Benvenuto Ospite | Iscriviti

Forum Entomologi Italiani

www.entomologiitaliani.net/forum
 
Oggi è 07/06/2024, 9:49

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

domanda su Berlese



nuovo argomento
rispondi
Pagina 1 di 1 [ 12 messaggi ]
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: domanda su Berlese
MessaggioInviato: 21/11/2011, 23:24 
Avatar utente

Iscritto il: 23/03/2011, 20:09
Messaggi: 93
Località: provincia viterbo
Nome: david box
mi serve una delucidazione....quando ho sistemato la terra nel berlese(nel mio caso una bottiglia) con che tipo di lampada devo illuminarla?posso tenerla fuori al sole anche se le temperature scendono vicino allo 0?
grazie e scusate per le domande banali....


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: domanda su Berlese
MessaggioInviato: 22/11/2011, 0:00 
Avatar utente

Iscritto il: 01/11/2010, 21:21
Messaggi: 2083
Località: Brescia
Nome: Mario Grottolo
La lampada deve scaldare.
ciao
Mario


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: domanda su Berlese
MessaggioInviato: 22/11/2011, 0:12 
Avatar utente

Iscritto il: 23/03/2011, 20:09
Messaggi: 93
Località: provincia viterbo
Nome: david box
perfetto,anzi,mica tanto.... :lol:
grazie mille Mario!! :hi: :hi: :hi:


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: domanda su Berlese
MessaggioInviato: 22/11/2011, 0:43 
 

Iscritto il: 21/09/2009, 9:34
Messaggi: 1535
Località: Padova
Nome: Gianfranco Salvato
La lampada deve scaldare perchè il terriccio si secchi, per cui anche il sole invernale serve purchè non ci sia troppa umidità (se c'è nebbia portala dentro sopra una stufa o un termo).
Piuttosto della bottiglia sarebbe meglio (specialmente d'inverno) un tubo di tela che fa uscire l'umidità, cosa che non succede dalla bottiglia (o è molto più lento).
Ciao
Gianfranco


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: domanda su Berlese
MessaggioInviato: 22/11/2011, 0:51 
Avatar utente

Iscritto il: 23/03/2011, 20:09
Messaggi: 93
Località: provincia viterbo
Nome: david box
beh per l'umidità è un po' un problema...sto a 400 mt dal lago di Bolsena...e se lo tenessi non lontano dal termosifone / stufa? :? magari sotto...
è che una lampada calda non ce l'ho al momento....


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: domanda su Berlese
MessaggioInviato: 22/11/2011, 2:03 
Avatar utente

Iscritto il: 14/01/2010, 0:10
Messaggi: 3603
Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
Nel "Berlese" lo strato di terriccio è posto sopra una rete che riesca a trattenerlo consentendo al tempo stesso il passaggio dei piccoli artropodi.
Man mano che lo strato superiore tende ad asciugarsi, le bestiole tenderanno a "interrarsi" sempre più per restare nelle condizioni ottimali di umidità.
Così facendo, raggiungeranno la rete e cadranno nel contenitore posto al di sotto.
Con una lampada (una comune lampadina ad incandescenza) si velocizza l'essicazione degli strati superiori e inoltre le bestiole sono infastidite dalla luce.
Questo fa sì che la fuga verso il buio e lo strato più umido da parte dei piccoli ospiti risulti più rapida, anche per le specie che meno risentono di piccole variazioni dell'ambiente.
Teoricamente, in questo modo, si dovrebbe riuscire a raccogliere la quasi totalità di artropodi presenti.
Nella foto qui sotto l'apparecchio è costituito da un setaccio a maglie larghe (3/5 mm) posto direttamente dentro ad un grosso imbuto il cui fondo del cannello termina in un flacone contenente alcol (meglio usare acqua con sale e un po' di detersivo liquido o aceto e sale, altrimenti gli esemplari restano rigidi).
Setaccio e imbuto li puoi trovare in rivendite di articoli plastici o di prodotti per l'agricoltura.

Berlese.jpg



:hi:

_________________
ImmagineGiovanni
Pactolinus gigas (Paykull, 1811)


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: domanda su Berlese
MessaggioInviato: 22/11/2011, 14:47 
Avatar utente

Iscritto il: 10/03/2011, 22:48
Messaggi: 529
Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
Quello illustrato da Pactolinus è proprio il sistema che utilizzo anch'io. In realtà andrebbe chiamato selettore di Berlese-Tullgren, in quanto fu proprio un' idea del secondo autore quella di utilizzare una lampada che riscaldasse dall'alto il campione aumentando l'efficienza di estrazione. Infatti, nella versione originale di Berlese l'imbuto veniva scaldato lateralmente con gli svantaggi che potete immaginare, perchè ovviamente a quell'epoca le lampade ad incandescenza non erano così disponibili, come sta ritornando a succedere anche oggi.

Per non far scappare niente, in quanto alcuni artropodi nei primissimi momenti dell'estrazione (ma in realtà anche dopo) tendono ad allontanarsi dal campione senza cadere nell'imbuto, io posiziono uno straccio sopra il setaccio e lo fermo ermeticamente a quest'ultimo con un grosso elastico. Ovviamente, con lo straccio l'estrazione procede bene solo se il campione è ben riscaldato (può bastare una lampadina ad incandescenza da 45 W o luce solare intensa), altrimenti potrebbero formarsi delle muffe.

Per aumentare ulteriormente l'efficienza e la velocità di estrazione lo strato di campione non dev'essere troppo alto (3-4 cm) e va rimescolato almeno una volta al giorno.

Come liquido di raccolta io uso acido acetico al 10% con un pò di detersivo per piatti. Questa è una soluzione che non fa scappare niente, conserva e mantiene ben distesi gli esemplari.

Esistono poi dei piccoli trucchi per mantenere pulito (durante l'estrazione o pulirlo successivamente) il campione di raccolta dai detriti che inevitabilmente cadono giù insieme agli artropodi. Ma su questo non mi dilungo.

Infine, bisogna avere pazienza prima di smontare tutto. In alcuni casi, nelle condizioni sopra riportate, sono riuscito ad estrarre ancora artropodi anche dopo due settimane (spesso specie interessanti, almeno dal mio punto di vista).

:hi:

_________________
Massimo Plumari
________________________________________

Rerum natura nusquam magis quam in minimis tota est - Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1)


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: domanda su Berlese
MessaggioInviato: 22/11/2011, 15:13 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Raubmilbe ha scritto:
Infine, bisogna avere pazienza prima di smontare tutto. In alcuni casi, nelle condizioni sopra riportate, sono riuscito ad estrarre ancora artropodi anche dopo due settimane (spesso specie interessanti, almeno dal mio punto di vista).

:hi:

Io, che non ho fretta ed uso bottiglie rivoltate e piene di detrito per tutta la lunghezza, aspetto anche 6 mesi prima di buttare tutto. Nel contenitore metto acqua e sale, e si conservano bene anche per mesi.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: domanda su Berlese
MessaggioInviato: 22/11/2011, 17:02 
Avatar utente

Iscritto il: 10/03/2011, 22:48
Messaggi: 529
Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
Ciao Maurizio, non ho capito bene quali sono i dettagli del tuo sistema, ma penso che con uno strato della profondità di una bottiglia, molte specie non riescano a raggiungere il fondo, morendo disidratate ben prima (sempre se non scappano dall'apertura superiore). E poi è vero che l'acqua e sale conservano bene, ma le specie di piccole dimensioni, che sono la maggior parte, poi come le prepari?

:hi:

_________________
Massimo Plumari
________________________________________

Rerum natura nusquam magis quam in minimis tota est - Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1)


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: domanda su Berlese
MessaggioInviato: 23/11/2011, 15:55 
Avatar utente

Iscritto il: 23/03/2011, 20:09
Messaggi: 93
Località: provincia viterbo
Nome: david box
io ho iniziato con questa tecnica usando bottiglie di plastica tagliate e come liquido di raccolta dell alcool a 70°.foro leggemente una parte della provetta di raccolta per evitare che i vapori salgano nella terra raccolta...l'altra volta avevo lasciato il tutto al sole,ma ora come vi dicevo , la questione è diversa.
il probema è reperire le vecchie lampdine ad incandescenza! :roll:


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: domanda su Berlese
MessaggioInviato: 23/11/2011, 18:15 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Raubmilbe ha scritto:
Ciao Maurizio, non ho capito bene quali sono i dettagli del tuo sistema, ma penso che con uno strato della profondità di una bottiglia, molte specie non riescano a raggiungere il fondo, morendo disidratate ben prima (sempre se non scappano dall'apertura superiore). E poi è vero che l'acqua e sale conservano bene, ma le specie di piccole dimensioni, che sono la maggior parte, poi come le prepari?

:hi:

Infatti il mio è un sistema rimediato, che non mi costa niente, in attesa che mi organizzi meglio.
Per la preparazione delle specie più piccole non è un problema. Pselafidi di circa 1mm, immersi in acqua e sale da mesi, li ho preparati come se fossero stati freschi. Ho notato ieri, invece, che alcuni Collemboli, che erano rimasti in acqua e sale sul balcone, sotto il sole, da gennaio fino appunto a ieri, avevano subito una specie di dissoluzione dei tessuti molli, ed erano rimaste solo le parti più sclerificate, ancora unite tra loro dalle membrane intersegmentali, ma trasparenti, dilatate e quasi scomparse.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: domanda su Berlese
MessaggioInviato: 23/11/2011, 18:18 
Avatar utente

Iscritto il: 23/03/2011, 20:09
Messaggi: 93
Località: provincia viterbo
Nome: david box
ma per la raccolta di Formicidae dite che devo tenere per tempi così lunghi?per il momento avevo fatto un mese.... :?: :?:


Top
profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
nuovo argomento
rispondi
Pagina 1 di 1 [ 12 messaggi ]

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a: