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elleelle
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Inviato: 18/12/2022, 23:27 |
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38 Messaggi: 4785
Nome: luigi lenzini
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Mi dispiace tantissimo. Non l'ho mai incontrato di persona, ma ci eravamo sentiti per il Gabon (io poi avevo rinunciato). Mi associo alle condoglianze alla famiglia.
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Clickie
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Inviato: 19/12/2022, 1:38 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
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Forastico e irsuto, ma quanto spesso lieto. Amici da trent’anni senza interruzioni. Stava in ospedale da una ventina di giorni. Prima il pronto soccorso, ti sballottano come un pacco alle poste, hai voglia a scrivere “alto” o “fragile”. Ma pensandoci, sarebbe peggio se non lo facessero. Poi resti in barella una notte, poi si libera un posto, poi. Poi passa il medico e non ti dice granché, e se poi per caso i tuoi riescono a parlare con qualcuno, ricevono notizie a metà, navigazione a vista. Sempre così, e in fondo non può essere altrimenti, tocca poi vedere di ora in ora come va. A Napoli, ma a Roma non sarebbe stato poi così diverso. Forse a Berna sì, dopo un referendum. “La Svizzera ? è una nazion”, e con Franco giù risate.
Franco stava lì, con la Natività in avvicinamento, le feste e la salute non vanno poi granché d’accordo, se stai in corsia a rischio di mortalità. Medici ce ne sono di meno, gli infermieri di meno, la gioia di vivere sempre di meno, quella si nutre di primavera e uscite sul campo. O di “dipendenza da nipotina”, che per forza di cose era sospesa. Nessuna vera diagnosi, quei giorni, solo preoccupazioni e sentimenti sospesi, brutti presentimenti. Poi risentimenti, verso chissà cosa o chi. Di ora in ora la voce, in precedenza vivace, si affievolisce. Mangiare gli risulta difficile. Mai stato un mangione, un’onesta forchetta sì. Dieci giorni di glucosio via flebo. Quanta “panza” di meno? Ultimamente, prima del ricovero, era un po' ingrassato, figuratevi le prese in giro. Non ci risparmiavamo nessuna stoccata reciproca. Nessuna misericordia, lo sfottò era obbligatorio; si sarebbe offeso, altrimenti, e anch’io se non ci avesse riso su.
Gli ultimi giorni arrivati senza che li sospettassimo. Un tracollo, una discesa rapidissima per gli ultimi scalini, non credevamo, non pensavamo. Telefonate, non risponde. Uozzap, niente. Sempre più stanco e debilitato. Aspettiamo, va male, Ivan che è il figlio e il nostro compagno di memorabili viaggi, cominciava a farsene una ragione. Realismo, ma intanto il cuore di tutti noi si gonfiava, poi si sgonfiava. Si torceva. E il 17 dicembre di buon mattino se n’è andato, scivolando nel sonno per poi rinunciare a svegliarsi. Nasciamo tutti come se non fosse ancora l’ora, poi via nello stesso modo.
Ora dovremmo lasciarlo andare, ma personalmente non ci riesco né credo ci riuscirò mai, troppa vita insieme. La marea dei ricordi monta subdola, sleale e vigliacca, se ti distrai un secondo sta già alle caviglie. Un altro attimo, e ti ha afferrato la gola. Bevevo vino, nelle taverne, gli riempivo la capoccia di chiacchiere. Mai un lamento. Trombonava tutta notte nelle stanze che dividevamo, russava come tre zampogne. Il vino bevuto mi aiutava assai.
Franco non era un gatto senza coda che si crede una lince. La velocità di un gatto, ’a cazzimma di un gatto.
L’esempio migliore, se solo riuscissi a raccontarlo, è un “numero” che gli ho visto fare a Policoro.
Giugno, ora calda, il momento del panino all’ombra. Vede arrivare un Perotis lugubris in volo alto, in linea retta verso di noi, da vari metri di distanza. Scatta in piedi come una molla e afferra il retino e lo lancia in alto nell’aria con il giusto orientamento e intercetta il volo del buprestide e il retino ricade a terra dopo il lancio e dentro c’è il Perotis. Preso.
I gatti ti portano quello che hanno appena preso, per avere la tua approvazione. Ti buttano lì sotto gli occhi la preda: “Visto ?”. Ecco, tra noi “quattro mici al bar” facevamo così, sia sul campo che per telefono. Gattacci che si raccontavano prodezze degli artigli, i risultati delle poche “domeniche” di campagna benedette dagli dèi dei gatti sul tetto che scotta, spesso addirittura trascorse insieme. Piacere raro, unico, da gatti che socchiudono gli occhi in estasi, i baffi da forbire con la lingua.
Quando non se ne può più, quando non si capisce più niente, ammesso poi che qualcosa da capire ci sia, ripiego in rotta verso il “santuario” della poesia. Un atto di vigliaccheria ricorrente, di cui mi vergogno e di cui vado orgoglioso. Una volta scritta, la poesia diventa una geografia fissata sulla carta, dove ti aggiri in cerca di strade, vicoli, affacci, targhe appese agli angoli, insegne, qualcosa di utile a dirti più o meno dove andare a lenire ferite o a procurartene di nuove, se proprio necessario come stavolta. Queste le parole di Vivien Lamarque per un gatto di nome Ignazio. A voi, se credete, ribattezzarlo. Il gatto.
“- Traslocheremo Ignazio non avrai più la scaletta rossa che scendeva in giardino né la lucertola che la saliva ignara di te che al varco l’aspettavi dal giardino non potrai andare e venire più. -Più ?”
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Nicola
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Inviato: 19/12/2022, 7:40 |
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Iscritto il: 24/11/2015, 19:04 Messaggi: 986 Località: Marina Romea (RA)
Nome: Nicola Cuffiani
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Spero che nel paradiso ci siano i fiori colorati con le anthaxia sopra. Buon viaggio Francé, che dalla prima volta che ti ho conosciuto è passato del tempo ormai. Che la prima volta che ti ho conosciuto era durante una serata da leoni e ti chiamai a mezza notte. E il giorno dopo mi rimproverasti a telefono ma facendo la ramanzina a Federico! Francé è passato tempo e ho avuto la fortuna di crescere e smettere con certe cose, ma senza il vino di quella sera non ci saremmo mai conosciuti. E penso che potrei ricordarti con una lacrima, perché mi ricordo di te fin da quando mi iscrissi qui al FEI. E penso che vorrei ricordarti con quelle bellissime battute di spirito che erano la tua caratteristica, perciò oggi invece che una lacrima ti restituisco un sorriso. Grazie Francé e buon viaggio, che ne passerà ancora di tempo qui!
_________________ Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita... (Inferno canto I)
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fabry80
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Inviato: 19/12/2022, 9:36 |
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Iscritto il: 23/02/2011, 15:57 Messaggi: 608
Nome: fabrizio fabbriciani
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Veramente una notizia tristissima.Sentite condoglianze alla famiglia.
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Autarcontes
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Inviato: 19/12/2022, 10:03 |
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Iscritto il: 19/04/2012, 7:52 Messaggi: 1071
Nome: Gianfranco Curletti
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Una mazzata. Una botta tra capo e collo inaspettata. Annata grama. Ciao Francesco. Vi immagino, tu e Domenico insieme, in un paradiso di colori a sei zampe.
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Plagionotus
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Inviato: 19/12/2022, 13:29 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6962 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Che triste notizia. Un solo ricordo mi lega al "muflone napoletano": a Entomodena, alcuni anni fa, aveva portato un "cadeau", come lo aveva definito, per tutti i giovani membri del forum. A me era toccata una bellissima Anthaxia cyanescens, che ora giace cartellinata e preparata a dovere nella scatola delle Anthaxia della mia povera collezione di Buprestidae. La sua presenza sul forum era insostituibile: allegra, canzonatoria e preziosa. Un abbraccio a tutti gli amici che lo hanno conosciuto e che soffrono per la perdita
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Apoderus
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Inviato: 19/12/2022, 15:51 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6123 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Che brutta notizia. Tutti quegli scherzi sulle coccinelle. Un posto d'onore nel paradiso dei buprestidari.
