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Fumea crassiorella
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Inviato: 18/06/2013, 18:49 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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aug
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Inviato: 18/06/2013, 19:38 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:44 Messaggi: 2672 Località: Garbagnate Milanese
Nome: Augusto Franzini
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_________________ Augusto (aug) Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr, fisico)
Ultima modifica di aug il 18/06/2013, 20:28, modificato 1 volta in totale.
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ricdoc57
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Inviato: 18/06/2013, 20:03 |
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Iscritto il: 08/05/2010, 22:25 Messaggi: 1457 Località: Milano
Nome: Riccardo Sciaky
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Bé, è interessante che sia stata trovata in Sardegna. E' diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, ma in Italia non era stata ancora trovata. Bel colpo! Si può confermarne la presenza? Saluti 
_________________ Riccardo
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Nomas
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Inviato: 18/06/2013, 21:31 |
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Iscritto il: 17/07/2011, 15:03 Messaggi: 411 Località: Abbiategrasso
Nome: Renato Regalin
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Sant’Antioco è un isola che riserva delle vere sorprese, andrebbe indagata in modo approfondito. Al tempo, con il caro Carlo Meloni, ci eravamo riproposti di indagare sui Crisomelidi. Le premesse di trovare delle specie interessanti erano evidenti. Tra queste, per esempio, la presenza di Coptocephala crassipes, specie distribuita dal nord Africa al Tibet, e nota in Europa solamente di Sant’Antioco. Lancio un appello agli amici sardi, perché possano considerare quel luogo per le raccolte. Ciao, Renato 
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Fumea crassiorella
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Inviato: 18/06/2013, 21:48 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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ricdoc57 ha scritto: Si può confermarne la presenza? Non saprei, io non faccio testo perché non sono un assiduo frequentatore di Sant'Antioco. Qualora fosse una specie indigena è sicuramente strano che non sia stata mai raccolta prima. 
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ruzzpa
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Inviato: 18/06/2013, 22:29 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 11:11 Messaggi: 2784 Località: Cagliari
Nome: Gianpaolo Ruzzante
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... credo proprio che dopo quest'ultima scoperta non sarò il solo a inserire Sant'Antioco tra le mete preferite Grazie Roberto per l'info 
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gomphus
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Inviato: 19/06/2013, 11:18 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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ciao ragazzi in effetti, è piuttosto strano  , per non dire altro  , che una specie così vistosa, anche se di abitudini elusive, non sia mai stata trovata in precedenza, tenendo anche conto che stagni (e lagune) salati costieri, suo habitat tipico, in sardegna non si può dire che siano stati trascurati dagli entomologi io propendo decisamente per una colonizzazione recente, forse solo avventizia (ulteriori ricerche potranno confermare o smentire l'esistenza di popolazioni locali), favorita da venti di sud-ovest segnalo che nello scorso mese di aprile tali venti si sono presentati con particolare intensità, e ad essi vanno sicuramente attribuiti i reperti a lampedusa e (prima segnalazione) pantelleria, a fine aprile-inizio maggio, di Myriochila melancholica  , che in nessuna delle due isole risulta avere popolazioni stabili; a lampedusa non ci sono neanche gli ambienti, e a pantelleria l'unico ambiente idoneo (quello del singolo reperto in questione) negli ultimi anni era stato ripetutamente e accuratamente indagato in differenti periodi stagionali, senza alcun risultato (e la melancholica non è prevalentemente notturna come la Megacephala, se c'è la si vede) il particolare interesse dell'area di sant'antioco, segnalato da renato  , potrebbe risultare dalla combinazione di due fattori: la qualità degli ambienti esistenti e la sua posizione strategica nel sud-ovest dell'isola, che la rende particolarmente idonea ad intercettare gli insetti che arrivano dal nordafrica (in direzione sud-ovest distante in linea d'aria circa 180 km) come aeroplancton insieme con i venti di libeccio... quanti poi di questi arrivi poi si concretizzino in insediamenti stabili, è un'altra storia quindi... VOI CHE POTETE, ANDATECI  !!! se ho ragione, ogni volta potreste trovare qualcosa che non si è mai visto prima  ... e che magari non si vedrà più in seguito  ...
