Benvenuto Ospite | Iscriviti

Forum Entomologi Italiani

www.entomologiitaliani.net/forum
 
Oggi è 07/06/2024, 23:43

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

Microsibylla sechii Villani, 2021 - Hymenopodidae, Sibyllinae

XI.2019 - GABON - EE, Parc National des Monts de Cristal, Kinguélé, m 230 a.s.l., 0°26'25''N 10°16'26''E (at light), legit Daniele Sechi


nuovo argomento
rispondi
Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Pagina 1 di 2 [ 19 messaggi ]
Autore Messaggio
MessaggioInviato: 30/06/2021, 10:23 
Avatar utente

Iscritto il: 19/06/2012, 14:35
Messaggi: 5575
Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
È appena uscita la descrizione di questo nuovo genere e nuova specie, pubblicata sui Quaderni della Società per gli Studi Naturalistici della Romagna. Ho inserito il PDF qui.
Microsibylla sechii è una specie molto particolare, che sembra porsi come sister taxon di tutti gli altri Sibyllinae noti per via di alcuni caratteri decisamente plesiomorfici. Tuttavia mostra anche numerose apomorfie, sviluppate per il particolare stile di vita che sembra condurre. Pare infatti che questa specie viva sui tronchi coperti da muschi e felici epifite. Per questo motivo ha sviluppato alcuni adattamenti per muoversi e mimetizzarsi in tale ambiente. Credo che le foto in natura di Ehoarn Bidault siano esplicative di quanto questa specie sia adattata al suo micro-habitat. Tra l'altro dovrebbe essere il primo caso di un simile stile di vita in un Mantodeo africano, mentre altre specie "moss-dwelling" erano note per il Neotropico e per l'Asia tropicale.
La specie è dedicata a Daniele Sechi, che ne ha raccolto l'olotipo.
Questo è l'olotipo maschio, fotografato da Augusto Degiovanni.
microsibylla sechii dorsale.jpg


microsibylla sechii ventrale.jpg


Mentre questo è un giovane maschio (sub-adulto), fotografato in natura da Ehoarn Bidault.
microsibylla in natura.png


Marco :hi:


Top
profilo
MessaggioInviato: 30/06/2021, 10:36 
Avatar utente

Iscritto il: 04/02/2009, 17:49
Messaggi: 5431
Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
Bravo Marco!
:hp: :hp: :hp:

_________________
:hi:
Daniele


Top
profilo
MessaggioInviato: 30/06/2021, 11:19 
Avatar utente

Iscritto il: 03/04/2016, 15:25
Messaggi: 609
Località: Creazzo (VI)
Nome: Giulio Montanaro
Congratulazioni vivissime Marco :hp: :hp: :hp:
E complimenti al raccoglitore!
Ora tocca tornare sui Monti di Cristallo a cercare la femmina :mrgreen:

_________________
:hi:

Giulio


Top
profilo
MessaggioInviato: 30/06/2021, 12:23 
Avatar utente

Iscritto il: 21/02/2011, 15:25
Messaggi: 3875
Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
Complimenti Marco e Daniele! :birra:

_________________
Michele :D


Top
profilo
MessaggioInviato: 30/06/2021, 12:41 
Avatar utente

Iscritto il: 08/02/2010, 23:01
Messaggi: 6132
Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
Complimenti al raccoglitore e al descrittore :hp:
Liatongus ha scritto:
Ora tocca tornare sui Monti di Cristallo a cercare la femmina

pronto!

:hi:

_________________



Silvano


Top
profilo
MessaggioInviato: 30/06/2021, 12:56 
Avatar utente

Iscritto il: 10/05/2010, 22:31
Messaggi: 4354
Località: Gavorrano (GR)
Nome: marco bastianini
Complimenti a Marco per il lavoro ed a Daniele in quanto raccoglitore dell'olotipo.
Bellissime le foto in natura . :ok: :ok:
:hp: :birra: :hp: :birra: :hp:

_________________
:to: Marco
"Le foreste a precedere le civiltà, i deserti a seguire."
François-René de Chateaubriand


Top
profilo
MessaggioInviato: 30/06/2021, 17:46 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2010, 11:51
Messaggi: 4487
Località: Messina
Nome: Giovanni Altadonna
Complimenti vivissimi al descrittore e al raccoglitore. Bravissimi. :birra: :hi:

_________________
"L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere"
Sir Robert Baden Powell

Giovanni Altadonna


Top
profilo
MessaggioInviato: 30/06/2021, 18:23 
Avatar utente

Iscritto il: 23/06/2010, 11:11
Messaggi: 2784
Località: Cagliari
Nome: Gianpaolo Ruzzante
Complimenti a Marco e Daniele :birra:
Aspettiamo un atlante fotografico delle mantidi del Gabon :mrgreen:


Top
profilo
MessaggioInviato: 30/06/2021, 20:26 
 

Iscritto il: 08/12/2013, 1:52
Messaggi: 6752
Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
Complimenti a entrambi!! :hp:
:hi:


Top
profilo
MessaggioInviato: 01/07/2021, 11:41 
Avatar utente

Iscritto il: 23/06/2010, 19:05
Messaggi: 2568
Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
Congratulazioni Marco :birra: ,
una specie fantastica e decisamente intrigante sotto il profilo morfologico, comportamentale, biogeografico, filogenetico, ecc.
Le foto in natura rendono perfettamente l'idea della peculiarità della bestiola :o .

Un'altra bella scoperta che, immagino, ripaga Daniele per tutta la fatica e l'impegno dimostrati durante l'ultima spedizione in Gabon (...almeno a giudicare da quello che abbiamo visto sul Forum :D ).

Complimenti anche ad Augusto per le splendide foto che, sempre più spesso, vedo comparire nei lavori scientifici :ok: (...o forse sono io che non le ho mai notate :roll: :mrgreen: ).
:birra:

:hi:


Top
profilo
MessaggioInviato: 01/07/2021, 22:44 
Avatar utente

Iscritto il: 05/05/2010, 13:05
Messaggi: 216
Località: Padova
Nome: L. Alessandro Guariento
Non me ne vorranno gli amici del forum, ma che senso ha pubblicare nuovi taxa senza confrontarsi con gli specialisti di mantodei e passare attraverso un'adeguata peer-review?

Questa bella specie è certamente un Chroicopteridae, tutt'altra famiglia! Si verifichi in Schwarz & Roy (2019) per attestarne l'identificazione.

L'entusiasmo è certamente da apprezzare ma così si creano un mucchio di sinonimi e confusione, come nel caso della recente revisione sugli amelini mediterranei dove si aggiungono anche potenziali problemi di conservazione legati a sinonimie e svariate altre operazioni tassonomiche proposte senza un rigoroso lavoro di verifica.

Senza nulla togliere ai dati che comunque una pubblicazione come questa può offrire e per cui è giusto riconoscere qualche merito, invito a un costruttivo confronto con esperti e specialisti.


Top
profilo
MessaggioInviato: 02/07/2021, 9:54 
Avatar utente

Iscritto il: 19/06/2012, 14:35
Messaggi: 5575
Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
Caro Luis,
Innanzitutto, come fai a sapere che non è stata fatta peer-review? La revisione è stata fatta, sia da entomologi italiani legati alla rivista, i quali tuttavia non erano esperti di Mantodea, che da due mantodeologi internazionali.
Mi sembra che tu stia citando a pappagallo le parole di Schwarz nei suoi commenti al mio articolo per quanto riguarda l'attribuzione di Microsibylla ai Chroicopterigidae. Come ho detto a Schwarz, io non escludo assolutamente che sia un Chroicopterigidae. Anzi, tale famiglia era tra le migliori candidate quando dovevo decidere l'attribuzione del nuovo genere. Tuttavia numerose caratteristiche, come la caratteristica forma del pronoto (completamente diversa da quella di qualsiasi Chroicopterigidae), il caratteristico pattern delle tegmine, la II/III spina esterna delle protibie sovradimensionata, l'apofisi falloide bacilliforme ed in generale l'aspetto poco sclerificato dei genitali, mi hanno portato a metterlo tra i Sibyllinae. Anche trascurando la morfologia esterna, che come ben saprai è fortemente soggetta a convergenza evolutiva nei Mantodei, ti sfido a trovare un Chroicopteridae con genitali privi di separazione a tra aafa e pafa ed una spina apicale.
In ogni caso, ci tengo a chiarire che non mi stupirebbe affatto se si rivelasse un Chroicopteridae invece di un Hymenopodidae. Anzi, se effettivamente mi fossi sbagliato, ne sarei solo che felice (trascurando ovviamente i sentimenti più egoisti), visto che sarebbe il primo Chroicopteridae con un aspetto simile. Ma in tal caso concedimi questo errore, forse evitabile tramite il confronto con ulteriori esperti, considerando che fino a non troppo tempo fa Chroicopteridae e Sibyllinae erano membri della stessa famiglia e che i casi di trasferimenti di generi da una famiglia ad un altra completamente diversa sono stati molteplici vista l'ultima revisione dell'ordine, basata quasi esclusivamente sulla genetica e sui genitali.
Per quanto riguarda la mia revisione degli Amelini (perché "mediterranei"? Quello è un altro lavoro. Il mio tiene conto di tutte le specie) sinceramente non capisco il tuo disappunto. Privatamente ho cercato più volte di farmi spiegare da te quali fossero gli errori contenuti in tale articolo, ma non mi hai mai dato una risposta che non fosse del tipo "mancano le prove genetiche" (come se dovessimo istantaneamente cancellare dalla faccia della terra qualsiasi studio basato sulla morfologia). Sono consapevole del fatto che tu stia lavorando alla genetica di questo gruppo, ma questo non significa che il tuo approccio sia l'unico ad essere giusto. Nel mio lavoro ho speso diverse pagine per descrivere i caratteri usati e la loro importanza nell'arrangiamento tassonomico del gruppo. Io come sempre ti invito a spiegarmi per filo e per segno quali siano gli errori nel mio articolo. Che so io, fammi vedere i genitali di esemplari intermedi tra Parameles picteti e Parameles acuta, oppure mostrami altri esemplari di Ameles fasciipennis. Oppure spiegami per bene il motivo per cui un certo carattere morfologico che ho utilizzato non è valido. Non posso accettare che l'unico motivo per bocciare il mio lavoro sia "mancano le prove". Anche perché sembra che le sole prove che vadano bene siano quelle che devi portare tu. Inoltre ti faccio sapere che altri mantodeologi, di fama internazionale, hanno speso solo parole positive sulla mia revisione.
Infine, non vedo perché denigrare pubblicamente i miei lavori in questo modo. Ovviamente puoi contestarli, ma fammi il piacere di portare qualche prova a tuo sostegno. Dire semplicemente "verifica Schwarz et Roy", senza spiegare in cosa tale lavoro sarebbe in contrasto con il mio, non mi pare sufficiente. Io non mi sono mai permesso di scrivere o dire davanti a tutti che hai sbagliato questo o quest'altro. Al più i tuoi errori (dai quali neanche tu sei esente) li racconto privatamente agli amici entomologi, come mero espediente goliardico. Ma rimangono tra me e l'interlocutore.
Detto questo, voglio farti sapere che questo leggero clima di guerra che si è creato tra noi non mi piace e vorrei si distendesse. Non so se ce l'hai con me perché non ho voluto collaborare con il tuo team sugli Amelini o per altri motivi. Da parte mia ovviamente non c'è alcun tipo di odio. Anche perché... se ho sbagliato ad attribuire un nuovo genere ad una famiglia invece che ad un'altra non mi pare sia morto nessuno. Altrimenti sai che strage, visti i generi descritti in famiglie sbagliate fino a tempi recenti. Insomma, io spero in una svolta pacifica dei nostri rapporti. Fammi sapere se ne vuoi discutere in privato, anche a telefono (il mio numero ce l'hai).
Marco :hi:


Top
profilo
MessaggioInviato: 02/07/2021, 11:18 
Avatar utente

Iscritto il: 21/05/2009, 14:59
Messaggi: 6963
Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
Mi permetto di intervenire perchè mi pare che da alcuni anni la "scena" della mantidologia (?) italiana si stia un po' scaldando. Questo forse perchè le mantidi stanno diventando sempre più popolari tra gli allevatori e gli appassionati in generale, complice anche il fatto che sono state rinvenute alcune specie alloctone, forse complice anche il fatto che le mantidi non sono state studiate a fondo in passato e ora invece sono in molti ad occuparsene. In ogni caso, mi piacerebbe sapere perchè ci deve essere questo rapporto di conflittualità. Noi tassonomi siano pochi, in via di estinzione, tutti ci scansano e ci considerano come dei fossili viventi fuori dal tempo e dallo spazio, non abbiamo risorse e non abbiamo posti in cui fare della nostra passione un lavoro, eppure troviamo le energie per scannarci.
Mi chiedo se, invece, non sarebbe più costruttivo fare le cose insieme, creando un bel gruppo di lavoro. Io mi occupo di due famiglie, Oedemeridae e Cerambycidae. Sulla prima siamo in 3 a lavorarci, in Europa e in questo momento: pubblichiamo insieme, collaboriamo, ci passiamo bestie e opinioni. Sul secondo invece ognuno tenta di coltivare il proprio orticello e si è instaurata una specie di guerra tra poveri per cui per descrivere una specie in più bisogna fare le cose in fretta senza farlo sapere ai colleghi e, in alcuni casi, inventandosi le specie nuove da descrivere. Tra i due approcci preferisco il primo tanto che non nascondo che ho già pensato di abbandonare lo studio della prima famiglia perchè onestamente, visto che di una passione si tratta, non ho proprio voglia di farmi il sangue amaro.
La domanda che mi pongo quindi è, cui prodest? O, se volete, è proprio necessario e salutare avere queste dinamiche?

_________________
Riccardo Poloni
La dignità degli elementi
la libertà della poesia,
al di là dei tradimenti degli uomini
è magia, è magia, è magia...
Negrita, Rotolando verso sud


Top
profilo
MessaggioInviato: 02/07/2021, 11:54 
Avatar utente

Iscritto il: 05/05/2010, 13:05
Messaggi: 216
Località: Padova
Nome: L. Alessandro Guariento
Caro Marco, nulla di personale contro di te. In più persone, alcune certamente più preparate di me, abbiamo cercato di spiegarti le motivazioni per cui pubblicare con queste modalità non porta beneficio a nessuno. Poi ognuno fa come vuole ma un forum è fatto per esprimere opinioni diverse ed è giusto che emergano, senza voler offendere nessuno.

Non voglio andare molto oltre. Argomentazioni ti sono già state date quì https://www.researchgate.net/publicatio ... e/comments . Fra l'altro, ti rispondo che il fatto che si trattasse di una famiglia diversa è emerso prima ancora che uscisse il commento del Dr. Schwarz, parlandone con il collega specialista Battiston che potrebbe confermartelo. Basta del resto conoscere un po' a fondo la letteratura recente per farsi venire molti dubbi, che avrebbero dovuto essere diramati discutendone con un esperto prima della pubblicazione (e non dopo, a maggior ragione se tu stesso non eri convinto).

Riporti poi informazioni non veritiere perché non ho mai detto che il problema è esclusivamente la mancanza di genetica, anzi, sai bene (anche perché ti è stato ribadito da altri) che le problematiche principali dei tuoi lavori recenti sono altre. Se poi ti viene detto che "non ci sono prove" è a causa della scarsità di esemplari (magari di un solo sesso, oppure esclusivamente foto e in vari casi nemmeno quelle) utilizzati per revisionare gruppi sui i quali sono già stati spesi fiumi di parole circa l'elevata variabilità, l'esigenza di una tassonomia integrata ecc.

In ogni caso, se avrai ragione lo diranno le pubblicazioni che seguiranno e chi ti citerà, che potrà verificare ed eventualmente valorizzare (in sede di pubblicazione scientifica) quanto dici. Se i tuoi lavori verranno supportati sarò il primo a rendertene merito, anche perché non c'è nessuna antipatia. Personalmente la chiudo quì.

PS Vedo ora il commento di Riccardo Poloni, con cui sono d'accordo veramente su tutto. Personalmente sono sempre molto disponibile a collaborare, credo sia la strada giusta proprio per le ragioni che hai citato. Mi auguro anch'io che si trovi un clima ottimale, ma bisogna superare la mentalità di voler pubblicare a tutti i costi, con meno autori possibili e possibilmente primi. A chi giova mi domando anch'io? Per far fronte a questo problema, nel mio gruppo cerchiamo di equilibrare il contributo di tutti e in caso di fare a rotazione per il primo autore. Ma non sempre è facile mettere assieme teste diverse...


Top
profilo
MessaggioInviato: 02/07/2021, 12:40 
Avatar utente

Iscritto il: 21/05/2009, 14:59
Messaggi: 6963
Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
Quello che intendevo non è neanche creare un gruppo industriale in cui tutti fanno tutto e si fa a turno per il primo autore (cos'è? La lotteria?). Intendevo che in un gruppo in cui ci si confronta è normale che ci si confronti su tutto e si condividano le pubblicazioni, poi ognuno segue la propria linea di ricerca e fa da primo autore negli articoli che scrive. Per esempio, se marco riceve esemplair da studiare e si ritrova una nuova specie, sarà il pirmo autore e magari uno dei tanti in una revisione genetica a cui contribuirà con la competenza morfologica. É così che funziona.
In ogni caso, il mio era un invito rivolto a entrambe le parti, non me ne vogliate se mi sono intromesso.

_________________
Riccardo Poloni
La dignità degli elementi
la libertà della poesia,
al di là dei tradimenti degli uomini
è magia, è magia, è magia...
Negrita, Rotolando verso sud


Top
profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
nuovo argomento
rispondi
Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Pagina 1 di 2 [ 19 messaggi ]

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a: