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entodevia
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Inviato: 23/11/2011, 22:09 |
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Iscritto il: 09/11/2010, 2:59 Messaggi: 33
Nome: Giuseppe Ponticorvo
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Salve, sto cominciando una piccola collezione di diplopodi del mio territorio, potreste darmi un parere su come sto procedendo? Conservo gli esemplari raccolti nello stesso posto e nella stessa giornata in delle provette di plastica che colloco a testa in giù in un vaso di vetro. Le provette vengono chiuse e tenute ferme verso il bordo da batuffoli di cotone idrofilo. Vengono conservati in alcool a 70° riempiendo il barattolo e le provette. Come procedo con la cartellinatura? Vorrei inserire i dati di raccolta direttamente nelle provette, ho provato con inchiostro di china, come indicato sullo zangheri, ma ho notato che comunque tende a rovinarsi. Probabilmente su carta pergamena potrebbe reggere molto meglio. Gli esemplari così conservati saranno validi poi per uno studio futuro? Voi come vi regolate con le conservazioni in liquido? Grazie mille! Giuseppe
Ps.:allego una foto del barattolo con una sola provetta all'interno
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eurinomio
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Inviato: 23/11/2011, 22:24 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5907 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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i cartellini scritti con inchiostro di china durano una vita...addirittura io li scrivo, per le bestie che tengo in liquido, con le comunissime penne della Artline; anche se usi una matita i dati rimangono comunque leggibili. 
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Julodis
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Inviato: 23/11/2011, 22:50 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Come ti ha già detto Vinicio, con la china non dovrebbero esserci problemi. Ha durata illimitata a secco, ma io ho da anni cartellini scritti a china immersi in alcool al 65-70% e non mostrano segni di degrado. Reggono perfino all'etere. Forse l'inchiostro che hai comprato non è la vera china, ma qualcosa che gli somiglia. Ultimamente, proprio per la difficoltà di reperire la china, ho cominciato ad usare dei pennarelli con punta dello 0,05 ad inchiostro organico. Inizialmente ero diffidente, ma ormai li uso da più di 1 anno e per ora non noto segni di cambiamento, nè a secco, nè in alcool, e neppure nei barattoli con etere.
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ruzzpa
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Inviato: 23/11/2011, 23:06 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 11:11 Messaggi: 2784 Località: Cagliari
Nome: Gianpaolo Ruzzante
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quattro prodotti che durano nel tempo sotto alcohol: 1 China usata con rapidografo 2 Toner stampante laser 3 matita 4 China con nuove penne usa e getta (assicurarsi che siano caricate effettivamente con china vera) io ti consiglio di mettere sempre dico sempre i cartellini con i dati di raccolta all'interno della stessa provetta  bene il sistema del barattolo 
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entodevia
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Inviato: 24/11/2011, 3:09 |
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Iscritto il: 09/11/2010, 2:59 Messaggi: 33
Nome: Giuseppe Ponticorvo
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grazie a tutti per i consigli Potendo scegliere provo a stamparli con la stampante laser e inserisco i cartellini nelle provette. Appena finisco magari vi mostro il risultato. Oltre al cartellino con i dati credo inserirò anche un altro cartellino più piccolo con un numero scritto a matita, che fa riferimento ad un registro, così magari sto più sicuro.
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Pactolinus
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Inviato: 24/11/2011, 19:30 |
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
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entodevia ha scritto: Potendo scegliere provo a stamparli con la stampante laser Un piccolo accorgimento: nelle opzioni di stampa > tipo di carta, non lasciare "Carta comune" ma scegli "Pesante" o "Cartoncini" in modo che la stampante scaldi maggiormente il toner e questo si fissi meglio sulla carta. Se il toner non è ben "impresso", in liquido potrebbe tendere col tempo a staccarsi dal cartellino e ti ritroveresti le lettere direttamente sul fondo della provetta! (Questa cosa mi è stata riferita da un caro amico che lo ha constatato di persona). 
_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
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Tenebrio
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Inviato: 24/11/2011, 21:02 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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 Ciao Giuseppe. Fai benissimo ad iniziare una collezione di Diplopodi, finalizzata credo allo studio degli stessi. E' un gruppo di grande interesse ed in Italia è stato sicuramente trascurato: può dare grosse soddisfazioni a chi volesse intraprenderne lo studio. Un consiglio per la conservazione: meglio non usare quei barattoli con quel tipo di coperchio (capsula metallica): l'alcool o i suoi vapori lo corrodono in breve tempo; meglio usare dei barattoli in polietilene con doppio tappo (a pressione e a vite) o dei recipienti ermetici da freezer (anche a sezione quadra).  Ciao Piero
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Andricus
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Inviato: 24/11/2011, 21:37 |
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26 Messaggi: 5619 Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
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Io sono sempre stato affascinato da questi gruppi meno studiati, quindi mi interessano non poco i Diplopodi, anche se principalmente nell'ambito dell'allevamento di quelli esotici. Ci potremmo scambiare informazioni, chiavi e materiale se ti va  Gli esemplari che si vedono dovrebbero essere degli Ommatoiulus Ne approfitto anche per chiedere se questo metodo va bene: L'eppendorf si trova all'interno di una bustina con cerniera a pressione accompagnato da un foglietto con i dati.
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Pactolinus
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Inviato: 24/11/2011, 22:06 |
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
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Andricus ha scritto: accompagnato da un foglietto con i dati. spero che i dati non si limitino a una...data! (E magari il foglietto ufficiale sia un po' più "rettangolare"!!!  ) 
_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
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Andricus
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Inviato: 24/11/2011, 22:08 |
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26 Messaggi: 5619 Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
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Pactolinus ha scritto: Andricus ha scritto: accompagnato da un foglietto con i dati. spero che i dati non si limitino a una...data! (E magari il foglietto ufficiale sia un po' più "rettangolare"!!!  )  Questa era solo un esempio, quella era il primo foglietto che sono riuscito a trovare e ci ho buttato su una data a caso 
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Pactolinus
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Inviato: 24/11/2011, 22:28 |
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
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Andricus ha scritto: Questa era solo un esempio, quella era il primo foglietto che sono riuscito a trovare e ci ho buttato su una data a caso 
_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
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Julodis
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Inviato: 24/11/2011, 23:52 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Pactolinus ha scritto: Se il toner non è ben "impresso", in liquido potrebbe tendere col tempo a staccarsi dal cartellino e ti ritroveresti le lettere direttamente sul fondo della provetta! (Questa cosa mi è stata riferita da un caro amico che lo ha constatato di persona).  E' successo anche a me con alcuni fogli di cartellini stampati con la laser, che quando li ritagliavo della giusta misura mi si staccavano i caratteri e me li ritrovavo appiccicati alle dita. Io avevo pensato che la causa fosse un toner non originale o il cartoncino un po' umido, ma potrebbe essere invece causato, come hai scritto, da una errata impostazione del tipo di carta nel driver della stampante.
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Pactolinus
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Inviato: 25/11/2011, 0:38 |
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
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Julodis ha scritto: potrebbe essere invece causato, come hai scritto, da una errata impostazione del tipo di carta nel driver della stampante. La carta dei cartellini "a secco", cioè quelli sotto l'esemplare, è solitamente di grammatura Media (85-105 g/m²) o meglio Pesante (106-216 g/m²). In questo caso, nelle preferenze di stampa andrà impostato questo valore (in alcune stampanti, il Medio viene indicato come Pesante e Pesante come Cartoncino) Se invece stampiamo un documento qualsiasi, l'impostazione sarà su Carta Comune o Normale (56-84 g/m²) Per le provette, useremo la carta comune (un cartoncino tenderebbe a separarsi nei vari strati), ma stamperemo con l'opzione per grammature maggiori, in modo che la prolungata immersione in alcol, non faccia distaccare il toner. Probabilmente i cartellini che avevi tu, potevano esere carta Normale stampata con impostazione Leggera (35-60 g/m²) o carta Pesante, stampata anch'essa come Leggera o, al massimo come Normale. Questo, ovviamente, perché il venditore, che deve stampare centinaia se non migliaia di cartellini per gli esemplari da commerciare, cerca sicuramente di risparmiare toner (o a volte non sa di queste opzioni di stampa!) 
_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
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ruzzpa
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Inviato: 25/11/2011, 1:17 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 11:11 Messaggi: 2784 Località: Cagliari
Nome: Gianpaolo Ruzzante
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Tenebrio ha scritto: :) Ciao Giuseppe. Fai benissimo ad iniziare una collezione di Diplopodi, finalizzata credo allo studio degli stessi. E' un gruppo di grande interesse ed in Italia è stato sicuramente trascurato: può dare grosse soddisfazioni a chi volesse intraprenderne lo studio. Un consiglio per la conservazione: meglio non usare quei barattoli con quel tipo di coperchio (capsula metallica): l'alcool o i suoi vapori lo corrodono in breve tempo; meglio usare dei barattoli in polietilene con doppio tappo (a pressione e a vite) o dei recipienti ermetici da freezer (anche a sezione quadra).  Ciao Piero allora... se vogliamo essere veramente precisi sulla conservazioni di artropodi che vanno conservati sotto alcohol io consiglio: provette in vetro, non in plastica, senza tappo ma chiuse con cotone barattolo o vaso sempre esclusivamente in vetro con guarnizione in gomma da sostituire una volta l'anno per il resto la procedura mi sembra più che corretta inserisco immagine perchè non ricordo il nome in italiano del tipo di barattolo...

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ruzzpa
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Inviato: 25/11/2011, 1:30 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 11:11 Messaggi: 2784 Località: Cagliari
Nome: Gianpaolo Ruzzante
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Andricus ha scritto: Io sono sempre stato affascinato da questi gruppi meno studiati, quindi mi interessano non poco i Diplopodi, anche se principalmente nell'ambito dell'allevamento di quelli esotici. Ci potremmo scambiare informazioni, chiavi e materiale se ti va  Gli esemplari che si vedono dovrebbero essere degli Ommatoiulus Ne approfitto anche per chiedere se questo metodo va bene: SAM_1582.JPG L'eppendorf si trova all'interno di una bustina con cerniera a pressione accompagnato da un foglietto con i dati. Ciao Marco io uso sovente Eppendorf, hanno tantissimi pregi, basso costo, sono ermetici, infrangibili, di varie misure ecc per contro non sono adatte a lunghi periodi di conservazione... già dopo un anno parte dell'alcohol risulta evaporato.. quindi ottime per spedizioni e per conservazione a breve/medio periodo. Per tenere esemplari in collezione per lungo tempo bisogna utilizzare provette in vetro immerse a loro volta in alcohol.... Ultima cosa il cartellino sempre con l'esemplare.... in Eppendorf o provetta che sia 
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