Forum Entomologi Italiani

Buongiorno egregi entomologi, sono un nuovo iscritto e vi saluto con piacere, complimentandomi con voi per la vostra caparbietà nel cimentarvi in questa branca delle scienze sicuramente non facile, giacché il mondo degli insetti è così estremamente vasto e "piccolo" per noi uomini e sicuramente di non facile studio. Ieri pomeriggio, lunedì 18 aprile 2016 (abito in provincia di Caserta, precisamente Casagiove), mi sono ritrovato addosso questo piccolo insetto con una specie di corazza semisferica simil-dorata. Ho pensato fosse una zecca, infatti mi sono preoccupato, ma poi mi sono reso conto che la sua forza nel rimanere attaccato (opponeva una certa resistenza a farsi scalzare) la esprimeva attraverso le zampette e anche sulle superfici sulle quali l'ho appoggiato successivament, con le dimensioni credo siamo sull'ordine del mezzo centimetro, non di più. Vi carico anche le foto e, in attesa di un vostro gentile riscontro, vi saluto cordialmente e vi ringrazio per l'attenzione.
Gabriele

Ciao Gabriele.
Dovresti prima fare una breve presentazione nella sezione Primo ingresso. Vedrai che ti risponderanno presto.

Ciao
Piero

Grazie dell'info , Piero. Debbo presentarmi io oppure spostare la richiesta ? A presto

No Gabriele, la richiesta d'identificazione va bene dove l'hai fatta. Vai sul link che ti ho indicato in rosso e fai una breve presentazione formale (chi sei, dove vivi, perché ti sei iscritto a FEI) sulla falsariga delle altre.

Ciao
Piero

Tranquillo, non è niente di pericoloso. E' un Chrysomelidae Cassidino, genere Cassida. Per la specie non so dirti. Forse Cassida rubiginosa. Sono specie fitofaghe caratteristiche perché pronoto ed elitre formano una sorta di scudo, spesso vivacemente colorato. Gli americani li chiamano tortoise beetles.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Grazie Maurizio, molto pregnante la tua spiegazione, sei stato gentilissimo. Interessante però: come fa ad opporre così resistenza, se si cerca di scalzarli? Come se "travirgolette" avesse delle ventose che lo fanno rimanere quasi "incollato" alla superficie dove si appoggiano

Ciao, questa tua domanda mi fa venire in mente le patelle sulle rocce marine

Non so bene come facciano, se usando un sistema basato sui legami di Van der Waals tra le setole dei tarsomeri espansi ed il substrato, un po' come fanno i gechi, o con un altro sistema, ma certamente le Cassida, come anche altri coleotteri, hanno una elevatissima capacità di aderire a varie superfici. Del resto, si difendono, almeno da alcuni predatori, proprio così, protette dal loro scudo. Un po' la stessa cosa che fanno i Coccinellidi.

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Maurizio Gigli
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