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La Zanzara tigre



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: La Zanzara tigre
MessaggioInviato: 30/04/2014, 16:14 
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Iscritto il: 10/03/2014, 19:54
Messaggi: 26
Località: Firenze
Nome: Carlo Alberto Varlani
Caldo che pian piano si avvicina, e col caldo tempo di afa e di zanzare. Così, da qualche anno è scoppiato anche in Italia l'incubo della cosiddetta zanzara -tigre, lasciandoci sgomenti di fronte ad un problema che, credo, problema non è. O, perlomeno, non terrificante.
Aedes albopictus è una zanzara proveniente dall'Asia. Dal punto di vista tassonomico si classifica così:
Ordine Ditteri
Sottordine Nematoceri
Famiglia Culicidi
Genere Aedes
Sottogenere Stegomyia

Non è propriamente un parassita, bensì un vettore, in particolare di virus dell'encefalite e della dengue.
Ma, a differenza di Aedes aegypti il cui aerale è rimasto confinato nelle zone tropicali e sub-tropicali, la zanzara-tigre, forte di una più singolare plasticità biologica, ha esteso il suo aerale: portata nei climi temperati probabilmente da pneumatici e copertoni usati, con acqua ristagnante, ha esteso il so areale ed è divenuta specie sinantropica.
CICLO BIOLOGICO: Dopo l'accoppiamento in volo col maschio, la femmina cerca un animale omeotermo, per il pasto ematico destinato allo sviluppo delle uova (od ova, come diceva il mio professore). Le ova vengono fissate, in una zona acquosa come stagni, laghi o fiumi, ad un supporto fisso, come fili d'erba. Le ova sommerse dall'acqua (anche dopo un temporale) danno origine a larve che subiscono 4 mute, dando origine, dopo una settimana, alla larva matura che origina la pupa. Dopo 36 ore, la pupa sfarfalla l'adulto ( o immagine)

ANATOMIA E FISIOLOGIA DELL'ADULTO

L'adulto presenta un spiccato dimorfismo sessuale, con maschio più piccolo. La colorazione è nera con scaglie bianco-argentate che assumono l'aspetto di una bianda bianca longitudinale sulla parte dorsale del torace e di vere e proprie fasce sull'addome e sugli arti. Altro carattere diagnostico è la presenza, sul terzo paio di zampe, di tarsi con bande bianche sui primi quattro segmanti, mentre il quinto è interamente bianco. La tibia è uniformamente scura.
E' un insetto diurno che vola a circa 50 cm dal suolo e raramente si sposta per più di 500 metri dal focolaio larvale.
Entrambe i sessi si nutrono di miele e sostanze zuccherine anche se, come in tutti i Ditteri Nematoceri, la femmina ha bisogno periodicamente di un pasto di sangue per lo sviluppo delle ova. I picchi di maggior incidenza delle punture si hanno all'aperto, nelle prime ore del mattino ed al crepuscolo.
Il periodo ( ciclo gonotrofico) che intercorre tra il pasto di sangue e la deposizione delle ova è di 5 giorni: una femmina può deporre da 240 a 350 ova nella sua vita.
I FOCOLAI:Qualunque cavità di acqua dolce, naturale od artificiale, al chiuso od all'aperto. Così utilizzerà: ascelle fogliari, tronchi abbattuti, pozze nelle rocce; ed ancora, nelle aree urbane e sub-urbane, micro- e macro-contenitori come sottovasi, copertoni, rottami, ecc.
OVA: Le ova misurano mezzo millimetro, nere, oblunghe.
Il rivestimento esterno (esocorion) appare ricoperto, se visto al microscopio, di innumerevoli tubercolosità emisferiche. L'esocorion permette anche la vita in periodi freddi o con scarse precipitazioni, entrando, l'ovo, in diapausa. Anzi, con l'inverno, la femmina depone le ova 'invernali', simili alle estive ma in grado di ibernare.
LARVA: sono acquatiche, lunghe quasi un centimetro nelle 'immagini'.

Nelle foreste originarie, i predatori mantengono in equilibrio la specie, in ambienti urbani, i nostri, la pressione predatoria si annulla ed Aedes cambia la propria nicchia ecologica, colonizzando focolai larvali 'artificiali'.
PUPA: In essa è distinguibile, come in tutte le zanzare, un addome ed un cefalotorace nella cui parte dorsale sono inserite due strutture mobili, le trombette, che contengono gli spiracoli coi quali la pupa può respirare l'ossigeno atmosferico.

IMPORTANZA SANITARIA:
Gli agenti patogeni di cui può farsi portatore Aedes sono:
A- Arbovirus (dengue, febbre giella, encefalite giapponese). Questi patogeni non sono presenti in Europa, anche se c'è sempre il rischio di uno spostamento della presenza virale dovuta a scambi commerciali, flussi turistici o, sembrerebbe, all'aumento della temperatura media globale della Terra. Un esempio dell'introduzione di patogeni nell'area mediterranea si è avuta di recente col virus del West Nile (WN).
B- Filarie (parassiti elmintici della superfamiglia Filarioidea): alcuni casi si sono avuti, ricordo, nella Pianura Padana.

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA IN ITALIA
: Dispongo di alcuni dati dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) relativi al 2003.
Aedes albopictus, secondo questo report, è presente con focolai in 12 regioni e 260 comuni. Assolutamente eradicati sarebbero i focolai della provincia di Cagliari. In Italia i focolai sono principalòente diffusi nel Nord-Est: nel sud, per le sue caratteristiche fisiche e climatiche, la presenza non è estesa.
Sembra che la via d'ingresso sia stata Genova (il porto???), mentre il Veneto la colonizzazione è avvenuta con l'importazione di copertoni usati dagli Stati Uniti.

Noi possiamo fare TANTO
per controllare l'areale di morbilità di Aedes albopicta: controllare le acque stagnanti. coprire le concavità naturali ed artificiali in cui possano maturare ova e larve, controllo dei tombini e strutture simili. A Roma , secondo le notizie di cui dispongo, sono in commercio erogatori di larvicidi biologici (a base di Bacillus thurigiensis).

Comunque, sapendo che molto si può fare con opere di prevenzione , avendo fiducia nel nostro personale sanitario e , soprattutto, conoscendo la scarsa infettività odierna di questo vettore ai giorni nostri ed alle nostre latitudini,
è ragionevole essere sicuri di non esser preda di strane ed oscure malattie tropicali. :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: La Zanzara tigre
MessaggioInviato: 30/04/2014, 17:32 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32
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Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
Scusa Carlo Alberto,
capisco la buona volontà e le buone intenzioni, ma qual'è lo scopo di questa discussione che riporta dati non proprio aggiornati?
Roberto :to:

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 Oggetto del messaggio: Re: La Zanzara tigre
MessaggioInviato: 30/04/2014, 17:41 
 

Iscritto il: 21/09/2009, 9:34
Messaggi: 1535
Località: Padova
Nome: Gianfranco Salvato
Anch'io mi chiedo il senso di questo intervento. Dati vecchi, approssimati e direi assurdi.
Se vuoi vedere cosa sono i tuoi "focolai" vieni a vedere le migliaia di Zanzare tigre che frequentano qualsiasi giardinetto di Padova città e provincia. Dall'alba al tramonto specialmente in estate/autunno quando entri in casa ne hai in abbondanza attaccate sulla pelle e sui vestiti ed a molta gente provocano ponfi per giorni.
L'idea di usare il B. turingense è per un entomologo quantomeno assurda visto che il suddetto è il responsabile della fine della bachicultura in Italia e della grande rarefazione dei lepidotteri.
Sono il solito biologo brontolone.
Ciao
Gianfranco


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 Oggetto del messaggio: Re: La Zanzara tigre
MessaggioInviato: 30/04/2014, 17:47 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32
Messaggi: 5642
Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
Scusa Gianfranco, ma il Bacillus thuringiensis che risulta attivo contro le larve di zanzara nulla può contro i lepidotteri quindi le colpe vanno cercate altrove (leggi prodotti chimici) !!!
Roberto :to:

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 Oggetto del messaggio: Re: La Zanzara tigre
MessaggioInviato: 30/04/2014, 17:55 
 
avevo letto che del Bacillus ci sono varie sottospecie, razze e che [probabilmente?] erano efficaci su certe specie e altre su altre specie, quindi visto che non so se ciò corrisponde e non so nemmeno, se può corrispondere, a verità, qualcuno mi delucida gentilmente?


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 Oggetto del messaggio: Re: La Zanzara tigre
MessaggioInviato: 30/04/2014, 21:28 
 

Iscritto il: 21/09/2009, 9:34
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Località: Padova
Nome: Gianfranco Salvato
Hemerobius ha scritto:
Scusa Gianfranco, ma il Bacillus thuringiensis che risulta attivo contro le larve di zanzara nulla può contro i lepidotteri quindi le colpe vanno cercate altrove (leggi prodotti chimici) !!!
Roberto :to:




Qualche anno fa nel Veneto era stato vietato nei frutteti (era stato utilizzato contro i lepidotteri e colpiva anche il baco da seta) se però mi dite che vi sono diverse varietà del Bacillus allora mi arrendo!
Gianfranco


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 Oggetto del messaggio: Re: La Zanzara tigre
MessaggioInviato: 30/04/2014, 21:49 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32
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Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
Vi sono diverse "varietà" di Bacillus thuringiensis! Contro le zanzare si usa l'israelensis, contro i lepidotteri il kurstaki (ed altre), contro i coleotteri il tenebrionis. Non mi risulta però questo divieto, problemi al baco da seta li diede l'Insegard, un insetticida chimico di tipo ormonale. Sei sicuro di ricordare bene?
Roberto :to:

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 Oggetto del messaggio: Re: La Zanzara tigre
MessaggioInviato: 30/04/2014, 21:53 
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Iscritto il: 08/11/2010, 12:40
Messaggi: 1722
Località: Brescia
Nome: Mauro Agosti
Gianfranco, non è che ti confondi con il Fenoxycarb? Questo insetticida carbammato aveva un'azione ormono simile e impediva alle larve di compiere la metamorfosi a crisalide (nel caso del baco quindi di filare il bozzolo). È stato ritirato dal mercato poco dopo la sua immissione in commercio. Non ricordo che alcun ceppo di Bacillus thuringiensis sia mai stato messo sotto accusa per aver creato problemi ai bachi da seta....
:hi:

Preceduto di poco da Roberto :lol: il Fenoxycarb è il principio attivo dell'Insegar.


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 Oggetto del messaggio: Re: La Zanzara tigre
MessaggioInviato: 01/05/2014, 23:38 
 

Iscritto il: 21/09/2009, 9:34
Messaggi: 1535
Località: Padova
Nome: Gianfranco Salvato
magosti ha scritto:
Gianfranco, non è che ti confondi con il Fenoxycarb? Questo insetticida carbammato aveva un'azione ormono simile e impediva alle larve di compiere la metamorfosi a crisalide (nel caso del baco quindi di filare il bozzolo). È stato ritirato dal mercato poco dopo la sua immissione in commercio. Non ricordo che alcun ceppo di Bacillus thuringiensis sia mai stato messo sotto accusa per aver creato problemi ai bachi da seta....
:hi: Preceduto di poco da Roberto :lol: il Fenoxycarb è il principio attivo dell'Insegar.



Avevo avuto queste informazioni da un agronomo della forestale (e mi ero fidato) :cry:
Sorry
Gianfranco


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 Oggetto del messaggio: Re: La Zanzara tigre
MessaggioInviato: 22/08/2023, 18:54 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Ma che ci fa questa discussione nella sezione bibliografica?

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Ultimo bump di Speleologo effettuato il 22/08/2023, 18:54.


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