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Entomofauna tunisina - il Genere Julodis (Coleoptera: Buprestidae)



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MessaggioInviato: 30/01/2010, 1:46 
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Nome: Maurizio Gigli
Inauguro questa sezione con questo messaggio sulle specie di Julodis di Tunisia.

Il genere Julodis Eschscholtz, 1829 occupa uno strano areale disgiunto, con specie localizzate in Africa meridionale, ed altre diffuse in una vasta area comprendente tutto il Nord Africa fino al sahel, con penetrazione ad Est fino al Kenia, la Penisola Arabica, il Medio Oriente, risalendo fino alla Turchia e regione del Caucaso, l'Asia centrale, fino a raggiungere a Sud Est l'India settentrionale e ad Est la Cina. In Europa si trova nei Balcani, a Nord fino in Bulgaria, nella Penisola Iberica, sporadicamente nel Sud della Francia, ed in Italia solo a Lampedusa.

E' un genere in piena fase di speciazione, potremmo forse anche dire in fase di radiazione adattativa, poichè, essendo legato ad aree aride o semiaride, la desertificazione alternata a periodi più umidi di molti territori, soprattutto nell'area mediterranea e in medio oriente, ha consentito a questi insetti di espandere il loro areale e poi di rimanere isolati in aree di rifugio separate da vaste distese di territori inospitali. La situazione attuale è quindi quella di un genere con un buon numero (77) di specie molto simili tra loro, eccetto alcune, e molto variabili. Il risultato è stata una enorme confusione, con continue descrizioni di specie, sottospecie, varietà, ecc., e contemporaneamente di continui spostamenti di sottospecie da una specie all'altra, sinonimie, e così via.

Recentemente V. Kuban, in:
Catalogue of Palaearctic Coleoptera, Volume 3: Scarabaeoidea - Scirtoidea - Dascilloidea - Buprestoidea - Byrrhoidea
I. LÖBL & A. SMETANA, Apollo Books, Stenstrup, 2006
ha cercato di mettere un po' d'ordine nelle specie paleartiche, anche se non sempre con ottimi risultati. In base al catalogo suddetto, in Tunisia, malgrado la ridotta estensione e la non eccezionale varietà di ambienti, risultano attualmente presenti 5 specie ed una sottospecie:

Julodis di Tunisia:

Julodis aristidis Lucas, 1860
Julodis chrysesthes chrysesthes Chevrolat, 1860
Julodis kerimi Fairmaire, 1875
Julodis lucasi Saunders, 1871
Julodis onopordi onopordi (Fabricius, 1787)
Julodis onopordi splichali Obenberger, 1917

Il Catalogo di Bellamy del 2008 cita anche:

Julodis aequinoctialis aequinoctialis (Olivier, 1790)
Julodis caillaudi caillaudi (Latreille, 1823)

Per quanto ne so, non risultano dati riguardanti la Tunisia per nessuna di queste due specie. La prima citazione è probabilmente dovuta ad aver riportato acriticamente qualche vecchia citazione, prima della separazione di lucasi da aequinoctialis, la seconda potrebbe essere semplicemente una svista, anche se non è affatto escluso che questa specie possa effettivamente esistere nel Sud della Tunisia.

A queste specie si potrebbe poi aggiungere Julodis bleusei Abeille, 1896, di cui ho raccolto un'elitra, dubitativamente determinata come appartenente a questa specie marocchina ed algerina, tra i rilievi nei pressi di Tozeur.

Riguardo la validità di Julodis onopordi splichali Obenberger, 1917 devo esprimere forti dubbi, sia perchè, avendo esaminato anni fa i tipi nel Museo di Praga, non vi ho trovato sgnificative differenze costanti con la forma tipica, sia perchè è stata descritta su 3 (mi pare) esemplari provenienti da località sparse per la Tunisia centrale e settentrionale, nella stessa area occupata dalla forma tipica, e quindi con essa simpatrica. Da notare che, sempre secondo Kuban (2006), Julodis onopordi lampedusanus Tassi, 1966 sarebbe sinonimo di Julodis onopordi splichali Obenberger, 1917. Anche su questo ho qualche dubbio.

Nei prossimi messaggi invierò foto in natura e distribuzione di tutte le specie sicuramente presenti in natura, ed eventualmente foto di esemplari preparati di quelle dubbie.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 30/01/2010, 7:29 
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Nome: Guido Sabatinelli
Ottima iniziativa Maurizio!
Ci scriveresti "Gli Julodis del Levante"?
Naturalmente condito da immagini formato 300x500px.
Grazie Guido

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Guido Sabatinelli
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MessaggioInviato: 30/01/2010, 8:02 
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Nome: Maurizio Gigli
Guido Sabatinelli ha scritto:
Ottima iniziativa Maurizio!
Ci scriveresti "Gli Julodis del Levante"?
Naturalmente condito da immagini formato 300x500px.
Grazie Guido

Per quellila situazione è ancora più problematica, e visto che alcune delle entità del "Levante" sono ancora, per me, misteriose, credo che ci vorrà un po' prima che possa farlo. Magari potrei cominciare ad abbozzarlo, ma solo come tentativo.
Ciao

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 30/01/2010, 9:27 
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Nome: Guido Sabatinelli
tenta, tenta che non nuoce... grazie da tutti noi qui, Guido

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Guido Sabatinelli
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MessaggioInviato: 31/01/2010, 23:38 
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Julodis onopordi onopordi (Fabricius, 1787)


Tra tutte quelle tunisine è la specie a più ampia diffusione sul territorio di questo stato.
Si può trovare in tutte le aree eccetto quelle veramente desertiche.

Areale approssimativo di Julodis onopordi
onopordi.gif



La larva preferisce terreni ben drenati, argillosi o comunque silicei, ma sembra adattarsi bene a condizioni piuttosto variabili. Sembra mancare nelle zone montane, che però in Tunisia sono limitate a poche cime presso il confine algerino, e nelle zone più umide del Nord-Ovest. E' particolarmente frequente nelle pianure aride e semiaride del centro, fino ai margini dei laghi salati. A NE raggiunge Capo Bon.
Gli adulti si trovano da fine marzo/primi di aprile, quando sfarfallano dal terreno, fino a luglio, su svariate piante. Preferiscono il giuggiolo e gli astragali spinosi. A differenza delle altre specie, si trova spesso sul terreno.

Areale: Algeria, Libia, Marocco, Tunisia

Dintorni di Metlaoui. 23.VI.2004 - due esemplari in accoppiamento
Julodis_onopordi_23-04-2003.jpg


Dintorni di Metlaoui. 23.VI.2004 - su astragalo
Julodis_onopordi_23-04-2003_b.jpg


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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 01/02/2010, 0:03 
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Nome: Maurizio Gigli
Julodis lucasi Saunders, 1871


Tipico delle zone steppiche e delle pianure e bassi rilievi aridi della fascia centrale della Tunisia, particolarmente abbondante in tutta la fascia tra Tamerza, Gafsa fino ai rilievi a Sud di Gabes.

Areale approssimativo di Julodis lucasi
lucasi.gif



La larva ha preferenze simili a quella di onopordi, per terreni ben drenati, argillosi, silicei, parzialmente sabbiosi, ma meno adattabile della congenere. Si trova in pianura e nei bassi rilievi intorno a Gafsa. Nelle zone coltivate a graminacee gli adulti si concentrano sui cespugli di giuggiolo che costellano i campi. Oltre al giuggiolo, amano molto anche il Rhus (Rhus tripartita) nelle poche zone rocciose in cui ancora esiste, ma apprezzano anche la retama. Il periodo di attività degli adulti va da inizio aprile a luglio.
La pruina che decora buona parte del corpo, che negli esemplari conservati è bianca, in quelli vivi è spesso gialla, a volte anche molto vivace, ed a volte bianca.
Areale: Algeria, Libia, Tunisia

Un esemplare su giuggiolo, 11.IV.2006 - Est di Gafsa
Julodis_lucasi_11-IV-2006.jpg



Un esemplare su Rhus tripartita, 14.IV.2006 - Djebel Orbata
Julodis_lucasi_14-IV-2006.jpg



Esemplare con macchie bianche su Retama, presso Metlaoui - 11.IV.2006
Julodis_lucasi_11-IV-2006_b.jpg


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Maurizio Gigli
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Nome: Maurizio Gigli
Julodis aristidis Lucas, 1860


Questa specie, dall'aspetto molto caratteristico per la livrea a strisce longitudinali abbinata a proporzioni più snelle di quelle delle altre specie nordafricane, è limitata alla stretta fascia predesertica, lungo il confine settentrionale del Grande Erg Occidentale.

Areale approssimativo di Julodis aristidis
aristidis.gif



La larva di questa specie sembra legata a suoli incoerenti, silicei, totalmente o prevalentemente sabbiosi e con notevole aridità. Gli adulti sono primaverili, ed attivi tra fine marzo ed aprile/primi di maggio. Mostrano una spiccata preferenza per i cespugli di retama, su cui risultano poco visibili grazie alla loro colorazione a linee longitudinali. Caso strano, si trovano anche, ma molto più raramente, su una graminacea deserticola: Aristida pungens. Seppure localmente abbastanza frequente, è specie molto localizzata.

Anche in questa specie la pruina che ricopre parte del corpo è in parte gialla negli esemplari in vita, e vira lentamente verso il bianco in quelli conservati.

Areale: Algeria, Libia, Marocco, Tunisia

Dintorni di Nefta, 24.IV.2003, su retama
Julodis_aristidis_24-04-2003.jpg



Dintorni di Nefta, 8.IV.2004, su retama
Julodis_aristidis_8-IV-2004.jpg


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Nome: Maurizio Gigli
Julodis chrysesthes chrysesthes Chevrolat, 1860


Questa specie sembra essere localizzata intorno ai laghi salati, dove è stata trovata in pochissime località.

Areale approssimativo di Julodis chrysesthes
chrysesthes.gif



Le larve sono probabilmente adattate a vivere in terreni sabbiosi caratterizzati da un certo grado di salinità. Le condizioni ideali di vita devono rientrare in un intervallo piuttosto ristretto e questo spiegherebbe la rarità e la localizzazione di questa specie, probabilmente la più rara del Maghreb, che utilizza una nicchia non sfruttata dalle altre specie congeneri.
Gli adulti sono precoci e hanno il loro periodo di attività tra aprile e maggio. Si nutrono su piccoli arbusti dei terreni salati, dalle piccole foglie succulenti verdi-azzurrine e piccoli fiori gialli, risultando su di essi quasi invisibili malgrado le dimensioni non trascurabili.

Areale: Algeria, Tunisia, (Libia occidentale). La ssp. nivea Alfieri, 1976 raggiunge il Sinai.

Dintorni di Kebili, 14.IV.2006
Julodis_chrysesthes_14-IV-2006.jpg



Dintorni di Kebili, 14.IV.2006 - esemplari in copula
Julodis_chrysesthes_14-IV-2006_b.jpg


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Julodis kerimi Fairmaire, 1875


Questa bella specie "quasi endemica" di Tunisia (sconfina nella Libia occidentale) è probabilmente la meno conosciuta tra le cinque presenti in Tunisia. Sembra essere limitata alla fascia di transizione verso il deserto, a Sud della linea Gafsa-Gabes.

Areale approssimativo di Julodis kerimi
kerimi.gif



Apparentemente questa specie si è adattata a terreni sabbiosi con forte presenza di solfato di calcio (gesso). Infatti si trova sparsa qua e là, generalmente piuttosto sporadica, in prossimità dei laghi salati, nelle aree di risalita delle acque di falda, provenienti dalle precipitazioni cadute sui rilievi dell'Atlante orientale, dove si formano concrezioni gessose (le classiche rose del deserto) ma il terreno risulta comunque arido. Gli adulti si trovano generalmente su retama, uno dei pochi arbusti diffusi su questi tipi di suoli. Come le due precedenti, anche questa specie è prettamente primaverile: fine marzo - maggio.
Questa specie risulta, a prima vista, curiosamente simile a J. andreae (Olivier, 1790), del Mediterraneo orientale e Medio Oriente.

Areale: Tunisia e Libia

Subdeserto gessoso a Est dello Chott El Djerid, 9.IV.2004 - Esemplari in accoppiamento su Retama
Julodis_kerimi_9-IV-2004.jpg


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