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Tecniche di allevamento Cerambycidae: tecnica generale http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=342&t=17348 |
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Autore: | Entomarci [ 08/02/2011, 23:53 ] |
Oggetto del messaggio: | Tecniche di allevamento Cerambycidae: tecnica generale |
L'argomento è piuttosto ricorrente, ma val la pena di insistere: non si raccoglie legna per cerambicidi a naso, osservando i legnetti esteriormente e prelevando quelli che a intuito o a sentimento sembrano migliori! Si procede in modo SCIENTIFICO, ecco uno specchietto infallibile: 1) ci portiamo, per esempio, ai piedi di un albero, non importa quale, (ginepro, pino, abete, larice, noce, quercia, acacia, tiglio...), per prima cosa osserviamo a terra. Se ci sono rametti, rami, grossi rami spezzati, tronchetti procediamo cosi': identifichiamo la legna morta e scartiamo i rami spezzati molto di recente che magari hanno ancora le foglie e sono vivi, sarebbe una perdita di tempo salvo eccezioni (vedi oltre), a questo punto dobbiamo con un coltello da boscaiolo asportare parti di corteccia, fate finta di sbucciare una mela, e cercare tracce di rosura fresca. Se ne trovate portate a casa il legnetto, ma se ci sono dei fori di uscita allora è meglio cercare la larva, con attenzione, senza sbudellarla, molto spesso la trovate sotto la corteccia a qualche cm di distanza, seguendo la sua galleria larvale, oppure se trovate un bel tappo è ancora meglio, sicuramente è andata sotto. Secondo step: proviamo a spezzare i rami piu' piccoli e a segare in varie parti quelli piu' grossi: se nella sezione del taglio appare una rosura fresca, portiamo a casa tutto... A questo punto osserveremo l'albero in piedi davanti a noi: proviamo a staccare i rami, se sono morti si staccheranno facilmente, e ancora di piu' se sono minati internamente da gallerie larvali, dopodiche' procediamo come per la ramaglia a terra. 2) se ci sono cataste, scortecciamo la legna di vari pezzi. Ma attenzione, ancora una volta procediamo in modo SCIENTIFICO: non accontentiamoci di due o tre pezzi di legna, scortecciamo tutto!!! Ragazzi, se dovessimo cercare un ago in un pagliaio trovandolo in 5 colpi dedurremmo che quel pagliaio è vuoto! Capita che un solo ramo sia attaccato su quaranta che scortecciate, è piu' che normale! 3) se ci sono tronchi o alberi abbattutti a terra dobbiamo passarli a fil di coltello e di sega, ancora una volta ci puo' essere una larvetta che si annida in un solo ramo! se Troviamo un infestazione massiccia nel tronco, olio di gomito e seghiamo una porzione da portare a casa, ma se è troppo grosso si fa cosi': asportate tutte le larvette, mettetele nelle provette. Tagliate una porzione di un ramo piu' sottile del tronco ma il piu' grosso possibile, e a casa fate dei fori con il trapano nelle sezioni del tronco. Li' inserite le larvette che nel 90% dei casi penetreranno in una notte nella nuova dimora! Diverso discorso se cerchiamo parassiti primari, es. saperda populnea, semanotus russicus, trichoferus spartii. In alcuni casi è davvero una caccia molto dura perchè ci sono pochi segni esteriori di attacco, o sono comunque poco visibili... |
Autore: | Entomarci [ 08/02/2011, 23:55 ] |
Oggetto del messaggio: | Anaesthetis testacea (Fabricius, 1781) - Cerambycidae |
Altri corollari: se in un ramo trovate i segni di un infestazione massiccia è inutile stare a cercare la larva, ce ne saranno decine e quindi tanto vale portarsi via tutto tout court. Se invece si ritiene ci sia solo un attacco, per esempio perchè ci imbattiamo in una galleria isolata, allora è meglio accertarsi che ci sia l'insetto e non sia roba vecchia (es. foro di uscita gia' presente). C'è da dire che con l'esperienza noterete che la rosura si invecchia insieme al legno, e si riconosce con facilità quella fresca, che sottende ad una larva al lavoro, da quella risalente a passate generazoni ormai sfarfallate. |
Autore: | Entomarci [ 09/02/2011, 0:02 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Anaesthetis testacea (Fabricius, 1781) - Cerambycidae |
Allora la ricerca nelle piante erbacee è piu' complicata, e spesso non c'è un criterio generale. Ogni specie fa storia a sè. Esempio: nell Appennino tosco romagnolo troviamo la phytoecia icterica sulla pastinaca sativa, in ottobre, quando la larva è ormai pronta a impuparsi. Si procede cosi': identificato un bel prato pieno di piante, isoliamo una pianta secca, e cerchiamo di tirare lo stelo verso l'alto. Se fa resistenza vuol dire che non c'è nulla, se cede è probabile che ci sia la larva, che ormai ha eroso lo stelo che presto si stacchera', rendendola introvabile perchè la linea di rottura è a livello del terreno o addirittura sotto. Allora dicevo: supponiamo che il nostro stelo ceda, a sto punto smettiamo di tirare, e con un vanghetto asportiamo tutto radice compresa vangando via tutta la terra intorno. Se lavoriamo bene troveremo il fittone con la larva matura al suo interno e getteremo via la parte apicale del fusto. E' piu facile trovare invece la agapanthia sicula malmerendii, basta vagare in un prato dove ci sia per esempio la ferula ssp., e troveremo facilmente mozziconi di fusti recisi e tappati da un mucchietto di rosura grossolana e compressa. Basta portarsi via il rametto e il gioco è fatto, è chiaro che se anche l'agapanthia recidesse a livello del terreno dovremmo operare come per la phytoecia icterica. Ancora, sistema analogo lo usiamo per musaria cephalotes e per musaria tirellii. e via dicendo... Anche le parmena spesso attaccano le piante erbacee. All'Elba io e Forbix abbiamo trovato le larvette dentro i fusti di finocchio selvatico, li' bastava sradicare tutti i fusti secchi a portata di mano e inciderli con un coltello, alla ricerca di rosura... |
Autore: | Entomarci [ 09/02/2011, 0:08 ] | ||
Oggetto del messaggio: | Re: Anaesthetis testacea (Fabricius, 1781) - Cerambycidae | ||
Ecco ora un attacco in massa. Il taglio è stato fatto su un pollone di carpino (ostrya carpinifolia), in appennino ce n'è a bizzeffe ed è piu' facile imbattersi in roba simile che fare cilecca, ve lo assicuro. Qui non cerchiamo la larva, sarebbe inutile, ce ne saranno di sicuro!
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Autore: | Entomarci [ 09/02/2011, 0:10 ] | ||
Oggetto del messaggio: | Re: Anaesthetis testacea (Fabricius, 1781) - Cerambycidae | ||
Qui non c'è bisogno di commentare molto: la rosura fuoriesce da ogni dove. Si tratta di lentisco.
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Autore: | Entomarci [ 09/02/2011, 0:12 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Anaesthetis testacea (Fabricius, 1781) - Cerambycidae |
Mi fermo qui per ora, spero queste informazioni siano di aiuto a chi vuol allevare xilofagi con un certo criterio! Buona caccia, e non sbudellate troppe larve ![]() ![]() |
Autore: | Plagionotus [ 09/02/2011, 15:47 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Anaesthetis testacea (Fabricius, 1781) - Cerambycidae |
Grazie mille Marcello, ma cosa vuoi trovare in un pollone di Ostrya carpinifolia prelevato nell'Appennino? ![]() ![]() ![]() ![]() |
Autore: | Plagionotus [ 09/02/2011, 15:50 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Anaesthetis testacea (Fabricius, 1781) - Cerambycidae |
Se non ti dispice sposto i tuoi interventi in "tecniche e metodologie" dove avevi messo altri contributi di questo tipo, così non devi scrivere tutte le volte che ti chiedono una cosa simile la solfa per intero, ma c'è già l'argomento pronto. E in questo modo chi vuole imparare qualcosa ha gli interventi più visibili ![]() |
Autore: | Entomarci [ 09/02/2011, 19:31 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Anaesthetis testacea (Fabricius, 1781) - Cerambycidae |
ok....ma ricorda che mi vengono in mente almeno 5 specie che possono uscire dall'ostrya appenninica... ![]() |
Autore: | Isotomus [ 09/02/2011, 19:49 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Anaesthetis testacea (Fabricius, 1781) - Cerambycidae |
Entomarci ha scritto: ok....ma ricorda che mi vengono in mente almeno 5 specie che possono uscire dall'ostrya appenninica... ![]() Solo 5 ? a me vengono in mente, in ordine sparso (tralascio autore e anno) 1 - Isotomus barbarae - 2 - Xylotrechus arvicola - 3 - Clytus arietis - 4 - Ropalopus femoratus - 5 - Callimus angulatus - 6 - Callimus abdominalis - 7 - Exocentrus adspersus - 8 - Saphanus piceus - 9 - Purpuricenus kaehleri - 10 - Trichoferus holosericeus - 11 - Cerambyx scopolii - 12 - Leioderes kollari - 13 - Chlorophorus sartor - 14 - Anaglyptus mysticus ----- ecc. ecc. |
Autore: | Entomarci [ 09/02/2011, 21:28 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Anaesthetis testacea (Fabricius, 1781) - Cerambycidae |
Anche il leioderes? Credevo attaccasse l'acero! |
Autore: | Isotomus [ 09/02/2011, 21:33 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Anaesthetis testacea (Fabricius, 1781) - Cerambycidae |
Non solo. A proposito di Leioderes, potremmo cercarlo in Sicilia, sulle Madonie (in aprile) ![]() |
Autore: | Plagionotus [ 09/02/2011, 22:40 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Anaesthetis testacea (Fabricius, 1781) - Cerambycidae |
Era per dire ![]() ![]() ![]() ![]() |
Autore: | Julodis [ 09/02/2011, 23:21 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Anaesthetis testacea (Fabricius, 1781) - Cerambycidae |
Isotomus ha scritto: Entomarci ha scritto: ok....ma ricorda che mi vengono in mente almeno 5 specie che possono uscire dall'ostrya appenninica... ![]() Solo 5 ? a me vengono in mente, in ordine sparso (tralascio autore e anno) 1 - Isotomus barbarae - 2 - Xylotrechus arvicola - 3 - Clytus arietis - 4 - Ropalopus femoratus - 5 - Callimus angulatus - 6 - Callimus abdominalis - 7 - Exocentrus adspersus - 8 - Saphanus piceus - 9 - Purpuricenus kaehleri - 10 - Trichoferus holosericeus - 11 - Cerambyx scopolii - 12 - Leioderes kollari - 13 - Chlorophorus sartor - 14 - Anaglyptus mysticus ----- ecc. ecc. Se non vi dispiace, aggiungeteci pure la Dicerca berolinensis, che anche se non è un Cerambycidae, non credo vi faccia schifo. |
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