In uno degli ambienti più ostici che si possano trovare intorno a Roma, benchè il periodo non sia dei più favorevoli, gira ancora qualche insetto.
Questa è la Caldara di Manziana, risultato di uno dei tanti periodi esplosivi del Complesso Vulcanico Sabatino.
Al centro della caldera, da cui il nome, storpiato, della zona, ci sono diverse sorgenti di acqua sulfurea, che originano una zona paludosa e quindi un ruscello.
L'acqua ribolle all'uscita, ma non perchè calda (sarà sui 20°C), ma perchè satura di anidride carbonica e acido solfidrico, che si liberano appena arriva a pressione atmosferica.
In molte di queste sorgenti, biancastre per i composti dello zolfo che si generano in superficie, vi erano numerosi emitteri che giravano alla superficie dell'acqua, apparentemente indifferenti ai gas liberati ed alle sostanze presenti nell'acqua.
Eccone uno ripreso un po' meglio. Si riesce ad identificare?
