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david box
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Inviato: 21/11/2011, 23:24 |
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Iscritto il: 23/03/2011, 20:09 Messaggi: 93 Località: provincia viterbo
Nome: david box
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mi serve una delucidazione....quando ho sistemato la terra nel berlese(nel mio caso una bottiglia) con che tipo di lampada devo illuminarla?posso tenerla fuori al sole anche se le temperature scendono vicino allo 0? grazie e scusate per le domande banali....
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Orotrechus
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Inviato: 22/11/2011, 0:00 |
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Iscritto il: 01/11/2010, 21:21 Messaggi: 2083 Località: Brescia
Nome: Mario Grottolo
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La lampada deve scaldare. ciao Mario
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david box
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Inviato: 22/11/2011, 0:12 |
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Iscritto il: 23/03/2011, 20:09 Messaggi: 93 Località: provincia viterbo
Nome: david box
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Gianfranco
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Inviato: 22/11/2011, 0:43 |
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Iscritto il: 21/09/2009, 9:34 Messaggi: 1535 Località: Padova
Nome: Gianfranco Salvato
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La lampada deve scaldare perchè il terriccio si secchi, per cui anche il sole invernale serve purchè non ci sia troppa umidità (se c'è nebbia portala dentro sopra una stufa o un termo). Piuttosto della bottiglia sarebbe meglio (specialmente d'inverno) un tubo di tela che fa uscire l'umidità, cosa che non succede dalla bottiglia (o è molto più lento). Ciao Gianfranco
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david box
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Inviato: 22/11/2011, 0:51 |
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Iscritto il: 23/03/2011, 20:09 Messaggi: 93 Località: provincia viterbo
Nome: david box
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beh per l'umidità è un po' un problema...sto a 400 mt dal lago di Bolsena...e se lo tenessi non lontano dal termosifone / stufa? magari sotto... è che una lampada calda non ce l'ho al momento....
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Pactolinus
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Inviato: 22/11/2011, 2:03 |
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
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Nel "Berlese" lo strato di terriccio è posto sopra una rete che riesca a trattenerlo consentendo al tempo stesso il passaggio dei piccoli artropodi. Man mano che lo strato superiore tende ad asciugarsi, le bestiole tenderanno a "interrarsi" sempre più per restare nelle condizioni ottimali di umidità. Così facendo, raggiungeranno la rete e cadranno nel contenitore posto al di sotto. Con una lampada (una comune lampadina ad incandescenza) si velocizza l'essicazione degli strati superiori e inoltre le bestiole sono infastidite dalla luce. Questo fa sì che la fuga verso il buio e lo strato più umido da parte dei piccoli ospiti risulti più rapida, anche per le specie che meno risentono di piccole variazioni dell'ambiente. Teoricamente, in questo modo, si dovrebbe riuscire a raccogliere la quasi totalità di artropodi presenti. Nella foto qui sotto l'apparecchio è costituito da un setaccio a maglie larghe (3/5 mm) posto direttamente dentro ad un grosso imbuto il cui fondo del cannello termina in un flacone contenente alcol (meglio usare acqua con sale e un po' di detersivo liquido o aceto e sale, altrimenti gli esemplari restano rigidi). Setaccio e imbuto li puoi trovare in rivendite di articoli plastici o di prodotti per l'agricoltura.
_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
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Raubmilbe
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Inviato: 22/11/2011, 14:47 |
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Iscritto il: 10/03/2011, 22:48 Messaggi: 529 Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
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Quello illustrato da Pactolinus è proprio il sistema che utilizzo anch'io. In realtà andrebbe chiamato selettore di Berlese-Tullgren, in quanto fu proprio un' idea del secondo autore quella di utilizzare una lampada che riscaldasse dall'alto il campione aumentando l'efficienza di estrazione. Infatti, nella versione originale di Berlese l'imbuto veniva scaldato lateralmente con gli svantaggi che potete immaginare, perchè ovviamente a quell'epoca le lampade ad incandescenza non erano così disponibili, come sta ritornando a succedere anche oggi. Per non far scappare niente, in quanto alcuni artropodi nei primissimi momenti dell'estrazione (ma in realtà anche dopo) tendono ad allontanarsi dal campione senza cadere nell'imbuto, io posiziono uno straccio sopra il setaccio e lo fermo ermeticamente a quest'ultimo con un grosso elastico. Ovviamente, con lo straccio l'estrazione procede bene solo se il campione è ben riscaldato (può bastare una lampadina ad incandescenza da 45 W o luce solare intensa), altrimenti potrebbero formarsi delle muffe. Per aumentare ulteriormente l'efficienza e la velocità di estrazione lo strato di campione non dev'essere troppo alto (3-4 cm) e va rimescolato almeno una volta al giorno. Come liquido di raccolta io uso acido acetico al 10% con un pò di detersivo per piatti. Questa è una soluzione che non fa scappare niente, conserva e mantiene ben distesi gli esemplari. Esistono poi dei piccoli trucchi per mantenere pulito (durante l'estrazione o pulirlo successivamente) il campione di raccolta dai detriti che inevitabilmente cadono giù insieme agli artropodi. Ma su questo non mi dilungo. Infine, bisogna avere pazienza prima di smontare tutto. In alcuni casi, nelle condizioni sopra riportate, sono riuscito ad estrarre ancora artropodi anche dopo due settimane (spesso specie interessanti, almeno dal mio punto di vista).
_________________ Massimo Plumari ________________________________________
Rerum natura nusquam magis quam in minimis tota est - Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1)
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Julodis
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Inviato: 22/11/2011, 15:13 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Raubmilbe ha scritto: Infine, bisogna avere pazienza prima di smontare tutto. In alcuni casi, nelle condizioni sopra riportate, sono riuscito ad estrarre ancora artropodi anche dopo due settimane (spesso specie interessanti, almeno dal mio punto di vista). Io, che non ho fretta ed uso bottiglie rivoltate e piene di detrito per tutta la lunghezza, aspetto anche 6 mesi prima di buttare tutto. Nel contenitore metto acqua e sale, e si conservano bene anche per mesi.
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Raubmilbe
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Inviato: 22/11/2011, 17:02 |
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Iscritto il: 10/03/2011, 22:48 Messaggi: 529 Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
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Ciao Maurizio, non ho capito bene quali sono i dettagli del tuo sistema, ma penso che con uno strato della profondità di una bottiglia, molte specie non riescano a raggiungere il fondo, morendo disidratate ben prima (sempre se non scappano dall'apertura superiore). E poi è vero che l'acqua e sale conservano bene, ma le specie di piccole dimensioni, che sono la maggior parte, poi come le prepari?
_________________ Massimo Plumari ________________________________________
Rerum natura nusquam magis quam in minimis tota est - Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1)
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david box
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Inviato: 23/11/2011, 15:55 |
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Iscritto il: 23/03/2011, 20:09 Messaggi: 93 Località: provincia viterbo
Nome: david box
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io ho iniziato con questa tecnica usando bottiglie di plastica tagliate e come liquido di raccolta dell alcool a 70°.foro leggemente una parte della provetta di raccolta per evitare che i vapori salgano nella terra raccolta...l'altra volta avevo lasciato il tutto al sole,ma ora come vi dicevo , la questione è diversa. il probema è reperire le vecchie lampdine ad incandescenza!
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Julodis
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Inviato: 23/11/2011, 18:15 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Raubmilbe ha scritto: Ciao Maurizio, non ho capito bene quali sono i dettagli del tuo sistema, ma penso che con uno strato della profondità di una bottiglia, molte specie non riescano a raggiungere il fondo, morendo disidratate ben prima (sempre se non scappano dall'apertura superiore). E poi è vero che l'acqua e sale conservano bene, ma le specie di piccole dimensioni, che sono la maggior parte, poi come le prepari? Infatti il mio è un sistema rimediato, che non mi costa niente, in attesa che mi organizzi meglio. Per la preparazione delle specie più piccole non è un problema. Pselafidi di circa 1mm, immersi in acqua e sale da mesi, li ho preparati come se fossero stati freschi. Ho notato ieri, invece, che alcuni Collemboli, che erano rimasti in acqua e sale sul balcone, sotto il sole, da gennaio fino appunto a ieri, avevano subito una specie di dissoluzione dei tessuti molli, ed erano rimaste solo le parti più sclerificate, ancora unite tra loro dalle membrane intersegmentali, ma trasparenti, dilatate e quasi scomparse.
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david box
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Inviato: 23/11/2011, 18:18 |
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Iscritto il: 23/03/2011, 20:09 Messaggi: 93 Località: provincia viterbo
Nome: david box
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ma per la raccolta di Formicidae dite che devo tenere per tempi così lunghi?per il momento avevo fatto un mese....
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