Benvenuto Ospite | Iscriviti

Forum Entomologi Italiani

www.entomologiitaliani.net/forum
 
Oggi è 27/04/2024, 13:21

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

In Italia è proibito essere entomologo non professionista?



nuovo argomento
rispondi
Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3  Prossimo
Pagina 2 di 3 [ 35 messaggi ]
Autore Messaggio
MessaggioInviato: 25/09/2011, 11:12 
Avatar utente

Iscritto il: 06/02/2009, 9:07
Messaggi: 1706
Località: W-Mediterraneo
Nome: Davide Badano
Julodis ha scritto:
Come ti ha già detto Maurizio Bollino, la legge sul divieto di importazione non esiste assolutamente. Io ricevo alcune decine di pacchetti all'anno, la maggior parte da fuori CE. Con le difficoltà che ti ho detto, ma arrivano (quasi sempre).


Per curiosità... qual'è la percentuale indicativa di pacchi che ti vengono fermati?


Top
profilo
MessaggioInviato: 25/09/2011, 14:54 
 

Iscritto il: 03/06/2009, 18:40
Messaggi: 267
Nome: Davide Castelli
La voce femminile che mi rispose a telefono non mi volle dire il suo nome, mi disse solo che telefonava dall'Ufficio igiene e sanità delle dogane e precisamente PIS Milano Malpensa. Sarebbe bello poter risalire all'interlocutrice che secondo me, voleva arrotondare lo stipendio.


Top
profilo
MessaggioInviato: 25/09/2011, 15:10 
Avatar utente

Iscritto il: 06/02/2009, 9:01
Messaggi: 5005
Località: Castel Mella (Brescia)
Nome: Livio Mola
Davide Castelli ha scritto:
Sarebbe bello poter risalire all'interlocutrice che secondo me, voleva arrotondare lo stipendio.

Ci andrei cauto con queste affermazioni :no:

_________________
L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.


Top
profilo
MessaggioInviato: 25/09/2011, 15:52 
 

Iscritto il: 03/06/2009, 18:40
Messaggi: 267
Nome: Davide Castelli
Ripeto: ricevo diversi pacchi la settimana tutto l'anno e da tutto il mondo. Certo, non posso dire di aver avuto la vita facile, ma quanto specificato, non mi era mai successo. Ritengo che questo operato metta un altro lucchetto al cervello della gente, impedendo la conoscenza. Insetti secchi non possono assolutamente costituire un pericolo per la salute pubblica ( che poi pagando il pericolo si estinguerebbe). Lamento dunque tale stato di cose e mi auguro che gli amici entomologi vogliano firmare la petizione su firmiamo.it. Circa l'impiegata, certo il sospetto l'ho, ma non ho la certezza e quindi non accuso nessuno. Vorrei però poter conoscere il suo nominativo e capire il motivo reale del suo operato.


Top
profilo
MessaggioInviato: 25/09/2011, 16:01 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Dilar ha scritto:
Per curiosità... qual'è la percentuale indicativa di pacchi che ti vengono fermati?

Per quelli che arrivano a Milano, siamo intorno al 70%, quelli che arrivano all'aeroporto di Fiumicino, poco più dello 0% (ricordo che in oltre 30 anni, solo un paio di volte mi hanno bloccato un pacco a Fiumicino).

Glaphyrus ha scritto:
Questa operazione (visita veterinaria) ha un costo di 55 euro per il privato, mentre viene fortemente scontata (6 euro circa) per enti di ricerca (musei e università) che da sempre movimentano grandi quantità di animali per studio.

