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Curculio vicetinus Cussigh, 1989 ... dopo vent'anni



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MessaggioInviato: 09/05/2010, 22:09 
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01
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Nel 1989 il compianto amico Faustino Cussigh descrisse Curculio vicetinus, su esemplari raccolti in due stazioni sui Colli Berici, la prima individuata da lui, la seconda da me. In quegli anni mi capitò poi di raccogliere qualche singolo individuo in altre due località, prossime alle precedenti. Da allora, per quanto ne so, nessun altro esemplare è stato raccolto. Le uniche foto della specie in natura erano quelle scattate dall'autore all'atto della descrizione. Nell'autunno scorso, durante una delle mie escursioni sui colli, mi capitò di fare una deviazione da un sentiero percorso tante volte. Mi trovai così in un ambiente dove osservai subito una notevole quantità di galle sulle foglie dell'acero di monte, galle dove si sviluppa la specie in questione. La stagione era ormai avanzata, quindi mi ripromisi di tornarci nel periodo favorevole. Stamattina, approfittando di un po' di sole, sono tornato sul posto.
IMG_1516 - Copia.JPG


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Silvano


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MessaggioInviato: 09/05/2010, 22:16 
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Nome: Silvano Biondi
Devo ammettere che questo rinvenimento mi ha dato una certa emozione. Nella nuova località, tra l'altro, ho riscontrato una situazione diversa da quelle precedenti. La presenza delle galle non è sporadica, ma in alcune piante le foglie portano numerosissime galle.
IMG_1523 - Copia.JPG


Di conseguenza la popolazione di Curculio vicetinus è decisamente numerosa. Questo fatto fa ben sperare per la conservazione della specie, che costituisce un endemismo localizzato.

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Silvano


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MessaggioInviato: 09/05/2010, 22:26 
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Nome: Silvano Biondi
L'ambiente è simile a quello delle stazioni dei precedenti rinvenimenti della specie. Si tratta di bosco piuttosto chiuso, con prevalenza di castagno e presenza di acero di monte, nocciolo, acero campestre, carpino.
IMG_1525 - Copia.JPG


Una notazione di nomenclatura. In diversi casi ho trovato di recente la specie attribuita al genere Archarius. Dopo qualche ricerca, che vi risparmio, mi sono convinto che sia più corretta la precedente attribuzione Curculio vicetinus. Data la mia ferma idiosincrasia per questi cambi repentini e quasi mai seriamente motivati, la cosa mi riempie di soddisfazione.
:hi:

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Silvano


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MessaggioInviato: 10/05/2010, 0:28 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47
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Nome: Piero Leo
Grazie Silvano, molto bello e interessante.
Mi ricordo quando lessi della nuova specie di Curculio: un lavoro che mi colpì molto, un endemismo veramente inatteso.
E anche un bell'insetto.

:) Ciao
Piero


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MessaggioInviato: 10/05/2010, 8:44 
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Un'altra precisazione, questa volta di ordine biogeografico. Nel recente elenco dei Curculionoidea italiani, di Abbazzi e Maggini, si legge "Specie tipica dei Monti Berici (VI), ma forse ad areale più ampio nella fascia pedemontana-prealpina orientale fino alla Balcania settentrionale". Credo che la cosa nasca dal fatto che Cussigh era prudentissimo nelle sue affermazioni. Più volte abbiamo discusso sul fatto che vicetinus potesse essere considerato un endemismo. Lui temeva di poter essere smentito su questo punto, dato che le altre specie di questo genere hanno distribuzioni molto ampie. Nella realtà, si conosceva allora e, per quanto ne so, si conosce oggi, un solo esemplare al di fuori dei Colli Berici: una femmina molto danneggiata proveniente dal Vulture, attribuita alla specie solo in modo ipotetico. Tenuto conto che, come è ovvio, qualunque endemismo è tale solo fino a prova contraria, mi pare che i dati a nostra conoscenza portino a concludere che vicetinus è, a tutti gli effetti, un endemismo limitato alla porzione settentrionale dei Colli Berici.
:hi:

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Silvano


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MessaggioInviato: 10/05/2010, 12:51 
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Bello e interessante, grazie Silvano :lov2: :lov2:

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Riccardo Poloni
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MessaggioInviato: 10/05/2010, 15:04 
 

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Nome: Petr Kresl
Congratulation Silvano :ok:

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Ciao Petr


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MessaggioInviato: 12/10/2015, 22:35 
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Nome: Silvano Biondi
Continua la storia di questa specie, con quello che per me è un vero colpo di scena.
Guardate qui :shock: :shock: :shock:

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Silvano


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MessaggioInviato: 12/10/2015, 22:42 
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Nome: Silvano Biondi
... e anche qui :sh: :sh:

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Silvano


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MessaggioInviato: 12/10/2015, 22:51 
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Nome: Silvano Biondi
Qui l'intero articolo di Germann.

