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Fumea crassiorella
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Inviato: 26/11/2011, 20:28 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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Oggi sono andato a endogei portandomi però la macchina fotografica per documentare qualche aspetto di come opero: anche dopo le letture degli articoli di Roberto Pace e i consigli del sempre disponibile Piero Leo, con questo genere di raccolta sono un novellino; quindi molti aspetti vanno sicuramente affinati. Magari sarà la buona occasione per raccogliere il parere di tutti voi. Dunque, come ho già scritto altre volte, lavo sempre il terreno sul posto, sfruttando la presenza di un corso d’acqua nelle vicinanze. Ecco cosa mi porto: una bacinella bianca e ampia, una paletta, una zappetta. Un paiolo richiudibile (estremamente comodo perché non ingombra nello zaino; è robusto e contiene circa 6 kg di terra; ne ho comprato un paio da Brico a prezzo stracciato) Un pennellino per raccogliere gli endogei che si individuano subito a galla; delle eppendorf con alcool diluito dove mettere gli esemplari individuati a vista. Individuo un punto che mi sembra idoneo, in questo caso un pendio boscoso. Elimino foglie, humus e strato superficiale di radichette. Quando si arriva allo strato più minerale, si può iniziare a prelevare la terra. Questa volta non mi sono portato il setaccio e i sassi più grandetti li ho tolti a mano. Riempio il paiolo e lo porto presso un ruscello. Lì riempio d’acqua la bacinella e inizio a versare la terra, un po’ per volta. Dopo due o tre palettate di terra guardo la superficie dell’acqua perché, in genere, molti esemplari si possono scorgere subito, come queste Typhloreicheia, che raccolgo con il pennellino e pongo poi nelle eppendorf. Quando tutto il paiolo di terra è finito nell’acqua della bacinella, do una bella rimestata e attendo alcuni minuti: la superfice dell’acqua si presenta così, schiumosa e con tutti i detriti a galla. A questo punto con un colino da zucchero a velo (mi sono dimenticato di fotografarlo  ), raccolgo tutto il detrito a galla e lo metto in un pezzo di stoffa che poi chiudo e avvolgo con un foglio di giornale (il contenuto sarà poi, con comodo, osservato a casa sotto una lente). A questo punto butto l’acqua e la terra della bacinella e riempio il paiolo con un altro quantitativo di terra in modo da iniziare un altro lavaggio e ripetere così tutte le operazioni. 
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cosmln
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Inviato: 26/11/2011, 20:33 |
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Iscritto il: 26/03/2010, 14:55 Messaggi: 5932 Località: Romania
Nome: Cosmin-Ovidiu Manci
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Fumea crassiorella
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Inviato: 26/11/2011, 20:37 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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cosmln ha scritto: bellooooo !!!! forse una volta, per divertimento, provero anche io questo  Attento, dà dipendenza, dopo che provi (e trovi) diventa una droga..... 
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alexaandru
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Inviato: 26/11/2011, 20:38 |
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Iscritto il: 31/08/2010, 7:16 Messaggi: 3039 Località: Romania
Nome: Pintilioaie Alexandru Mihai
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_________________ alexandrupintilioaie(AT)gmail.com
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Andricus
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Inviato: 26/11/2011, 20:39 |
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26 Messaggi: 5628 Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
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Oggi sono andato a posizionare delle trappole ad aceto e scavando ho trovato un Carabidae, quasi quasi vado a prendere un paio di sacchi di terra 
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Apoderus
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Inviato: 26/11/2011, 20:41 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6163 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Roberto, ho l'impressione che dopo questa puntuale e chiara esposizione, avremo un notevole incremento di lavatori di terreno Chissà che saltino fuori bestie interessanti (o, perchè no, sconosciute). 
_________________
Silvano
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StagBeetle
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Inviato: 26/11/2011, 21:04 |
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Iscritto il: 10/05/2009, 15:30 Messaggi: 7180 Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
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E' venuta voglia anche a me... Domanda: quanta acqua ti porti dietro? Ciao 
_________________  Giacomo
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Andricus
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Inviato: 26/11/2011, 21:09 |
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26 Messaggi: 5628 Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
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StagBeetle ha scritto: Domanda: quanta acqua ti porti dietro? Ha scritto che sfrutta il corso d'acqua nelle vicinanze 
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Notoxus59
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Inviato: 26/11/2011, 21:23 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:03 Messaggi: 6359 Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
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Bravo Roberto, ottimo, ma ti do un consiglio  , una cosa che mi ha visto fare Loris  . Portati appresso un vaglio rigido, perchè quando hai tolto il primo strato di foglie secche, devi fermarti  , poi raccogli lo strato di foglie umide e radichette, ma non metterlo direttamente in acqua altrimenti non vedrai più nulla, setacciaglielo sopra  . Perchè se butti quest'ultimo strato perderai molte delle specie ad es. Typhloreicheie superficiali (non tutte vivono a grosse profondità, poi Curculionidae tipo Troglorrhynchus, Alauciba, Raimondiellus, Torneuma ecc, che solitamente vivono in detto ambiente relegato alle radichette, per cui mi raccomando portati il setaccio, e quando hai la vaschetta piena di acqua gli setacci sopra, poi io solitamente prendo il resto della terra e la vaglio sempre sopra la bacinella, infine col colino filtro tutto quel che rimane a galla. Giacomo, io le prime volte mi portavo appresso una tanica di 15 litri perchè dove andavo corsi d'acqua non ce n'erano 
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Fumea crassiorella
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Inviato: 26/11/2011, 21:28 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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Grazie Augusto, lo farò senz'altro!!  ! 
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Mimmo011
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Inviato: 26/11/2011, 21:37 |
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
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_________________ Saluti Mimmo
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eurinomio
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Inviato: 26/11/2011, 22:00 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5911 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Fumea crassiorella ha scritto: ...Un pennellino per raccogliere gli endogei che si individuano subito a galla; delle eppendorf con alcool diluito dove mettere gli esemplari individuati a vista. ....Dopo due o tre palettate di terra guardo la superficie dell’acqua perché, in genere, molti esemplari si possono scorgere subito, come queste Typhloreicheia, che raccolgo con il pennellino e pongo poi nelle eppendorf. ciao Roberto, credo che gli esemplari uccisi direttamente in alcool (anche se diluito) risultino poi difficilmente preparabili. userei il solito etere acetico. 
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magosti
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Inviato: 26/11/2011, 22:16 |
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Iscritto il: 08/11/2010, 12:40 Messaggi: 1722 Località: Brescia
Nome: Mauro Agosti
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Davvero interessantissimo!!! Mi sa che ci proverò pure io.... La dritta del vaglio mi pare decisamente interessante Grazie Roberto e Augusto
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Raubmilbe
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Inviato: 26/11/2011, 22:39 |
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Iscritto il: 10/03/2011, 22:48 Messaggi: 529 Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
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Fumea crassiorella ha scritto: A questo punto con un colino da zucchero a velo (mi sono dimenticato di fotografarlo  ), raccolgo tutto il detrito a galla e lo metto in un pezzo di stoffa che poi chiudo e avvolgo con un foglio di giornale (il contenuto sarà poi, con comodo, osservato a casa sotto una lente). Ciao Roberto, se non vuoi perderti proprio niente ti consiglio di non limitarti al solo esame con la lente, ma di processare con il selettore di Berlese (vedi qui) il materiale raccolto dopo la schiumatura. 
_________________ Massimo Plumari ________________________________________
Rerum natura nusquam magis quam in minimis tota est - Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1)
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Fumea crassiorella
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Inviato: 26/11/2011, 22:44 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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Grazie a tutti per i consigli!! eurinomio ha scritto: ciao Roberto, credo che gli esemplari uccisi direttamente in alcool (anche se diluito) risultino poi difficilmente preparabili. userei il solito etere acetico.  Ciao Vinicio, anche io temevo succedesse questo ma sembra si mantengano morbidi: sto usando una soluzione al 50% per conservarli mentre, poco prima di preparare, li passo una decina di minuti in acqua e diventano morbidissimi. Ad ogni modo per prudenza e dalla prossima volta userò l'etere acetico. 
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