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È tempo di descrivere nuove specie senza diagnosi?



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MessaggioInviato: 01/09/2021, 23:01 
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Iscritto il: 18/06/2009, 16:54
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Nome: Iuri Zappi
Glaphyrus ha scritto:
Ahrens D., Fabrizi S., 2016. A monograph of Sericini of India (Coleoptera: Scarabaeidae). Bonn zoological Bulletin: 65 (1 & 2): 1–355.


:ok: :ok:
Non occupandomi di Scarabaeidae, mi sono imbattuto in questo articolo 2 mesi fa per caso. L'ho subito salvato sul mio pc tra i modelli di riferimento. Mi ha colpito la qualità e completezza del lavoro. Veramente complimenti agli autori!!!

Ecco, a mio modesto parere, l'ideale sarebbe (se e quando possibile) integrare alla fine di una descrizione morfologica il DNA barcode. Però sono anni che i due mondi si parlano poco e si guardano spesso con diffidenza.
L'articolo di Sharkey et al. (2021) è firmato da 23 specialisti strutturati, figuriamoci se non avevano le competenze per integrare il lavoro con le descrizioni morfologiche e anche sintetiche note comparative .....
Ma bisogna correre, correre, correre.........ma come e dove dobbiamo correre?

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:hi: :hi: :hi:
Iuri


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MessaggioInviato: 02/09/2021, 10:37 
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Uh, guarda un serpente...Potrebbe essere un Crotalo velenosissimo? Aspetta adesso gli faccio un prelievo, lo sequenzio e ti so dire. Ahi, mi ha morso. :no1: :gun: :gun: :gun: :gun: :gun: :gun:

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Augusto (aug)
Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr, fisico)


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MessaggioInviato: 02/09/2021, 12:08 
 

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Nome: fabrizio fabbriciani
aug ha scritto:
Uh, guarda un serpente...Potrebbe essere un Crotalo velenosissimo? Aspetta adesso gli faccio un prelievo, lo sequenzio e ti so dire. Ahi, mi ha morso. :no1: :gun: :gun: :gun: :gun: :gun: :gun:


Spassosissimo :ok: :lol1: , purtroppo però il concetto di fondo è questo


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MessaggioInviato: 02/09/2021, 14:54 
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Meglio non mi esprima :gh: :x :x :x

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MessaggioInviato: 02/09/2021, 15:41 
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Nome: Livio Mola
Buongiorno ragazzi.
Per minimalizzare, ho messo anche il DNA del descrittore.
Ora mi sorge un dubbio: spillo o incollo?

Olotipo.JPG


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L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.


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MessaggioInviato: 02/09/2021, 15:50 
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Iscritto il: 05/05/2016, 11:22
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Nome: Roberto Vanzini
Livio ha scritto:
Buongiorno ragazzi.
Per minimalizzare, ho messo anche il DNA del descrittore.
Ora mi sorge un dubbio: spillo o incollo?

Olotipo.JPG

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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Roberto Vanzini


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MessaggioInviato: 02/09/2021, 23:19 
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Iscritto il: 31/12/2009, 1:47
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Località: Bellano (LC)
Nome: Martino Salvetti
Ma come, non riuscite a figurarvi la sagoma dell'insetto da questa chiarissima sequenza? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Che dire: sarebbe stato benissimo nella sceneggiatura di 2001: Odissea nello Spazio (ma ho qualche dubbio perché il film era bellissimo). :cry: :cry: :cry:


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MessaggioInviato: 10/09/2021, 16:57 
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25
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Nome: Vinicio Salami
Enoplium ha scritto:
Grazie Marcello per l'interessante spunto di riflessione!

La lettura dell'articolo mi ha lasciato molto perplesso nell'immediato ma riflettendoci un po' ......
Bisogna sempre considerare le ragioni che portano a una pubblicazione.
Non sempre il fine unico è l'incremento delle conoscenze scientifiche.
Anzi, molto spesso la fanno da padrone tutte le finalità correlate: reperimento finanziamenti, curriculum, orgoglio personale, ecc.
Di grazia che non siano state realizzate 403 distinte pubblicazioni.
Carino il metodo per battezzare le nuove specie. Centinaia di nome+cognome di chiunque abbia partecipato o stia partecipando al progetto BioAlfa.
Apperò....leggo ora in rete che nel 2020 hanno ricevuto un premio da una fondazione filantropica americana di 1.000.000 $ per i prossimi 3 anni.
Molto probabilmente in un futuro prossimo vedremo altre decine di migliaia di simili "battesimi" con la speranza che gli autori aggiungano un minimo di descrizione morfologica e note comparative.

Ovviamente occupandomi di entomologia per pura passione, queste logiche generano in me stati d'animo non positivi e pensieri avvolti nella tristezza.


:birra: :birra: :birra: :birra: :birra: :birra: :birra:


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MessaggioInviato: 10/09/2021, 16:59 
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Iscritto il: 15/02/2009, 2:13
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Località: Cinisello Balsamo
Nome: salvatore sottile
Raccolgo volentieri l’invito di Marcello a esprimere un commento sulla questione… perché come comune denominatore qui, ciascuno per le sue peculiarità e specializzazione, ci confrontiamo sul mondo vivente che cerchiamo di comprendere, studiare, contemplare, conservare…e questo in modo più o meno approfondito passa attraverso l’attribuzione di una Nome. Sistematica e Tassonomia si sono sviluppate per fare questo, dare un nome che aiuti a comprendere la enorme diversità e bellezza della vita… il lavoro che ci attenzionato Marcello è criticabile sotto ogni punto di vista e la risposta di Dirk Ahrens e al. su Zootaxa è straordinaria per completezza di punti di vista. Moderata anche troppo nella critica, ma questo è stile nell’affrontare temi così controversi con massima pacatezza. La pubblicazione di Sharkey et al.. è un’offesa alla bellezza estetica delle forme viventi che hanno descritto. Non c’è giustificazione di tempo e di costo che non consenta a un biologo di descrivere l’oggetto dei suoi studi. Nemmeno chi sviluppa “specie chimiche” si sarebbe allontanato tanto dalla bellezza della forma… ecco un chimico ammira molto più la formula di struttura delle sue sostanze… forse questi biologi potrebbero dedicarsi a descrivere nuove molecole piuttosto che Braconidi! Oltre alle battute, un simil modo di descrivere 403 specie è inaccettabile e di fatto nullo ai fini più ampi della Tassonomia.
Come ben espresso dagli autori su Zootaxa: “Is it time to describe new species without diagnoses?”
NO, non è tempo e non lo sarà mai, perché gli aspetti dello studio della vita sono inclusivi e mai esclusivi

“…Thus, future biodiversity research will rely on all available diagnostic data (morphology and DNA)…”…” Therefore, the future of taxonomy will embrace integrative…”
e con questi pareri espressi sono oltremodo sereno… avremo tempo e modo di affinare sempre più conoscenza dei compagni di viaggio di questo pianeta. Sempreché la nostra voracità ed esplosione demografica gli lascerà di che campare! E’ grandiosa questa prospettiva per chi condivide come me l’inclusione nel mondo vivente.

“Vi è qualcosa di grandioso in questa concezione della vita, con le sue molte capacità, che inizialmente fu data a poche forme o ad una sola e che, mentre il pianeta seguita a girare secondo la legge immutabile della gravità, si è evoluta e si evolve, partendo da inizi così semplici, fino a creare infinite forme estremamente belle e meravigliose” Charles Darwin

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Salvatore Sottile


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MessaggioInviato: 11/09/2021, 10:58 
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Nome: Marcello Romano
Nel frattempo è apparso su Cladistics un altro importante articolo di critica al lavoro di "Sharkey et al.’s, 2021" a firma di Rudolf Meier e altri.

Riporto qui, per comodità. l'Abstract, che non ha bisogno di ulteriori commenti ed è perfettamente in linea con quanto già molti di voi hanno sottolineato:

" Halting biodiversity decline is one of the most critical challenges for humanity, but monitoring biodiversity is hampered by taxonomic impediments. One impediment is the large number of undescribed species (here called “dark taxon impediment”) whereas another is caused by the large number of superficial species descriptions, that can only be resolved by consulting type specimens (“superficial description impediment”). Recently, Sharkey et al. (2021) proposed to address the dark taxon impediment for Costa Rican braconid wasps by describing 403 species based on COI barcode clusters (“BINs”) computed by BOLDSystems. More than 99% of the BINs (387 of 390) were converted into species by assigning binominal names (e.g. BIN “BOLD:ACM9419” becomes Bracon federicomatarritai) and adding a minimal diagnosis (consisting only of a consensus barcode formost species). We here show that many of Sharkey et al.’s species are unstable when the underlying data are analyzed using different species delimitation algorithms. Add the insufficiently informative diagnoses, and many of these species will become the next “superficial description impediment” for braconid taxonomy because they will have to be tested and redescribed after obtaining sufficient evidence for confidently delimiting species. We furthermore show that Sharkey et al.’s approach of using consensus barcodes as diagnoses is not functional because it cannot be applied consistently. Lastly, we reiterate that COI aloneis not suitable for delimiting and describing species, and voice concerns over Sharkey et al.’s uncritical use of BINs because they are calculated by a proprietary algorithm (RESL) that uses a mixture of public and private data. We urge authors, reviewers and editors to maintain high standards in taxonomy by only publishing new species that are rigorously delimited with open-access tools and supported by publicly available evidence"

Perfette le definizioni relative ai due problemi che ogni giorno incontra chi si occupa di tassonomia (specialmente il secondo): "dark taxon impediment” e “superficial description impediment”.
Nel tentativo di contrastare il primo, "Sharkey et al.’s, 2021" sono incorsi, palesemente, nel secondo.
Volendo sintetizzare al massimo il risultato del lavoro di "Sharkey et al.’s 2021" potremmo dire che la cura proposta è peggio della malattia!

Per chi volesse consultare per intero l'articolo:
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/epd ... /cla.12489

_________________
:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 20/01/2022, 19:29 
 

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Nome: Giorgio Pezzi
Scusate sono un po' in ritardo (nel leggere il topic); in nome del "minimalismo" mi sorprende che gli AA non abbiano descritto le specie usando come epiteto specifico direttamente la sequenza BINs. Ad esempio un nuove felide potrebbe chiamarsi
FELIX GATTACAGAGATTACAGAGATTACAGAGATTACAGATTACAGAGATTACAGAGATTACAGATTACAG…(ONA)
Quale regola dell'ICZN viene violata? Così non ci si deve sforzare a inventare nomacci strani come Abudefduf che pure esiste ed è accettato!
Scusatemi, non mi intendo di tassonomia :( !


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MessaggioInviato: 20/01/2022, 22:13 
 

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Nome: Aleksei Kovalev
Nevertheless, this team has a highly cited and widely discussed first (well, second) quartile journal article :gh: That's what we should strive for (from a scientometric point of view, of course) :gh:

It's funny, but Abudefduf is not invented name. This is a just transcription of the Arabian name of this fish :)


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