:hi:

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Silvano


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MessaggioInviato: 13/10/2015, 10:01 
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Nome: Silvano Biondi
Qualche riflessione un po' più articolata. Dunque, per chi non abbia voglia di leggersi i lavori segnalati: dal 1989, anno della sua descrizione, C. vicetinus è stato considerato un endemismo dei Colli Berici, se non altro perchè non erano conosciuti esemplari raccolti in zone diverse. Negli ultimissimi anni la specie è stata ritrovata e segnalata (2013 - 2014) da una zona circoscritta intorno a Basilea. Anche se le catture sono avvenute in località molto prossime, le nazioni interessate sono Germania, Francia e Svizzera. La prima considerazione che mi viene in mente è che Faustino Cussigh aveva visto lontano. Aveva ragionato per analogia, come ricordavo più sopra: se tutte le altre specie appartenti al genere Curculio hanno areali molto vasti in Europa e in Asia, è poco probabile che vicetinus esista solo in territorio berico. Viene da pensare che la peculiare biologia della specie sia di per sè un fattore limitante: se sono necessarie al suo sviluppo la presenza della pianta ospite (Acer pseudoplatanus) e l'attività in successione di due distinte specie di imenotteri galligeni, forse si capisce perchè non è molto diffuso. A questo punto però mi sbilancio a fare una (facile?) previsione. Nonostante i territori di cui ragioniamo (Colli Berici e Europa centrale) siano costantemente indagati da entomologi da più di due secoli, mi aspetto che in tempi relativamente brevi ci siano altri ritrovamenti in zone diverse. E, per finire, mi sembra opportuno coinvolgere gli amici del Forum. Se avete esemplari "sospetti" di Curculio in collezione, datevi da fare (attenzione che Curculio villosus - presente sul Forum - è piuttosto simile).
Ma soprattutto: se avete occasione di raccogliere in zone simili a quella che ho fotografato all'inizio del post (boschi mesofili, freschi, con acero e castagno) date un'occhiata alle foglie degli aceri e cercate le galle, facili da identificare. Se ci sono le galle, tra aprile e giugno cercate gli individui adulti, a vista o battendo le fronde di aceri anche molto bassi. Per quel che mi riguarda penso che la prossima primavera farò una puntata sul Vulture, da dove era segnala la femmina controversa vista da Faustino.
Chissà che la lunga storia del vicetinus ci riservi altre sorprese.

:hi:

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Silvano


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MessaggioInviato: 13/10/2015, 11:13 
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Località: Pergine Valsugana (TN)
Nome: Andrea Carlin
:birra: Molto interessante e affascinante Silvano! Grazie di aver condiviso queste info e considerazioni. :lov2:
:hi:

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Andrea Carlin, Pergine Valsugana (TN) carlin.andrea(AT)gmail.com

Nota: tutti gli esemplari inseriti nelle discussioni aperte da me sono da ritenere "Andrea Carlin legit" se non diversamente specificato.


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MessaggioInviato: 13/10/2015, 21:14 
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Apoderus ha scritto:
Ma soprattutto: se avete occasione di raccogliere in zone simili a quella che ho fotografato all'inizio del post (boschi mesofili, freschi, con acero e castagno) date un'occhiata alle foglie degli aceri e cercate le galle, facili da identificare. Se ci sono le galle, tra aprile e giugno cercate gli individui adulti, a vista o battendo le fronde di aceri anche molto bassi.

Ricordacelo in primavera e ci daremo da fare.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 15/10/2015, 20:35 
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Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
Presente! Conosco almeno un paio di posti simili tra Lessinia e Baldo, darò un'occhiata alle foglie di Acer.
:hi:

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AleP


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MessaggioInviato: 16/10/2015, 22:55 
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Località: milano
Nome: maurizio pavesi
Apoderus ha scritto:
... Una notazione di nomenclatura. In diversi casi ho trovato di recente la specie attribuita al genere Archarius. Dopo qualche ricerca, che vi risparmio, mi sono convinto che sia più corretta la precedente attribuzione Curculio vicetinus. Data la mia ferma idiosincrasia per questi cambi repentini e quasi mai seriamente motivati, la cosa mi riempie di soddisfazione.

ciao silvano :)

i cambi continui di nomi irritano anche me :x che come tutti sapete, il più delle volte sono un convinto paladino della "conservazione dell'uso predominante" anche a danno del rispetto della priorità

ma in questo caso, conservare il genere Archarius (= Balanobius) per le specie che si sviluppano in galle di altri insetti (crux, salicivorus etc.), restringendo l'attribuzione a Curculio a quelle che si sviluppano all'interno di semi o qualcosa del genere(*) (elephas, glandium, nucum...), ti sembra così fuori luogo?

(*) nel caso qualcuno competente in botanica legga quanto sopra :oooner: mi rimetto alla clemenza della corte :lol1: :lol1: :lol1:

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Immagine maurizio


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