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Sull'uso delle coordinate, una preghiera e alcune indicazioni pratiche



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MessaggioInviato: 14/02/2021, 11:17 
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Nome: Riccardo Poloni
Carissimi, spinto dal maltempo che oggi ricopre il sud della Francia e da alcune sere passate a trascrivere cartellini con coordinate scritte in tutti i sistemi possibili, mi sono deciso a scrivere questa discussione. Una preghiera perchè vorrei pregare tutti gli entomologi "in lettura" a seguire queste semplici indicazioni sull'uso delle coordinate, indicazioni perchè vi vorrei fornire alcune nozioni utili sull'uso delle coordinate.
So bene che esistono alcune discussioni a riguardo, ma vorrei cercare di fare un riassunto

Perchè usare le coordinate

Premessa:
Oggi registrare le coordinate è molto più facile di una volta. Fino ad alcuni anni fa servivano costosi gps da campo e spesso non si riusciva bene a captare il segnale in zone impervie. oggi invece basta un cellulare, un navigatore per auto o, se proprio vogliamo essere professionali, un gps portatile dal costo di 80 euro. In più con l'aggiunta di nuovi satelliti la precisione è aumentata di molto e anche la facilità di captare il segnale.
Alcune applicazioni per smartphone gratuite, con gps e mappe integrate sono orux maps, windy maps e google earth.

Voi mi direte: "ok, però perchè devo usare le coordinate?" Un esempio: mi trovavo a trascrivere dei cartellini di un entomologo russo. Non riporto le località precise ma l'effetto era questo:
RUSSIA S Sakhalin isl.
Pincopallo district Pincopallo vill. env.
Pincopallo mount env.
4-26.VI. 1996
leg. Pinco pallo

Il cartellino è lungo un chilometro e mezzo. Ora, se uso le coordinate, una volta che ho scritto la regione e la città più vicina o il comune (per fare un esempio con le nostre zone: Italia Abruzzo (AQ) Capestrano) le indicazioni di altri toponimi sono abbastanza inutili, primo perchè spesso sono locali, secondo perchè cambiano nel tempo e nello spazio (traslitterazioni, per esempio) e terzo perchè non sono molto precisi quando si va in zone poco popolate. Con le coordinate, bastano poche cifre per indicare un'area precisa e delimitata, in modo universale, scientifico e comprensibile da tutti sulla terra, a differenza dei toponimi che spesso sono difficilmente trascrivibili con conseguenti errori. Se proprio ci tenete però, potete sempre indicarli entrambi, toponimi e cordinate, tenendo a mente che sono più importanti quest' ultime.


Sull'uso delle coordinate

Premessa sulle proiezioni e sulle cartine
Ci sono diversi tipi di coordinate e diversi sistemi di riferimento, ecco più o meno come funzionano:
la terra è tonda, o meglio è un geoide, ma comnunque non è piatta (anche se c'è ancora qualcuno che lo crede :no1: ) per cui per rappresentarla su un piano bisogna compiere delle deformazioni. Pensate a quando sbucciate una mela tagliando la buccia senza mai farla rompere e poi depositate il nastro di buccia sul tavolo: assomiglierà alla mela ma la superficie verrà deformata. É esattamente quello che succede alla superficie della terra quando attraverso le proiezioni viene trasformata in un piano per poter essere rappresentata su una carta. Per questo, quando facciamo delle cartine e quando riportiamo le coordinate su una cartina bisogna stare attenti a quale sistema usare. per ogni area della terra poi esiste una zona o alcune zone, che costituiscono un sottoinsieme del sistema di riferimento, che è meglio usare per avere un'approssimazione migliore dello spazio. Il sistema di riferimento che vi consiglio, perchè è uno standard internazionale, è il sistema WGS84 (World Geodetic System, 84 perchè sviluppato nel 1984). Per l'Italia per esempio, la zona probabilmente migliore è la UTM zone 32.
Questo ci interessa perchè se usiamo una cartina in WGS84 utm zone 32 e andiamo a vedere dove cadono le coordinate che abbiamo otterremo un punto, se cambiamo il sistema di riferimento il punto indicato può cambiare sensibilmente.
Non contiamo le differenze che ci sono tra le distanze tra un punto e un altro nelle diverse zone della terra, perchè a noi che annotiamo le coordinate soltanto non interessa più di tanto.

Modi di indicare le coordinate
I modi per indicare le coordinate sono principalmente 3:
- gradi, minuti, secondi: 44°39'41.418''N 10°47'10.464''E
- gradi, minuti decimali: 44°39.6903'N 10°47.1744'E
- gradi decimali: 44.661505 10.786240

Tra questi la notazione che è più utilizzata a livello scientifico è la terza, quella in gradi decimali. Infatti consente di usare solo caratteri numerici senza lettere o simboli che durante calcoli o copie da un programma all'altro possono dare fastidio. Per i nostri scopi, cartellini principalmente, è la notazione migliore: è quella che usa meno spazio, la più chiara e non si rischia che nei caratteri minuscoli dei cartellini i simboli dei minuti e dei secondi si perdano.
Inito tutti a usare questo sistema! Normalmente non c'è bisogno di usare le indicazioni di E/W e N/S con questo sistema, ma io le metto per evitare confusione in chi non è abituato alla notazione.

Precisione delle cordinate
Questo è un tasto dolente. Molti entomologi scrivono nei cartellini le cordinate fino ai millesimi di secondo per il sistema gradi, minuti, secondi o fino alla terza cifra decimale per il sistema a gradi decimali. Ora, questa precisione è del tutto inutile e occupa inutilmente spazio sul cartellino. A meno che non stiate facendo una ricerca alquanto precisa su insetti poco mobili e annotando ad ogni fiore che guardate chi c'è sopra registrando le cordinate con un gps ad alta correzione e accuratezza, è inutile. Inutile per due motivi. Il primo è che le coordinate con questa precisione (come quelle indicate sopra) occupano un'area di circa 11 cm, il che è assolutamente assurdo visto che ci sono insetti più lunghi della distanza indicata dalle coordinate e che probabilmente chinandoci a terra per raccogliere qualcosa attraversiamo 2 o 3 coordinate diverse. Il secondo è che per avere una tale precisione senza avere un grosso errore di misura bisogna anche avere una accuratezza altissima, ottenibile con gps di precisione che la maggior parte di noi non possiede.
Personalmente, mi limito a indicare la seconda cifra decimale (che indica un'area di circa 1,1 km di lato) oppure, in caso di cacce mirate come la caccia al lume o quella con le trappole, la terza (che indica un'area di circa 110 m).

Come usare i gradi decimali.
Visto che google earth è probabilmente il sistema più usato, mi limito a illustrare come usare i gradi decimali con questo programma, ma la procedura di cambio tra una notazione e l'altra è molto semplice anche in altri porgrammi gis.
Vi allego direttamente le immagini che illustrano la procedura, molto semplice. Le coordinate poi si trovano direttamente in basso a destra della schermata.

passo_1.jpg



passo_2.jpg



Usare le coordinate nelle foto:
Personalmente, ormai da qualche tempo, uso un gps per segnarmi le coordinate del posto dove raccolgo e lo faccio appena arrivato (altrimenti mi dimentico :no1: ) e in aggiunta, ho le foto georeferenziate sul telefono ma soprattutto sulla macchina fotografica. In questo modo saprò dove ho scattato tutte le foto che ho fatto e potrò anche usarle per rintracciare le coordinare molto precise di una particolare bestiola trovata.
Per fare ciò bisogna munirsi di un gps da macchian fotografica. Ce ne sono in commercio diversi, da molto costosi a molto economici. Io ne avevo preso uno da circa 50 euro e funziona molto bene. I dati gps e l'altitudine vengono reistrati direttamente nei dati exif delle foto.

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Riccardo Poloni
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Un plauso a Riccardo che solleva un punto importante.
Aggiungo, a supporto dell'uso di coordinate decimali e coordinate arrotondate
che le coordinate decimali permettono di avere una precisione maggiore scrivendo un numero minore di cifre (in più si evitano apici e circoletti), con ovvi vantaggi anche nell'evitare errori di copiatura.

Metto qui sotto una tabella esplicativa presa da wikipedia
https://en.wikipedia.org/wiki/Decimal_degrees

Clipboard01.jpg



Io preferisco indicare con precisione anche i toponimi, per scongiurare che una digitazione sbagliata delle coordinate renda più o meno inservibile il cartellino.


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Nome: Riccardo Poloni
Grazie Marco, la tabellina di wikipedia non l'avevo vista ma è molto utile! :birra:

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Riccardo Poloni
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Glaphyrus ha scritto:
...... Io preferisco indicare con precisione anche i toponimi, per scongiurare che una digitazione sbagliata delle coordinate renda più o meno inservibile il cartellino.

:birra: Ciao, molto interessante ma il punto è proprio questo! :?
E poi, quando cerchi fra gli esemplari in collezione, vedere sui cartellini solo le coordinate o il nome di una provincia o comune è troppo poco secondo me. Metterle come dato in più è invece ottima cosa. ;)
:lov2:

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Andrea Carlin, Pergine Valsugana (TN) carlin.andrea(AT)gmail.com

Nota: tutti gli esemplari inseriti nelle discussioni aperte da me sono da ritenere "Andrea Carlin legit" se non diversamente specificato.


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Nome: Marco Uliana
Andrea, sono sostanzialmente d'accordo, il "microtoponimo" è comunque molto utile per la consultazione veloce della collezione, o anche per capire quante sono le località rappresentate.
Direi però che è molto utile sopratutto al suo raccoglitore, e che funziona bene quando si ha a che fare con aree del mondo che hanno nomi ben consolidati, e questi facilmente reperibili.
L'Italia è sicuramente fra questi, ma anche in questo caso se uno - per esempio - usa toponimi reperibili solo nelle carte Tabacco, diventano difficilmente accessibili ad altri (e ai posteri), a meno di indagini laboriose.

Se poi - come già notava Riccardo - hai molto a che fare con toponimi di paesi che usano alfabeti diversi, con tutti i conseguenti problemi di traslitterazione, magari con i nomi che cambiano nel tempo per instabilità politica, allora avere delle coordinate è una benedizione!


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MessaggioInviato: 15/02/2021, 14:46 
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Nome: Riccardo Poloni
Infatti io per la fauna locale metto anche le località, mentre per quella estera lo faccio molto meno, perchè non saprei comunque che diavolo di posti sono :gh: .

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