Autore |
Messaggio |
StagBeetle
|
Inviato: 28/08/2009, 11:29 |
|
Iscritto il: 10/05/2009, 15:30 Messaggi: 7168 Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
|
Lo so che molti di voi si metteranno a ridere leggendo la domanda, ma vorrei sapere come fate per seccare gli insetti... Io sono sempre di fretta, e quando non ho fretta sono impaziente, quindi per ridurre al minimo i tempi li metto al sole! Con il caldo di questi giorni bastano 3-4 ore e l'insetto è bello e pronto!! Adesso che ho cominciato ad appassionarmi ai piccoli coleotteri, mi sembra di notare che quelli metallizzati alterino la loro colorazione... E' un effetto ottico, o rischio di compromettere gli esemplari (se è così troppi danni ho fatto!! )?? Finchè preparavo grossi lucanidi e coleotteri scuri non mi ero mai posto il problema... Voi come fate? Datemi dei consigli ; perchè sono un disastro! Figuratevi che una volta che non c'era il sole (era comunque Agosto) ho acceso il camino e ci ho messo gli insetti vicino!!!! Ciao!!!
_________________ Giacomo
|
|
Top |
|
|
Hemerobius
|
Inviato: 28/08/2009, 11:35 |
|
Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
|
StagBeetle ha scritto: Figuratevi che una volta che non c'era il sole (era comunque Agosto) ho acceso il camino e ci ho messo gli insetti vicino!!!! Spero tu viva da solo, non vorrei ricevere brutte notizie di tuoi coinquilini esasperati che, perdendo la testa, fanno qualche pazzia ! Il modo migliore è aspettare. Che fretta hai? Cosa ti cambia? Se proprio non puoi resistere direi che un fornetto elettrico a 50-70°C andrebbe benissimo (sono le temperature che raggiungono al sole!). Pensa che per preparare degli ortotteri che non perdessero la forma originale seccandosi io avevo escogitato di metterli in congelatore in contenitori piuttosto traspiranti (cartone) ed aspettavo che liofilizzassero per sublimazione dell'acqua contenuta. Diciamo un 6-9 mesi ... Ciao Roberto
_________________ verum stabile cetera fumus
|
|
Top |
|
|
StagBeetle
|
Inviato: 28/08/2009, 11:40 |
|
Iscritto il: 10/05/2009, 15:30 Messaggi: 7168 Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
|
Fortunatamente vivo con i miei che mi sopportano con pazienza... Prima o poi però mi sbattono fuori tirandomi dietro tutte le provette con gli insetti!!!! Insomma il sole proprio no? Ogni volta non vedo l'ora che si secchi per vedere come è venuto, ma sopratutto per postarlo!!!! Hemerobius ha scritto: Pensa che per preparare degli ortotteri che non perdessero la forma originale seccandosi io avevo escogitato di metterli in congelatore in contenitori piuttosto traspiranti (cartone) ed aspettavo che liofilizzassero per sublimazione dell'acqua contenuta. Diciamo un 6-9 mesi ... Oddio!!! Io muorirei nell'attesa!!! Ciao
_________________ Giacomo
|
|
Top |
|
|
Daniele Sechi
|
Inviato: 28/08/2009, 12:35 |
|
Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5431 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
|
Giacomo ti dico come faccio io... Io non li metto al sole perché secondo me possono attirare mosche o vespe e perché forse si seccano troppo rapidamente. Mi spiego meglio, i grossi coleotteri (specialmente i cerambicidi) li preparo su un piano di polistirolo (quello denso però) e dentro un cassetto. L'ambiente deve essere asciutto ma la disidratazione è più lenta rispetto al pieno sole, questo mi consente nei giorni successivi di fare qualche aggiustatina se zampe e/o antenne si spostano rispetto a come voglio che stiano. Per i piccoli insetti che incolli e prepari senza l'ausilio di spilli, è presto detto, li puoi cartellinare e postare da subito e poi mettere in collezione. Il forno elettrico ventilato lo uso quando ho molte farfalle da preparare e voglio liberare subito gli stenditoi (50 °C per 45 min ma variabile a seconda delle dimensioni) ma soprattutto qualndo la moglie non è in casa Se poi hai molta fretta di postarli fotografali prima di prepararli. Con la fretta ho fatto i miei peggiori errori di preparazione , quindi consiglio la pazienza.
_________________ Daniele
|
|
Top |
|
|
StagBeetle
|
Inviato: 28/08/2009, 14:11 |
|
Iscritto il: 10/05/2009, 15:30 Messaggi: 7168 Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
|
_________________ Giacomo
|
|
Top |
|
|
Plagionotus
|
Inviato: 29/08/2009, 14:01 |
|
Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6962 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
|
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
|
|
Top |
|
|
Plagionotus
|
Inviato: 10/09/2017, 15:48 |
|
Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6962 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
|
L'intervento è di parecchio tempo fa e non ricordo cosa volessi dire. In ogni caso i coleotteri con colori delicati è preferibile ucciderli in congelatore e poi prepararli senza usare acetato di etile. Dopo l'essiccazione è sempre bene passare le scatole in freezer ogni tanto per evitare infestazioni di antreni.
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
|
|
Top |
|
|
Julodis
|
Inviato: 11/09/2017, 7:35 |
|
Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
|
Plagionotus ha scritto: L'intervento è di parecchio tempo fa e non ricordo cosa volessi dire. In ogni caso i coleotteri con colori delicati è preferibile ucciderli in congelatore e poi prepararli senza usare acetato di etile. Dopo l'essiccazione è sempre bene passare le scatole in freezer ogni tanto per evitare infestazioni di antreni. In effetti nel tuo intervento del 2009 c'è qualcosa che non si capisce bene. Ma eri ancora piccolo! In ogni caso, precisiamo che un giorno in congelatore è decisamente troppo poco per eliminare eventuali antreni. Può andar bene per gli adulti, forse, ma decisamente non basta per le uova e le larve. Comunque, anche gli insetti con colori delicati si possono uccidere con l'etere, a patto che sia molto poco e non arrivi in contatto con l'insetto allo stato liquido, ma solo i suoi vapori. In passato ho fatto varie prove, e tutto dipende da come si tratta l'insetto. Un altro sistema per mantenere i colori sarebbe quello del carbonato di ammonio, che sviluppa ammoniaca. Purtroppo funziona solo se si tengono nel barattolo per poco tempo, perché dopo un po', non solo i vapori di ammoniaca condensano e bagnano l'insetto, ma si forma anche acqua. Restano morbidi, ma i colori si rovinano più che con l'etere. Invece, i sistemi adatti al mantenimento dei colori (freezer, morte per inedia o per caldo, immersione in etanolo, per alcuni colori) hanno quasi tutti il lato negativo che tendono ad indurire molto l'esemplare, soprattutto gli ultimi due modi. Per me, l'uso di un barattolo con etere in contenitore separato, che permetta l'uscita solo dei vapori, resta la scelta migliore. Almeno per specie con pubescenza o squamette colorate. Poi ci sono i casi disperati, come certe Cassida che sembrano fosforescenti, che perdono sempre e comunque quella caratteristica, qualunque cosa si faccia.
|
|
Top |
|
|
Glaphyrus
|
Inviato: 11/09/2017, 8:33 |
|
Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3204
Nome: Marco Uliana
|
Sono d'accordo con Maurizio, il metodo migliore per evitare che i colori si alterino è tanto sughero, pochi insetti e meno etere ancora. Nei flaconi il sughero deve rimanere asciutto, e questo non solo limita l'alterazione dei colori ma anche il l'inzaccheramento della peluria.
Ho sperimentato anche il metodo dell'anidride solforosa (la faccio sviluppare da bisolfito bagnato con acido muriatico). Non la uso però per uccidere: è un metodo scomodo da usare, potenzialmente pericoloso e che indurisce gli animali rendendo le giunture "gommose". Sul campo uso come al solito l'acetato di etile, poi una volta rientrato espongo i reperti freschi all'anidride solforosa, ottenendo comunque l'effetto di fissaggio dei colori. Il metodo è comunque un pò macchinoso e va calibrato bene il tempo di esposizione/vanno sorvegliati i reperti per evitare che i colori schiariscano troppo. L'ho sperimentato solo poche volte su rhizotrogini, per conservare il naturale colore chiaro dei tegumenti, con risultati incoraggianti.
|
|
Top |
|
|
Maurizio Bollino
|
Inviato: 11/09/2017, 8:35 |
|
Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8155 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
|
Quando preparavo lepidotteri, non potendo riempire la casa e i termosifoni di stenditoi, adottavo il sistema del passaggio in forno: scaldavo il forno (il mio è elettrico) a 50°-55°, infilavo gli stenditoi, spegnevo e lasciavo che il tutto si raffreddasse lentamente. In meno di un'ora anche grossi esemplari come i Papilionidae erano pronti per essere rimossi e messi in collezione. Dovevo però stare attento a rimuoverli solo quando erano tornati a temperatura ambiente, altrimenti il bordo delle ali si arricciava, ma questo non succederebbe con i coleotteri.
_________________ Maurizio Bollino
|
|
Top |
|
|
|