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Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)



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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 17:31 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
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Nome: Francesco Izzillo
marco villa ha scritto:
Molto interessante! Non ho mai visto dei simili prati rocciosi sull'Appennino romagnolo. Ricordi di aver mai visto saltare qualche ortottero in quei prati?

Saltano, saltano...ma il coccinellaro (ormai) non ce la fa più ad inseguirli! :sma:

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Francesco Izzillo


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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 17:38 
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Per quanto riguarda le stentatissime piante di prima, la causa principale di questo tipo di crescita non è tanto da ricercare nelle condizioni climatiche, o nel suolo ridotto ad uno strato minimo, quanto nell'effetto del pascolo, che impedisce il ripristinarsi dell'originario ambiente boschivo.

I principali responsabili sono questi, che pascolano regolarmente, in branchi di solito piccoli ma accurati nel brucare, proprio su questi terreni calcarei in pendenza.

Monte_Lupone_12a.JPG



Ogni tanto ci si aggiungono le mucche, anche se di solito stazionano nel sottostante Campo di Segni.
Monte_Lupone_12b.JPG



E l'ultima rasata la danno le pecore, che si spostano su tutti i rilevi della zona e nel Campo di Segni, dove vanno ad abbeverarsi insieme a mucche e cavalli. Fortunatamente negli ultimi anni l'allevamento delle capre nel Lazio si è molto ridotto, e qui se ne vedono molto di rado (niente di personale contro le capre, ma si mangiano tutto).
Monte_Lupone_12c.JPG



Comunque sia, l'elemento predominante della zona è la roccia, bianca roccia calcarea (dovrebbe essere del periodo Cretaceo, ma dovrei andare a controllare sulla carta geologica) che affiorando viene continuamente corrosa dalla pioggia e dalle acque dilavanti. Si formano così tutte le tipiche strutture delle zone carsiche, con cui evito di affliggervi. Vi mostro solo alcune forme curiose prodotte dall'erosione sui frammenti calcarei superficiali.

Un risultato abbastanza frequente è la formazione di fori nella roccia, sia su quella in posto che su pietre staccate. A volte ricordano parti scheletriche.

Monte_Lupone_13.JPG



La testa di una cernia

Monte_Lupone_13b.JPG



In certi casi, una serie di fori su una lastra di roccia può ricordare l'impronta di una zampa.

Monte_Lupone_13c.JPG



Oltre al lavoro della Natura, ci si mette pure l'uomo a creare misteriosi oggetti in pietra, come questo strano imbuto ovale, grande quanto una vasca da bagno, con tanto di foro di scarico, scavato per non si sa quale motivo in un grosso blocco di roccia affiorante (l'avevo già proposto tempo fa sperando che qualcuno sapesse a che poteva servire).

Monte_Lupone_14.JPG



Continua →

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 17:43 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
marco villa ha scritto:
Molto interessante! Non ho mai visto dei simili prati rocciosi sull'Appennino romagnolo. Ricordi di aver mai visto saltare qualche ortottero in quei prati?

A fine estate saltano da tutte le parti, ma in 48 anni di ricerche entomologiche confesso di non aver mai raccolto un solo ortottero! Se non per sbaglio in trappola. Ogni tanto li fotografo.

f.izzillo ha scritto:
Saltano, saltano...ma il coccinellaro (ormai) non ce la fa più ad inseguirli!

Ce la fa, ce la fa.

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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 17:47 
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57
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Nome: Roberto Rattu
Julodis ha scritto:
Oltre al lavoro della Natura, ci si mette pure l'uomo a creare misteriosi oggetti in pietra, come questo strano imbuto ovale, grande quanto una vasca da bagno, con tanto di foro di scarico, scavato per non si sa quale motivo in un grosso blocco di roccia affiorante (l'avevo già proposto tempo fa sperando che qualcuno sapesse a che poteva servire).

C'è per caso un ovile nei pressi?


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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 18:11 
 

Iscritto il: 03/02/2015, 11:23
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Nome: Giuseppe Cancelliere
L'imbuto ovale di pietra potrebbe essere servito a misurare quantità definite di derrate alimentari (cereali, grano...) magari prodotte in quell'area nell'antichità. Il foro, opportunamente aperto/chiuso, posto su una superficie di terreno in parte scavata, poteva essere un modo per vuotare il bacino ponendovi sotto un sacco, posto nella buca del terreno. Forse il luogo si trova in una zona di passaggio per la transumanza e il commercio? In Basilicata ho visto rocce scavate per questo uso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 20:52 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:44
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Nome: Augusto Franzini
A me le curiosità botaniche piacciono! Aspetto!
:hi:

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Augusto (aug)
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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 20:57 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Fumea crassiorella ha scritto:
C'è per caso un ovile nei pressi?

Si, a una cinquantina di metri o poco più.
Potrebbe servire per ammazzare la pecora e il foro a far scolare il sangue?

aguaplano ha scritto:
L'imbuto ovale di pietra potrebbe essere servito a misurare quantità definite di derrate alimentari (cereali, grano...) magari prodotte in quell'area nell'antichità. Il foro, opportunamente aperto/chiuso, posto su una superficie di terreno in parte scavata, poteva essere un modo per vuotare il bacino ponendovi sotto un sacco, posto nella buca del terreno. Forse il luogo si trova in una zona di passaggio per la transumanza e il commercio? In Basilicata ho visto rocce scavate per questo uso.

Nell'antichità sicuramente no, perchè lo scavo della cavità ellittica è recente, presumo negli ultimi 5-10 anni, certamente non di più, perchè la superficie è ancora liscia, priva di segni di scioglimento del calcare, non mostra segni di corrosione o di ossidazione, e neppure crescita di licheni. O l'hanno fatto da poco, o lo puliscono regolarmente.

Il foro non poteva essere usato come dici, perchè il bordo della "vasca" è a livello del suolo, ed il resto è interrato. Il foro sarà 40-50 cm più in basso, e quindi parecchio infossato nel terreno (si vede che porta ad una specie di condotto che scende più in basso). La cosa strana è che invece le pareti del foro sembrano mostrare segni di erosione. Forse hanno sfruttato una roccia già forata, oppure hanno allargato una vasca che in origine era più piccola.

Per la transumanza, credo di si.

aug ha scritto:
A me le curiosità botaniche piacciono! Aspetto!
:hi:

Se ritrovo qualche foto del soggetto (o sarebbe meglio dire dei soggetti) ti accontento. Altrimenti devi aspettare che ci torni (dopo il 6 gennaio, perchè da domenica prossima non avrò la badante fino all'epifania, e non potrò andarmene in giro per monti) e faccia qualche altra foto.
Inoltre, a pochi metri di distanza cè un mucchio di pezzi di roccia che presumo siano le parti asportate per scavare quella specie di conca, e anch'esse sono belle bianche, a spigoli vivi, e non interrate, ma solo circondae dal manto erboso, per cui devono stare lì al massimo da pochi anni.

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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 21:21 
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Nome: Marco Villani
Julodis ha scritto:
A fine estate saltano da tutte le parti, ma in 48 anni di ricerche entomologiche confesso di non aver mai raccolto un solo ortottero! Se non per sbaglio in trappola. Ogni tanto li fotografo.

Se non ti va non raccoglierli, ma se magari fai qualche foto a quelli che ti capitano...
Era giusto per sapere cosa gira in un posto così peculiare.
:hi:

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La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]


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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 21:43 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
marco villa ha scritto:
Julodis ha scritto:
A fine estate saltano da tutte le parti, ma in 48 anni di ricerche entomologiche confesso di non aver mai raccolto un solo ortottero! Se non per sbaglio in trappola. Ogni tanto li fotografo.

Se non ti va non raccoglierli, ma se magari fai qualche foto a quelli che ti capitano...
Era giusto per sapere cosa gira in un posto così peculiare.
:hi:

Se ti servono, quando mi capitano te li posso pure prendere, soprattutto quando me li trovo nel retino da falcio. Ma ti avverto che non li conosco per niente e magari ti piglio tutte banalità.

In realtà, i posti così sono abbastanza diffusi nel Lazio, Campania, Abruzzo, ed in generale nelle zone che in passato sono state sottoposte prima a disboscamento e poi a pascolo eccessivo. Probabilmente da voi non è così perchè gran parte degli animali d'allevamento non vive allo stato brado o semibrado come qui.

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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 21:55 
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Julodis ha scritto:
Per quanto riguarda le stentatissime piante di prima, la causa principale di questo tipo di crescita non è tanto da ricercare nelle condizioni climatiche, o nel suolo ridotto ad uno strato minimo, quanto nell'effetto del pascolo

Qualcosa di molto simile si trova qui da me in tutt'altro ambiente, il Bosco della Mesola, dove paradossalmente animali di allevamento non ne entrano da decenni, ma ci sono fin troppi ungulati; non tanto ora che ci sono praticamente solo cervi (fra i 200 e i 300, non sono aggiornatissimo, ma sono comunque tantini per 1000 ettari... Anzi, molti meno, perché parte del bosco non è a loro disposizione), ma fino a qualche anno fa c'erano in più diverse centinaia di daini che spazzavano via tutto! Ora fortunatamente li hanno abbattuti praticamente tutti, e il bosco si sta riprendendo in modo evidente dopo appena tre-quattro anni. Però è ancora possibile vedere qualche "bonsai naturale" come quelli fotografati da te; sono tutto sommato una bella curiosità da vedere :)

:hi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 22:34 
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Nome: Maurizio Gigli
Daniele Maccapani ha scritto:
Qualcosa di molto simile si trova qui da me in tutt'altro ambiente, il Bosco della Mesola, dove paradossalmente animali di allevamento non ne entrano da decenni, ma ci sono fin troppi ungulati; non tanto ora che ci sono praticamente solo cervi (fra i 200 e i 300, non sono aggiornatissimo, ma sono comunque tantini per 1000 ettari... è ancora possibile vedere qualche "bonsai naturale" come quelli fotografati da te; sono tutto sommato una bella curiosità da vedere:

Qui ci sono diversi posti con questi bonsai naturali. Ad esempio, sulle colline intorno a Tivoli ce e sono tantissimi, in particolare ci sono degli olivi sevatici veramente minuscoli (10-20 cm di altezza) che spuntano dalle crepe delle rocce. Ma di posti simili ce ne sono sparsi un po' ovunque sui Lepini, Ausoni, Aurunci, sui primi contrafforti appenninici, ma anche a Nord di Roma, andando versio Rieti, ecc.
I cervi in questo posto non ci sono, e nemmeno i daini, credo.
In compenso i daini ce li ho in un boschetto a 10 minuti da casa a Roma, appena fuori dal Grande Raccordo Anulare.

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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 23:07 
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La faggeta e i pascoli xerici e rocciosi non sono gli unici ambienti in quest'area. Appena sotto la faggeta, a partire da quote intorno a 800-900 m, sempre sui versanti settentrionali, si sviluppa un bosco misto con querce, aceri, carpini, cornioli, insomma il classico bosco misto di bassa montagna, generalmente con alberi di dimensioni limitate, poichè si tratta di ambienti che in passato sono stati frequentemente disboscati. Mancano quindi quasi completamente i vecchi e grandi alberi. C'è invece un gran numero di arbusti ed alberelli di rosacee di varie specie. E' un ambiente molto adatto a specie xilofaghe amanti di ambienti piuttosto assolati, con piante che non formano una volta continua. Si trovano diversi xilofagi xerofili, come sono gran parte dei Buprestidi, ma anche molti fitofagi, come Curculionoidei, Chrysomelidi, ecc. E' sempre un terreno molto roccioso e con forte pendenza, e questo rende un po' più difficoltoso muoversi, soprattutto sulle pietraie sparse qua e là. Questo ambiente non l'ho fotografato nell'ultima escursione, ma in seguito aggiungerò delle foto che dovrei aver fatto tempo fa.

