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Il declino e l'estinzione degli insetti in Italia: l'opinione degli espeerti (questionario)



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MessaggioInviato: 22/11/2022, 20:10 
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Nome: Riccardo Poloni
Alcuni mesi fa mi sono fatto una domanda apparentemente semplice, ma non proprio: possiamo dimostrare l'estinzione di una specie, in modo particolare di animali piccoli ed elusivi come gli insetti? La risposta è che è difficile. A questo scopo però, possiamo dire che una specie risulta estinta se non viene ritrovata per anni a fronte di ricerche mirate. Si può dire lo stesso per il declino di una data specie: se monitoro con regolarità un certo sito, noterò dei cambiamenti nella popolazione,a nche qualitativi. Per questo, insieme a Stefano Mammola, un ecologo del CNR, abbiamo sviluppato un piccolo progetto che mira a 1) capire se ci sono specie davvero estinte in Italia, 2) se possiamo quantificare il declino di quelle non ancora estinte, 3) se c'è un modo per rendere quantitativa la conoscenza enorme degli entomologi che vanno sul campo, ma che magari non pubblicano, per esempio, i dati che dicono che una specie è diminuita fortemente negil ultimi anni.
Lo strumento che abbiamo scelto è un questionario e si sovrappone in parte a quello proposto da Marcello. Vorrei chiedere a tutti gli amici del fourm che sono specialisti di un certo gruppo di insetti o che raccolgono con regolarità in una o più zone di compilarlo. Potrebbe esserci di grande aiuto per capire come se la passano i nostri esapodi nella penisola.

Link al questionario: https://forms.gle/zGEpuApGWEw7qDS2A

Per compilarlo è sufficiente inserire la propria mail e le risposte nel form

Grazie a tutti in anticipo,
:hi:

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Riccardo Poloni
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MessaggioInviato: 23/11/2022, 10:42 
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Nome: Ferdinando Giovine
Riccardo, io non ho esperienza sugli insetti, ma su altri invertebrati sicuramente si (molluschi del plancton) e di una cosa sono certo: non è l'over collecting che estingue un invertebrato, ma il cambiamento dell'habitat, anche minimo, che magari noi non percepiamo, ma che per un invertebrato diventa sufficiente alla rarefazione o all'estinzione. Un altro motivo che porta in un certo luogo all'estinzione degli invertebrati è la pressione antropica. Pensa ad un incendio in un bosco. Appena si ripristinano in maniera naturale le condizioni man mano tutte le nicchie ecologiche vengono rioccupate, ma se all'incendio segue una cementificazione dell'area le nicchie originarie non ci saranno più per sempre e non ci sarà più niente da occupare.
Io, nella mia lunga esperienza di naturalista sul campo ho notato con certezza nel campo dell'entomologia, l'estinzione praticamente di quasi tutte le farfalle nella parte alta dell'Aspromonte (prov di Reggio Calabria) per, a mio avviso, atti nefasti dell'uomo. Per combattere la processionaria sono stati e continuano ad essere buttati sul territorio miliardi di quintali del batterio Bacillus thuringiensis. Questo batterio non fa differenza tra varie specie di bruchi e voilà l'estinzione dal territorio è praticamente servita in un piatto d'argento

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MessaggioInviato: 23/11/2022, 11:29 
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Nome: Mauro Doneddu
Plagionotus ha scritto:
Alcuni mesi fa mi sono fatto una domanda apparentemente semplice, ma non proprio: possiamo dimostrare l'estinzione di una specie, in modo particolare di animali piccoli ed elusivi come gli insetti? La risposta è che è difficile. A questo scopo però, possiamo dire che una specie risulta estinta se non viene ritrovata per anni a fronte di ricerche mirate.
:hi:

Purtroppo è ancora più difficile di quanto non sembri. Quanto deve essere lungo l'arco di tempo delle ricerche senza esito per poter affermare che una specie è estinta? Vedi l'esempio del Rhagio sardous Szilády, 1934.
Descritto da Szilády nel 1934, su un'unico esemplare trovato a Tempio Pausania, non ne è più stato trovato nessun altro per 81 anni. Estinto?
Ma poi ne ho trovato uno nel 2015, poi altri due, nel 2017 e 2018. Nella loro monografia "Review of the scolopaceus group of Rhagio Fabricius, 1775 with the description of a new species from the Iberian Peninsula (Diptera: Rhagionidae)" Zeegers & Álvarez Fidalgo scrivono: "Until recently, only known by the holotype from Tempio, Sardinia, which is considered lost. In 2015, Mauro Doneddu photographed a male in the nearby village Oschiri S’Ampulla". Zeegers mi scrisse che la mia foto era l'unica documentazione che attestasse che la specie era ancora presente (allora non avevo ancora trovato il secondo e terzo esemplare, entrambi trovati alla periferia di Tempio).
S'Ampulla è a 7 Km da Tempio, per cui si può dire che tutti e 4 gli esemplari noti siano della località tipica, che è quella che frequento assiduamente.
Certo, si può obbiettare che negli 81 anni dal 1934 al 2015 forse non ci sono state ricerche sufficientemente mirate, ma dal 2015 l'ho cercato con metodo, eppure dopo i due del 2017 e 2018 di nuovo niente per altri 4 anni.
Altro esempio:
Questo Discodorididae (un mollusco marino)
doride023.jpg


