Chi ha visitato il Buglan gecidi (località fra Mus e Bingöl, distante pochi chilometri dal biotopo precedente, e di cui sono stati descritti o comunque presenti, non meno di 15 Cerambycidae endemici di Turchia) non riconoscerebbe la località com’è ora. I lavori per l’ampliamento della strada hanno sconvolto profondamente l’ambiente mettendo a rischio la sopravvivenza della fauna e della flora. Qui sotto propongo alcune foto scattate durante il nostro viaggio. In compenso i forestali (ed ora anche i militari) “proteggono” l’entomofauna dalle raccolte degli entomologi. Nell'ultima foto, a sinistra la strada aperta per il trasporto della legna tagliata nel biotopo figurato nel post precedente, a destra la nuova strada. Nelle altre i distruttivi lavori di sbancamento. Da notare che, paradossalmente, una strada di tali dimensioni (quattro larghe corsie) è del tutto sproporzionata rispetto allo scarso traffico, diminuito, del resto, in tutta la Turchia a causa del costo di benzine e gasolio (rispettivamente corrispondenti, grosso modo, a 2 e 1,5 Euro).
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