Forum Entomologi Italiani

per le trappole aeree per i Cerambycidi rimando a questa discussione, l'aceto non l'ho mai sentito, di solito si usa o la birra o il vino e sale, in base a quanto tempo uno ha

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Riccardo Poloni
La dignità degli elementi
la libertà della poesia,
al di là dei tradimenti degli uomini
è magia, è magia, è magia...
Negrita, Rotolando verso sud

Parlando solo di Buprestidi, conviene mettere le trappole gialle a livello del terreno, o al massimo su cespugli bassi (e abbastanza folti da sostenerle), perchè, essendo visibili solo agli insetti che stanno più in alto di loro, mettendole sugli alberi ti perdi tutte le specie che volano basse (mentre quasi tutto ciò che sta in alto non ha problemi a scendere verso il suolo, se vede qualcosa che lo attira - almeno nella nostra fauna!). Discorso diverso se usi trappole colorate adesive (pannelli di plastica gialla venduti per catturare insetti dannosi alle coltivazioni dai venditori di prodotti agricoli). Questi funzionano bene appesi agli alberi.

Come dice Izzillo, le scarpate assolate sono dei buoni posti, non solo per i Buprestidi, ma anche per gli imenotteri.

L'aceto va bene per attirare soprattutto Carabidi, ma non molto per i Cerambycidi (anche se a volte ci vanno, come pure i Dorcus e i Lucanus, alcuni Geotrupini ed altro). Per i Cerambycidae, Cetoniini, Rutelini ed altro puoi scegliere tra varie sostanze in cui sta avvenendo la fermentazione alcolica: vino, birra, frutta matura, meglio se frullata, o una qualunque miscela di queste. Per questo tipo di trappole conviene appendere bottiglie di plastica con due o più buchi nella parte alta (o con la parte superiore tagliata e rivoltata tipo nassa) agli alberi, anche molto in alto (io sono arrivato ad oltre 15 m di altezza). Attirano più cose che se messe in basso e sono protette dalle bestie e dalle persone.

Ciao

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

non mi pare di aver visto sul Forum alcun consiglio sull'utilizzo dei piattini colorati riempiti di acqua appena saponata, che utilizzo con successo sopratutto in zone semidesertiche in assenza di fiori per Glaphyridae e Meloidi (piattini rossi) e Buprestidi (piattini gialli) e Mutillidi maschi (piattini bianchi) (a parte ditteri e imenotteri). Mi raccomando di mettere un sasso per appesantire il piattino e solo una goccia di sapone liquido per 2 litri di acqua. Per asciugarli perfettamente metteteli in segatura secca. Li ho utilizzati anche per studiare la visione dei colori nei glafiridi: i colori rosso, bianco e giallo attraggono in modo differente le diverse specie di glafiridi.I risultati si vedono dalle foto.
Provate!

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Guido Sabatinelli
Museo di storia naturale, Ginevra, Svizzera
http://www.glaphyridae.com
http://www.scarabeidi.it

Qualcosa era stato detto qui!
Ogni ulteriore consiglio ed esperienza sono sempre ben accette!!!
Volevo provare anch'io questa tecnica, così se posso essere di aiuto a qualcuno...!!!

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Giovanni
Pactolinus gigas (Paykull, 1811)

Interessante, anche io vorrei cominciare a usare i piattini cromotropici. Quindi anche con acqua e sapone si trattengono gli organismi efficacemente? io conoscevo solo la colla topicida....tra l'altro altamente tossica e quindi usata solo per studi mirati. Immagino la conservazione in loco sia di 24/48 ore al massimo giusto?
volevo provare ad usalri per monitorare la canopy di alcuni boschetti igrofili....qualcuno ha provato a usarli in "quota"?

Suppongo che in questo caso si facciano solo statistiche numeriche...
Quando sono tutti impiastrati, come li prepari?!?!

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Giovanni
Pactolinus gigas (Paykull, 1811)

Se per "trattenere" intendi impedire che se ne vadano, la risposta è SI. Il sapone serve per abbassare la tensione superficiale del liquido ed impedire che gli esemplari galleggino, riuscendo a raggiungere il bordo del piattino ed involarsi. In pratica li trovi tutti a fondo, affogati.

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Maurizio Bollino

In realtà esistono anche dei fogli di carta gialli e molto adesivi che si utilizzano nella lotta alla mosca dell'olivo, e che andrebbero benissimo anche per molti altri insetti. Gli esemplari si scollano poi facilmente con un pò di benzina Avio o trielina. Il problema è che non sono di facile reperimento. Di contro, essendo cartoncini, si potrebbe provare a catturare, ad esempio, le specie che frequentano le cime degli alberi (si parla di specie acrodendriche, ma io credo sarebbe più corretto utlizzare il termine acrodendrobie e/o acrodendrofile).

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Maurizio Bollino

Una rapida ricerca in rete e ho trovato queste trappole cromotropiche. Penso che sarebbero da provare per i Buprestidae, da piazzare in cima algi alberi nel periodo giusto.

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Maurizio Bollino

Parlavate per caso di queste?



Non vorrei essere pignolo, ma stiamo replicando quasi esattamente la discussione già citata da Pactolinus!

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Se può interessarti, in commercio c'è una colla "srpay" gialla. Io la utilizzo, nelle stalle, per creare trappole cromotropiche gialle (per il controllo delle mosche). No so se è reperibile attraverso i normali canali commerciali: se interessa posso informarmi, chiedendo informazioni al rappresentante della ditta.

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L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.

Sperando che a nessuno venga in mente di spruzzarla direttamente su alberi o rocce per creare trappole permanenti! Una raccomandazione quando usate trappole adesive, gialle o meno: cercate sempre di appenderle in posti irraggiungibili dai piccoli vertebrati, altrimenti ci trovate loro appiccicati sopra!

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
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ci puoi dare indicazioni per l'acquisto? mi sembra interessante, grazie Guido

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Guido Sabatinelli
Museo di storia naturale, Ginevra, Svizzera
http://www.glaphyridae.com
http://www.scarabeidi.it

Mi associo alla richiesta di Guido.
Pensavo che potrei utilizzare questa colla gialla spray su un mucchio di cd "bruciati" che non mi sono ma deciso a buttare, che potrebbero essere un supporto perfetto per la colla ed essere appesi facilmente agli alberi usando il foro centrale.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Ho riunito tutto, modificando il titolo

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Marcello Romano