Forum Entomologi Italiani

Domanda stupida:

come si fa a sapere chi e quando ha stabilito una sinonimia ?

Per due volte mi sono trovato in questa situazione, e una volta ho risolto trovando casualmente l'articolo in russo dove si operava la sinonimizzazione (senza dire perchè e per come, ma direttamente all'interno della chiave dicotomica), la seconda mi sono dovuto travestire da ispettore Clouseau e andarmi a vedere tutti i lavori di fine ottocento in cui veniva citato il genere in questione.

Grazie, Filippo

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"Non posso separare il piacere estetico che provo nel vedere una farfalla dal piacere scientifico di sapere che cosa è" (V.Nabokov)

QUESTO E UN PROBLEMA CHE ESISTERA' SEMPRE....non mi occupo di determinazione e chi lo fa all'interno del mio gruppo di lavoro si cimenta giornalmente in aggiornamenti interminabbili senza contare la bibliografia detenuta... io da tempo ho gettato la spugna anche perche' riuscire a star dietro tutto e impossibile spece se si devono redigere dei lavori che esigono una collaborazione di tutti per forza maggiore ... personalmente assegno nomi col beneficio del dubbio.. spece per i lepidotteri noctuidi e geometridi non oso pensare di altri gruppi... OGGI POI CON LE NUOVE FORME DI INDAGINE SCENTIFICA...intere famiglie a seconda dell'autore vengono sballottate a destra e sinistra e poste in sinomia costante, un tempo almeno per lepidotteri esisteva il testo dei sinonimi ,ma credo che sia ormai obsoleto spece per i noctuidi sempre in aggiornamento spece a opera di newentry, testi voluminosi di riferimento targati FIBIGER o FREINA senza contare milioni di publicazioni in estratto e la nomenclatura internazionale che spesso non riesce a stare al passo con i tempi ...Solitamente quando operiamo ad un nuovo lavoro faunistico ci rimettiamo riferendoci a nomenclatura e sistematica di autori di maggiore spessore che hanno piu' risorse d'indagine nella speranza che dati i tempi editoriali interminabbili ,non siano gia surclassati...

Ciao Roberto,

fortunatamente il mio problema non sono i nomi delle specie. Infatti, da qualche anno, per il gruppo di cui mi occupo esiste un catalogo, aggiornato annualmente on-line, con tanto di riferimenti sulle riviste in cui le specie sono state descritte. Per la serie: "non saprei vivere senza" Alla luce delle tecnologie odierne, un catalogo aggiornato on-line mi sembra decisamente un elemento di progresso e buonsenso.
Ciò detto, trovato su un catalogo che Metopius incisus è sinonimo di Metopius dentatus, non riesco ancora a capire come fare a sapere chi e quando (sarebbe bello anche sapere perchè) ha deciso che sono la stessa cosa (è un esempio ovviamente).

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"Non posso separare il piacere estetico che provo nel vedere una farfalla dal piacere scientifico di sapere che cosa è" (V.Nabokov)

BEATO TU' E IL GRUPPO DI INSETTI DI CUI TI OCCUPI IO NON POSSO ESSERE CON I LEPIDOTTERI DELLO STESSO AVVISO chi li pone in sinonomia...? certamente chi si occupa di sistematica, scontato che il propio studio sia motivato da sane prerogative di ricerca puo' essere valido e costruttivo a scomputo di errori dolosi o colposi favoriti da manie di notizia scoop...ma spesso come capita per rivalita' accademica si tende a dare sinonomie a esemplari studiati e ristudiati per semplice antagonismo entomologico nel prevaricare e primeggiare tesi di migliore conoscenza rispetto al collega spesso accademico ... e cosi trovi autori che si riferiscono a un insetto uguale con nomi diversi ...almeno quello che succede con i lepidotteri potrei farti decine di esempi di ess di spece partite con un nome... e che poi negli anni ne hanno collezionati altri ,per poi concludere il viaggio col nome iniziale...Chi e quando...? sono una domanda da un 1000.000 di dollari ammeno che hai tempo da perdere in ricerche da isp Closeau .. importante e evitare confusioni...

