho il timore che sia oggi estinta, magari per cambiamenti dell'uso del suolo - pascolo o sovrappascolo - visto che probabilmente l'areale era ridottisimo, forse proprio limitato alle cime della Maiella a Castelbuono. La biologia è sconosciuta (come per tutte le specie del genere), ma si tratta di Cleonini di grosse dimensioni, circa 20 mm, atteri, e verosimilmente legati a qualche pianta erbacea di discrete dimensioni, ipoteticamente Asteraceae o Apiaceae, per analogia con altri Cleonini. In Nordafrica specie di Gonocleonus si reperiscono sublapidicoli o anche a spasso sul suolo, nelle ore serali o mattutine, in primavera oppure in tarda estate o autunno (settembre - ottobre). Questa è la sola specie europea del genere, altrimenti esclusivo del Nordafrica. Sarebbe davvero importantissimo se qualcuno avesse osservato o catturato qualche esemplare di questa straordinaria specie.

Allego un paio di foto di un esemplare conservato a Parigi, coll. Chobaut.

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Massimo Meregalli


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 Oggetto del messaggio: Re: Gonocleonus helferi
MessaggioInviato: 31/08/2011, 17:53 
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Iscritto il: 17/02/2009, 0:05
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Località: Isola d'Elba - Arcipelago Toscano
Nome: Leonardo Forbicioni
Purtroppo non posso esserti di aiuto con il Gonocleonus! :( :(
...ma sono felicissimo di leggere il nome "Massimo Meregalli" su FEI!! :hp: :hp: :hp: :hp:
Ho il grande onore di darti per primo il benvenuto su FEI!! :birra: :birra: :birra:
Del resto sono in debito ancora per l'Aclees taiwanensis di 2 anni or sono!
Approfitto quindi pubblicamente per ringraziarti della cortesia e della gentilezza dimostrata in quell'occasione.

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 Oggetto del messaggio: Re: Gonocleonus helferi
MessaggioInviato: 31/08/2011, 18:06 
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Iscritto il: 20/06/2011, 16:35
Messaggi: 618
Località: Aci S. Antonio (CT)
Nome: Leotta Roberto
Non mi occupo di coleotteri ma qualcosa di molto simile con quella proposcite tronca da curculionide ,l'ho visto voltado pietre per cercare crisalidi sugli altopiani prativi di calcariniti nei pressi di Floresta non so ...se quel biotopo fuori contesto geologico nebrodense e geografico madonita posa darti una indicazione valida, ma la cosa che mi colpi'e il ''patten'' simile alla sabbia e il coportamento, sfruttato dai presunti coleotteri, che allo scoperto o individuati cercavano la fuga interrandosi o mimitizzandosi con il terreno quasi da ambiente retrodunale costiero dalla tipologia unica per l'area compresa fra i 1200 e 1400 slm..non so se queste banali info possano servirti ma quando, anchio cerco qualche bestia leggendaria anche una banale info puo rivelarsi una importante traccia d'inizio...


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 Oggetto del messaggio: Re: Gonocleonus helferi
MessaggioInviato: 31/08/2011, 18:25 
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Iscritto il: 24/02/2009, 21:13
Messaggi: 1518
Località: Palermo
Nome: Calogero Muscarella
"limitato alle cime della Maiella a Castelbuono."

Non conoscevo questa località madonita benchè abbia girovagato in lungo e in largo su quelle montagne...
Sai gli esemplari quando (gmese) sono stati raccolti? Qaundo tornerò da quelle parti farò ben attenzione....
:hi:

_________________
stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus


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 Oggetto del messaggio: Re: Gonocleonus helferi
MessaggioInviato: 31/08/2011, 18:30 
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Iscritto il: 31/12/2009, 11:19
Messaggi: 450
Località: Castelfranco V.to - Treviso
Nome: Cesare Bellò
Ciao Massimo :hi: :hi:
in quelle zone ho fatto ricerche almeno una diecina di volte, da solo e/o con altri colleghi (Baviera, Pierotti); del Gonocleonus al momento non mi risulta traccia :no: .....speriamo in un prossimo futuro. A tuo parere in che periodo potrebbe esserci? :p
Cesare


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 Oggetto del messaggio: Re: Gonocleonus helferi
MessaggioInviato: 31/08/2011, 19:15 
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Iscritto il: 29/08/2011, 10:28
Messaggi: 472
Nome: Massimo Meregalli
@ Roberto
Grazie per le indicazioni. Mh... L'indicazione di "fuga" mi fa tranquillamente escludere che si tratti di un Gonocleonus. Quelli trotterellano abbastanza lentamente, a volte vanno un po' più veloci, ma proprio non me li vedo a interrarsi o mostrare questo tipo di comportamento. Quando alzi la pietra stanno belli fermi immobili.

@ Calogero
Ooooopppssss!!! Quello succede dopo avere passato tutto il giorno a controllare decine e decine di nomi di Cleonini per il catalogo paleartico! Spero solo di non avere fatto gli stessi errori scrivendo nomi di Curculionidi... Però, Madonie e Maiella cominciano tutti e due per M...

@ Calogero e Cesare
Ciao Cesare! Ci vediamo a Modena? Stavolta riesco a venire. Nessuno degli esemplari della prima metà dell'800 visti nei musei ha alcuna indicazione di raccolta. "Certamente", almeno se fanno come le controparti N-africane, aprile-maggio potrebbero essere i mesi ottimali. Ma G. heros è stato trovato in centinaia di esemplari a Oujda in ottobre. Sono animali che a volte hanno delle esplosioni demografiche e poi spariscono e non si vedono per anni. Almeno alcune delle specie eremiche di Cleonini nordafricani fanno così, ad esempio Eurycleonus. In montagna però sono più costanti, ad esempio G. sculptissimus sul Dj. Bou Iblane si trova tranquillamente ad aprile e suppongo che sulle Madonie faccia lo stesso, dopo la neve lui si mette in moto (o forse si metteva, 150 anni fa). Quello però che mi fa essere pessimista è che abbiate girato in lungo e largo quelle montagne senza averne trovato traccia. Va bene che i Peritelini (per Cesare!) sono più piccoli, però... Non sarebbe il primo caso di una specie localizzata che si estingue. Di certo se mai si trovasse sarebbe da inserire nella red list. Vale la pena fare una ricerca molto approfondita, magari gli amici siculi possono progettare un giretto da quelle parti per l'autunno e poi la primavera prossima, è sicuramente una delle specie più significative della fauna italiana.


Ultima modifica di dichotrachelus il 31/08/2011, 19:45, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Gonocleonus helferi
MessaggioInviato: 31/08/2011, 19:21 
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Iscritto il: 29/08/2011, 10:28
Messaggi: 472
Nome: Massimo Meregalli
FORBIX ha scritto:
Del resto sono in debito ancora per l'Aclees taiwanensis di 2 anni or sono!


Ciao!! Il mitico Aclees dei Ficus toscani. Non ho più avuto la possibilità di prendere in mano il problema, ma ho nel frattempo visto esemplari (det. come Aclees n.sp.) nella coll. Faust e a Parigi, e altri det. come, appunto, A. cribratus mescolati con i veri cribratus, materiale di fine 800 proveniente dalla Cina meridionale. Sono anche riuscito ad avere una foto di A. taiwanensis, e tutto sommato non credo sia la medesima che è arrivata in Italia. Il "nostro" appartiene al gruppo di A. porosus ma non è un porosus. E' un genere molto complicato e al solito studiato malissimo. Ma probabilmente nei prossimi anni dovrò occuparmi più a fondo di quelle faune, quindi immagino che riprenderò lo studio.
Salutissimi e grazie per il benvenuto. Scusa se non mi sono presentato formalmente nella sezione apposita, adesso vado a farlo

Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: Gonocleonus helferi
MessaggioInviato: 31/08/2011, 20:06 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30
Messaggi: 7102
Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
Ciao Massimo e benvenuto sul Forum :)
Non posso aiutarti circa reperti recenti, ma posso dirti, da una breve ricerca che ho appena fatto, che questa specie, almeno fino a fine '800, doveva essere raccolta abbastanza regolarmente dal Failla e dal Ragusa sulle Madonie, a giudicare dalla serie di otto esemplari presenti in collezione Ragusa (oggi conservata presso il Il Dipartimento di Biologia animale 'Marcello La Greca' di Catania).
Il primo a raccoglierla, in unico esemplare, fu nel 1833 un giovane entomologo di Praga, Johann Wilhelm Helfer (1810-1840) e a lui Chevrolat la dedicò, indicando che era stata raccolta a 6000 piedi sulle Madonie (circa 1830 m, dunque nella zona cacuminale).
Ventisei anni più tardi, l'entomologo francese Bellier de la Chevignerie che percorse a piedi in lungo e in largo la Sicilia e, in particolare le Madonie, dal marzo al settembre del 1859, tornò a raccogliere questa specie (vedi Reiche, 1860).
Poi, come dicevo, certamente la raccoglieva ancora, a fine '800, Luigi Failla Tedaldi (citato per questa specie dal Vitale sul Boll. SEI n. 22 del 1890: 132), entomologo di Castelbuono noto come il "re" delle Madonie, per la sua conoscenza dell'entomofauna di quei territori.
Sicuramente furono raccolti da lui gli esemplari di cui ti parlavo, presenti in collezione Ragusa.
Ho passato allo scanner la foto della cassetta entomologica che li contiene (foto realizzata dall'amico M. Arnone prima del restauro della collezione, da lui effettuato a suo tempo). Si tratta di una foto di formato 20x15 che ho provato a ingrandire al massimo.
Direi che la specie si riconosce:

Gonocleonus004_web.jpg



Come vedi, un esemplare porta un cartellino, ma credo, da quel che si riesce ad intuire e sapendo che il Ragusa non entrava nel dettaglio nei cartellini di località (come quasi tutti facevano a quell'epoca) che ci sia scritto sol: SICILIA - Madonie - coll. Ragusa.
Anche dall'ingradimento al massimo non si capisce di più:

Gonocleonus006_particolare.jpg



Sono convinto dunque che G. helferi sia ancora presente in quei territori, tutto sommato ancora risparmiati dallo scempio che è stato invece fatto delle nostre coste: bisogna solo andarlo a cercare...spero, prima o poi, di poterti aiutare ;)

_________________
:hi: Marcello Romano


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 Oggetto del messaggio: Re: Gonocleonus helferi
MessaggioInviato: 31/08/2011, 20:54 
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Iscritto il: 29/08/2011, 10:28
Messaggi: 472
Nome: Massimo Meregalli
Ciao Marcello! grazie mille per la tua eccellente ricostruzione storica. Non conoscevo in effetti quell'articolo del boll. SEI. Diavolo, lo raccoglievano proprio tutti all'epoca! Ma era forse una specie particolarmente significativa e quindi molto ricercata. Sono abbastanza certo che avesse (o, speriamo, abbia ancora) un areale molto ristretto sulle zone più alte delle Madonie e forse i vari raccoglitori andavano tutti nel medesimo posto. Il problema che ho visto in Marocco per queste specie di grandi dimensioni però non è solo lo scempio che c'è a bassa quota tra coltivazioni e costruzioni, ma il sovrappascolo che può distruggere completamente le piante ospite. E' infatti abbastanza strano che da almeno 100 anni più nessuno ne abbia trovato un esemplare, almeno a quanto conservato nei musei o presente nelle collezioni che ho visto, soprattutto se sta nella zona cacuminale delle Madonie, dove immagino molti entomologi vadano a campionare. Altre specie, anche attere, anche rare, ci sono e continuano ad essere trovate. Ma ovviamente anche io, come te, mi auguro che il bel panzone se ne stia bello tranquillo in qualche angolo poco esplorato, e spero proprio che al più presto capiti a qualcuno la fortuna di trovare un bell'esemplare vivo e vegeto!
A presto,
Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: Gonocleonus helferi
MessaggioInviato: 31/08/2011, 21:25 
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Iscritto il: 31/08/2010, 7:16
Messaggi: 3025
Località: Romania
Nome: Pintilioaie Alexandru Mihai
Welcome Massimo :hi: :birra: :hi: :D

_________________
alexandrupintilioaie(AT)gmail.com


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MessaggioInviato: 14/12/2012, 11:10 
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Iscritto il: 29/08/2011, 10:28
Messaggi: 472
Nome: Massimo Meregalli
Riprendo al volo questo vecchio post - mi sto passando tutti i post dei Cleonini per controllare citazioni italiane per il catalogo - e posso darela lieta novella che la specie è ancora presente sulla cima della sua montagna!
Massimo


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