_________________
Silvano
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Maurizio Bollino
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Inviato: 19/12/2022, 18:38 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8155 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Ancora non riesco ad accettare l'amara verità, comunicatami da un comune amico con un laconico "stamattina Francesco se ne è andato": un laconico messaggio che trasmetteva tutta la sua incredulità e impotenza, stesse sensazioni che vivo ora io. Ci eravamo ritrovati, io e Franco, dopo molti anni di lontananza: appuntamento al bosco di Accettura, e tutto era ripreso come se non fossero trascorsi 15 anni. Quel giorno cominciammo a programmare un viaggio insieme nella nostra amata Grecia. Così fu, e ci tornammo altre volte, perchè con Franco era piacevole viaggiare. Io autista, come sempre nei miei viaggi, e lui navigatore ..... imbranato: "A Maurì, che dice chilla scritta?" "Franco, è in greco!!" "E va buò, che sarà mai!!!", e ridevamo di gusto. Come compagno di stanza, poi, mi indusse per la prima volta ad usare i tappi per le orecchie: li dovetti comprare d'urgenza, in una farmacia di Sparta, perchè altrimenti, non potendo contare sull'aiuto del vino come Andrea, sapevo che avrei trascorso una settimana insonne. Mi mancherà l'esordio delle sue telefonate "uè, dottò, comm stai?", mi mancherà la sua arguzia, mi mancherà il suo modo di affrontare la vita con spirito partenopeo "e c'amm fà?", e so già che ogni volta che vedrò una coccinella mi ricorderò di lui: Franco, hai sfottuto talmente tante volte l'amico romano con questa storia delle coccinelle, che ho sempre sospettato che ti piacessero davvero, le coccinelle. Ciao, caro amico, fai buon viaggio, e attento alle indicazioni in greco, se mai ne troverai.
_________________ Maurizio Bollino
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Lucanus tetraodon
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Inviato: 19/12/2022, 19:57 |
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Iscritto il: 30/12/2010, 11:51 Messaggi: 4476 Località: Messina
Nome: Giovanni Altadonna
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Terribile e tristissima notizia. Sebbene lo abbia conosciuto solo mediante il Forum, mi mancherà moltissimo. La sua instancabile arguzia ed ironia erano il suo marchio di fabbrica, e, credo (vedo che non sono il solo), un elemento insostituibile della nostra comunità virtuale. Addio, Francesco. Mi rimane il rimpianto di non aver fatto in tempo a raccogliere qualche Buprestidae siciliano interessante da regalarti, un giorno, come era mia intenzione.
Sentite condoglianze alla famiglia e agli amici.
_________________ "L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere" Sir Robert Baden Powell
Giovanni Altadonna
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Daniele Sechi
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Inviato: 20/12/2022, 9:12 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5431 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Maurizio Bollino ha scritto: Ancora non riesco ad accettare l'amara verità, comunicatami da un comune amico con un laconico "stamattina Francesco se ne è andato": un laconico messaggio che trasmetteva tutta la sua incredulità e impotenza, stesse sensazioni che vivo ora io. Ci eravamo ritrovati, io e Franco, dopo molti anni di lontananza: appuntamento al bosco di Accettura, e tutto era ripreso come se non fossero trascorsi 15 anni. Quel giorno cominciammo a programmare un viaggio insieme nella nostra amata Grecia. Così fu, e ci tornammo altre volte, perchè con Franco era piacevole viaggiare. Io autista, come sempre nei miei viaggi, e lui navigatore ..... imbranato: "A Maurì, che dice chilla scritta?" "Franco, è in greco!!" "E va buò, che sarà mai!!!", e ridevamo di gusto. Come compagno di stanza, poi, mi indusse per la prima volta ad usare i tappi per le orecchie: li dovetti comprare d'urgenza, in una farmacia di Sparta, perchè altrimenti, non potendo contare sull'aiuto del vino come Andrea, sapevo che avrei trascorso una settimana insonne. Mi mancherà l'esordio delle sue telefonate "uè, dottò, comm stai?", mi mancherà la sua arguzia, mi mancherà il suo modo di affrontare la vita con spirito partenopeo "e c'amm fà?", e so già che ogni volta che vedrò una coccinella mi ricorderò di lui: Franco, hai sfottuto talmente tante volte l'amico romano con questa storia delle coccinelle, che ho sempre sospettato che ti piacessero davvero, le coccinelle. Ciao, caro amico, fai buon viaggio, e attento alle indicazioni in greco, se mai ne troverai. Mi ritrovo molto in ciò che scrivi, Maurizio, io però ho come un blocco, tante emozioni e ricordi che fatico a tirar fuori. E' diificile accettare che se n'è andato e possa solo "ricordarlo". Ho anche tanti rimorsi, avrei voluto salutarlo meglio, essergli vicino nell'ultimo periodo, ho saputo tardi della sua malattia e da quando è stato ricoverato abbiamo scambiato solo pochi messaggi al telefonino. Mannaggia. Per me è stato uno dei "fratelli maggiori" nell'entomologia e, nel vederlo a caccia sul campo, ho imparato molto. E' stato un amico, mi prendeva in giro SEMPRE, era il suo modo di volermi bene. Ovunque sia ora sono certo che rallegrerà la permanenza di molti e sento che continuerà a citarmi come il "muflone sardo". Arrivederci Francesco
_________________ Daniele
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Xylotrechus
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Inviato: 20/12/2022, 10:09 |
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Iscritto il: 07/09/2010, 12:59 Messaggi: 1920 Località: Como
Nome: Matteo Zugno
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Sincere condoglianze alla famiglia... mancherà la sua simpatia!
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Liatongus
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Inviato: 20/12/2022, 16:03 |
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Iscritto il: 03/04/2016, 15:25 Messaggi: 609 Località: Creazzo (VI)
Nome: Giulio Montanaro
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Sentite condoglianze a tutti quanti gli erano vicini.
_________________ Giulio
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Daniele Maccapani
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Inviato: 21/12/2022, 0:43 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4281 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Per ricordarlo con un sorriso, non riesco a non pensare a quando cercavo di capire cosa fosse un "topotipo" e lui mi spiegò che il "topo-tipo" ha i baffi, mentre della "topa-tipo" non si può parlare in pubblico; o di quando gli chiesi come distinguere i sessi di non so più quale specie di buprestide, e lui mi spiegò che la femmina "ha le tette". Ha regalato tanti sorrisi e ha reso piacevole la lettura di tante pagine sul nostro forum; era impossibile non affezionarsi a lui, anche per me che purtroppo non lo ho conosciuto nella "vita reale". E così ora quel sorriso diventa molto amaro, e una lacrima scende inevitabile. Come Riccardo, anche io l'ho incontrato una sola volta, per una entomodena, e anche io conservo un suo "cadeau" (una Anthaxia aprutiana) che conserverò con particolare affetto.
Abbraccio tutte le persone che gli vogliono e gli hanno voluto bene.
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Mauro
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Inviato: 21/12/2022, 10:14 |
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Iscritto il: 20/07/2009, 16:32 Messaggi: 5780 Località: Sassari (SS)
Nome: Mauro Doneddu
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Tempo di feste, compere e viaggi, e si trascura il forum, al quale da un po’ non accedevo. E oggi, come lo faccio, questa orribile notizia. Invece di trovare i primi auguri per le feste imminenti, una sorpresa del tipo che non vorresti trovare mai. Francesco è stato per anni una presenza costante e famigliare su questo forum: tutti ci eravamo abituati alla sua allegria ironica e ruvida, alla sua personalità unica e inimitabile. Mi mancherai molto, come a tutti credo. Buon viaggio.
_________________ Mauro
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Fabio62
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Inviato: 21/12/2022, 16:03 |
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Iscritto il: 25/05/2011, 22:20 Messaggi: 548 Località: MILANO
Nome: FABIO SERENI
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Mi associo alle condoglianze alla famiglia. Non l'ho mai conosciuto, ma ricordo con tanta simpatia alcuni suoi post, qui sul Forum. Messaggi intrisi del sense of humor partenopeo, inarrivabile. Un post canzonatorio lo mandò anche a me, tempo fa, in risposta ad uno mio. Dispiace tantissimo che tanti entomologi di valore se ne siano andati ultimamente lasciando un grandissimo vuoto a tutta la nostra comunità, oltre a tutte le varie competenze che via via si perdono... Fabio
_________________ Fabio Sereni
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