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Il flacone perfetto



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 Oggetto del messaggio: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 2:08 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47
Messaggi: 7252
Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
:) Ciao!
Oggi niente Pimelia, né altri bacarozzi neri :mrgreen:
Utilizzerò questo subforum “Tecniche e metodologie”, il più tecnologico e futuristico di tutto il forum, per parlare di una cosa molto ovvia e banale: il flacone da campo, quello con segatura (o sughero, carta assorbente, ecc.) e etere acetico, dove mettiamo gli insetti che troviamo.
Io che non sono più un giovincello :cry: , e che ho incominciato a raccogliere coleotteri alla fine degli anni sessanta (prima mi limitavo alle farfalle), ho avuto modo di sperimentare tutta una successione di recipienti di diversa natura e di vario materiale (quello che trovavo): dai flaconi di medicinali, ai vasetti di vetro (quelli di marmellata, capperi e maionese); dai provettoni di vetro con tappo in sughero (molto professionali ma fragilissimi, inoltre il tappo in sughero reagiva con l’etere e si sgretolava, oppure si disidratava, si restringeva e non teneva più), ai contenitori per pellicole fotografiche. Attualmente sono molto usati i flaconi in polietilene, quelli con tappo a vite, a sezione cilindrica o quadrata.
01.JPG


I flaconi in polietilene con tappo a vite sono buoni: ci sono di varia capacità, sono infrangibili e hanno una buona tenuta.
Ma…anche a voi sarà capitato, che so, di alzare un sasso e vedere un fuggi-fuggi di una interessante specie… prenderne un esemplare con una mano, uno con l’altra e… senza perdere di vista la direzione di fuga degli altri… cercare di aprire il flacone (con quali dita rimaste libere?)… il più velocemente possibile… fare forza per svitare il tappo (imprecando contro voi stessi: - perché ho stretto così tanto questo maledetto tappo? :x -)… cercando di tenere una stretta morbida sui polpastrelli che stringono il prezioso insetto :dead:
Il flacone perfetto è quello che si apre più facilmente e più velocemente (magari anche con l’impiego del minor numero di dita) e altrettanto facilmente e velocemente si richiude.
Io da diversi anni uso questi flaconcini di spezie, di una marca ben nota e commercializzata da alcune catene di supermarket (io, per esempio, li trovo alla Romana Market dove faccio normalmente la spesa).
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Con una lama tagliente bisogna eliminare la griglia (può essere di due tipi), lasciando intatto quello spessore che va ad incastrarsi con il tappo.
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Per aprire questo flacone basta spingere il tappo con il solo pollice.
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Una sorta di molla, che fa parte dello stesso tappo, lo tiene aperto.
07.JPG


Per richiuderlo è sufficiente spingere giù il tappo con l’indice.
I pregi principali sono la facilità di apertura-chiusura e la velocità dell’azione (frazione di secondo); è un flacone di grande praticità soprattutto se si hanno le mani più o meno impegnate e se si deve aprire spesso il tappo; ha una misura e una forma esattamente “tascabile”.
I difetti possono essere la tenuta non perfettissima (dopo alcune ore potrebbe essere necessario dare un’altra spruzzata di etere acetico al sughero tritato) e la scarsa capienza (conviene portare più flaconi, o avere con sé un recipiente più grande dove svuotare il flaconcino una volta riempito). Il vetro naturalmente non è infrangibile, tuttavia è piuttosto grosso e, anche cadendo al suolo, una rottura è molto improbabile.

:) Ciao
Piero


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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 2:20 
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25
Messaggi: 5911
Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
è un'ottima idea... :ok: :ok: :ok:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 2:45 
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10
Messaggi: 3603
Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
....Da domani, la cucina degli entomologi del Forum, sarà molto speziata... :lol1: :lol1: :lol1:

Bella idea! :ok:

Tenebrio ha scritto:
Il vetro naturalmente non è infrangibile, tuttavia è piuttosto grosso e, anche cadendo al suolo, una rottura è molto improbabile.
Al limite, quando si trova un contenitore di materiale plastico su cui il tappo si avvita bene, si può sostituire quello in vetro!
Comunque, per sicurezza, è meglio "rivestire" il contenitore in vetro con alcuni giri di scotch, in modo che, dovesse accidentalmente cadere su una superficie dura (sasso) pur rompendosi, non vada in frantumi, spargendo il prezioso contenuto...!

:hi:

_________________
ImmagineGiovanni
Pactolinus gigas (Paykull, 1811)


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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 5:32 
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Iscritto il: 21/05/2010, 23:05
Messaggi: 2980
Località: San Godenzo (FI)
Nome: Carlo Massarone
Grazie Piero per la preziosa "dritta". Ne ho diversi in cucina di quei contenitori ma, sinceramente, non mi era mai passata per la testa l'idea di utilizzarli per la nostra passione.
:hi:

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Carlo Massarone


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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 8:52 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Io, che sono della stessa generazione di Piero, ha fatto le stesse esperienze, pur non giungendo alle stesse conclusioni. Barattoli come quelli delle spezie (di altre marche, perchè stranamente qui a Roma la Romana Market non l'ho mai vista, e forse non c'è proprio) li usavo in passato, e a volte li uso ancora, ma più che altro per metterci larve o insetti che voglio portare a casa vivi, ed in qualche caso per tenerci roba in alcool (non sul campo, in questo caso). Preferisco non usarli per uccidere gli insetti per due motivi: alcuni di questi contenitori (evidentemente non quelli che usa Piero) hanno il tappo che si scioglie con l'etere, altri no, ma in ogni caso non sono a tenuta ermetica, e dopo qualche ora non c'è più etere. Visto che spesso passa molto tempo tra quando raccolgo qualcosa e quando tolgo il materiale dai barattoli di raccolta, devo cercare di usare contenitori che chiudano perfettamente, per non ritrovarmi tutto secco.
Altro inconveniente è il fatto che siano in vetro. Non che sia fragile, anzi, a meno che non li sbattiamo con forza contro un blocco di granito, è quasi impossibile rompere questo vetro. E' più facile che si rompa il tappo. Il problema sta nel peso. Se ci si porta appresso una decina di questi, comincia a farsi sentire, ed aggiunto a tutto il resto del materiale entomologico, diventa poco pratico. Per questo preferisco decisamente i flaconi in plastica, possibilmente con tappo a vite, anche se più lento da aprire, perchè normalmente io tengo sempre un barattolo (una provetta o simile) nella tasca anteriore dei jeans, e con tappo a pressione va quasi sempre a finire che, col calore del corpo, si stappa, e mi trovo tutto il contenuto sparso nella tasca o, se ancora vuoto, evapora tutto l'etere. Col tappo a vite non succede (quasi) mai.
Per il resto, sono anch'io un riciclatore, ed a casa mia non si butta mai un solo contenitore se prima non stabilisco che non ci posso fare niente.
I flaconcini dei medicinali sono ottimi come contenitori dei vari liquidi che usiamo in entomologia, i barattoli di vetro delle conserve possono essere usati in molti modi, tra cui, come trappole a caduta o come contenitori per insetti vivi (vanno benissimo per le larve dei formicaleoni o simili, riempiti per qualche cm del loro substrato) da allevare, dopo aver fatto qualche foro nel tappo.
I contenitori delle pellicole sono i più utili, poichè si possono usare sia come piccolo barattolo per la raccolta, sia come contenitori per il materiale da preparare, sia per il trasporto di uno o due insetti preparati e su cartellino, spillati su fondo di plastozote, sia, quelli bianchi e semitrasparenti, come cilindretti da usare come diffusori di luce per fotografare insetti di piccole dimensioni. Purtroppo ormai sono quasi introvabili.

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 11:01 
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06
Messaggi: 3415
Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
Ma, se invece di metterci l etere direttamente, una volta arrestati i fuggitivi li si trasferisce nel braccio della morte in un contenitore piu ampio tipo quello a vite che si usa abitualmente??
Nicola

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Nicola Dal Zotto


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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 15:59 
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38
Messaggi: 4965
Nome: luigi lenzini
Mi sembra giusta l'osservazione di distinguere il contenitore da cattura da quello di conservazione.
Così, basterebbe portarsi dietro solo 2-3 contenitori da spezie e il peso sarebbe contenuto.

A proposito di riciclaggio, vorrei segnalare quelli che uso io (solo per portarmi a casa animali vivi, uno per contenitore, senza uso di etere).
I grandi li ho trovati in un discount ad un prezzo irrisorio (made in China); ci sono quelli rotondi, più difficili da aprire e più capienti, e quelli quadrati con prestazioni opposte. Ci sono poi quelli piccoli, che si possono tenere in quantità nelle tasche, che, nel mio caso, sono contenitori di un medicinale per ripristinare la flora batterica intestinale oppure confezioni di shampoo monodose che trovo abbandonati presso gli spogliatoi in palestra.
:hi: luigi


barattolini.JPG

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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 16:24 
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Iscritto il: 23/03/2011, 20:09
Messaggi: 93
Località: provincia viterbo
Nome: david box
io uso diverse decine di piccole provette per urina,tanto che il farmacista penserà che non sto bene e che faccio mille analisi.... :lol: :lol: :lol:
per me rimane semplice perchè una volta aspirate, metto ogni formica in ogni provetta...


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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 16:57 
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Iscritto il: 23/09/2009, 23:06
Messaggi: 1061
Nome: Stefano Ziani
Uso flaconi di plastica, base quadrata. Durante la raccolta vera e propria sostituisco i tappi (sono due, uno interno, a pressione, ed uno esterno, a vite) con un tappo di sughero che comunque non si disgrega con l'etere, anche se io l'etere lo aggiungo la sera o addirittura la mattina dopo. Dita da prestigiatore, un po' di pratica e si riesce con facilità ad aprire il tappo con una mano sola, tenere il tappo con la stessa mano con la quale si tiene il flacone e chiudere mentre l'altra mano lavora di pinzette o di paletta.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 18:09 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Purtroppo, questo dei contenitori per la raccolta sul campo è l'ultimo dei miei problemi. Sono anni che non mi capita più di trovare tanta roba da avere difficoltà a sistemarla nei barattoli! Un po' perchè girando ormai sempre qui intorno a Roma si trovano sempre, per la maggior parte, le stesse cose, e non mi metto certo a riprendere la stessa roba per anni! Che me ne dovrei fare? Di conseguenza il più delle volte un provettone medio basta ed avanza (comunque, per prudenza qualche contenitore in più me lo porto sempre appresso).
Anche perchè effettivamente non mi è capitato quasi più di trovare grandi quantità di insetti in brevissimo tempo.
Certo, capisco che possa essere un problema quando si alza una pietra e si vedono schizzare via decine di Carabidae da tutte le parti, ma nel mio caso, raccogliendo soprattutto Buprestidi, in genere tra uno e l'altro c'è tutto il tempo di aprire il barattolo, metterci l'insetto, aspettare che perda i sensi.

Maw89 ha scritto:
Ma, se invece di metterci l etere direttamente, una volta arrestati i fuggitivi li si trasferisce nel braccio della morte in un contenitore piu ampio tipo quello a vite che si usa abitualmente??

elleelle ha scritto:
Mi sembra giusta l'osservazione di distinguere il contenitore da cattura da quello di conservazione.
Così, basterebbe portarsi dietro solo 2-3 contenitori da spezie e il peso sarebbe contenuto.

Non mi trovate molto d'accordo. Avete mai provato a mettere una decina di cicindele o di stafilini, o anche solo di Cerambicidi in una provetta senza etere e a lasciarceli anche solo per qualche minuto? Se non l'avete fatto, vi sconsiglio di provarci! E' un massacro! Quindi se usiamo un barattolo per catturarli diverso da quello in cui mettiamo l'etere, ci sono solo due possibilità:
1 - trasferiamo immediatamente il contenuto nel barattolo con l'etere, ogni volta che catturiamo un insetto; ma a questo punto che guadagno c'è? Si perde solo più tempo, senza contare che ad ogni trasferimento c'è qualche rischio di fuga.
2 - aspettiamo a trasferirli che ce ne sia una certa quantità, rischiando che si mutilino o uccidano fra loro.

Se invece si usano dei contenitori a chiusura non ermetica, senza etere, per tenervi singoli insetti da allevare, oppure da fotografare e poi rilasciare, sono perfettamente d'accordo con Luigi.

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 18:23 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28
Messaggi: 3223
Nome: Marco Uliana
Non dimentichiamo che, all'occorrenza, le comuni bottiglie di plastica per l'acqua o le bibite sono ottimi contenitori per la cattura e uccisione di insetti, o il traposto di liquidi anche molto volatili, come l'acetato di etile.
Per quanto riguarda quest'ultima necessità (trasporto di solventi in zaino, baule, valigia e simili) io uso sempre bottigliette da mezzo litro (opportunamente etichettate!). Il vantaggio è che hanno una tenuta perfetta, molto più buona di quella di tutti i flaconi di polietilene a doppio tappo che ho mai provato. Anzi questi ultimi di solito perdono molto facilmente. Provate a riempirli di etere o acetone, chiuderli bene e poi scuoterli o capovolgerli.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 18:54 
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Iscritto il: 18/09/2010, 17:17
Messaggi: 297
Località: Còrdoba (ARG)
Nome: Giorgio Garzaniti
Dopo aver usato un po' di tutto per anni, mi sono definitivamente orientato per i flaconi a doppia chiusura in polietilene. Secondo me non c'è di meglio. Una volta uccisi, vi posso conservare gli esemplari anche per settimane. Quando viaggio in Sudamerica è la cosa migliore, visto che spesso non c'è tempo per estrarre gli esemplari dal barattolo (gli spostamenti sono molto lunghi). Certo, me ne porto dietro parecchi, nell'auto, e sempre almeno un paio grandi e tre o quattro piccoli nella borsa. Per quanto riguarda la velocità di inserimento, usando principalmente come metodo di cattura le trappole a caduta o a lume, non è un fattore così determinante. Comunque, quando serve, ho sempre al mio fianco il mio collaboratore più fidato (mia moglie) :lol1: :lol1: :lol1:

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Giorgio Garzaniti


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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 19:08 
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06
Messaggi: 3415
Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
Julodis ha scritto:
Purtroppo, questo dei contenitori per la raccolta sul campo è l'ultimo dei miei problemi. Sono anni che non mi capita più di trovare tanta roba da avere difficoltà a sistemarla nei barattoli! Un po' perchè girando ormai sempre qui intorno a Roma si trovano sempre, per la maggior parte, le stesse cose, e non mi metto certo a riprendere la stessa roba per anni! Che me ne dovrei fare? Di conseguenza il più delle volte un provettone medio basta ed avanza (comunque, per prudenza qualche contenitore in più me lo porto sempre appresso).
Anche perchè effettivamente non mi è capitato quasi più di trovare grandi quantità di insetti in brevissimo tempo.
Certo, capisco che possa essere un problema quando si alza una pietra e si vedono schizzare via decine di Carabidae da tutte le parti, ma nel mio caso, raccogliendo soprattutto Buprestidi, in genere tra uno e l'altro c'è tutto il tempo di aprire il barattolo, metterci l'insetto, aspettare che perda i sensi.

Maw89 ha scritto:
Ma, se invece di metterci l etere direttamente, una volta arrestati i fuggitivi li si trasferisce nel braccio della morte in un contenitore piu ampio tipo quello a vite che si usa abitualmente??

elleelle ha scritto:
Mi sembra giusta l'osservazione di distinguere il contenitore da cattura da quello di conservazione.
Così, basterebbe portarsi dietro solo 2-3 contenitori da spezie e il peso sarebbe contenuto.

Non mi trovate molto d'accordo. Avete mai provato a mettere una decina di cicindele o di stafilini, o anche solo di Cerambicidi in una provetta senza etere e a lasciarceli anche solo per qualche minuto? Se non l'avete fatto, vi sconsiglio di provarci! E' un massacro! Quindi se usiamo un barattolo per catturarli diverso da quello in cui mettiamo l'etere, ci sono solo due possibilità:
1 - trasferiamo immediatamente il contenuto nel barattolo con l'etere, ogni volta che catturiamo un insetto; ma a questo punto che guadagno c'è? Si perde solo più tempo, senza contare che ad ogni trasferimento c'è qualche rischio di fuga.
2 - aspettiamo a trasferirli che ce ne sia una certa quantità, rischiando che si mutilino o uccidano fra loro.

Se invece si usano dei contenitori a chiusura non ermetica, senza etere, per tenervi singoli insetti da allevare, oppure da fotografare e poi rilasciare, sono perfettamente d'accordo con Luigi.


A dire il vero, mai provato :oops:
Io uso normalemente le falcon da 50ml con tappo a vite con, all' interno, carta impreganta di etere. Le tengo con la sinistra con cui le apro e le chiudo e con la destra raccolgo. :D

_________________
Nicola Dal Zotto


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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 20:29 
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26
Messaggi: 5623
Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
Io mi adatto abbastanza bene a ogni tipo di contenitore, però attualmente ho alcuni modelli preferiti.

Per le bestie piccole utilizzo una provetta in cui mi sono stati spediti alcuni insetti, per quelle più grandi uso il contenitore di una nota marca di gomme. Entrambi hanno il pregio di aprirsi facilmente con la sola pressione di un dito. Riguardo il mantenere l'etere all'interno: nella provetta ho le stesse 5 gocce di etere da 3 mesi, mentre il pacchetto di gomme perde abbastanza velocemente.

SAM_1574.JPG



Dato che mia madre porta le lenti a contatto, ogni tanto mi lascia il barattoletto in cui si reidratano le lenti.

SAM_1575.JPG



Sul tappo c'è quella gabbietta che può essere staccata e usata per riempirla di carta imbevuta di etere per evitare che gli animali entrino in contatto con l'etere che può danneggiare la colorazione, come nel caso di una Saperda gialla di cui non ricordo il nome.
Il contenitore poi si può usare come si preferisce, io lo utilizzo in genere per allevare piccole larve.

SAM_1576.JPG



A volte mi è capitato di trovare più insetti di dimensioni medio-grandi e per evitare mutilazioni varie ho optato per questo contenitore con divisori spostabili comprato a meno di un euro in un supermercato.

SAM_1577.JPG



In uno scompartimento ho messo un batuffolo imbimbito di etere, poi negli altri ho messo singolarmente ogni esemplare. L'aria passa facilmente tra gli scompartimenti, quindi l'etere raggiunge tutti gli esemplari senza problemi. Io me ne porto dietro sempre due: uno per metterci gli animali da allevare(in questo ho chiuso le fessure con colla a caldo per evitare spostamenti indesiderati) e uno per metterci l'etere.

Invece per portarmi dietro l'etere utilizzo questo flaconcino di una soluzione per pulire il naso.

SAM_1578.JPG



Questi sono quelli che utilizzo di più, poi adatto ai miei scopi contenitori di ogni tipo(saponi, spezie, caramelle...). Un modello che non mi manca mai è quello degli omogeneizzati dato che ho una sorellina di due anni: hanno il pregio di essere adattabili a ogni scopo e si chiudono anche molto bene.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il flacone perfetto
MessaggioInviato: 23/11/2011, 20:31 
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Iscritto il: 23/06/2010, 11:11
Messaggi: 2784
Località: Cagliari
Nome: Gianpaolo Ruzzante
Maw89 ha scritto:
Ma, se invece di metterci l etere direttamente, una volta arrestati i fuggitivi li si trasferisce nel braccio della morte in un contenitore piu ampio tipo quello a vite che si usa abitualmente??
Nicola

Credo che il pregio del Pieroleocontenitore consista proprio nel fatto di utilizzare una mano sola per l'apertura e la chiusura del contenitore, mentre con l'altra si può continuare a raccogliere...
:hi:


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