Ciao Filippo. Questo è un grosso problema per ciascuno di noi, specialmente se stai preparando qualche lavoro e ti servono riferimenti precisi.
Per i Buprestidi attualmente ci troviamo in un periodo fortunato, grazie all'enorme, anche se non sempre perfetto, lavoro svolto da Bellamy e da coloro che l'hanno aiutato, per completare il monumentale catalogo su tutte le specie note di Buprestidi a livello mondiale (almeno quelle note al momento in cui è stato fatto questo lavoro). Per ogni specie sono elencate le principali pubblicazioni in cui viene trattata, specificando con quale nome. Essendo in ordine cronologico, è facile capire quando e da chi è stata spostata ad altro genere. In precedenza, toccava andarsi a spulciare tutti i lavori in cui poteva essere trattata la specie e individuare chi e quando ne aveva cambiato la sistemazione (genere di appartenenza, sottogenere, ecc.), con l'aiuto, quando si aveva fortuna, di qualche citazione su altri lavori, che consentiva di arrivare prima alla pubblicazione in questione.
Per i gruppi in cui non c'è niente di paragonabile a questo catalogo bisogna continuare ad arrangiarsi in questo modo. Per fortuna ora, con Internet, le ricerche sono molto facilitate, senza contare che i contatti con altri specialisti possono spesso consentire un grande risparmio di tempo, e questo Forum può contribuire a renderli più facili.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Nei casi in cui mi serviva conoscere la storia del nome, ho fatto esattamente così. Quindi, devo concludere, che, seppure in molti gruppi siano stati compilati cataloghi delle specie, la storia del nome è invece spesso tralasciata. La trovo una pecca non da poco, e spero che prima o poi, grazie ai pc e ad internet, si riesca a porre rimedio.

Grazie e a presto

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"Non posso separare il piacere estetico che provo nel vedere una farfalla dal piacere scientifico di sapere che cosa è" (V.Nabokov)

Forse le cose stanno così proprio perchè è un lavoro lunghissimo, faticosissimo ed ingrato (nel senso che alla fine il risultato che si ottiene passa magari inosservato, o comunque sottovalutato rispetto all'impegno richiesto per ottenerlo).

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Ribadisco anche io che il problema, a parte pochi gruppi "fortunati", è sempre lo stesso. La verifica di tutta la letteratura a far data dall'introduzione del nome è passaggio inevitabile per stabilirne l'iter. Può accadere, in alcune situazioni, che qualche autore precedente abbia fatto un sunto della storia del nome fino ad un certo punto, ma, per mia abitudine, riverifico sempre e comunque tutte le fonti. Ovviamente non è nè facile, nè "divertente" (anzi, è una palla allucinante....), ma almeno sono sicuro, secondo il mio criterio (non infallibile, sia ovvio), che ciò che è stato detto e fatto corrisponda allo status quo del nome indagato.
In questo può aiutare un archivio bibliografico ricercabile: personalmente, in quasi venti anni, ho creato un DBase di oltre 7000 lavori indicizzati, in cui posso fare ricerche per parole chiave su area geografica, argomento e taxon, singolarmente o combinate. Quindi, quando volessi, per esempio, conoscere la storia sinominica di Papilio machaon, mi sarebbe sufficiente ricercare, tra i records, quelli in cui ricorrano le parole chiave "Papilio machaon" + "sinonimia". A quel punto li recupero in biblioteca, accendo la pipa e il commissario Maigret (che preferisco) entra in azione

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Maurizio Bollino

Ok, non voglio neanche immaginare un sistematico fra 200 anni... vabbè dai, vendendola in positivo, gran parte della biodiversità per allora sarà scoparsa e forse ci saremo estinti anche noi.

Ps: Maurizio, te puoi essere Maigret, ma io, facendo le dovute proporzioni, non posso che essere Clouseau

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"Non posso separare il piacere estetico che provo nel vedere una farfalla dal piacere scientifico di sapere che cosa è" (V.Nabokov)