Forum Entomologi Italiani

Ciao a tutti, mi intrufolo nella discussione su invito di Silvano. Per quanto mi riguarda l'iniziativa è interessantissima e, nonostante mi occupi principalmente di ortotterioidei e sia abbastanza ignorante sui cerambici, la appoggio in pieno. Magari come museo potrei provare a dare anche un po' di visibilità alla cosa, per sensibilizzare anche i non addetti ai lavori e magari avere qualche occhio in più nel corso dell'estate. Se pensate sia utile e opportuno e la specie in questione può essere diagnosticata da una buona foto, potrei mettere su una piccola sezione di citizen science dove poter caricare foto o segnalazioni fatte dagli innumerevoli turisti e appassionati che ogni estate vagano per i boschi dell'altipiano. Su 100 segnalazioni fallaci magari 1 di buona ne salta fuori e vista ala rarità della specie puntare anche sulla statistica potrebbe non essere male. Se servisse un supporto logistico il mio museo mi sa che è poco logistico (a Valstagna), ma si potrebbe coinvolgere quello di Asiago.

Non posso aiutarvi nella ricerca diretta, per ovvi motivi geografici, però forse posso esservi d'aiuto con qualche informazione, ricavata in parte dalle mie poche esperienze con Isotomus speciosus, ed in parte dalle mie più consistenti esperienze con Isotomus barbarae, le cui abitudini non dovrebbero essere molto diverse.

Per quanto riguarda le piante ospiti, Isotomus barbarae so per certo che vive almeno su queste tre specie:
Carpinus orientalis
Carpinus betulus
Ostrya carpinifolia
Probabilmente speciosus fa lo stesso.
Qui la sua preferita è Carpinus orientalis, probabilmente perché vive in ambienti a lui più idonei. Questi sono, come già ha scritto Silvano, ambienti relativamente xerici, non di alta quota, bensì di quote collinari (il mio più alto rinvenimento sicuro l'ho fatto a 600 m di altezza, ma ho trovato tracce quasi sicuramente di questa specie anche intorno a 900-1000 metri; però la maggior parte dei miei ritrovamenti sono a quote tra 200 e 500 metri (anche per lo speciosus).
Gli ambienti sono versanti esposti a Sud, Sud Est o Sud Ovest, ma soprattutto i crinali dei rilievi. La vegetazione, nella totalità dei miei ritrovamenti delle due specie, era costituita da cedui abbastanza radi, oppure arbusteti, quelli che nei Balcani chiamano sibljak (una specie di macchia bassa o gariga non sempreverde, che si instaura su terreni prevalentemente calcarei in seguito a frequenti disboscamenti e/o pascolo). Attaccano preferibilmente i fusti di diametro da circa 5 cm in su, e la loro presenza è segnalata dai classici fori d'uscita tondi da Clytino, ma di dimensioni generalmente più grandi della maggior parte delle specie più comuni di questo gruppo (viariano molto, perché anche in questa specie le dimensioni sono molto variabili da individuo ad individuo. I maschi, soprattutto, possono essere piccoli come un Chlorophorus glabromaculatus, mentre certe femmine possono avvicinarsi alle dimensioni di un Hesperophanes sericeus. Escono dal legno già morto, sospetto a causa dell'attacco di altri xilofagi (qui approfittano spesso dei fusti attaccati da Dicerca berolinensis). Se trovate un ramo o un fusto con qualche foro d'uscita, val la pena di provare a prenderlo, se non è troppo vecchio, perché spesso gli sfarfallamenti continuano per più di un anno. Secondo me, se la specie è veramente rara, il modo migliore per cercare di trovarla è con gli allevamenti, o eventualmente in trappola (di tutti i miei Isotomus, ne ho trovato solo uno adulto in giro, ed uno solo in trappola, tutti gli altri li ho allevati).
Lo sfarfallamento avviene qui intorno a metà maggio. Su da voi immagino lo stesso o poco dopo.
Ultima informazione che posso darvi: l'unico Isotomus speciosus trovato in trappola l'ho preso in una delle solite bottiglie col vino appesa ad un arbusto, a circa 1 m da terra, in una zona in gran parte coperta di arbusti di varie specie, tra cui qualche carpino o simile, immagino, sul versante orientale, esposto verso mare, del Monte Olimpo, a poche centinaia di metri di quota.

