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Sto cercando di sostituire le lampade al mercurio con i LED



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MessaggioInviato: 11/05/2012, 23:41 
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Nome: Maurizio Gigli
Ti capisco. la Sicilia purtroppo la conosco meno di quanto vorrei, ma ho comunque un fratello che vive a Trapani (o meglio, tra Trapani ed Erice) e qualche escursione in passato sono riuscito a farla. Almeno nella Sicilia occidentale, boschi naturali praticamente scomparsi. Ben che vada, qualche piccola zona con tracce di macchia bassa, oppure le solite piantagioni di eucalipti. Però malgrado tutto la roba c'è, almeno per quanto riguarda i Coleotteri.
Qui effettivamente stiamo messi meglio, e sull'Appennino abbiamo ancora dei boschi enormi, che continuano con quelli abruzzesi. Ed anche in pianura qualche bella zona boschiva sopravvive, anche se le migliori hanno qualche forma di protezione. Il problema qui, per le cacce al lume, è piuttosto il forte inquinamento luminoso, che riduce di molto l'efficacia delle nostre lampade. Per fortuna che io mi occupo principalmente di Buprestidi, che girano di giorno! (da noi c'è una sola specie che arriva alla luce: Melanophila cuspidata)

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 12/05/2012, 0:12 
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Nome: Leotta Roberto
Inquinamento luminoso ....sul versante sudest dell'Etna da 600 mt in giu' e terra bruciata trovi rare persino le Noctue pronube di sfinge della vite si son perse le tracce 15 anni orsono e 20 per l'ultima saturnia pyri catturata da me presso Pennisi.... A casa mia in periferia di Acireale non riesco a catturare neanche con due torrri da 2000 wat a ridosso del piccolo boschetto delle Aci ..anche la fauna diurna e talmente rarefatta da non vedersi neanche le A.cadamines migranti e dire che quando avevo 18 anni casa mia pululava di A. damone e ancora si poteva incontrare qualche grosso ninfalide a bassa quota...


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MessaggioInviato: 27/01/2013, 9:38 
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Nome: Maurizio Gigli
Tornando all'argomento iniziale di questa discussione, vedo che i LED si stanno rapidamente evolvendo, e ormai si possono trovare cose di potenza considerevole a prezzi prima impensabili.

Guardate ad esempio questo modello, dato per ben 5000 lumen! Ad un costo contenuto, con tanto di alimentatore.

Penso che tre o quattro di questi, montati su una basetta a piramide o prismatica (costruita in metallo, in modo che faccia anche da dissipatore di calore) alimentati con uno dei soliti inverter intorno ai 250W, potrebbero fornire una notevole fonte di luce. Chissà se ne esistono anche UV?

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 27/01/2013, 15:38 
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Nome: Giovanni Ratto
Julodis ha scritto:
Chissà se ne esistono anche UV?

UV LED

:hi:

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MessaggioInviato: 27/01/2013, 19:15 
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Nome: Maurizio Gigli
Intendevo, se ne esistono di quella potenza, non LED UV in generale!

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MessaggioInviato: 01/04/2013, 19:34 
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Nome: Maurizio Gigli
L'illuminazione a LED si evolve di giorno in giorno.

Guardate questo mostro!

Immagine


Con un assorbimento di 100 Watt dovrebbe fare una luce paragonabile a un tubo fluorescente da 200-250 Watt o a una lampada "tradizionale" intorno a 1000 Watt.

Funziona a corrente continua 36 Volt, per cui credo si possa alimentare con tre batterie da moto a 12V 8Ah (si trovano a una ventina di Euro), collegate in serie.

Con un peso complessivo intorno ai 7 kg si potrebbe disporre di un sistema facilmente trasportabile in una borsa o zainetto, in grado di produrre una luce notevolissima e con una autonomia di oltre 2 ore (con batterie da 8 Ah, maggiore con batterie di maggiore capacità). Con batterie al litio, il peso scenderebbe di molto, ma salirebbe altrettanto il costo!

Unico inconveniente: uno di questi led costa ancora più di 300 Euro!

Però se ci si limita a led uv da 20 watt, come questo, che fornisce comunque una luce più che rispettabile e funziona a tensione più bassa, si può costruire un sistema molto leggero, di discreta potenza e autonomia, alimentato con batterie ricaricabili al litio, con una spesa inferiore a 40 Euro totali. Il tutto con un ingombro simile a quello di una fotocamera reflex! E niente impedisce di montare in serie o in parallelo più led. Ad esempio, 4 di questi led costerebbero sui 100 Euro e farebbero una luce paragonabile a una lampada tradizionale da 800 Watt.

Attualmente ho progettato (sto aspettando che mi arrivino dall'Oriente i pezzi ordinati su Ebay a prezzi ridicoli) un microsistema da 6 Watt (circa equivalenti a una lampada a incandescenza da 60 Watt) con autonomia di quasi 4 ore, che chiuso dovrebbe entrare in una tasca dei jeans. Appena pronto vi faccio vedere il risultato.

Se la luce di questi led si dimostra adatta ad attirare insetti, possono veramente rivoluzionare i sistemi di caccia al lume, sia per dimensioni e peso ridottissimi, sia perchè non necessitano di trasformatori, inverter, ecc.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 03/04/2013, 12:32 
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Mi interessa molto, tienimi al corrente ;) Eventualmente ho un laboratorio elettronico a disposizione (a Morena) dove si possono fare esperimenti e montaggi, se serve. Continuo a ritenere, però, che la strada giusta sia quella di mischiare UV e luce visibile, almeno per le farfalle...

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Paolo Mazzei
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MessaggioInviato: 26/04/2013, 21:43 
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Nome: Maurizio Gigli
Oggi mi sono arrivati i led UV e il portabatterie (da Cina e Hong Kong). Devono ancora arrivare le due batterie al litio da 3,7 Volt, ma nel frattempo ho utilizzato due che uso con le torce a led che uso per la caccia notturna itinerante.

In una mezz'ora ho subito costruito la lampada UV portatile di cui parlavo nel messaggio precedente. Niente di elaborato, ma comunque ha i requisiti che volevo: piccola, leggera, con una luce discreta e autonomia di qualche ora. Ed ora ve la mostro.

Così si presenta in "modalità trasporto"

luce_led_UV_01.jpg



E così in fase di funzionamento

luce_led_UV_02.jpg



Questi sono i due led UV che ho utilizzato, fissati su una lastrina di metallo che funge da dissipatore di calore.

luce_led_UV_03.jpg



Le caratteristiche del sistema sono queste:

2 led con queste caratteristiche:
3w High Power UV Purple single chip LED)
Tensione di funzionamento: 3.2 ~ 3.6 V DC
Assorbimento: 750 mA
Angolo di emissione: 120°
Lunghezza d'onda: 395-410 nm

I due led sono montati in serie, necessitando quindi di una tensione di alimentazione di 6,4 ~ 7,2 V, con un assorbimento invariato di 750 mA.

L'alimentazione è ottenuta con due batterie agli ioni di litio del tipo 18650 (forma simile alle pile AA, ma di dimensioni maggiori), 3,7 V e 2400 mAh di capacità, montate in serie, in modo da raddoppiare la tensione fornita, che è quindi pari a 7,4 V.
Il contenitore per le batterie è fatto apposta per il modello 18650, ed è forse il pezzo più difficile da trovare, ma i venditori orientali su Ebay ce l'hanno. Tra batterie e led ho interposto un normale interruttore reperibile ovunque.

I due led tendono a scaldare abbastanza, come tutti quelli ad alta potenza, quindi li ho incollati con colla cianoacrilica su una lastrina di metallo, come dissipatore di calore. Questa l'ho poi fissata all'interno del coperchio di una scatoletta in polipropilene comprata dal ferramenta. Nella stessa ho sistemato le batterie e l'interruttore, in modo che il tutto resti chiuso nella scatoletta durante il trasporto, evitando possibili danni ai led. Un filo con gancetto permette di far rimanere il coperchio verticale, in modo che i led puntino in avanti.

In campo, metterò a terra un pezzo di stoffa bianca, per metà poggiato sul terreno, per metà sollevato, con la luce posta sulla parte a terra, in modo che il telo bianco resti ben illuminato.

Questo aggeggio è solo una prova, che mi servirà per capire se la frequenza emessa vada bene o no per i Coleotteri. Poi ho in mente di costruire qualcosa di simile, magari unendo più led a frequenza diversa (UV, bianco freddo, bianco caldo, ecc.), con maggiore potenza. In ogni caso, anche questo emette una luce rispettabile.
Nella configurazione attuale la potenza assorbita dovrebbe essere teoricamente pari a 0,75 A x 7,4 V = 5,54 Watt*. La luce emessa dovrebbe essere circa paragonabile a quella di un tubo fuorescente da 11 Watt, ovvero più o meno come una lampada ad incandescenza da 50-60 Watt. A me pare però che ne faccia molta di più. A giudicare da quanto diventano luminosi gli oggetti bianchi nelle vicinanze, sembra che emetta più uv di un tubo da 20 Watt, quindi più o meno come una a incandescenza da 100 Watt.
L'autonomia dovrebbe essere, in teoria, di circa 3 ore e mezza.

Faccio notare il grande vantaggio in termini di peso e ingombro derivante dal fatto che i led funzionano in corrente continua e a bassa tensione, quindi non serve un inverter!

Alla prima occasione la provo sul campo e vi faccio sapere se attira qualcosa.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 27/04/2013, 9:35 
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Sei veramente un fenomeno......ma su questo non avevo dubbi!! :lov2: :lov2:
Se questa cosa funziona, si tratta davvero di una svolta! :hp: :hp: :hp:

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Ormai, l'unico dubbio è legato al tipo di luce emessa.
Le lampade ad incandescenza e quelle fluorescenti, ecc., come già evidenziato tempo fa da Roberto Leotta in qualche altra discussione, emettono un'ampia gamma di frequenze, oltre a quelle in misura maggiore, da cui dipende il colore visibile.
Quelle a led emettono invece una gamma di frequenze più ristretta, ovvero, se vogliamo, sono più precise. Il problema è che non sappiamo quali frequenze siano più attrattive per i Coleotteri, e se sono le stesse per tutti o variano secondo la specie. Per questo è più difficile individuare i led che emettono la luce giusta.
Bisognerebbe scoprire se esistono studi sulle frequenze più idonee per attirare i Coleotteri (credo che ci sia qualcosa per i lepidotteri).

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MessaggioInviato: 27/04/2013, 15:41 
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Stando a questo lavoro che ho appena trovato, che fortunatamente usa un linguaggio piuttosto semplice, sembra che la lunghezza d'onda più attrattiva per molti insetti sia intorno a 400 nm, quindi dovremmo esserci.

Secondo quest'altro lavoro, condotto in una grotta su ditteri, la maggiore attrazione si ha tra 400 e 500 nm.

Stando invece a quest'altro, che mi pare di livello discutibile, sarebbe più efficace la luce dei led bianchi (400-750 nm), ma di fatto l'unica cosa che si evince è che l'ultravioletto più corto (365 nm) non sarebbe attrattivo.

Da quanto si legge qui, i led a 390 nm sarebbero i più efficaci.

In quest'altro, per alcuni Chrysomelidae sembra che le lunghezze d'onda più attrattive siano da 350 a 430 nm.

Ci sono poi parecchi altri lavori.

In conclusione, sembra che la lunghezza d'onda migliore dipenda dalle specie, momento, ambiente, e probabilmente anche da come sono state fatte le prove. In genere però vedo che la gamma di lunghezze d'onda che offre i migliori risultati sembra essere da poco meno di 400 nm fino a 500 nm, ovvero la gamma di colori che va da UVA fino al verde.

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Nome: Leotta Roberto
CIAO MAURIZIO......Molto bene, anche se il tuo studio è indirizzato per i coleotteri sono molto attento nel seguire questa discussione anche perchè aldilà delle positive applicazioni tecniche secondarie di tipo trasporto ingombro etc.....il risultato riveste utile indicazione per i lepidotteri .....Solitamente certi indirizzi mi vedono protagonista ma purtroppo ultimamente questo settore l'ho dovuto abbandonare causa impegni che vedono un'altro testo di prossima uscita, e sperando in un governo decente (forse credo nelle favole) in un prossimo trasferimento lavorativo che ormai si trascina a mo di tela di Penelope da oltre due anni .
Le mie prove arrenatesi circa un anno fa tuttavia non sono state risolutive e soddisfacenti ....permangono alcuni dubbi legati alla lunghezza d'onda e non solo (per intenderci ....sai quando hai la sensazione che qualcosa non quadra) dei risultati discordanti sembrano evidenziare che alcuni led anche avendo caratteristiche ottimali d'emissione paragonabili ai tubi neon o meglio risultano totalmente invisibile alla fototropicità degli insetti (e non mi riferisco solo ai lepidotteri) come se alla buona qualità dello spettro si aggiungesse qualche altro fattore fisico di cui non riesco a focalizzarne l'aspetto.... per dire una C.....ta ''velocità o quantità delle radiazioni emesse a parità di frequenza emessa con altre lampade che sfruttano altri principi di funzionamento'' insomma le radiazioni emesse dai led, potrebbero figuratamente paragonarsi ad una bella mela ma dal sapore insipido, questo viene confermato anche da alcune generiche osservazioni sui lampioni stradali a led che vengono sostituiti da quelli tradizionali ma dove non si intravede neanche un moscerino...... Osservazione negative che ad una prima istanza credevo essere dovuta a una mia valutazione soggettiva ma che successivamente hanno trovato conferma comune anche da altri cacciatori della notte.....Ma....continuo a seguire le tue esperienze con interesse magari mi danno qualche suggerimento trovare quella motivazione che tuttora mi sfugge.......in diretta ti mostro un tipo che sperimenta sui led a infrarossi.....


DSC02383.JPG

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MessaggioInviato: 30/04/2013, 8:00 
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Nome: Maurizio Gigli
Leotta Roberto ha scritto:
in diretta ti mostro un tipo che sperimenta sui led a infrarossi.....
La potenza mi pare buona, ma credo sia difficile da trasportare! :mrgreen:

Pure io ho avuto la sensazione che qualcosa non quadri con i led, anche se non riesco a cpaire cosa.
Ieri sera sono andato al solito posto dove sperimento, ovvero a Maccarese, con l'aggeggio coi led UV e un lenzuolo bianco.
L'effetto visivo è buono, nel senso che il lenzuolo, illuminato dai due piccoli led UV da 3W si vede da notevole distanza, almeno quanto con un tubo fluorescente UV da 20 W, forse di più. Ma mentre per alimentare quello serve una batteria d'auto/moto o uno starter, abbinato a un inverter, l'aggeggio coi led + pile me lo sono portato in una tasca del giacchetto.
Fin qui tutto bene. Ora cominciamo con problemi e dubbi.
1 - Dopo mezz'ora di funzionamento la piastrina di metallo che ho usato come diffusore scottava tanto da non riuscire quasi a toccarla. Devo aggiungere una seconda lamina metallica per aumentare la dispersione di calore. In un futuro sistema userò dei radiatori studiati apposta per i led.
2 - in mezz'ora sono arrivati solo vari ditteri, un imenottero di quelli grandi e lunghi di colore arancio-rossiccio, qualche grillo e qualche farfalletta.

Ho tenuto in funzione la luce dalle 20.30 alle 21.00, poi ho lasciato perdere perchè mi ero stufato. Anche se il momento migliore sarebbe stato un po' più tardi, col cielo completamente nero, ho desistito perchè, benché ci fosse una temperatura estiva c'era un po' di vento e neanche un filo di umidità, e giravano solo ditteri e qualche farfallina che svolazzava intorno alle infiorescenze di asfodelo.

Il test non è decisivo, visto che la serata forse non era adatta, ma ciò che mi lascia perplesso è che, dopo aver raccolto tutto, ed essere tornato alla macchina (circa 10 minuti dopo), mentre sistemavo lo zainetto, borsa fotografica, ecc. in auto, col portellone posteriore aperto, e la torcia a led, di circa pari potenza dei led UV, poggiata sul pianale posteriore, in un paio di minuti mi si è riempita la macchina di moschini e ditteri vari e alcune falene.
I moschini, in particolare, si piazzavano di fronte al fascio di luce del led e restavano lì immobili a fissarlo, come se ne fossero irresistibilmente attratti. Forse era solo dovuto al fatto che nel frattempo il cielo era diventano completamente scuro, ma forse quel tipo di luce era per loro più attrattivo di quella dei led UV, o almeno simile. (parlo di una torcia con singolo led ad alta potenza di colore bianco freddo).

Conclusioni:
- confermo la praticità d'uso dei led rispetto agli altri tipi di lampade.
- conviene studiare un buon sistema di raffreddamento, per evitare il rischio che si brucino
- resta da dimostrare quale sia il tipo di luce più adatto, soprattutto per i Coleotteri (ieri sera ne giravano solo di specie non volatrici).

Il prossimo passo sarà costruirne una di potenza maggiore, ma sempre facilmente trasportabile. Pensavo a tre led da 10 W ciascuno. Combinando tipi diversi di emissione. Ad esempio, un led UV da 395-410 nm circa, un led a luce bianco-azzurrognola (intorno a 450 nm) ed uno a luce bianca fredda (6000-7000°K). Ho visto che ci sono anche led a luce mista: bianco freddo + blu, come pure a luce "bianca" da 10000 a 20000°K (che in realtà dovrebbero avere una forte dominante dal blu al violetto). Considerato che quelli con varie tonalità di luce bianca costano molto meno e danno meno fastidio agli occhi, forse sono una soluzione migliore di quelli UV.
L'alimentazione si può ottenere con una batteria al lito da 12V, oppure con una normale batteria al piombo da moto (più economica ma più pesante).

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Maurizio Gigli
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Nome: Leotta Roberto
Concordo pienamente con te che una prova fatta anche al crepuscolo non è sufficiente per avere una buona valutazione solitamente tale valutazioni le testo in concomitanza col funzionamento dell'impianto gia collaudato di routin proprio per escludere i fattori ambientali dalla mia valutazione sul sistema da testare paragonando in percentuale la quantità effettiva di insetti in attività escludendo il dubbio che la prova sia negativa per condizioni non attribuibili all'impianto.
Certo la cosa diventa molto più laboriosa se fatta per lo specifico intendo, ma nel mio caso se devo uscire con tutto l'ambaraban per la programmata battuta notturna, un paio di pezzi in più da testare, non fa testo.....
Inoltre proprio perchè la mia ricerca per la maggiore si esegue di notte tale esperienza non e circoscritta cronologicamente a pochi eventi isolati, e con tutto ciò... anche con il ben collaudato impianto certe notti dove sembra poter fare il pieno.... fai cilecca senza motivazioni logiche....
Da prendere anche in considerazione che il campo dei led e del tutto inesplorato per le applicazioni entomologiche questo complica ulteriormente il quadro per il fatto che spesso le specifiche tecniche della lampada da esaminare non sono chiare o fedelmente corrisposte cosi possibilmente un led a luce fredda di una marca pur apparentemente uguale ad un sinonimo di marca diversa non esaudisce le prestazioni previste....Succede persino con le tradizionali lampade a vapore di mercurio di marca diversa che anche se tecnicamente sono identiche come parametri, un occhio attento e navigato percepisce anche se pur minime ed entro certi parametri delle differenze qualitative inerenti le applicazioni entomologiche trovandone spesso le motivazioni, che spesso sono banali, come lo spessore del vetro.
Cosi ricadi maggiormente in confusione per l'eventuale valutazione e siccome il mercato nel settore led e in espansione con migliaia di modelli e marche che evidentemente per i costi non possono essere testate dal privato in toto, tranne che si chiami SILVIO... possibilmente un led di 10 centesimi per i nostri fini va meglio di uno da 1 euro, certo quando un giorno si potrà abbondantemente recuperare materiale a costo 0 $ come faccio attualmente io per il vapore di mercurio allora si avrà un quadro più chiaro dove orientare il timone per il momento si corre il rischio di spendere tempo e denaro senza utili risultati....
Anche se non escludo che per una botta di C.....uno possa trovare la scia da seguire, con questo non voglio dire che sarebbe meglio abbandonare le ricerche (proprio io non sono il tipo) ma cercare di osservare tali fonti di luce specie occasionali che sono sempre più comuni in negozi, rifornimenti e illuminazione pubblica e valutare il vento dove tira.... per dare una traccia attendo la sostituzione dei tradizionali neon attinici nelle zanzariere con i neon a led per vedere con cosa adotteranno in alternativa .
Tua citazione; Il test non è decisivo, visto che la serata forse non era adatta, ma ciò che mi lascia perplesso è che, dopo aver raccolto tutto, ed essere tornato alla macchina (circa 10 minuti dopo), mentre sistemavo lo zainetto, borsa fotografica, ecc. in auto, col portellone posteriore aperto, e la torcia a led, di circa pari potenza dei led UV, poggiata sul pianale posteriore, in un paio di minuti mi si è riempita la macchina di moschini e ditteri vari e alcune falene.
BE...... l'episodio non mi e nuovo e ti dirò di più..... Maurizio a me è successo con due diverse lampade tascabili apparentemente uguali come luce ma di marca diversa.....Comunque buona fortuna


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Nome: Maurizio Gigli
Perfettamente d'accordo con te, Roberto. Purtroppo io non ho la possibilità di recuperare materiale d'illuminazione come sembra che sia in grado di fare tu (l'unica volta che mi è capitato è stato quando in una scuola in cui ero anni fa abbiamo scaricato dall'inventario del laboratorio alcune vecchie lampade spettrali, ma sarebbe stato comunque un problema alimentarle).
Comunque, più che altro per curiosità, qualche prova mi diverto a farla, anche se per me la ricerca notturna è solo una attività estrememante saltuaria (i Buprestidi sono bestie diurne per eccellenza, esattamente all'opposto di altri gruppi ad abitudini crepuscolari o notturne). Del resto, per costruire quest'ultimo aggeggio ho speso in tutto una decina di Euro, forse un po' meno, comprese le spedizioni e la scatoletta.

Il prossimo progetto sarà un pochino più ambizioso, ma la spesa sarà comunque molto contenuta.
Invece, sistemi di potenza ridotta come questo potrebbero essere utili per costruire trappole luminose da lasciare appese ad un albero per una notte, posizionandole la sera e ritirandole la mattina successiva. Con quattro pile, invece di due, si potrebbe arrivare a 6-7 ore di autonomia, più che sufficienti, d'estate, a coprire tutto il periodo di tempo più adatto, dal crepuscolo fino ad un paio d'ore prima dell'alba. Ho qualcosa di simile costruito tanti anni fa intorno ad un tubo al neon da 8W, ma con i led è molto più semplice.

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Maurizio Gigli
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