l'ho trovato con una certa frequenza nel 1987, 1988 e 1989 poi più niente per 33 anni.
Per quanto riguarda gli insetti non sono nessuno, ma per i nudibranchia credo di avere un ottima competenza. Viveva nella zona che più assiduamente frequento nelle mie ricerche, e l'ho cercato con cura (so quale spugna mangia, e che ambiente predilige) per ottenere altri esemplari dato che il materiale che ho è insufuiciente per una descrizione di specie. Ma dal 1989 non più è saltato fuori nessun nuovo esemplare. Non credo sia estinto, non c'è apparentemente motivo. Eppure non si è più trovato. Ormai mi sono rassegnato al fatto che se si vuole dargli un nome dovremo farci bastare il materiale degli anni ottanta.
Quindi 33 anni sono un arco di tempo ancora insuficiente per trovare una specie rara anche con ricerche mirate e intensive. In conclusione, ritengo che con sicurezza non si può mai dire che una specie è estinta. Magari lo è, ma non possiamo mai esserne sicuri.

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:hi:
Mauro


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MessaggioInviato: 23/11/2022, 16:00 
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Nome: Roberto Vanzini
Mi riaggancio a quanto detto da Mauro per ricordarvi questo esemplare ritrovato dal compianto Gianpaolo Ruzzante dopo ben 160 anni.

viewtopic.php?f=240&t=98007&hilit=Otiorhynchus

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Nome: Riccardo Poloni
Per la questione sollevata da Mauro, altresì nota come "effetto Lazzaro", si tratta di quando una specie ritenuta estinta, viene poi ritrovata. In effetti è un bel problema congli insetti.
Ora, nel nostro caso, si valuterà caso per caso usando anche un metodo matematico che si basa sulla sequenza di dati. Per esempio, se una bestia è stata trovata nel 1901 e mai più ritrovata non verrà inserita come estinta, ma come una specie di dubbia collocazione, mentre se una specie è stata trovata in 4 località nel 1901, in 3 nel 1910, in 1 nel 1945, e poi sparita da quest'ultima nel 1970 viene considerata estinta. La possibilità che una specie rimanga in qualche remoto ambiente non ancora esplorato e/o distrutto dall'uomo è la speranza che abbiamo sempre, ma una quantificazione delle specie estinte, almeno putativamente, a un certo punto ci vuole e una quantificazione imperfetta (se si mettono in evidenza i limiti) è meglio che nessuna quantificazione.
Limiti in questo approccio del questionario ce ne sono tanti, ma ne siamo coscienti ;) .

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Riccardo Poloni
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Nome: Mauro Doneddu
Dopo tutto la definizione di un qualcosa è solo una convenzione.
Si decide, nel modo più razionale possibile, che definizione dare a quella cosa, e da allora in poi quella tal cosa è tutto ciò che collima con la sua definizione.
L'importante è non avere pretese di perfezione, consci del fatto che la natura potrebbe in alcuni casi smentirci.

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Mauro


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Nome: Mauro Doneddu
Scusate, forse nell'intervento precedente non sono stato sufficientemente chiaro, ho dato per scontato che si capisse di cosa parlavo.
Intendevo dire che anche per stabilire se una specie è estinta, si deve dare una definizione di "estinzione".
Ad esempio: dicesi (per convenzione) estinta una specie non più ritrovata per 150 anni. O per 200 anni. O anche qualcosa di più complesso.

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Mauro ha scritto:
Scusate, forse nell'intervento precedente non sono stato sufficientemente chiaro, ho dato per scontato che si capisse di cosa parlavo.
Intendevo dire che anche per stabilire se una specie è estinta, si deve dare una definizione di "estinzione".
Ad esempio: dicesi (per convenzione) estinta una specie non più ritrovata per 150 anni. O per 200 anni. O anche qualcosa di più complesso.


Sono d'accordo, per questo io ho insistito a scrivere "probabilmente estinta"


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MessaggioInviato: 05/05/2023, 14:01 
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Nome: Riccardo Poloni
Visto l'arrivo della bella stagione...rilancio! ;)

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Riccardo Poloni
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Nome: Riccardo Poloni
Carissimi, a causa di un problema nel mio account google, ho perso le risposte al questionario. Ho già mandato gli improperi a chi di dovere, ma chiedo cortesemente, a chi aveva già risposto, di inserire di nuovo la risposta a questo nuovo link:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIp ... sp=sf_link

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Riccardo Poloni
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