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The status of taxonomic literature



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: The status of taxonomic literature
MessaggioInviato: 12/11/2010, 23:33 
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:02
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Per chi ne avesse la possibilità, segnalo (rigirando una segnalazione del buon Maurizio Mei) un interessante articolo di A.Minelli, apparso un TRENDS in Ecology and Evolution (vol.18 n.2 febbraio 2003). Link per l'abstract:

The status of taxonomic literature

A presto, Pippo

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MessaggioInviato: 13/11/2010, 0:00 
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Attraverso una breve ricerca sul web ho trovato che un paio d'anni più tardi (2005) rispetto alla data del breve articolo (2003) segnalato da Pippo, lo stesso A. Minelli ha riproposto l'argomento in un altro lavoro leggermente più ampio, apparso su "PROCEEDINGS OF THE CALIFORNIA ACADEMY OF SCIENCES", col titolo "Publications in Taxonomy as Scientific Papers and Legal Documents".
Questo interessante articolo è disponibile per tutti sul web :)

cliccare sull'immagine per accedere all'articolo completo

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 13/11/2010, 10:33 
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Nome: Filippo Di Giovanni
MARCELLO SANTO SUBITO !!

A parte gli scherzi, Minelli fa un pò la sintesi di quelli che sono oggi i problemi in questo mestiere, e perchè l'entomologia, per quanto complicata, rimanga al di sotto delle altre discipline scientifiche oggi, sia nell'opinione pubblica sia all'interno della comunità scientifica stessa. Abbiamo tutti gli strumenti per fare il salto di qualità, perchè non farlo ?

Alla prossima, Pippo

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MessaggioInviato: 13/11/2010, 17:00 
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Nome: Marcello Romano
Dopo avere letto con attenzione l'interessante articolo di A. Minelli in cui sono espresse idee ed osservazioni che condivido in pieno e sulle quali da tempo anch'io rifletto, non posso fare a meno di notare come, a distanza di sette anni dal suo primo articolo e di cinque da quest'ultimo nulla è cambiato e nessuna delle sue proposte, malgrado la loro indubbia validità, sia stata fatta propria e portata avanti dalla comunità scientifica internazionale.
Si tratta davvero di una "missione impossibile" per la quale ci mancano i mezzi e le energie o manca piuttosto la volontà di affrontare gli innumerevoli problemi che una rivoluzione di tale portata inevitabilmente comporterebbe?
Ma quando, fra qualche decennio, le specie descritte saranno forse il doppio di quelle oggi note, il sistema sarà ancora gestibile con l'organizzazione tradizionale o sarà il caos?
Sarà stata allora vera gloria la nostra?...ai posteri l'ardua sentenza !

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 13/11/2010, 19:09 
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Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
Ciao a tutti,
sto raccogliendo materiali sull'argomento (conoscevo infatti il secondo articolo di Alessandro Minelli), ma non sono ancora riuscito a trovare il tempo di studiare a fondo tutta la mole di pagine a stampa individuate. A queste aggiungerò il primo lavoro di Minelli segnalato da Filippo :( !
Posso dirvi che, proprio discutendo qui nel Forum (raramente a latere), ci si è resi conto che il Codice ha punti controversi e di interpretazione soggettiva. In rete si è aperto un dibattito sul nuovo codice, ma è molto complesso parteciparvi e temo che la troppa partecipazione renda molto labile il confine tra democrazia e populismo.
Non sono certo in grado di approfondire qui le mie idee (anzi forse non sono nemmeno in grado di approfondirle tout court) voglio però lanciare due allarmi:
A) attenzione a dire "un nome è un nome e basta" (tendenza fortemente dominante tra i botanici), la tassonomia attribuisce al nome scientifico ben altra pregnanza;
B) attenzione alla ricerca indiscriminata della "stabilità", la vecchia dicotomia "stabilità vs priorità" sta perdendo importanza mentre ne sta acquistando quella "stabilità vs universalità".

Roberto :to:

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verum stabile cetera fumus


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