_________________ ***************** maurizio
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Tenebrio
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Inviato: 21/06/2013, 11:55 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Bah! Mentirei dicendo che questo reperto (del quale non ho motivi di dubitare) non mi ha colpito: mi ha colpito eccome. E' VERAMENTE UN GRAN BEL COLPO! Tuttavia non mi lascia esterrefatto: con i miei colleghi più “visionari” (Carlo Meloni e Luca Fancello) ne avevamo più volte parlato, vagheggiandone la presenza in Sardegna che, tutto sommato, così sorprendente non è (ricordo che nel Mediterraneo la specie è presente in tutto il Nordafrica, Spagna, Creta, Rodi, Cipro, Turchia, Levante). gomphus ha scritto: in effetti, è piuttosto strano , per non dire altro , che una specie così vistosa, anche se di abitudini elusive, non sia mai stata trovata in precedenza, tenendo anche conto che stagni (e lagune) salati costieri, suo habitat tipico, in sardegna non si può dire che siano stati trascurati dagli entomologi No Maurizio, non lo trovo strano: se la specie è localizzata in quella zona della Sardegna, non mi stupisce che non sia stata mai raccolta, tenuto conto anche del fatto che è notturna e durante il giorno se ne sta infossata nel fango degli stagni salati. Quanto pensi che siano stati esplorati i numerosi biotopi umidi del Golfo di Palmas? I vari stagni costieri di Porto Botte, Baiocca, Santa Caterina, Is Pruinis, ecc.? O le vastissime zone paludose a nord dell’istmo di Sant’Antioco: Ba Cerbus, Matzaccara, Punta Trettu, Stagno Cirdu? Diciamo pure che sono tra le zone entomologicamente meno esplorate d’Italia. Diciamo anche che sono in gran parte di difficilissimo accesso o del tutto interdette per varie attività produttive (peschiere, saline, industrie). E quanti entomologi pensate che abbiano potuto percorrere le rive di queste paludi di notte? gomphus ha scritto: io propendo decisamente per una colonizzazione recente, forse solo avventizia (ulteriori ricerche potranno confermare o smentire l'esistenza di popolazioni locali), favorita da venti di sud-ovest...il particolare interesse dell'area di sant'antioco, segnalato da renato , potrebbe risultare dalla combinazione di due fattori: la qualità degli ambienti esistenti e la sua posizione strategica nel sud-ovest dell'isola, che la rende particolarmente idonea ad intercettare gli insetti che arrivano dal nordafrica (in direzione sud-ovest distante in linea d'aria circa 180 km) come aeroplancton insieme con i venti di libeccio... Ovviamente è da escludere che sia arrivata in volo con l’aiuto del vento (perché è una specie attera o brachittera che non può assolutamente volare) e tanto meno come aeroplancton (è un bestione pesante e massiccio che può superare tranquillamente i 2 centimetri). Per me può essere benissimo che la colonizzazione sia anche molto antica e che Megacephala euphratica sia giunta in Sardegna insieme con quel grande contingente di fauna nordafricana per il quale non è possibile sempre e solo ipotizzare zattere naturali, venti, fenici e cartaginesi. Se così fosse la fauna sarebbe praticamente la stessa lungo tutte le zone costiere dell’intero Mediterraneo.  Ciao Piero
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Fumea crassiorella
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Inviato: 21/06/2013, 12:15 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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Daniele Sechi
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Inviato: 21/06/2013, 12:20 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5494 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Fumea crassiorella ha scritto: A questo punto mi sorgono forti dubbi anche sulla Megacephala... PS: Roberto a Bugerru c'è la Triodontella mimula.
_________________  Daniele
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Fumea crassiorella
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Inviato: 21/06/2013, 12:21 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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Daniele Sechi ha scritto: A questo punto mi sorgono forti dubbi anche sulla Megacephala... Ecco, era proprio quello che pensavo.... Daniele Sechi ha scritto: PS: Roberto a Bugerru c'è la Triodontella mimula. 
