Forum Entomologi Italiani

Buongiorno, ecco il mio primo vero post dopo quello di presentazione.
Come ho scritto in tale topic, il mio interesse primario sono i carabidi ma nutro grande fascino anche per i buprestidi, i quali sono peró la mia nemesi in termini di raccolta.
Esempio principale è quello della Eurythyrea micans: ho vicino casa alcuni grossi Populus che ne sono infestati tant'è che ogni estate ne vedo parecchi esemplari girellare per le cime o comunque fuori dalla portata del mio retino. L'allevamento non mi risulta attuabile per mancanza di spazio e pazienza, oltre al fatto che non sono riuscito a trovate rami con segni di attività di larve che fossero a portata.
Pertanto negli ultimi 2 anni, in seguito alla cattura di un esemplare di Latipalpis plana plana con trappola aerea ad aceto bianco posta a circa 8 metri da terra su roverella, sto piazzando questo tipo di trappole sui suddetti pioppi e dentro ci sono finite tante cose anche belle ma non le E. micans
Quest'anno voglio peró arrivare preparato, che suggerimenti avete per me cari utenti del forum?

Ti dico come prendere la micans senza trappole. A fine giugno/inizio luglio (comunque quando le vedi volare), intorno alle 12,00 e oltre, osserva con attenzione le parti scoperte dalla corteccia dei tronchi di pioppo, ci troverai le fenmmine in deposizione.

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Francesco Izzillo

Si, il metodo migliore per prenderle è quello. Nelle ore più calde della giornata si possono trovare sui tronchi, sia in piedi che a terra, sia vivi che morti (evita quelli morti da tempo e marcescenti, perché non ci vanno). Soprattutto, vai a vedere sui tronchi degli alberi sul margine assolato del gruppo di pioppi, ad altezze da 2-3 metri fino a terra. Non solo sulle parti scortecciate.

Oppure ti puoi munire di un retino col manico molto lungo e provare a prenderli sulla chioma.

Questa specie, come gran parte dei Buprestidi, non va in trappola, se non casualmente. Latipalpis ogni tanto ci finisce.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Se le vedi girare sul tronco dei pioppi e stai quasi immobile dovrebbero arrivarti a portata di mano, io le prime le presi così, aspettando sotto l'albero che le femmine scendessero lungo il tronco cercando il punto buono in cui deporre; si trattava di pioppi molto malandati ma con la corteccia ancora intatta.

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Carlo Arrigo

"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti"
Alfred Russel Wallace

Se poi resti fermo in piedi in un punto aperto vicino ai pioppi, può capitare che vengano loro da te, scambiandoti per un tronco in piedi. Mi è successo più volte.

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Maurizio Gigli
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Perfetto, grazie mille! Allora quest'anno guarderó il basso tronco piuttosto che farmi venire il torcicollo per seguire quelle che vedo svolazzare in alto nella speranza che scendano a portata di schiaffo

Comunque in generale, se si sospetta dell'attività di buprestidi su di una pianta (ad esempio, sempre intorno casa mia, ho un cipresso con numerosi fori d'uscita abbastanza importanti e mi è venuto in mente che potesse essere il B. cupressi), non vi è una trappola di qualsivoglia tipo com cui provare a prenderli?
Avevo pensato ad una lastra di materiale plastico trasparente con sotto un contenitore di acqua con goccia di sapone ma non sono riuscito a risolverne i vari problemi meccanici e metodici: dall'assemblaggio al come posizionarla sufficientemente in alto da tenerla lontana dai curiosi ma senza rovesciare l'acqua

E perché mai dovrebbero andarci, se non cadendoci per caso?

Se ti interessano i Buprestidi, lascia perdere le trappole, eccetto quelle ad intercettazione che beccano tutti gli insetti volanti, ma che non sono adatte alle nostre zone. e le cromotropiche (ciotolette gialle piene d'acqua) per i floricoli.

I Buprestidi si beccano così:

- a vista
- falciando le erbe
- battendo le fronde
- prelevando i vegetali attaccati dalle larve, rami, radici, ecc., secondo le specie)

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Maurizio Gigli
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Puoi provare anche a posizionare dei manicotti di rete tipo zanzariera (di metallo) attorno ai tronchi da cui pensi possano uscire i Buprestidi, avendo cura di chiuderli bene alle due estremità ma lasciando abbastanza spazio tra la rete ed il legno in modo da permettere lo sfarfallamento degli adulti. Con questo sistema un amico ha raccolto diverse Chalcophorella fabricii e Poecilinota variolosa; potrebbe funzionare bene anche per il Buprestis cupressi.
Devi controllarle piuttosto spesso per evitare che le formiche distruggano gli esemplari imprigionati sotto la rete.

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Carlo Arrigo

"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti"
Alfred Russel Wallace

Per lo stesso motivo che ha detto lei nella frase successiva: intercettazione
L'idea era appunto quella di piazzare questo pannello trasparente più o meno grande(la trasportabilitá non è un problema essendo a poche centinaia di metri da casa mia)con sotto fissato un elemento di raccolta. L'idea non è di prenderci solo loro ma piazzandola su di una pianta infestata avere buone probabilità che l'animale svolazzando lì intorno sbatta sul pannello trasparente per poi finire nel raccoglitore. Il meccanismo non mi era sembrato così a caso, ma appunto ho difficoltà di attuazione, mi atterró comunque ad i metodi da lei suggeriti essendo io un principiante in fatto di buprestidi

Questa è un idea molto molto interessante, sicuramente la proveró; anche perchè l'area dei fori di uscita è molto concentrata quindi potrebbe essere anche pratico. L'albero è in aperta campagna ma comunque lungo un sentiero non vorrei qualche curiosone interferisse ma male male perdo un pezzo di rete. Grazie mille per il suggerimento

Purtroppo in Italia i curiosoni sono ovunque, e attenzione pure agli animali.

Il sistema della rete può andar bene nel caso di tronchi o grossi rami che non si possano tagliare per qualche motivo, ma come già scritto, necessita controlli frequenti.

Io comunque ripeto: se si vuole imparare a conoscerli, meglio la caccia diretta.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
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