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Guido Sabatinelli
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Inviato: 25/06/2013, 0:55 |
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Iscritto il: 28/08/2009, 13:45 Messaggi: 1946 Località: Ginevra, Svizzera
Nome: Guido Sabatinelli
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Julodis
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Inviato: 25/06/2013, 6:19 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Nomas
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Inviato: 25/06/2013, 19:08 |
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Iscritto il: 17/07/2011, 15:03 Messaggi: 411 Località: Abbiategrasso
Nome: Renato Regalin
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Basandomi sulla seconda foto, probabilmente si tratta di Tituboea octopunctata ma andrebbe esaminata al binoculare. La pianta ospite dell'adulto di questa specie è inedita. Nella foto mi pare di vedere pianticelle di Trifolium. Si riesce a dare un nome a questa Fabacea? Ciao, Renato
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Nomas
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Inviato: 26/06/2013, 22:02 |
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Iscritto il: 17/07/2011, 15:03 Messaggi: 411 Località: Abbiategrasso
Nome: Renato Regalin
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Le femmine ritratte nella prima foto, potrebbero appartenere ad un'altra specie. Forse Macrolenes dentipes, come suggerito da Maurizio. Proprio in Tunisia, nei dintorni di Tabarka, mi era capitato di vedere un affollamento di Clitrini su di una pianticella di trifoglio. Erano presenti ben quattro specie, appartenenti a tre generi diversi. Ciao, Renato
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Maurizio Bollino
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Inviato: 27/06/2013, 7:54 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8155 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Nomas ha scritto: Le femmine ritratte nella prima foto, potrebbero appartenere ad un'altra specie. Forse Macrolenes dentipes Basandomi sul profilo del pronoto avrei detto che la femmina della seconda foto è Macrolenes e quelle della prima Tituboea, ma certamente mi sbaglio.
_________________ Maurizio Bollino
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Guido Sabatinelli
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Inviato: 27/06/2013, 8:22 |
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Iscritto il: 28/08/2009, 13:45 Messaggi: 1946 Località: Ginevra, Svizzera
Nome: Guido Sabatinelli
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Quando smisterò il materiale farò delle foto al microscopio.
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Nomas
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Inviato: 27/06/2013, 22:25 |
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Iscritto il: 17/07/2011, 15:03 Messaggi: 411 Località: Abbiategrasso
Nome: Renato Regalin
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Caro Maurizio B., in effetti le varie feminucce fotografate sono critiche da determinare. Nella prima foto ho ipotizzato che potesse trattarsi di Macrolenes per la forma quasi retta del margine posteriore del pronoto e per i femori di colore aranciato. Nella seconda foto, la femmina presenta il margine posteriore del pronoto sensibilmente convesso e i femori sono neri. Anche la lunga pubescenza pubescenza ventrale l’accomuna a Tituboea octopunctata. Naturalmente tutti i nomi proposti per le bestiole fotografate restano dubbi, perché andrebbero osservate dettagliatamente allo steromicroscopio. Una delle grande difficoltà che si incontra affrontando lo studio dei Clitrini è quella che, pur essendo state descritte circa 1500 specie, in realtà, per via del forte dimorfismo sessuale, è come se si avesse a che fare quasi con il doppio delle specie. Oltre al fatto che diversi dei generi descritti sono solo dei contenitori di comodo, mal definiti e che probabilmente non valgono una cicca frusta. Lo stesso genere Tituboea accoglie un’accozzaglia di specie che in realtà andrebbero attribuite ad altri generi. Come risolvere tutta questa confusa situazione riguardo i generi? Personalmente l’affronterei con il metodo di Descartes, le cui evidenze non mi hanno mai ingannato. Si prendono in considerazione solo le specie tipo dei vari generi e sottogeneri e si comparano, così si vede subito se il genere regge. Poi si attribuiscono le specie. Forse per scoprire che alla fine avevano ragione gli “antichi” che attribuivano buona parte delle specie al genere Clytra, al più con qualche sottogenere come contenitore di comodo. In realtà credo che il problema dei generi riguardi molti altri gruppi entomologici. L’unica reale evidenza, almeno nei miei, è quella della specie e dei gruppi di specie mentre quando si passa alle categorie superiori tutto traballa e vacilla.
Ciao, Renato
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