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Isotomus
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Inviato: 19/04/2011, 15:04 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Plagionotus ha scritto: Gian Luca Agnoli ha scritto: Guarda Riccardo che ha detto che non li butta, mica che li tiene per te ! 
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
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eurinomio
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Inviato: 19/04/2011, 15:34 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5911 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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sono d'accordo con l'amico Franco circa la parsimonia con la quale si deve usare l'etere. in questo ultimo periodo ho sperimentato con successo un metodo facilissimo per rendere assolutamente morbidi tutti i Carabidi che catturo: 24 h di immersione nel solito aceto di vino bianco decolorato, miscelato al 50% con acetone puro. le bestie rimangono turgide, morbide e si puliscono perfettamente da eventuali residui di sporco e/o grasso (devo ringraziare Julodis che è stato il primo su questo forum a indicare l'uso di acetone ed aceto  ). ciao 
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Effe Esse
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Inviato: 19/04/2011, 17:43 |
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Iscritto il: 17/12/2009, 19:19 Messaggi: 571 Località: Miane (TV)
Nome: Franco Sandel
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eurinomio ha scritto: sono d'accordo con l'amico Franco circa la parsimonia con la quale si deve usare l'etere. in questo ultimo periodo ho sperimentato con successo un metodo facilissimo per rendere assolutamente morbidi tutti i Carabidi che catturo: 24 h di immersione nel solito aceto di vino bianco decolorato, miscelato al 50% con acetone puro. le bestie rimangono turgide, morbide e si puliscono perfettamente da eventuali residui di sporco e/o grasso (devo ringraziare Julodis che è stato il primo su questo forum a indicare l'uso di acetone ed aceto  ). ciao  Logicamente lo utilizzi per gli esemplari che raccogli in grotta, e che vengono attirati con esche particolari conteneti sale od altri intrugli strani, altrimenti con esemplari raccolti normalmente non avrebbe senso. Ciao Franco
_________________ Effe Esse
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eurinomio
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Inviato: 19/04/2011, 19:19 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5911 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Franco Sandel ha scritto: ...Logicamente lo utilizzi per gli esemplari che raccogli in grotta, e che vengono attirati con esche particolari conteneti sale od altri intrugli strani, altrimenti con esemplari raccolti normalmente non avrebbe senso.
Ciao Franco ormai è diventata una consuetudine...tutte le bestie che prendo (sai bene che preparo subito solo i piccoli carabidini) prima di essere imbustate, si fanno un bagnetto in aceto/acetone. 
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Plagionotus
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Inviato: 19/04/2011, 21:34 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6989 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Mi avete frainteso, si vede che sono io che scrivo talmente male che non si capisce  . Ho consigliato di aggiungere acqua (non più di tre o quattro gocce) solo se ci sono pochi esemplari in un flacone, e quindi non bastano a rendere umido l'ambiente, e solo dopo una settimana dalla raccolta, quando ormai il rigor mortis è già passato da un pezzo!! Io di etere ne metto (se sono a caccia) sei o sette gocce, perchè ti voglio io quando sei lì che raccogli in continuazione, a mettere sull'addome di un Morimus l'etere, o a mettere 20 Anthaxia in 5 minuti nel flacone, se c'è poco etere appena apri per mettercene un'altra ti scappano  . Io non ho certo la vostra esperienza, ma nel mio piccolo le bestie che ho tenuto in etere nei flaconi per anche due o tre mesi per prepararle erano perfettamente preparabili. Le cose come le Rosalia però, e su questo vi do ragione, bisogna inprovettarle e poi ucciderle in altro modo 
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Effe Esse
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Inviato: 20/04/2011, 8:40 |
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Iscritto il: 17/12/2009, 19:19 Messaggi: 571 Località: Miane (TV)
Nome: Franco Sandel
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Plagionotus ha scritto: Le cose come le Rosalia però, e su questo vi do ragione, bisogna inprovettarle e poi ucciderle in altro modo  Ciao Riccardo, per le rosalia, le poche che ha preso un mio amico, col quale andiamo ad insetti assieme, le uccide sempre con la solita goccia di etere nell'addome. Hai presente quei flaconcini a spruzzetto che vende quel commerciante Polacco ad Entomodena? Io quando sono in giro ad insetti ho solo quelli in tasca. Una piccola goccia sulla parte ventrale della rosalia, facendo attenzione che l'etere non tocchi le elitre ed e' fatta. La immobilizzi all'istante, e poi dentro in un flacone capiente con molto sughero asciutto, e niente altro etere, e sopratutto niente acqua. Poi il giorno dopo, appena perso il rigor mortis preparale. Vedrai se cosi' non si ungono piu' le elitre. Per le piu piccole saperda usa una flacome molto grande con tanto sughero. Buttaci poco etere che non bagni il sughero medesimo, ma che lasci solo i vapori. Non lasciare gli insetti piu' di un giorno e poi preparali, stesso discorso anche per phytoecia ed affini. Ma mi raccomando, etere sempre con parsimonia. Ciao Franco 
_________________ Effe Esse
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Julodis
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Inviato: 20/04/2011, 15:44 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Premetto che non posso che dare ragione a Riccardo quando dice che in certe situazioni non si possono mettere poche gocce di etere, ma bisogna abbondare. CI sono alcuni insetti molto resistenti (alcuni Curculionidi, i Tenebrionidi, Buprestidi come le Capnodis, i Morimus, ecc.) e se se ne trovano diversi contemporaneamente, con poco etere si rischia che si danneggino l'un con l'altro o che riescano dalla provetta quando si apre per metterci altri esemplari. In certe situazioni ho dovuto lavorare con 4-5 barattoli contemporaneamente, usandoli a turno, in modo che nel frattempo, mentre completavo il ciclo di provette, gli insetti messi nella prima non fossero più in grado di uscire. Consideriamo anche le condizioni ambientali: se raccogliete a luglio nella Tunisia meridionale, ad esempio, altro che qualche goccia di etere ci vuole! Basta aprire il barattolo una volta e già l'etere non c'è più! Per le specie che si danneggiano se arrivano direttamente a contatto con l'etere liquido, si possono costruire dei contenitori con uno scomparto separato per l'etere (li avevo fatti anni fa per gli Julodis, per evitare appunto che si impiastricciassero, salvo poi non usarli, perchè nello stesso periodo ho cominciato a tenerli vivi per allevarli poi a casa). Ho visto di recente che da Paradox ne vendono di simili già pronti: http://www.insectnet.eu/details.php?id_prod=215. Qualche goccia di etere nel tappo e non dovrebbero esserci problemi (io metterei anche un pezzetto di carta igienica nel contenitore principale)
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