Caldo che pian piano si avvicina, e col caldo tempo di afa e di zanzare. Così, da qualche anno è scoppiato anche in Italia l'incubo della cosiddetta zanzara -tigre, lasciandoci sgomenti di fronte ad un problema che, credo, problema non è. O, perlomeno, non terrificante.
Aedes albopictus è una zanzara proveniente dall'Asia. Dal punto di vista tassonomico si classifica così:
Ordine
DitteriSottordine
NematoceriFamiglia
CulicidiGenere
AedesSottogenere
StegomyiaNon è propriamente un parassita, bensì un
vettore, in particolare di virus dell'
encefalite e della
dengue.
Ma, a differenza di Aedes aegypti il cui aerale è rimasto confinato nelle zone tropicali e sub-tropicali, la zanzara-tigre, forte di una più singolare plasticità biologica, ha esteso il suo aerale: portata nei climi temperati probabilmente da pneumatici e copertoni usati, con acqua ristagnante, ha esteso il so areale ed è divenuta specie sinantropica.
CICLO BIOLOGICO: Dopo l'accoppiamento in volo col maschio, la femmina cerca un animale omeotermo, per il pasto ematico destinato allo sviluppo delle uova (od ova, come diceva il mio professore). Le ova vengono fissate, in una zona acquosa come stagni, laghi o fiumi, ad un supporto fisso, come fili d'erba. Le ova sommerse dall'acqua (anche dopo un temporale) danno origine a larve che subiscono 4 mute, dando origine, dopo una settimana, alla larva matura che origina la pupa. Dopo 36 ore, la pupa sfarfalla l'adulto ( o immagine)
ANATOMIA E FISIOLOGIA DELL'ADULTOL'adulto presenta un spiccato dimorfismo sessuale, con maschio più piccolo. La colorazione è nera con scaglie bianco-argentate che assumono l'aspetto di una bianda bianca longitudinale sulla parte dorsale del torace e di vere e proprie fasce sull'addome e sugli arti. Altro carattere diagnostico è la presenza, sul terzo paio di zampe, di tarsi con bande bianche sui primi quattro segmanti, mentre il quinto è interamente bianco. La tibia è uniformamente scura.
E' un insetto diurno che vola a circa 50 cm dal suolo e raramente si sposta per più di 500 metri dal focolaio larvale.
Entrambe i sessi si nutrono di miele e sostanze zuccherine anche se, come in tutti i Ditteri Nematoceri, la femmina ha bisogno periodicamente di un pasto di sangue per lo sviluppo delle ova. I picchi di maggior incidenza delle punture si hanno all'aperto, nelle prime ore del mattino ed al crepuscolo.
Il periodo ( ciclo gonotrofico) che intercorre tra il pasto di sangue e la deposizione delle ova è di 5 giorni: una femmina può deporre da 240 a 350 ova nella sua vita.
I FOCOLAI:Qualunque cavità di acqua dolce, naturale od artificiale, al chiuso od all'aperto. Così utilizzerà: ascelle fogliari, tronchi abbattuti, pozze nelle rocce; ed ancora, nelle aree urbane e sub-urbane, micro- e macro-contenitori come sottovasi, copertoni, rottami, ecc.
OVA: Le ova misurano mezzo millimetro, nere, oblunghe.
Il rivestimento esterno (esocorion) appare ricoperto, se visto al microscopio, di innumerevoli tubercolosità emisferiche. L'esocorion permette anche la vita in periodi freddi o con scarse precipitazioni, entrando, l'ovo, in diapausa. Anzi, con l'inverno, la femmina depone le ova 'invernali', simili alle estive ma in grado di ibernare.
LARVA: sono acquatiche, lunghe quasi un centimetro nelle 'immagini'.
Nelle foreste originarie, i predatori mantengono in equilibrio la specie, in ambienti urbani, i nostri, la pressione predatoria si annulla ed Aedes cambia la propria nicchia ecologica, colonizzando focolai larvali 'artificiali'.
PUPA: In essa è distinguibile, come in tutte le zanzare, un addome ed un cefalotorace nella cui parte dorsale sono inserite due strutture mobili, le trombette, che contengono gli spiracoli coi quali la pupa può respirare l'ossigeno atmosferico.
IMPORTANZA SANITARIA:Gli agenti patogeni di cui può farsi portatore Aedes sono:
A-
Arbovirus (dengue, febbre giella, encefalite giapponese). Questi patogeni non sono presenti in Europa, anche se c'è sempre il rischio di uno spostamento della presenza virale dovuta a scambi commerciali, flussi turistici o, sembrerebbe, all'aumento della temperatura media globale della Terra. Un esempio dell'introduzione di patogeni nell'area mediterranea si è avuta di recente col virus del West Nile (WN).
B-
Filarie (parassiti elmintici della superfamiglia Filarioidea): alcuni casi si sono avuti, ricordo, nella Pianura Padana.
SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA IN ITALIA: Dispongo di alcuni dati dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) relativi al 2003.
Aedes albopictus, secondo questo report, è presente con focolai in 12 regioni e 260 comuni. Assolutamente eradicati sarebbero i focolai della provincia di Cagliari. In Italia i focolai sono principalòente diffusi nel Nord-Est: nel sud, per le sue caratteristiche fisiche e climatiche, la presenza non è estesa.
Sembra che la via d'ingresso sia stata Genova (il porto???), mentre il Veneto la colonizzazione è avvenuta con l'importazione di copertoni usati dagli Stati Uniti.
Noi possiamo fare TANTO per controllare l'areale di morbilità di Aedes albopicta: controllare le acque stagnanti. coprire le concavità naturali ed artificiali in cui possano maturare ova e larve, controllo dei tombini e strutture simili. A Roma , secondo le notizie di cui dispongo, sono in commercio erogatori di larvicidi biologici (a base di Bacillus thurigiensis).
Comunque, sapendo che molto si può fare con opere di prevenzione , avendo fiducia nel nostro personale sanitario e , soprattutto, conoscendo la scarsa infettività odierna di questo vettore ai giorni nostri ed alle nostre latitudini,
è ragionevole essere sicuri di non esser preda di strane ed oscure malattie tropicali.