Un altro ambiente completamente diverso è il prato del Campo di Segni (foto iniziale del primo post, in cui se ne vede circa la metà). Si tratta di un pascolo con erbe che crescono rigogliose su un terreno piatto, profondo e abbastanza umido, intorno ad 800 m di quota. Presumo che in passato fosse un lago, poi interratosi.
Viene usato come pascolo da mucche, cavalli e pecore, e ci sono alcuni piccoli laghi, sia di apparente origine carsica, sia artificiali, usati principalmente per abbeverare il bestiame. Credo che in passato fosse coltivato.

Del resto, in passato, credo fino alla Seconda Guerra Mondiale, da queste parti, e un po' su tutto l'Appennino centrale, coltivavano ovunque potevano, più o meno come ancora fanno, per esempio, sulle montagne del Marocco, anche a discrete altezze. Qui, per esempio, ho osservato terrazzamenti anche in quella valletta verde che si vede in alto a sinistra, presso il culmine del rilievo, intorno a 1000 m di quota. Per raggiungerla e coltivarla, in assenza di automobili, da Segni dovevano farsi qualche ora di scarpinata su un sentiero di montagna.

Monte_Lupone_16.JPG



Tornando al Campo di Segni, la presenza del bestiame ha ovviamente favorito la presenza di Coleotteri stercorari.
Ce ne sono parecchie specie, ma i più abbondanti, oltre ad alcuni Geotrupidae, sono i Copris, sia hispanus che lunaris, molto comuni soprattutto in quest'area.

Monte_Lupone_15.JPG



Ricordo che anni fa, sul pendio sulla destra, ho trovato centinaia di quelle "pere" di sterco, dove si sviluppano le larve dei Copris, portate in superficie dai cinghiali e/o maiali che avevano scavato puntando proprio a queste larve o pupe. Infatti le "pere" erano state spaccate e svuotate dell'inquilino. A tarda primavera, la zona di prato in foto diventa tutto un brulicare e svolazzare di Amphycoma carceli. Per qualche giorno, poi scompaiono fino all'anno successivo.
Nella boscaglia intorno, invece, ad inizio autunno si trova un numero impressionante di Trypocopris pyrenaeus splendens.
Gli Scarabaeus, invece, li trovo, anche se solo saltuariamente, nei pascoli rocciosi cacuminali.

Sarebbe anche un buon posto per necrofori, se non fosse per il fatto che è quasi impossibile ritrovare le trappole che vi si piazzano. I cani pastori, i cinghiali ed i maiali che girano in quella zona allo stato semiselvatico, riescono a scovarle tutte. Soprattutto cinghiali e maiali riescono a spostare anche pietre di 50 kg e oltre, per raggiungere una trappola con un pezzo di pesce o di pollo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 23:25 
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25
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Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
Fantastici paesaggi, il penultimo in particolare mi ricorda alcune location del Signore degli Anelli :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 16/12/2015, 23:40 
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Iscritto il: 30/12/2010, 11:51
Messaggi: 4474
Località: Messina
Nome: Giovanni Altadonna
Grazie Maurizio per questo bel post. :)

Interessanti le informazioni ecologiche riguardo i faggi "bonsai" e la pressione del pascolo.
Qui in Sicilia si assiste allo stesso fenomeno nei boschi dei Nebrodi (mi vengono in mente le faggete di Monte Soro, in particolare le zone di Portella Femmina Morta e Lago Maulazzo). Forti corrispondenze ci sono anche nei paesaggi, anche se con le dovute differenza nella geomorfologia dei luoghi.

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"L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere"
Sir Robert Baden Powell

Giovanni Altadonna


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 Oggetto del messaggio: Re: Monte Lupone (M. Lepini, Lazio)
MessaggioInviato: 17/12/2015, 11:42 
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57
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Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
Julodis ha scritto:
Fumea crassiorella ha scritto:
C'è per caso un ovile nei pressi?

Si, a una cinquantina di metri o poco più.
Potrebbe servire per ammazzare la pecora e il foro a far scolare il sangue?

Non saprei; a vederlo così direi un qualcosa o per la tintura, o per il lavaggio della lana o per la lavorazione di fibre tessili (oppure una trappola cromotropica gigante :D ).

:hi:


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