Forum Entomologi Italiani

Delphacidae?

Gentili amministratori e utenti di questo forum, siamo un'azienda che vernicia mobili in brianza e vi scriviamo perchè in questi giorni un piccolo "moscerino" sta causando danni incalcolabili su un particolare tipo di lavoro e non riusciamo a capire il perchè questo insetto si accanisca su questo e non su altre lavorazioni: non vi avremmo mai disturbato se la situazione non fosse veramente critica.
Mi spiego meglio: il lavoro in questione si compone di centinaia di tavoli (dimensioni 3 mt x 1 mt, quindi molto grandi) da laccare lucido color crema; il procedimento consiste nel verniciare i tavoli in una stazione robotizzata e da qui spostarli in una zona di appassimento. Il problema nasce proprio nella zona di appassimento: nonostante gli impianti siano certificati per non far entrare nulla (polveri, impurità, ecc), sembra che nulla possa impedire a questi insetti di entrare e andarsi a depositare....proprio sul tavolo appena verniciato! RISULTATO= tavolo da rifare.
Abbiamo provato a spegnere parzialmente le luci nella zona di appassimento, pensando che l'insetto fosse attirato dal particolare colore del tavolo, ma senza risultati. Abbiamo provato a mettere delle trappole per mosche, abbiamo provato a mettere i classici dispositivi per esterni per insetti, ma nulla.... a questo insetto piace il tavolo. E piace talmente tanto che x prova abbiamo portato uno di questi tavoli (già essiccato) all'esterno della nostra azienda.... nel giro di qualche secondo il tavolo è stato assalito e invaso da questi insetti...
Ho cominciato a studiare un pò di entomologia, cercando il perchè di questo fenomeno: forse l'insetto "pensa" che il tavolo sia un un grande fiore e che la vernice (di quel particolare colore) sia la melassa o il nettare che producono i pistilli dei fiori? Su una superficie così grande "pensano" di trovare una quantità importate di cibo? ...difficile controllare una cosa del genere.
Da qui le nostre domande: se fosse così come descritto, gli insetti vanno sul tavolo perchè "vedono" il colore? O per qualche altro motivo? Spero ci possiate aiutare a capire qualcosina in più sulla natura di questo insetto.
Le foto sono state scattate con un telefonino (mi scuso per la poca professionalità), se non fosse sufficiente x la sua identificazione domani posso recupare con qualche foto da fotocamera professionale.
Un aiuto per tutti: l'insetto è lungo 2/3 mm, ha il corpo scuro e 6 zampe metà gialle e metà nere, le ali sono 2 e più grandi di tutto il resto del corpo.
Ringraziamo tutti per il vostro prezioso contributo

Si tratta di afidi. Probabilmente non sono attirati dal colore, ma dall'odore lasciato dalla sostanza con cui verniciate i tavoli. Evidentemente contiene qualche composto volatile simile, o comunque scambiato con quello che questi insetti percepiscono per rintracciare le piante di cui vanno a succhiare la linfa.
Non sono un esperto di Omotteri, ma qualche altro membro del Forum vi saprà certamente dire qualcosa di più.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Non sono quello che si dice un vero esperto di afidi.....posso solo dire che come indicato da Maurizio questi individui della forma alata di afidi - chiamati anche volgarmente pidocchi delle piante - abbandonano la pianta sulla quale si sono formati e cercano attivamente una nuova pianta ospite, per fare questo sfruttano diversi meccanismi sia cromotropici (il colore), durante il volo, che di riconoscimento chimico attraverso punture di "assaggio" una volta posati su una nuova pianta.

Rimane il fatto che una volta arrivati sui tavoli ancora "freschi" di vernice provochino il danno. Ora non riesco a pensare ad una soluzione del problema che sarà da valutare con un esperto.

Per monitoraggio delle popolazioni, ricerche e studi su di essi gli studiosi sfruttano delle trappole attrattive colorate. Vengono impiegate delle bacinelle di colore giallo le cosiddette trappole di Moericke esse contengono acqua ed un tensioattivo (sapone) ma impedire di fatto l'accesso ai locali la vedo difficile.

Si potrebbe - ma è solo una ipotesi che mi è venuta in mente adesso.....forse anche un po balzana e quindi tutta da verificare - fornire loro una vasta superficie colorata di giallo che li induca a posarsi su di essa posizionata sul tetto o sulle pareti del locale di appassimento in modo che vengano intercettati prima della posizione dove sono ricoverati i tavoli.

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Danilo

Vi ringrazio per il riconoscimento e le soluzione proposte; ricordo che quando abbiamo fatto delle prove per capire se il colore era determinante, abbiamo posizionato all'aperto dei pannelli gialli, neri, blu, rossi e crema. Appena messi fuori gli afidi si sono accaniti sul giallo (con 6 o 7 unità) e sul crema (con 2 o 3 unità) e nessuno sugli altri colori. Proprio in questo senso avevo pensato di cambiare i classici tubi di neon bianchi all'interno del locale appassimento, con dei neon colorati, al fine di ingannare l'afido dal riconoscimento di un colore a lui gradito. Addirittura pensavo di mettere quei neon che utilizzano nelle discoteche che fanno diventare i colori bianchi degli azzurri/blu fosforescenti...ma è tutto da verificare.
Farò una ricerca sugli afidi e sulle loro abitudini

Ora...non mi intendo di luce ma penso che la lunghezza d'onda delle luci al neon sia diverso da quello dei pannelli colorati in giallo o crema e quindi gli afidi non li scelgono perché sono "tarati" su altre lunghezze e quindi non li notano. Come hai detto è tutto da verificare però.

Posso solo dire di provare a rivolgerti, data la vostra collocazione geografica, alla facoltà di agraria dell'Università di Milano per una consulenza.

Solo per curiosità ti dico che gli afidi alati reagiscono ai colori in due fasi,nella fase del volo sono attirati dalla lunghezza d'onda dell'azzurro poi quando ricercano le piante vengono attirati verso il suolo dalla colorazione verde o gialla atterrati sulla loro meta "assaggiano" la linfa delle piante per trovare l'essenza giusta.

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Danilo

Gentile sig. Mariani, mi dispiace che lei si sia approcciato all'entomologia per una faccenda così spiacevole.

Io le consiglierei di contattare il Prof Barbagallo di cui le indico l'indirizzo. E' uno studioso di Afidi e cono certo che potrà darle indicazioni utili.

Cordialmente

Marco

— S. BARBAGALLO,
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Fitosanitarie - sez. Entomologia,
Università degli Studi di Catania, Via S. Sofia 100 - 95123 Catania
(Italy),
e-mail: sebarbag@unict.it