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Velvet Ant
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Inviato: 21/06/2013, 12:58 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30 Messaggi: 7102 Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
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Fermo restando che un secondo reperto di Megacephala euphratica a Sant'Antioco è a questo punto fondamentale per confermarne la presenza, credo comunque che non ci siano dubbi sulla sua provenienza, malgrado la confusione probabile, peraltro ammessa dallo stesso raccoglitore, sul secondo reperto sardo. Infatti, a proposito della cattura di M. euphratica Alastor fornisce precise indicazioni sulle modalità di raccolta:
"Trouvé sur la vase sèche d'une arrière plage marécageuse ... J'ai vu un trou, j'ai creusé, un machin très coloré s'est mis à courir en tout sens, tant pis pour lui !"
_________________ Marcello Romano
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gomphus
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Inviato: 21/06/2013, 17:18 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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Tenebrio ha scritto: ... Ovviamente è da escludere che sia arrivata in volo con l’aiuto del vento (perché è una specie attera o brachittera che non può assolutamente volare) e tanto meno come aeroplancton (è un bestione pesante e massiccio che può superare tranquillamente i 2 centimetri). Per me può essere benissimo che la colonizzazione sia anche molto antica e che Megacephala euphratica sia giunta in Sardegna insieme con quel grande contingente di fauna nordafricana per il quale non è possibile sempre e solo ipotizzare zattere naturali, venti, fenici e cartaginesi. Se così fosse la fauna sarebbe praticamente la stessa lungo tutte le zone costiere dell’intero Mediterraneo. ciao piero  , solo un dubbio premesso che come "aeroplancton" non intendevo (ovviamente, date le dimensioni  ) "trasportato del tutto passivamente come un granello di polvere"; pensavo a un insetto, verosimilmente non in grado di volare attivamente per 200 km, però in grado di rimanere in volo a mezz'aria per il tempo necessario a che il vento lo trasporti per tale distanza premesso questo, domanda: è proprio assolutamente sicuro che la M. euphratica sia sempre e costantemente brachittera? la specie, diffusa su un vastissimo areale, è legata ad ambienti particolari, sparsi all'interno di tale areale e non di rado a grandi distanze gli uni dagli altri... come ha raggiunto tutti questi ambienti? attraversando solo ed esclusivamente "a piedi" centinaia (o peggio) di km di territori con caratteristiche ecologiche, dal suo punto di vista, del tutto inospitali?
_________________ ***************** maurizio
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Tenebrio
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Inviato: 21/06/2013, 18:30 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Sì Maurizio, sono ragionevolmente sicuro che le Megacephala non volino dal Nordafrica alla Sardegna, neanche in presenza di forte vento a favore. Credo che l’ampia distribuzione a macchie di leopardo derivi da una più continua diffusione nei tempi passati degli ambienti favorevoli a questa specie e da una loro successiva riduzione.  Ciao Piero
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Julodis
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Inviato: 21/06/2013, 22:34 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Come in altre discussioni che abbiamo fatto in passato, sempre a proposito di specie sarde, c'è comunque qualcosa che non mi è chiaro a proposito soprattutto delle specie attere o supposte tali. Come hanno raggiunto la Sardegna? Se non teniamo conto del trasporto involontario da parte dell'uomo, e se non ci convincono il "trasporto su zattera" o quello operato dai venti (che per le specie veramente incapaci di volare dovrebbe essere escluso), resta solo il passaggio via terra. Ma come già abbiamo detto, alcune isole del Mediterraneo sono state collegate al continente, l'ultima volta, durante la crisi messiniana, che è terminata ben 3,5 milioni di anni fa. Poi non dovrebbero esserci più stati contatti. Questo è il caso, ad esempio, di Cipro. In un periodo di tempo così lungo, le popolazioni rimaste isolate avrebbero dovuto differenziarsi facilmente a livello specifico, specialmente in gruppi a ciclo vitale breve come la maggior parte degli insetti. Invece le Megacephala di Cipro sono come quelle del Nord Africa. E lo stesso vale per varie altre specie. Per me c'è ancora qualcosa che dobbiamo capire.
Comunque, per tornare a questo bel ritrovamento, spero che qualche entomologo sardo voglia provare a vedere se si riesce a trovare qualche altro esemplare e confermare l'effettiva presenza di una popolazione nell'isola. Che possa esserci una popolazione naturale senza nessun ritrovamento precedente non mi pare impossibile. Se non si fa una ricerca mirata, questa specie può facilmente passare inosservata. Se a qualcuno interessa, posso spiegargli come le trovavamo a Cipro.
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