Per quanto mi riguarda, questa specie in Veneto potrebbe benissimo esserci non per importazione antropica, ma semplicemente perché potrebbe essere il limite estremo del suo areale naturale verso NW. Non mi pare ci sia nessun tipo di barriera ecologica o geografica che impedisca la diffusione di una specie con queste piante ospiti e queste preferenze tra le catene montuose costiere dei Balcani, l'Istria, il carso e certe zone del NE italiano. Per cui, sono abbastanza convinto che una ricerca approfondita potrebbe portare a qualche risultato.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Grazie Maurizio per le informazioni, come sempre precise ed esaurienti.

mi viene in mente, anche se si tratta di gruppi con caratteristiche molto diverse, la distribuzione di Procerus gigas, ugualmente elemento orientale/balcanico che arriva in Italia al suo estremo occidentale proprio nelle Prealpi vicentine.

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Silvano

Caro Silvano, tutti, purtroppo gli impegni di lavoro e famiglia non mi permettono più di visitare il forum con la dovuta frequenza...
Confermo la mia intenzione di fare parte del gruppo, e farò tutto il possibile per essere presente alla prima "riunione". Unica richiesta: a parte casi eccezionali (x es se si facesse una sera nelle vicinanze della A4 tra Padova e Verona), difficilmente potrei partecipare al di fuori dei weekend.
Attendo nuove!

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AleP

Abbiamo preso accordi con Andrea per una riunione convivial-entomologica sul tema di questa discussione. Il ritrovo è dopo il casello autostradale di VERONA EST, per le 18.30 di domani, martedì 24. Qualunque amico, interessato alla cosa, decida di esserci, ci fa piacere (ma ci avverta prima, altrimenti rischiamo di non trovarci).
Fatemi sapere

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Silvano

Dai, fatevi avanti! Sarà una bella serata.

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Andrea Carlin, Pergine Valsugana (TN) carlin.andrea(AT)gmail.com

Nota: tutti gli esemplari inseriti nelle discussioni aperte da me sono da ritenere "Andrea Carlin legit" se non diversamente specificato.

Sarà dei nostri anche Roberto Battiston
Alessandro?

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Silvano

Certo Silvano, ci sarò! Il luogo del ritrovo non è casuale (mi ero sentito per mp con Andrea).

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AleP

ottimo allora. Ci vediamo dopo.

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Andrea Carlin, Pergine Valsugana (TN) carlin.andrea(AT)gmail.com

Nota: tutti gli esemplari inseriti nelle discussioni aperte da me sono da ritenere "Andrea Carlin legit" se non diversamente specificato.

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Silvano

Nicola e Gianfranco, ce la fate anche voi?

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Silvano

Ciao Silvano
Mi piace l'idea, a prescindere dal successo o meno.
Io potrei organizzarmi con la necessaria attrezzatura e materiale per piazzare delle trappole assieme a te questo fine settimana.
Fammi sapere.

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Claudio Deiaco
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Che piacere risentirti, Claudio
La cosa si può fare, ma tieni presente che io di trappole per cerambicidi sono del tutto digiuno (diversamente da te) e che non potrò seguirle per un po', perchè nella seconda parte di giugno sarò in un posto che conosci molto bene
Detto questo, sono molto contento che al nostro piccolo gruppo si aggreghi un conoscitore di questa famiglia. Forse sarebbe opportuno prendere eventuali accordi qui e non per MP, in modo da coinvolgere altri interessati.

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Silvano

Purtroppo ultimamente trovo pochissimo tempo per seguire il forum, ma ho un lungo fine settimana davanti e potrei dedicarmi un giorno a mettere qualche trappola in piacevolissima compagnia, sempre se trovi il tempo.
Non ti preoccupare per le trappole perché porterei tutto il necessario. Mi sarebbe un piacere e onore illustrarti questa tecnica che ormai uso da anni con alcuni ottimi risultati.

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Claudio Deiaco
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Volentieri questo fine settimana: dimmi quando va meglio per te e vediamo di coinvolgere qualche altro amico in zona.

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Silvano