Buongiorno Niccolò.
Nicco ha scritto:
Buonasera,
premetto di essere totalmente ignorante sull'argomento: chiedo cortesemnte qualche spiegazione in merito alla preparazione per la spillattura dei coleotteri di grandi dimensioni (D. hercules), nello specifico chiedo se sia necessario eviscerare l'insetto e quindi poi passare a riempirlo nuovamente con del cotone o semplicemente posso spillarlo?
(L'insetto in questione proviene dal mio allevamento, è una femmina che purtroppo è deceduta una settimana fa e non sapendo come preparla l'ho riposta in etanolo al 70%).
Gli insetti di grandi dimensioni possono comportare (a volte, non sempre) che le parti molli marciscano, e allora magari capita che, magari dopo mesi o anni, si stacchino mesotorace e protorace: in quel caso basterà (dopo aver, se necessario, ripulito le due parti), incollare i pezzi. Nel tuo caso non dovrebbe succedere niente del genere, dal momento che, avendola tenuta in etanolo per qualche giorno, l'alcool deve aver bloccato eventuali processi di decomposizione incipienti.
Dunque, in sintesi: fossi in te non eviscererei l'esemplare, semplicemente lo toglierei dall'etanolo e lo spillerei una volta asciutto. Per inciso: trattandosi di un
Dynastes, non sceglierei una misura di spillo inferiore alla 4.
Nicco ha scritto:
Chiedo in generale se sia necessario immergere ogni volta l'insetto nell'etanolo (70%) qualche giorno prima della spillatura, sia che l'insetto venga raccolto già morto sia che muoia in cattività... nel caso debba eviscerarlo davvero, qual'è la sequenza dei due passaggi? Prima in etanolo e poi eviscerare o viceversa?
Più in generale: l'etanolo è sempre necessario usarlo? Sia che si parli di piccoli che grandi coleotteri?
Personalmente non lo ritengo necessario. Piuttosto, io userei, come conservante, l'acetato di etile (etere acetico), che ha diversi vantaggi rispetto all'etanolo:
1) costa di meno
2) ti assicuri che l'esemplare sia morto davvero (specialmente per quelli allevati in cattività)
3) mantiene morbidi gli esemplari (se usato con moderazione: un fazzolettino con qualche goccia è sufficiente; per intenderci, non devi immergerci gli esemplari direttamente)
L'etanolo, per contro, va bene per conservare esemplari già morti in cattività (ma se non sono morti davvero ma solo in tanatosi e muoiono immersi nel liquido, risultano impreparabili) o in natura (così uccide eventuali parassiti come antreni allo stadio di larve o uova che sono abbastanza resistenti persino all'etere acetico). Nota bene: conservare esemplari in alcool puro (90 e più gradi), alla lunga, li irrigidisce. Quindi meglio usare quello 70 gradi. Il discorso cambia se si tratta di conservare esemplari presi con trappole a caduta innescate a vino, birra, aceto etc.; in quel caso gli insetti rilasciano parte dei liquidi che vanno a diluire l'alcool, che pertanto sarà quello a 90 gradi. Ma questo esula dalla tua domanda specifica.
Nicco ha scritto:
In modo ancora più ampio chiedo cortesemnte di essere indirizzato ad un "vademecum" sulla preparazione, spillatura e conservazione dei coleotteri in generale e sull'eventuale uso di etanolo.
Il migliore
vademecum che conosco è proprio questo forum
Divertiti a scartabellare le discussioni di questa sezione:
viewforum.php?f=343Spero di esserti stato d'aiuto.
Ciao