Evidentemente mi hanno equiparato ad un museo, visto che a me chiedono sempre poco più di 6 euro. Forse danno per scontato che nessun privato si faccia arrivare a casa tutti questi insetti secchi, o magari mi fanno semplicemente un favore (speriamo continuino!). Preciso che non ho mai dichiarato di far parte di un ente di ricerca o museo.
Quello che non mi va giù, e che mi piacerebbe tanto si risolvesse, è invece un altro problema: perchè è necessario dichiarare un valore su cui pagare l'IVA pure sul materiale che mi viene inviato in studio e che poi dovrò restituire, o che mi viene mandato gratuitamente in cambio della determinazione? Per ora l'unica cosa che si può fare è dichiarare un valore fittizio, che però sembra una presa in giro. Non solo per noi, ma anche per i funzionari doganali, che penso farebbero volentieri a meno di tutte queste complicazioni. Quello che manca nella normativa è proprio una voce del tipo "campioni di origine animale (o vegetale) destinati a studio scientifico, senza valore commerciale", per cui sia magari previsto un controllo sanitario (non si sa mai che può mandare la gente per posta!) ma non il pagamento dell'IVA.

Glaphyrus ha scritto:
Mi è stato spieato che se il pacco contiene già un certificato veterinario questo può semplificare le cose, ma non ricordo in che modo, e nemmeno se permette di evitare la spesa.

Sembra sia così. Il problema è che all'estero non te lo fa nessuno. E quando ho provato a chiederlo, mi hanno chiesto una cifra più alta di quella che chiedono le nostre dogane, quindi non ne vale la pena. Comunque, se allegato al pacco c'è un certificato sanitario, dovrebbe essere sufficiente quello (così mi dissero tempo fa).

Glaphyrus ha scritto:
In alternativa, notate che le spedizioni non tracciate (no corriere, no posta registrata) sono soggette molto raramente a controlli di dogana.

Nel mio caso, non so perchè, ma succede esattamente il contrario.
Ciò che mi arriva per normale pacco finisce quasi sempre bloccato in dogana, quel che mi arriva per corriere o per pacchetto raccomandato mi arriva quasi sempre direttamente a casa, apparentemente senza controlli.
Poi c'è il caso delle piccole quantità di insetti in provettine od in uno scatolino così piccolo da entrare in una normale busta imbottita nel formato standard delle poste (per intenderci, quelle che entrano nella fessura delle cassette postali). Quelli mi sono sempre arrivati senza alcun controllo, magari schiacciati, ma senza blocchi doganali.

Livio ha scritto:
Prova a spiegare che si tratta di proprietà dello Stato e che seguirà una raccomandata con ingiunzione di restituzione e che la stessa sarà inviata per conoscenza alle autorità di Polizia.
Solo se si tratta di roba di un museo statale italiano, altrimenti dubito che la cosa possa avere effetto.

Livio ha scritto:
Julodis ha scritto:
Fosse per me, sarei disposto anche a pagare una specie di tassa fissa annuale, pur di ricevere i pacchi più celermente e con meno rischi di perdite, danneggiamenti, ecc.
Non sono d'accordo: ha tutta l'aria di una ... ehm ... "tangente"

Vedila come una specie di abbonamento annuale per lo sdoganamento pacchi, e ti sembrerà più accettabile.

Un'ultima curiosità. Fino a 5 o 6 anni fa ho ricevuto saltuariamente pacchetti via corriere dal Medio Oriente contenenti provette forate con dentro Julodis vivi, e mi sono sempre arrivati tutti (l'unico problema è stato una volta con un pacco che è rimasto fermo a Fiumicino per 2-3 settimane per non so quale disguido, e mi è arrivato intero e non aperto, ma con gli esemplari ovviamente morti). In questo caso mi meraviglio che siano arrivati, visto che degli insetti vivi potrebbero effettivamente costituire un rischio per la nostra flora e per l'agricoltura. Ovviamente nel mio caso rischi non ce n'erano, perchè una volta arrivati li ho tenuti in terrari chiusi e mi sono ben guardato dal farli scappare! Ma alla dogana non potevano saperlo.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 25/09/2011, 17:51 
Avatar utente

Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
Messaggi: 8155
Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
Julodis ha scritto:
Glaphyrus ha scritto:
In alternativa, notate che le spedizioni non tracciate (no corriere, no posta registrata) sono soggette molto raramente a controlli di dogana.

Nel mio caso, non so perchè, ma succede esattamente il contrario.
Ciò che mi arriva per normale pacco finisce quasi sempre bloccato in dogana, quel che mi arriva per corriere o per pacchetto raccomandato mi arriva quasi sempre direttamente a casa, apparentemente senza controlli.


Avanzo una ipotesi: succede perchè sei a Roma, quindi le raccomandate penso che transitino direttamente da Fiumicino, mentre le prioritarie generalmente da Malpensa (dove c'è la dogana dedicata della SDA).


Top
profilo
MessaggioInviato: 25/09/2011, 22:12 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Maurizio Bollino ha scritto:
Avanzo una ipotesi: succede perchè sei a Roma, quindi le raccomandate penso che transitino direttamente da Fiumicino, mentre le prioritarie generalmente da Malpensa (dove c'è la dogana dedicata della SDA).

San Fiumicino protettore degli entomologi!

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 25/09/2011, 22:38 
Avatar utente

Iscritto il: 06/02/2009, 9:01
Messaggi: 5005
Località: Castel Mella (Brescia)
Nome: Livio Mola
Julodis ha scritto:
Livio ha scritto:
Prova a spiegare che si tratta di proprietà dello Stato e che seguirà una raccomandata con ingiunzione di restituzione e che la stessa sarà inviata per conoscenza alle autorità di Polizia.
Solo se si tratta di roba di un museo statale italiano, altrimenti dubito che la cosa possa avere effetto.

Infatti, se rileggi, avevo risposto a Davide su uno specifico caso: "nulla è servito spiegargli ..." eccetera.
Avevo pure evidenziato in rosso ...

_________________
L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.


Top
profilo
MessaggioInviato: 25/09/2011, 22:46 
Avatar utente

Iscritto il: 08/05/2010, 22:25
Messaggi: 1447
Località: Milano
Nome: Riccardo Sciaky
Vi voglio riportare anche la mia esperienza, che è un po' in controtendenza rispetto all'umore che sento prevalente qui. Fino a che c'è stato per qualche anno il famigerato hub di Milano Roserio è stato un incubo, nel senso che i pacchetti si perdevano, non era possibile avere informazioni, nessuno si presentava per nome e così via. Da quando la dogana (immagino) è stata tutta dirottata su Linate mi è capitato un paio di volte di avere a che fare con loro e ho trovato delle persone più sensate e ragionevoli.

La prima volta si trattava di una restituzione da parte di un museo americano di materiale di Carabidi (genere Anisodactylus, in particolare) che avevo inviato in studio circa 30 anni fa a uno specialista che è andato recentemente in pensione. Siccome da bravi americani precisini avevano scritto sul pacco in tutte le lingue "Insetti secchi", loro a Linate hanno pensato chissà che e mi hanno contattato per chiedere spiegazioni. La veterinaria incaricata dell'eventuale visita di controllo ha capito perfettamente la faccenda e ha accettato di passare dalla visita di 55 € (prevista per i commercianti) a quella di 6 € (per i casi in cui non ci sono fini di lucro). Mi ha anche fatto parlare telefonicamente con la sua superiore, la quale cortesemente mi ha spiegato che dal momento in cui le poste scelgono casualmente qualche pacchetto per l'ispezione doganale poi loro sono tenuti a fare il controllo, pur capendo che non c'era nessun fine di lucro né possibilità concreta di infezione. Addirittura la veterinaria si è offerta con molta cortesia di ritirare lei i 6 € e fare lei il pagamento alle poste per l'ispezione che avrebbe poi fatto, per cui ci siamo incontrati a Linate di persona. Poi è arrivato il nulla osta in seguito alla sua visita e il pacchetto mi è arrivato, accompagnato dalla solita gabella (che credevo fosse stata abolita) di 11 € per spese doganali. In seguito mi è arrivata la ricevuto per tutte le spese fatte (11 + 6 €).

Dopo qualche tempo mi è arrivato un pacchetto dalle Filippine con un po' di insetti che avevo vinto su eBay; dopo il solito modulo formale a cui ho risposto, la solita veterinaria mi ha telefonato e, avendo io il telefono spento, mi ha scritto un'e-mail, in cui mi pregava di fare il solito versamento di 6 €, dopo di che avrebbe fatto l'ispezione formale e mi avrebbe mandato il pacchetto. Ho fatto tutta la trafila e il pacchetto mi è arrivato, questa volta con ulteriori 5 € da pagare (oltre ai 6 e agli 11), perché erano il 20% del valore che avevo dichiarato per il pacchetto.

Insomma, le leggi sono certamente ingiuste, miopi e tutto sommato cretine, perché il tempo che ci mettono per un'ispezione veterinaria non è certamente ripagato da queste cifre ridicole, ma non penso proprio che ci sia della malafede da parte di qualcuno o che qualcuno si metta in tasca qualcosa in modo irregolare. Osservazione pedissequa delle leggi invece sì, ma dubito che possano fare altro.

Buona notte a tutti ;)

_________________
Riccardo


Top
profilo
MessaggioInviato: 25/09/2011, 23:11 
Avatar utente

Iscritto il: 09/11/2010, 19:52
Messaggi: 4509
Località: Brescia
Nome: Luca Bodei
La mia esperienza si riassume in poche righe,circa 14 o 15 anni fa un mio parente dal Brasile mi spedì un bel paccone di Coleotteri,con la dicitura 'insetti secchi per studio entomologico' e il mio indirizzo....risultato pacco MAI arrivato a destinazione......w l'Italia :sick: ..... :hi: :hi:

_________________
Tc70


Top
profilo
MessaggioInviato: 25/09/2011, 23:27 
Avatar utente

Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
Messaggi: 8155
Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
Tc70 ha scritto:
La mia esperienza si riassume in poche righe,circa 14 o 15 anni fa un mio parente dal Brasile mi spedì un bel paccone di Coleotteri,con la dicitura 'insetti secchi per studio entomologico' e il mio indirizzo....risultato pacco MAI arrivato a destinazione......w l'Italia :sick: ..... :hi: :hi:


Se è per questo, la mia più assurda fu, sempre una quindicina di anni fa: paccone di farfalle spedito dall'Uganda, e recapitatomi DUE ANNI DOPO perchè ...... era stato dimenticato in dogana. Ovviamente tutto il materiale era antrenato!!!!!


Top
profilo
MessaggioInviato: 26/09/2011, 7:54 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
ricdoc57 ha scritto:
Vi voglio riportare anche la mia esperienza, che è un po' in controtendenza rispetto all'umore che sento prevalente qui. Fino a che c'è stato per qualche anno il famigerato hub di Milano Roserio è stato un incubo, nel senso che i pacchetti si perdevano, non era possibile avere informazioni, nessuno si presentava per nome e così via. Da quando la dogana (immagino) è stata tutta dirottata su Linate mi è capitato un paio di volte di avere a che fare con loro e ho trovato delle persone più sensate e ragionevoli.

Concordo in pieno. Finchè si aveva a che fare con Roserio era veramente un dramma. Pacchi che sparivano senza lasciare traccia, altri che arrivavano dopo sei mesi e a volte un anno, altri che venivano rispediti al mittente senza nemmeno avvisarti, per non parlare dei controlli, dopo i quali ho trovato spesso esemplari rotti o addirittura mancanti (perchè si erano probabilmente dimenticati di rimetterli dentro dopo il controllo), e una assoluta impossibilità di comunicare con un qualsiasi funzionario.
Ora che si tratta di Linate le cose vanno complessivamente meglio, anche se ci sono ancora casi di ritardi ingiustificati e mediamente il periodo di attesa resta comunque da terzo mondo. Se non altro ti avvisano di quel che devi fare e per ora ancora nessun mio pacco è andato perso. La differenza maggiore la riscontro nel fatto che si riesce a comunicare con gli uffici della dogana. O almeno, si riesce a comunicare con questa dottoressa che si occupa delle visite veterinarie, che credo sia sempre la stessa sia nel mio che nel tuo caso, e che si è sempre dimostrata gentile e disponibile a cercare di venire incontro alle esigenze dei poveri entomologi. Come spesso accade, una sola persona riesce a fare la differenza nel funzionamento di un intero ufficio pubblico. Quello della normativa è un altro problema. Se c'è una legge, devono comunque farla rispettare, anche se c'è chi lo fa cum grano salis e chi no.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 26/09/2011, 22:17 
Avatar utente

Iscritto il: 08/02/2010, 19:11
Messaggi: 732
Località: Trieste - Perugia
Nome: Carlo L.
Non sono molto pratico di scambi entomologici con l'estero. Mi chiedo quindi, come fanno a sapere che il pacco contiene esemplari animali senza aprirlo? E non credo che li aprano tutti.

Sono gia al corrente che il "ricalcolo iva" viene effettuato su tutti quei pacchi che riportano allegata una fattura commerciale superiore a un certo importo. In caso alternativo a quanto mi risulta vengono fatti controlli random. Se non c'è una ricevuta di acquisto, e la spedizione viene controllata, l'eventuale contenuto viene stimato e quindi vi viene applicata l'iva italiana.

Questa cosa della visita veterinaria però non riesco a capirla: se la fanno solo sui pacchi in cui viene dichiarato un contenuto di interesse veterinario, basterebbe chiedere al mittente di non inserirlo o di inserire una dicitura generica. Immagino che in linea generale serva piu che per controlli sanitari a certificare che gli esemplari o parti di essi non rientrino nella normativa CITES e nelle norme italiane sugli animali.

Maurizio Bollino ha scritto:
Se è per questo, la mia più assurda fu, sempre una quindicina di anni fa: paccone di farfalle spedito dall'Uganda, e recapitatomi DUE ANNI DOPO perchè ...... era stato dimenticato in dogana. Ovviamente tutto il materiale era antrenato!!!!!


:o :o

_________________
ARACNOFILIA
Associazione Italiana di Aracnologia APS

https://www.aracnofilia.org
https://www.facebook.com/aracnofilia.org -- https://www.instagram.com/aracnofilia_a_i_a


Top
profilo
MessaggioInviato: 26/09/2011, 23:09 
Avatar utente

Iscritto il: 19/09/2009, 22:25
Messaggi: 5870
Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
00xyz00 ha scritto:
...basterebbe chiedere al mittente di non inserirlo o di inserire una dicitura generica...


forse basterebbe che scrivessero solo "materiale entomologico".
ad onor del vero tempo fa ricevetti un pacco dal Caucaso con allegata una lista di visti e dichiarazioni veterinarie da far paura; il pacco non venne aperto e non mi fecero pagare nulla.


Top
profilo
MessaggioInviato: 12/04/2012, 7:30 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Tornando su questo spiacevole argomento, guardate che fama abbiamo all'estero per quanto riguarda i tempi di consegna della posta. Questo è un avviso presente sul sito da cui si può monitorare la situazione dei pacchi spediti dal Giappone.

In pratica siamo considerati tra i paesi più critici insieme a: Haiti, Colombia, Paraguay, Georgia e Striscia di Gaza!

Senza considerare che alcuni venditori (soprattutto cinesi!) ci mettono addirittura nell'elenco dei paesi in cui non effettuano la spedizione.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
nuovo argomento
rispondi
Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3  Prossimo
Pagina 2 di 3 [ 35 messaggi ]

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a: