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AleP
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Inviato: 11/12/2011, 19:38 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14 Messaggi: 1394 Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
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 Buon giorno a tutti, sebbene come facilmente intuibile dal mio avatar, i Buprestidae non siano la famiglia di coleotteri di cui ne so di più  devo dire che ultimamente mi sto molto appassionando ai coleotteri xylofagi, in particolare a Cerambycidae e Buprestidae appunto. La mia "zona" (leggasi il Triveneto e la prov di Verona in particolare, ma con la possibilità di scappate nei weekend anche in Emilia Romagna ed alta Toscana) è tra l'altro discretamente ricca di specie. Ho iniziato a raccogliere quest'anno e mi sono imbattuto in alcuni cerambicidi interessanti ed anche in qualche buprestide. L'anno prossimo vorrei dedicare un po' del mio poco  tempo libero a questi meravigliosi coleotteri e devo dire che sebbene nel caso dei Cerambicidi io abbia già le idee abbastanza chiare su dove e come raccogliere (tra trappole dolci, luci notturne, ricerca su fiori ed alberi ecc) con i Buprestidi, data la mia scarsa esperienza, ho un po' di domande. Cattura degli adulti Da quel che ho visto ci sono alcune specie che si possono trovare sui fiori da fine primavera fino alla prima parte dell'estate (es molte specie del gen Anthaxia come suggerisce il suo nome). Altre invece si trovano nell'erba oppure semplicemente sugli alberi cui sono legate. Ebbene in questo caso esiste qualche tecnica di cattura al di là della semplice ricerca a vista e del famoso colpo di fortuna? La seconda domanda riguarda i possibili segnali della presenza di un buprestide. Esistono segnali utili come per es per alcuni cerambicidi (es buchi nel legno vivo o morto, segatura alla base dell'albero ecc)? Come posso capire se un frutteto è attaccato da Dicerca sp al di là del vedere l'animale stesso? Cattura/allevamento delle larve La possibilità per me più intrigante  riguarda l'allevamento di buprestidi da legno raccolto in natura (come ho fatto già con i cerambicidi). Se per es raccolgo un ramo di Prunus morto ed esposto al sole e segandolo in sezioni non noto traccia di gallerie, devo lasciar perdere o potrebbe essere che la larva che cerco sia isolata e magari con i miei tagli non ho mai intercettato il suo passaggio? (ovvero le larve dei buprestidi quanto a zonzo vanno in un ramo?) Insomma ho vari dubbi, spero che chi ne sa più di me mi possa dare qualche dritta utile per far fruttare soprattutto le uscite che vorrei fare in inverno! 
_________________ AleP
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Julodis
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Inviato: 01/05/2012, 8:34 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ho casualmente visto ora questa discussione, che mi pare sia stata vista poco pure dagli altri. Premesso che come raccogliere i Buprestidi si impara con anni ed anni di prove ed esperienze, cercherò di dare qualche indicazione di massima. Cercherò di rispondere uno per volta ai diversi quesiti. AleP ha scritto: Da quel che ho visto ci sono alcune specie che si possono trovare sui fiori da fine primavera fino alla prima parte dell'estate (es molte specie del gen Anthaxia come suggerisce il suo nome). Da noi le uniche specie floricole sono: tutte le Acmaeoderella ed Acmaeodera la maggior parte delle Anthaxia Coraebus elatus (solo sui fiori delle sue piante ospiti) Le prime sono tipicamente estive, le seconde soprattutto primaverili, mentre le Anthaxia si possono trovare, con le varie specie, da aprile a tutto agosto (nelle zone costiere e più calde d'Italia qualche specie già si trova sui fiori a fine marzo, come Anthaxia nigritula). Per trovare gli adulti di questi tre generi, oltre a cercare sui fiori, ci sono anche altri metodi, ma cominciamo dalla ricerca più facile e forse più divertente: quella sui fiori. Devono essere fiori al sole. Se sono in ombra ci puoi magare trovare Oedemeridae o Lepturini, ma non Buprestidi. In quanto al tipo di fiori, i preferiti della maggior parte dei Buprestidi floricoli sono quelli gialli, delle Asteraceae ligulifore, e quelli, sempre gialli, dei ranuncoli. Alcune specie di Anthaxia, ad esempio midas oberthuri e il gruppo salicis, hanno una netta preferenza per i ranuncoli, tanto da freequentare quasi esclusivamente quelli, anche se a volte fanno eccezioni. Altre specie preferiscono, o comunque gli vanno bene anche, fiori diversi, come ad esempio quelli del cisto o della rosa canina. Le Acmaeoderela in particolare si possono trovare su un gran numero di specie di piante fiorite. Alcune specie dei tre generi vanno anche su fiori di colore blu, come ad esempio quelli di cicoria (nei Balcani, ad esempio, questi fiori sono molto più frequentati che da noi). Altri fiori frequentati sono, da noi, quelli bianchi di ombrellifere varie, soprattutto dalle Anthaxia del sottogenere Haplanthaxia e dalla Acmaeoderella (in genere specie estive). La maggior parte delle specie si trova sui fiori solo la mattina, da quando il sole comincia a scaldare fin verso quando comincia a fare troppo caldo, quando molte specie si vanno a rifugiare tra la vegetazione, ed alcune ritornano sui fiori nel pomeriggio, quando le temperature si abbassano un po'. Alcune specie possono restare sui fiori anche la notte, soprattutto alcune Haplanthaxia, in particolare sulle ombrellifere. Qualcosa si può trovare anche sui fiori di alcuni alberi, ma in genere meno che su quelli delle piante erbacee. Quando questi piccoli floricoli non stanno sui fiori, sono tra il fogliame, soprattutto della pianta ospite delle larve, o sui rami e tronchi, intenti ad accoppiarsi e, le femmine, a deporre le uova. Alcune specie depongono su rametti o alla base del fusto di piccoli arbusti, e sono quindi difficili da vedere in questa fase. Per la raccolta, oltre che a vista direttamente a mano o, meglio, con aspiratore, il retino da falcio può essere utile sia usato nei prati che per battere le fronde di alberi e cespugli. Per queste specie floricole funzionano bene le trappole cromatiche, da noi soprattutto di colore giallo. Da notare che i Buprestidi floricoli non succhiano il nettare o si nutrono di polline, almeno non i nostri, bensì mangiano i petali. Quindi se capitiamo in un posto al momento sbagliato o con tempo non adatto (quando il tempo è brutto i Buprestidi non girano, salvo poche eccezioni), si può capire se normalmente ce ne sono sui fiori osservando se sono rosicchiati (ma ci sono anche altri insetti che lo fanno). Si vede bene soprattutto sui ranuncoli. Per ora mi fermo qui. Il seguito alle prossime puntate. 
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AleP
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Inviato: 01/05/2012, 10:55 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14 Messaggi: 1394 Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
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Grazie Maurizio delle utilissime informazioni. In particolare non sapevo che le specie floricole si nutrissero dei petali! Qui dalle mie parti ancora sui fiori non se ne vedono anche se qualche ranuncolo, coi petali rosicchiati, lo ho intravisto. Nel frattempo sto raccogliendo legname di varie specie, tutto ben selezionato, ovvero ricco in gallerie che, in base ai tuoi suggerimenti sulla loro forma (in altra discussione) dovrebbero essere di Buprestidae. Aspetto le prossime puntate! 
_________________ AleP
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Julodis
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Inviato: 01/05/2012, 14:35 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Visto che stamattina non sono potuto uscire per problemi a casa, e ora piove e non ho comunque intenzione di uscire un paio d'ore per stare poi 4 ore nel traffico del rientro a Roma, ecco la 2a parte: AleP ha scritto: Altre invece si trovano nell'erba oppure semplicemente sugli alberi cui sono legate. Ebbene in questo caso esiste qualche tecnica di cattura al di là della semplice ricerca a vista e del famoso colpo di fortuna? Le specie non floricole sono spesso più difficili da trovare. Come già hai accennato, potremmo dividerle in due gruppi: quelle legate agli alberi, arbusti e cespugli, e quelle delle piante erbacee. Si possono trovare sia con sistemi di caccia attiva, sia con trappole. Per le trappole, ne parlerò a parte in seguito. Per trovarli, o si cercano a vista, ed ovviamente bisogna farci l'occhio, perchè anche le specie dai colori più vivaci quando sono nel loro ambiente sono quasi sempre criptiche, oppure si usano sistemi di raccolta quale retino da falcio e ombrello entomologico. Se si tratta di specie che frequentano tronchi e simili per riprodursi, il compito è facilitato. Se si è nella zona e nel periodo adatto, basta trovare i tronchi adatti e la probabilità di trovarci pure i Buprestidi diventa alta. Bisogna intanto azzeccare l'ora. Sui tronchi il momento buono sono le ore più calde della giornata. In estate, circa dalle 11.00 alle 17.00 (ora legale). Quando i tronchi sono belli caldi, a volte così caldi che poggiandovi la mano quasi ci si scotta. Come sempre, devono essere al sole, almeno per la maggior parte. Poi, certe specie, tra cui alcune Chalcophora e Buprestis, nei momenti più caldi si trovano all'ombra, appena dopo la parte illuminata dal sole, e sono ancor più difficili da vedere. L'ideale, per molte specie, sono le cataste di tronchi lasciate in qualche radura dei boschi ad asciugare. Ottime soprattutto le cataste di conifere. Sulle cataste di latifoglie si trova qualche specie, ma molto meno. Altre specie, soprattutto di latifoglia (tra queste, particolarmente fruttuosi sono i pioppi) frequentano di più i tronchi in piedi, sia vivi sia morti da poco. Tra quelli vivi, scegliere soprattutto di controllare quelli col tronco almeno in parte al sole e magari dall'aspetto un pò malandato. Buoni sono i tronchi, sia in piedi sia abbattuti, in parte bruciati, sia conifere sia latifoglie. ALcune specie, in particolare le Chalcophora, frequentano spesso i ceppi di conifera. Altre, come le Poecilonota, si trovano alla base degli alberi o, ancor meglio, sulle grosse radici scoperte. In tutti questi casi si procede con una ricerca a vista e se ci sono si acchiappano a mano, meglio se aiutandosi con un pezzo di cotone tenuto in mano, direttamente sui tronchi (la tecnica per catturarli prima che scappino si affina nel tempo), oppure si prendono al volo, con retino o con le mani, se si è abbastanza svelti, quando si involano o mentre arrivano. Mai usare il retino sui tronchi. Scappano quasi sempre, e magari rompiamo pure il retino. Se non sono troppo grandi si possono anche prendere dai tronchi con un buon aspiratore. La ricerca sul fogliame è invece più difficile. Solo pochi esemplari sono occasionalmente visibili. Quelli che per caso mentre guardiamo stanno prendendo il sole sulle foglie ad una altezza tale da permetterci di vederli. Con certe specie capita facilmente (Ptosima sulle rosacee, Trachys minuta su vari alberi, varie specie di Agrilus, e poche altre), ma il più delle volte sono molti diffciili da vedere, anche perchè stanno spesso su fronde troppo alte per vederle bene. Alcune specie, poi, non si nutrono del fogliame, ma soprattutto della corteccia tenera e verde dei rametti giovani, come fanno ad esempio le Capnodis. In questi casi ci si aiuta col retino da falcio, battendo più o meno a caso i rami al sole. Oppure si usa l'ombrello entomologico, ma questo metodo coi Bup funziona solo la mattina presto e la sera. Di giorno volano via prima di cadere sul telo. (Nel caso citato delle Capnodis, il sistema migliore è sempre la caccia a vista e la raccolta a mano. Sono molto lente a scappare e spesso si lasciano cadere, ma altrettanto spesso restano aggrappate con forza al supporto). Per quelle che vivono sulle erbe, a parte occasionali ritrovamenti a vista, si va avanti a forza di retino da falcio. La ricerca sulle fronde, battendole con retino o ombrellandole, è utile soprattutto per trovare le Anthaxia non floricole, come quelle di olmo, le Lamprodila, e molte altre specie. Battendo le erbe si trovano soprattutto Sphenoptera, Trachys, Aphanistichus, Cylindromorphus, .... Il colpo di fortuna è comunque fondamentale! [segue ...]
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Julodis
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Inviato: 02/05/2012, 7:54 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Parte 3a AleP ha scritto: La seconda domanda riguarda i possibili segnali della presenza di un buprestide. Esistono segnali utili come per es per alcuni cerambicidi (es buchi nel legno vivo o morto, segatura alla base dell'albero ecc)? Come posso capire se un frutteto è attaccato da Dicerca sp al di là del vedere l'animale stesso? Qui non ho capito bene se ti riferisci a segni dell'attività delle larve, dello sfarfallamento o dell'attività trofica dell'adulto. Larve. Per individuare l'attacco delle larve (in corso), l'unica è tagliare e/o scortecciare rami, ecc. Infatti, solo in qualche caso è possibile individuare i segni dell'ovideposizione, ma richiede comunque una notevole esperienza ed una ricerca minuziosa. In genere si procede così: Si individua il tipo di pianta su cui si vuole indagare la presenza di qualche specie di Buprestidae e si cercano esemplari che mostrino segni di sofferenza, ad esempio parti morte, rami con foglie ingiallite o morenti, parti tagliate in corrispondenza delle quali potrebbero essere state deposte le uova, corteccia parzialmente sollevata, fori di uscita già presenti, ecc. A quel punto bisogna vedere se vi sono gallerie larvali ed in che stato, se ancora fresche o vecchie. La maggior parte dei Buprestidi si comporta in due modi allo stato larvale: scava direttamente nello spessore del legno, finchè si prepara una celletta (in genere a 1-2 cm dalla superficie) dove concluderà la metamorfosi, e da adulto si aprirà un passaggio fino all'esterno, oppure la larva scava tra legno e corteccia, e scende nel legno, a meno di 1 cm dalla superficie, solo per impuparsi. Al primo gruppo appartengono, ad esempio, Chalcophora, Buprestis, Eurythyrea, Acmaeoderella, al secondo Anthaxia, Melanophila, Phaenops, Chrysobothris, molti Agrilus. Nel primo caso, bisogna segare o spaccare qua e là i rami o le altre parti della pianta che si ritiene possano essere attaccate (a seconda delle specie, attaccano dai rami di piccola sezione, a quelli più grandi e tronchi, fino alle radici). Io preferisco non arrivare a scoprire la larva, perchè salvo alcune specie toste, come le Chalcophora, i Buprestidi sono molto più delicati, da larva, dei Cerambycidi, e una volta fuori difficilmente si riesce a fargli completare lo sviluppo (si danneggiano molto facilmente e a volte non si riesce a farle rientrare in galleria e continuare a mangiare). Quindi se trovo gallerie mi prendo tutto il pezzo, facendo in modo di arrivare al punto in cui il legno appare sano. Così se non ci sono fori d'uscita sono abbastanza sicuro che dentro ci siano le larve. Per quelle subcorticicole procedo circa allo stesso modo, solo che per individuare la presenza di gallerie basta staccare parti della corteccia con un coltello o altro. Poi faccio a pezzi il ramo / i rami, sperando di non segare le larve (ogni tanto capita) e porto a casa. Da notare che possono stare anche su rametti molto piccoli, sotto 1 cm di sezione. Le specie che hanno larve che vivono nelle radici/fusti delle piante arbustive o erbacee si cercano sradicando la pianta e portandosi via la base del fusto ed inizio radice, se si osservano segni interni di rosura o qualche foro d'uscita (vivendo soprattutto sul vivo, spesso riescono a fare più generazioni sulla stessa pianta, finchè non muore. Le piante si possono individuare in base al loro stato di salute, ma certe specie non mostrano segnali della presenza delle larve (ad esempio, le Daphne restano comunque apparentemente sane anche se ben attaccate dall'Agrilus integerrimus, ma in questo caso si vedono bene, sul fusto, i caratteristici fori d'uscita a D degli adulti sfarfallati in precedenza). Le specie che crescono nelle parti verdi di piante erbacee (Cylindromorphus, Aphanistichus, ecc.) o nello spessore delle foglie (Trachys e Habroloma), è meglio cercarle da adulte sfalciando sulle piante ospiti. Fori d'uscita. Sono utili per capire se una specie è presente in un certo posto, ma spesso non servono per trovarla. Infatti molti Buprestidi attaccano una pianta in un certo stadio di deperimento, ma ancor viva, o appena morta, se non in piena salute, ma prima di emergere come adulti passano uno o più anni, in cui la pianta cambia caratteristiche, per cui in questa, o almeno nella parte di pianta in cui si vedono i fori d'uscita, non vengono deposte altre uova, e vi si svolge una sola generazione. In questi casi serve a poco portarsi appresso quei pezzi di legno, perchè saranno ormai vuoti (magari ci nasce altro che ha deposto dopo l'attacco del nostro Buprestidae). Questo succede, ad esempio, per diverse Anthaxia ed Agrilus, o per il Coraebus fasciatus. In altri casi, malgrado la presenza dei fori d'uscita, possono essere presenti larve nel legno, soprattuto per quelle specie che attaccano il legno già morto (ad esempio, molte Acmaeodera, Acmaeoderella, Eurythyrea, ecc.). Alcune specie prima di impuparsi scavano una galleria ad anello sotto la corteccia, in modo da bloccare l'afflusso di linfa. In questo modo uccidono il ramo, e sono facili da individuare perchè in pianta si vede un ramo che è verde fino ad un certo punto, poi secco di colpo. Lo fanno il Coraebus fasciatus ed alcuni Agrilus. Ad esempio ora è facile trovare in questo modo i C. fasciatus (ora sono pupe o adulti in celletta) cercando rami secchi su lecci, roverelle ed altre querce vive. Adulti Per la presenza degli adulti, a parte i petali rosicchiati dai floricoli, non ci sono altri segni evidenti, eccetto vederli direttamente. A volte si possono scorgere rametti freschi rosicchiati da Capnodis, Perotis o Sphenoptera, ma niente di più. [segue]
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AleP
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Inviato: 12/05/2012, 20:08 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14 Messaggi: 1394 Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
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In attesa della puntata successiva, Maurizio, ho una domanda: spesso si citano tra le specie floricole preferite dai Buprestidi (lo ho visto in vari testi, online e pure nei tuoi post) fiori gialli come i ranuncoli, composite gialle, ecc. Ebbene qui da me, malgrado per es i ranuncoli siano in fiore ed in abbondanza, come pure tarassachi e simili, ho raccolto finora solo una Anthaxia su ranuncolo, tutte le altre (cominciano ad essere numerose) solo ed esclusivamente su Rosa sp. Le specie sono nitidula, thalassophila (o podolica), fulgurans, forse un'altra specie che posterò appena riesco. Insomma la regola del giallo qui sembra non valere, ne' al mattino ne' alla sera, e neppure nelle ore più calde. Mi chiedo se si tratti di stagionalità (appena finite le fioriture di Rosa i Buprestidi si sposteranno) o di altri fattori "locali" che dettano questa preferenza. Che ne dici? Ciao e grazie per le informazioni che hai condiviso finora! 
_________________ AleP
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Julodis
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Inviato: 13/05/2012, 8:12 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Dipende anche dalla specie. L'Anthaxia nitidula va quasi esclusivamente sui fiori di rosa selvatica, l'Anthaxia fulgurans la preferisce nettamente. La podolica/thalassophila va invece su varie specie di fiori: rosa, cisto, ranuncoli, composite varie, ombrellifere.
Alcune specie hanno una netta preferenza per i fiori di certe piante (non necessariamente della pianta ospite delle larve, anzi per la maggior parte le larve vivono nel legno di alberi o arbusti e gli adulti vanno sui fiori di piante erbacee). Ad esempio ANthaxia midas e quelle del gruppo salicis hanno una spiccata preferenza per i ranuncoli, anche se a volte si trovano anche sulle composite gialle. Anthaxia millefolii si trova un po' su tutto, ma specialmente su ombrellifere bianche, margherite gialle, bianche con centro giallo, e le solite liguliflore gialle, idem la umbellatarum, ancor più varia come preferenze floreali, ma con preferenza per le ombrellifere. Anthaxia scutellaris preferisce le "margherite". Poi, alcune specie cambiano preferenza a seconda del periodo, come avevi sospettato, e a seconda dei posti. Tra e specie con una nettissima preferenza per i fiori gialli in generale ci sono poi tutte le Melanthaxia, ma a volte fanno eccezione (ad esempio, a Cipro le Melanthaxia le trovavo sui grossi fiori di Peonia, di colore rosso). In estate diverse specie di ANthaxia e Acmaeoderella si trovano sui fiori azzurri di cicoria.
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AleP
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Inviato: 13/05/2012, 16:33 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14 Messaggi: 1394 Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
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Mi sembra di capire che in alcuni casi si evinca senza ambiguità la preferenza dal nome della specie (umbellatarum=ombrellifere, millefolii=varie tipologie ecc.). Non sempre però il nome aiuta. Una cosa in particolare mi ha colpito: dici che la manca va sulle margherite: io non sapevo fosse floricola! (avrei detto che anche qui il nome aiuta, infatti sui fiori manca  ) Tra l'altro nella mia zona non le ho mai viste sui fiori ma so che ci sono: mi è bastato raccogliere alcuni ramoscelli di olmo chiaramente attacati per averne alcuni es. 
_________________ AleP
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Julodis
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Inviato: 13/05/2012, 23:08 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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AleP ha scritto: Mi sembra di capire che in alcuni casi si evinca senza ambiguità la preferenza dal nome della specie (umbellatarum=ombrellifere, millefolii=varie tipologie ecc.). Non sempre però il nome aiuta. Una cosa in particolare mi ha colpito: dici che la manca va sulle margherite: io non sapevo fosse floricola! (avrei detto che anche qui il nome aiuta, infatti sui fiori manca  ) Tra l'altro nella mia zona non le ho mai viste sui fiori ma so che ci sono: mi è bastato raccogliere alcuni ramoscelli di olmo chiaramente attacati per averne alcuni es.  Per la manca hai ragione. Dovevo essere ancora addormentato e ho scritto manca invece di scutellaris (che neanche si somigliano!). La manca sui fiori proprio non ci va, come pare sia la regola per le specie dell'olmo ( manca, senicula e hackeri). Mi sono anche accorto di aver saltato un pezzo in un'altra frase: Julodis ha scritto: L'Anthaxia nitidula va quasi esclusivamente sui fiori di rosa selvatica, l'Anthaxia la preferisce nettamente. va letta: L' Anthaxia nitidula va quasi esclusivamente sui fiori di rosa selvatica, l' Anthaxia fulgurans la preferisce nettamente Il nome della specie spesso indica il fiore su cui è stata trovata, come hai giustamente osservato, anche se a voltre può trarre in inganno. A. umbellatarum è effettivamente comune sulle ombrellifere bianche. A. millefolii si trova spesso sulla Achillea millefolium, comune ombrellifera (non perchè va su mille fiori diversi, anche se più o meno lo fa veramente). Acmaeodera pilosellae si trova spesso sui fiori di Pilosella. A. cichorii invece ha un nome che può sviare, perchè anche se è vero che a volte va sui fiori di cicoria, in realtà è molto più comune sui soliti fiori gialli e sulle margherite, esattamente come la millefolii, ecc. Più di tutti svia il nome della Anthaxia salicis, che non ha niente a che fare coi salici, nè da adulto (che va quasi esclusivamente sui ranuncoli), nè da larva (che vive in varie specie di Quercus). Anzi, ora correggo il mio precedente messaggio, finchè Izzillo è in Grecia!
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Julodis
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Inviato: 13/05/2012, 23:56 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Visto che stamattina ho fatto un giretto di 2-3 ore approfittando che la badante era rimasta a casa, ho fotografato qualcuno dei Buprestidi che giravano a Maccarese e metto qualche foto per illustrarti come stanno sui fiori. Su questa margherita sono evidenti i petali rosicchiati da qualche Buprestidae, in genere si tratta di Anthaxia, Acmaeoderella o Acmaeodera.Questa è una Acmaeoderella discoidea. Si vedono i segni sui petali che ha mangiato. Qui si vede meglio, mentre mangia. Anthaxia thalassophilaAnthaxia millefoliiAnthaxia scutellaris
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AleP
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Inviato: 14/05/2012, 11:03 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14 Messaggi: 1394 Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
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Che belle! E che varietà. Per ora io sui fiori ho trovato thalassophila (o podolica), fulgurans, nitidula. Inoltre ho raccolto un es femminile con le elitre quasi totalmente rosse fatta eccezione per una zona triangolare periscutellare di color oro. Probabilmente rientra nella variabilità di thalassophila, appena riuscirò lo metterò sul forum. Tra l'altro per rimanere sul discorso nome specifico=preferenze, nel caso di thalassophila sicuramente può essere fuorviante visto che Verona dista 100 km dal mare!  Immagino in origine sia stata descritta su ess costieri. Riguardo alla manca, confermi dunque che avevo ragione: sui fiori manca!! 
_________________ AleP
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f.izzillo
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Inviato: 14/05/2012, 12:40 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Accidenti che lezione! A quando una analoga su come si raccolgono le Coccinelle? 
_________________ Francesco Izzillo
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Daniele Sechi
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Inviato: 14/05/2012, 12:51 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5494 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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f.izzillo ha scritto: Accidenti che lezione! A quando una analoga su come si raccolgono le Coccinelle?  Dicci dicci, com'è la stagione di coccinelle in Grecia? Stai cercando anche buprestidi?
_________________  Daniele
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f.izzillo
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Inviato: 14/05/2012, 13:39 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Daniele Sechi ha scritto: f.izzillo ha scritto: Accidenti che lezione! A quando una analoga su come si raccolgono le Coccinelle?  Dicci dicci, com'è la stagione di coccinelle in Grecia? Stai cercando anche buprestidi? Per le Coccinelle non lo so, bisogna che vada in Grecia Julodis per rendicontarci con cognizione di causa!  Per quanto riguarda i Buprestidae assolutamente deludente. Non abbiamo trovato che poche specie e anche in pochi esemplari. Mi sono un poco rifatto con i Crisidi ma comunque mi diceva Gian Luca Agnoli che anche quelli sarebbero dovuti essere più abbondanti. Vuol dire che andrò a rifarmi in Basilicata (rigorosamente all'insaputa di Mimmo 11) 
_________________ Francesco Izzillo
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AleP
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Inviato: 14/05/2012, 16:17 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14 Messaggi: 1394 Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
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f.izzillo ha scritto: Accidenti che lezione! ...  In effetti ho dovuto aspettare un po', ma poi ho avuto una quantità di infromazioni incredibile! Grazie a Maurizio! 
_________________ AleP
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