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Il mio Vaglio



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 07/12/2010, 1:36 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
conan ha scritto:
che tipo di materiale da vagliare raccogli? nel senso: raccogli solamente fogliame e primi strati di materiale vegetale in decomposizione sul terreno, oppure raccogli anche i primi cm di terreno con un badile, oppure ancora, raccogli terreno per una profondità amggiore?
Il materiale , solitametne, lo recuperi vicino a zone alberate, e nel caso, quali specie di alberi?
Graize mille.

Per tornare al discorso vaglio, dopo le pactoliniane divagazioni (sempre apprezzate), la cosa strana del substrato da vagliare e che non si può mai dire cosa ci si troverà.
Nel senso che tutte le mie convinzioni su quale habitat possa essere giusto o meno si sono dimostrate più o meno sballate. Così, se da un lato raccogliendo due sacchi di licheni su vecchi tronchi di faggio a km da qualsiasi attività umana (eccettuato un po' di pascolo di bestiame) non ci ho trovato quasi nulla, la settimana scorsa, approfittando di un'oretta libera, sono andato nel primo pomeriggio a pochi km da casa, a 100 m dal Grande Raccordo Anulare (Via di Settebagni), e ho raccolto 3 o 4 manciate di fogliame e sottostante terriccio in un boschetto di Robinia non lontano dalla strada, alla base di una collinetta. Uno di quei posti che in genere evito accuratamente, essendo di poco o nullo interesse per la fauna xilofaga, ed in particolare per i Buprestidi.

Ed ecco quello che c'era:
Mix_Settebagni_30-XI-2010.jpg



4 specie di Curculionidae (tra cui un Acalles o simile), numerose specie di Staphylinidae, tra cui 2 o 3 di Pselaphinae, qualche Carabidae, Ptilidae e altre famiglie da identificare.
Il problema ora è la preparazione di questi nani, tra cui qualche Staphylinidae che forse neanche raggiunge 1 mm di lunghezza (lo Pselaphino in alto sarà circa 1,5 mm).

Ieri ho raccolto qualche manciata di stoppie e altri detriti vegetali sul bordo di un campo di grano a Maccarese, e già, nel giro di 24 ore, sono uscite fuori numerose bestiole di varie famiglie. Sembra che più brutto sia il posto e più sia ricco di questa piccola entomofauna del detrito!

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 07/12/2010, 9:00 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:25
Messaggi: 4890
Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
L'avevo notato anche io !! :dead:
Posti che reputi splendidi, in zone impervie e che promettono meraviglie endogee...si rivelano dei veri deserti. Poi, ti scappano dieci minuti e raccogli al bordo strada (così per perdere del tempo) e sbam !, riempi il vaglio di coleotteri.
In questi ultimi tempi, devo ammettere che proprio questa continua sorpresa sul cosa puoi trovare, mi affascina sempre più....

Splendida presa !! I 2 "grossi" pselafidi potrebbero essere delle Brachygluta....poi vedo (come hai già detto) un "Acalles-tipo", un Baris ed un sacco di stafilinidi... :ok: Dovrò cercare anche in boschetti "poveri" come quelli di robinia, allora :p

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Loris


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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 07/12/2010, 9:02 
 

Iscritto il: 12/11/2010, 10:12
Messaggi: 75
Nome: Roberto Casalini
Ciao Maurizio, in effetti spesso succede così. Molte volte è capitato anche me di vagliare boschi o ambienti apparentemente "integri" e non prendere nulla o quasi. Nella situazione di Settebagni, sicuramente quel poco che ancora è rimasto è una fauna relitta di boschi planiziali golenali che evidentemente ancora trova condizioni ecologicamente idonee nella "lettiera" di qualche albero rimasto o piantato successivamente.
Comunque appena puoi mi fotografi meglio (o magari dai con uno scambio :) ..) quel grande rincoforo notevole che hai raccolto che a me sembra un Mitoplinthus, bestia ormai quasi introvabile (a Roma poi....)?

Roberto


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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 07/12/2010, 18:15 
 

Iscritto il: 21/09/2009, 9:34
Messaggi: 1535
Località: Padova
Nome: Gianfranco Salvato
In effetti la situazione è quasi inspiegabile.
Gli abitanti dello stesso cumulo di detriti possono variare moltissimo anche a seconda delle stagioni e dell'umidità.
Sulle mie amate Dolomiti ho un meraviglioso cumulo (in ombra) di fieno umido e vecchio, ricchissimo di escrementi di Cervi e Caprioli su cui crescono varie specie di funghi; si direbbe un sito meraviglioso (ed io continuo a campionarlo!) ma raramente trovo qualcosa. A poche decine di metri ci sono invece dei piccoli accumuli di erba più o meno vecchia (da secca a marcescente), bè lì è spessissimo affollato di Latrididi (anche Dienerelle), Criptophagidi, Monotoma ed altri gioiellini (almeno per me).
Lavando il terreno e poi vagliando ciò che galleggia è ancora peggio!
Io ho provato in tanti posti ed a volte trovo una Langelandia o un Anommatus (sui colli Euganei vicino a Padova), ma ho un amico che, vicino a Verona, trova anche 50 Anommatus in un colpo solo.
Per chi cerca gli Pselaphidi ricordo che anni fa ne trovavamo molti in inverno sotto le zolle di erba alla base dei pali della luce di legno. Non chiedetemi il perchè!!!
Comunque il fattore c... è sempre molto importante.

Ciao
Gianfranco


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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 07/12/2010, 23:13 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Roberto Casalini ha scritto:
Nella situazione di Settebagni, sicuramente quel poco che ancora è rimasto è una fauna relitta di boschi planiziali golenali che evidentemente ancora trova condizioni ecologicamente idonee nella "lettiera" di qualche albero rimasto o piantato successivamente.

Credo anch'io che sia così. Considera che il punto di quel piccolo campionamento è a 10 m di distanza da dove anni fa ho trovato quei famosi Curculionidi aggrappati alle erbe che affioravano dal campo allagato, di quella specie di cui non ricordo mai il nome, che non veniva più trovata da quando Luigioni la prendeva nelle esondazioni del Tevere, e che tempo fa ho dato a Enzo (Colonnelli, ovviamente).

Roberto Casalini ha scritto:
Comunque appena puoi mi fotografi meglio (o magari dai con uno scambio :) ..) quel grande rincoforo notevole che hai raccolto che a me sembra un Mitoplinthus, bestia ormai quasi introvabile (a Roma poi....)?
Roberto

Scambio? Ma stai scherzando? Ti ho già detto che se per caso trovo qualche specie che ti interessa, basta che tu me lo dica!
Comunque, appena posso lo preparo e lo fotografo. Poi, se ti interessa, te lo prendi la prima volta che ci vediamo. A proposito, Baiocchi sta organizzando una cena per sabato 18 dicembre. Se ti va di venire ...
Ovviamente, l'invito è rivolto anche a chiunque altro voglia e possa venire. Più siamo, meglio è.


Gianfranco ha scritto:
Lavando il terreno e poi vagliando ciò che galleggia è ancora peggio!

Sto facendo qualche prova di lavaggio, ma non so se sto usando una tecnica giusta (come sempre, improvviso di testa mia). Sapresti spiegarmi quale è il miglior modo di operare in questo tipo di ricerca?

Loriscola ha scritto:
...poi vedo (come hai già detto) un "Acalles-tipo"

Sembra che quelli che chiami "Acalles-tipo", che tu trovi abbastanza di frequente, siano invece molto scarsi (o almeno difficili da trovare) qui. O forse sono io che non so trovarli!

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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 09/12/2010, 0:01 
 

Iscritto il: 21/09/2009, 9:34
Messaggi: 1535
Località: Padova
Nome: Gianfranco Salvato
"
Gianfranco ha scritto:
Lavando il terreno e poi vagliando ciò che galleggia è ancora peggio!

Julodis ha scritto:
Sto facendo qualche prova di lavaggio, ma non so se sto usando una tecnica giusta (come sempre, improvviso di testa mia). Sapresti spiegarmi quale è il miglior modo di operare in questo tipo di ricerca?"

Caro Maurizio
Quando vuoi cercare nella terra profonda (cioè quasi senza detriti vegetali) conviene gettarla in un secchio d'acqua e mescolare molto bene (sminuzzando le masserelle di terra argillosa) quindi raccogliere quanto galleggia con un sottile colino da the in acciaio e versare (a volte è meglio sciacquare ancora) quanto raccolto in un telo e asciugare il più possibile avvolgendolo in carta da giornali o igenica. Poi si può usare un vaglio tipo Berlese o tipo "Colacurcio" ed attendere.
Con ottimi risultati ed animali più grossi e vari si possono raccogliere i detriti, portati dalle piccole piene dei fossi, che si fermano contro i ponticelli delle case.
Se la piena è grossa (come un mese fa qui in Veneto) è meglio evitarlo per moltissimi motivi :x :gun: . Tra l'altro la gente è "giustamente nervosa".
Ciao
Gianfranco


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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 09/12/2010, 0:23 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Gianfranco ha scritto:
Quando vuoi cercare nella terra profonda (cioè quasi senza detriti vegetali) conviene gettarla in un secchio d'acqua e mescolare molto bene (sminuzzando le masserelle di terra argillosa) quindi raccogliere quanto galleggia con un sottile colino da the in acciaio e versare (a volte è meglio sciacquare ancora) quanto raccolto in un telo e asciugare il più possibile avvolgendolo in carta da giornali o igenica. Poi si può usare un vaglio tipo Berlese o tipo "Colacurcio" ed attendere.
Con ottimi risultati ed animali più grossi e vari si possono raccogliere i detriti, portati dalle piccole piene dei fossi, che si fermano contro i ponticelli delle case.
Se la piena è grossa (come un mese fa qui in Veneto) è meglio evitarlo per moltissimi motivi :x :gun: . Tra l'altro la gente è "giustamente nervosa".
Ciao
Gianfranco

Allora è lo stesso sistema che uso io. SOlo che non facevo l'ultimo passaggio, ovvero asciugatura e vaglio, ma cercavo direttamente gli insetti galleggianti sull'acqua (per vederci qualcosa di più raccoglievo tutto quello che galeggiava con un passino e lo controllavo in una vaschetta bianca un po' per volta, aggiungendo acqua pulita. Dalle poche prove che ho fatto, sembra meno fruttuoso dei muschi e della lettiera, ma magari escono fuori specie più interessanti.

I detriti portati dai fossi, quando capita, li controllo pure io, anche se qui le piene capitano meno di frequente.

Dopo il tuo precedente messaggio, stamattina ho provato a raccogliere due manciate di terra e muschio alla base di un paletto di una recinzione, tra una stradina di campagna e un mandorleto (dovrebbe essere abbastanza simile a un palo della luce!), Ci ho trovato solo alcuni Staphylinidae, di cui un paio di specie piuttosto strane. Uno non riesco a capire se è un classico Stafilino o uno Pselafino. In ogni caso, deve essere molto vicino ad entrambi i gruppi, e finalmente capisco perchè hanno declassato gli Pselaphydae a sottofamiglia degli Staphylinidae!

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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 09/12/2010, 9:45 
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Nome: Loris Colacurcio
Il bello di questo forum è proprio discutere di questi argomenti...e sperare in una controparte "attiva" ....hai voglia a parlarne con mia moglie :lol:

Anche io con il lavaggio della terra, ho avuto modestissimi risultati (per usare un eufemismo :dead: ), ma sono certo che buona parte del problema dipenda dal tipo di terreno che esamino...non è adatto, c'è poco da fare :(

L'ambiente "pali di legno" l'avevo già letto sull'infomratore entomologico, ma sino ad ora non ho ancora provato....se lo pselafide di cui parli (maurizio) è il Faronus :p , devo immediatamente provare !!

Per quanto riguarda gli "acalles-tipo" (ormai chiamiamoli così :oops: ), ho notato che ne trovo ..e pure molti...solo in prossimità, anzi sotto le grosse quercie; le altre essenze "mi regalano" pochissimi esemplari...

Infine, per i detriti da piena che dite...si possono "testare" anche in pieno inverno ? O è meglio attendere i primi caldi ?

:hi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 09/12/2010, 22:14 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Loriscola ha scritto:
L'ambiente "pali di legno" l'avevo già letto sull'infomratore entomologico, ma sino ad ora non ho ancora provato....se lo pselafide di cui parli (maurizio) è il Faronus :p , devo immediatamente provare !!

Per quanto riguarda gli "acalles-tipo" (ormai chiamiamoli così :oops: ), ho notato che ne trovo ..e pure molti...solo in prossimità, anzi sotto le grosse quercie; le altre essenze "mi regalano" pochissimi esemplari...

Infine, per i detriti da piena che dite...si possono "testare" anche in pieno inverno ? O è meglio attendere i primi caldi ?
:hi:

Si, è il Faronus. A saperlo prima prendevo un campione più consistente!

Sotto che specie di querce, se le hai idenditificate? Immagino non sotto i lecci.

Credo che i detriti da piena vadano bene anche in inverno, anche se in proposito ho scarsissima esperienza, (per ora). Se non sbaglio, nei detriti spiaggiati intorno al lago di Bracciano (o Martignano? :roll: ) è stata trovata, d'inverno, perfino la Macroplea (non se se l'appendiculata o la mutica), Donaciino praticamente introvabile.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 09/12/2010, 23:20 
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Nome: Loris Colacurcio
Cerro (e sono sicuro) e Rovere (e sono molto insicuro)....devo però confidarti che tutta la mia esperienza si limita ad un'unica località (Tizzano); c'è quindi la possibilità che la ricchezza di questi Acalles sia una stranezza del tutto "locale".....non ho riscontri, in pratica :oops:

Domani sono in ferie e sarà bel tempo (o così dicono); ho l'intenzione di provare un altro bosco vicino a Oliveto, in cui ricordo grosse quercie...sono però passati 2 lustri (c'era un minuscolo laghetto e ci andavo a pescare dei persici)...chissà se è ancora così e soprattutto se è ancora raggiungibile !! (dovevo attraversare alcuni vigneti) :?

Vedremo.... :hi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 10/12/2010, 2:01 
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Nome: Maurizio Gigli
Loriscola ha scritto:
Cerro (e sono sicuro) e Rovere (e sono molto insicuro)....devo però confidarti che tutta la mia esperienza si limita ad un'unica località (Tizzano); c'è quindi la possibilità che la ricchezza di questi Acalles sia una stranezza del tutto "locale".....non ho riscontri, in pratica :oops:

Domani sono in ferie e sarà bel tempo (o così dicono); ho l'intenzione di provare un altro bosco vicino a Oliveto, in cui ricordo grosse quercie...sono però passati 2 lustri (c'era un minuscolo laghetto e ci andavo a pescare dei persici)...chissà se è ancora così e soprattutto se è ancora raggiungibile !! (dovevo attraversare alcuni vigneti) :?

Vedremo.... :hi:

Grazie. Le indicazioni sono più che sufficienti. Ho già in mente alcune piante che potrebbero essere adatte e alla prima occasione controllerò se ci si trovano gli Acalles.

In bocca allo Scydmaenidae (questo), per la tua escursione!

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 12/12/2010, 0:26 
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Nome: Loris Colacurcio
Ritorno sull'argomento solo per confermare a Maurizio "Julodis" che la "facilità" di raccolta degli Acalles non era prerogativa del solo "eremo di Tizzano". Anche vicino ad Oliveto (sempre sui primissimi rilievi del bolognese) ne ho raccolti diversi esemplari.
Visto che avevo separato i detriti, posso anche dirti che gli Acalles in senso stretto (quelli più piccolini) erano tutti sotto cerro o altra quercia. I più grandi (credo kyklioacalles) li ho presi sotto dei grossi Aceri.
Altre bestiole miste (e nuove) le posterò quanto prima... :birra:

Grazie ai tuoi auguri, ho pure preso uno stupendo Scydmenide...peccato che siano sempre isolati (come già riscontrato anche da te) :ok:

:hi:

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Loris


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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 12/12/2010, 0:43 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Sono proprio curioso di vedere che razza di bestie hai preso stavolta!

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 12/12/2010, 0:58 
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01
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Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
Non ho nessuna esperienza di vagliatura, ma intervengo perchè mi stupisce un po' che consideriate non frequenti gli Acalles (e generi vicini). Sui Colli Berici si prendono quasi a colpo sicuro battendo cespugli o alberelli secchi o deperienti. Direi anche che non fa molta differenza la specie vegetale che si batte, basta che i rami siano secchi. L'unica difficoltà consiste nel distinguere gli esemplari, immobili e con le appendici ritratte, dai detriti vegetali che cadono sul telo. Gli adulti poi svernano nella lettiera e li ritrovate vagliando.

:hi:

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Silvano


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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio Vaglio
MessaggioInviato: 12/12/2010, 2:01 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Apoderus ha scritto:
Non ho nessuna esperienza di vagliatura, ma intervengo perchè mi stupisce un po' che consideriate non frequenti gli Acalles (e generi vicini). Sui Colli Berici si prendono quasi a colpo sicuro battendo cespugli o alberelli secchi o deperienti. Direi anche che non fa molta differenza la specie vegetale che si batte, basta che i rami siano secchi. L'unica difficoltà consiste nel distinguere gli esemplari, immobili e con le appendici ritratte, dai detriti vegetali che cadono sul telo. Gli adulti poi svernano nella lettiera e li ritrovate vagliando.

:hi:

Il fatto è che, almeno io, non conosco la biologia di questo gruppo, di conseguenza posso trovarli solo per caso. Che ci fanno sui rami secchi? Per caso sono quelli ricoperti di licheni? Tipo questi?
Prataglia di Cervara (Roma), 1200 m, 6.XII.2010
Cervara_Prataglia_6-XII-2010_OL002.JPG


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