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Ricostruita la storia evolutiva degli insetti!



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MessaggioInviato: 22/11/2014, 16:15 
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53
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Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
Non so se sia stato già aperto un post a riguardo, ma è stata ricostruita la storia evolutiva degli insetti su base filogenetica!!

A questo link l'articolo completo.

Ecco un pezzo:

Uno degli aspetti più controversi della storia degli insetti riguarda la loro stessa origine. Il più antico fossile conosciuto è stato datato a circa 412 milioni di anni fa, ovvero al primo periodo Devoniano. Da studi precedenti sembrava, tuttavia, che la comparsa di questi invetebrati potesse essere fatta risalire a molto prima, al Cambriano o al primo Ordoviciano, ma l'assenza di fossili databili a questo periodo non aiutava a risolvere la controversia. Il nuovo studio conferma le ipotesi precedenti e colloca l'origine degli insetti all'inizio dell'Ordoviciano, circa 479 milioni di anni fa.

L'approccio filogenomico, attraverso l'analisi delle sequenze di quasi 1500 geni di insetti appartenenti a tutti gli ordini esistenti, fornisce un quadro complessivo della loro storia e dei tempi di divergenza delle linee evolutive che hanno portato all'enorme biodiversità che oggi possiamo osservare. I dati indicano che gli insetti devono avere colonizzato le terre emerse all'incirca nello stesso periodo delle piante. La comparsa dei primi insetti alati (peraltro, il volo è apparso per la prima volta sulla Terra proprio con gli insetti) si conferma essere avvenuta tra nel primo Devoniano, attorno a 406 milioni di anni fa. Lo studio rafforza anche la posizione dei Remipedi, crostacei abitanti delle grotte sottomarine, come organismi attualmente viventi più vicini agli insetti.

Dopo la comparsa del volo è iniziata la grande radiazione evolutiva degli Pterigoti, il vasto gruppo degli insetti alati (dal punto di vista tassonomico, una sottoclasse) a cui appartiene la quasi totalità degli attuali ordini di insetti, compresi quelli che hanno perso, in seguito, le ali nel corso dell'evoluzione. Dalla ricostruzione emerge che gli Efemerotteri e gli Odonati (come le libellule) derivano da un antenato comune. Anche il gruppo dei Polineotteri, che comprende diversi ordini a cui appartengono cavallette, grilli, blatte, termiti, mantidi, dimostra di avere una discendenza comune, databile a circa 302 milioni di anni fa.

Gli Psocotteri, o “pidocchi dei libri”, insieme ai “veri pidocchi”, sembrano esseri i parenti più stretti degli Olometaboli, gli insetti che compiono metamorfosi completa dallo stadio larvale a quello adulto. I due gruppi potrebbero avere iniziato a divergere circa 362 milioni di anni fa, sebbene siano necessari altri studi per confermare questo dato. Gli autori, inoltre, stimano che la diversificazione delle numerose specie di pidocchi sia iniziata circa 53 milioni di anni fa, ovvero dopo la comparsa degli uccelli e mammiferi loro ospiti, a dispetto di chi in precedenza aveva avanzato l'ipotesi di una loro origine più antica, circa 130 milioni di anni fa, e immaginato che i loro primi ospiti potessero essere stati i dinosauri piumati.

La grande diversificazione all'interno degli ordini degli Imenotteri (formiche, api, insetti), dei Lepidotteri (farfalle falene) e dei Ditteri (mosche, zanzare), un evento significativo nella storia evolutiva degli insetti, è iniziata all'inizio del Cretaceo, durante la radiazione delle angiosperme, le piante con fiore.

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Saluti :hi: Mimmo


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MessaggioInviato: 22/11/2014, 16:51 
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Io francamente sono sempre un po' scettico su conclusioni basate sull'analisi di una o pochissime sequenze. Anche qui, quando si parla di 1500 geni, immagino si intenda il numero complessivo di sequenze analizzate in tutte le specie comprese nello studio.

Se non altro stavolta l'analisi genetica va d'accordo con la comparazione morfologica!

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 23/11/2014, 12:23 
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59
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Località: Parigi
Nome: Riccardo Poloni
Mooolto interessante. Anch'io sono un po' scettico riguardo l'analisi del DNA non completa, ma devo dire che i lavori di evoluzione mi piacciono sempre molto, anche perchè ormai sembra impossibile poter lavorare nell'ambito dell'entomologia non agraria o di interesse strettamente industriale, come la tassonomia o lo studio genetico/evoluzionistico.

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Riccardo Poloni
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