Se il suolo è duro, ma non è una lastra di roccia, direi che potresti usare le solite trappole a caduta, innescate con aceto o altri liquidi attrattivi. Il problema è però che devi fare con i dati così ottenuti, perchè se devi censire il popolamento carabidologico di quell'area e avere anche un'idea approssimativa della frequenza relativa delle varie specie, l'uso di un'esca ti può dare risultati falsati, in quanto non tutte le specie sono attratte allo stesso modo dalla stessa esca. In questo caso dovresti usare un liquido "neutro", solo come mezzo per impedire la fuga degli insetti e conservarli. In questo caso ti consiglierei della normale acqua + sale e la solita goccia di sapone. In alternativa, il glicole etilenico. Così però, una semplice trappola a caduta sarebbe molto poco efficace, avendo una azione attrattiva nulla (acqua e sale) o scarsa (glicole). Quindi ti consiglierei le trappole a barriera. Il sistema migliore per costruirne una è piantare nel terreno una trappola a caduta, in pratica un barattolo di vetro o simili, con tre aste di legno o altro materiale che partono dalla trappola verso l'esterno, a circa 120° l'una dall'altra, di lunghezza pari a 1-2 m (più lunghe sono, più vasto è il raggio d'azione) ciascuna, così da intercettare gli insetti che si spostano sul suolo. Circa il 50% di loro si dirigerà verso la trappola e la maggior parte di questi ci finirà dentro. In alternativa, se noti un senso preferenziale di spostamento degli insetti (ad esempio, lungo un sentiero) puoi mettere una barriera di traverso al senso di spostamento e due trappole a caduta alle sue estremità. Il problema si ha se il terreno è così duro da non essere scavabile, o addirittura sei sulla roccia! Nel primo caso, ci vuole solo un po' di pazienza e un attrezzo adatto (con un maleppeggio da muratore puoi scavare terreni molto duri senza troppe difficoltà), Se invece sei sulla roccia devi poggiare la trappola a caduta sulla superficie, magari scegliendo una depressione di dimensioni adatte (sulla roccia c'è quasi sempre qualche cavità), e poi circondarla con sassetti o piccole lastre di pietra in modo da alzare il livello della superficie tutto intorno e trovarti con il bordo della trappola al livello del materiale che hai ammucchiato intorno o più in basso (a voler essere perfezionisti, potresti addirittura costruirci intorno un collarino con le pareti esterne molto spianate in cemento e ghiaietto, e riusarlo per molte volte sostituendo ogni tanto la trappola). Sarebbe meglio usare dei contenitori piuttosto larghi e di ridotta profondità, perchè così dovresti rialzare meno il suolo intorno. Per le trappole a barriera, su questi terreni, spesso molto ondulati e sconnessi, diventa difficile posizionare le stecche che dovrebbero fare da barriera, ma puoi sostituirle con una grossa corda o, meglio ancora, un tubo di gomma tipo quelli per innaffiare, meglio se fissato con chiodi od altro alle estremità ed eventualmente in altri punti. La maggior parte degli insetti camminatori, invece di scalare il tubo, cercherà di girargli intorno, finendo così per raggiungere una delle estremità.
Comunque, può non essere necessario tutto questo armamentario, perchè sui substrati rocciosi ci sono spesso fessure, fori, rocce sporgenti rispetto alle altre, ecc., che sembrano fatti apposta per posizionarci le trappole e per fungere da barriera sul cammino degli insetti, quindi con un po' di fortuna e pazienza trovi sicuramente posti adatti in cui posizionarle.
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