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Julodis
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Inviato: 20/10/2011, 23:05 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Seth ha scritto: OT: ho cercato nel forum ma non ho trovato nulla e pensavo che potrei redigere una scheda sull'anatomia generale degli insetti, insomma un ABC... che ne dite? C'è bisogno di chiederlo? In biologia generale ci starebbe benissimo. Seth ha scritto: Nel processo di essiccazione sono i tegumenti delle articolazioni e dei segmenti che si induriscono a causa della perdita di acqua. Questi hanno una funzione come quella dei nostri tendini, ma con la differenza che non sono altro che eosocheletro più sottile ed elastico. I muscoli e tutte le altri parti molli sono racchiuse all'interno dell'esoscheletro, "aggrappate", per così dire, ai processi interni. Su questo forse non ci siamo capiti. Che i muscoli siano interni all'esoscheletro mi pare ovvio, e non potrebbe essere altrimenti, o non sarebbe più un esoscheletro! Ma non sono solo i tegumenti delle articolazioni e dei segmenti ad indurirsi nell'essiccazione. La stessa sorte la subiscono anche i muscoli e, anche se non ho prove concrete, sono convinto che l'indurimento dell'insetto sia prodotto in buona parte dai fasci muscolari secchi, anche se la loro parte la fanno pure i tegumenti delle articolazioni. Il termine "tendini" non era da prendere alla lettera nel senso di tendini dei vertebrati, ma era solo per indicare ciò che connette i muscoli alla superficie interna dell'esoscheletro (con o senza processi interni). Se l'indurimento dell'insetto non dipendesse in buona parte dalla muscolatura non si spiegherebbe perchè lo stesso insetto, ucciso in modi diversi, sia morbido e preparabile, oppure duro e totalmente impreparabile. A mio parere ciò può dipendere solo dallo stato di contrazione dei muscoli al momento della morte, non da un cambiamento della struttura dell'esoscheletro indotto dalle diverse sostanze o fattori fisici usati per uccidere l'insetto.
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Seth
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Inviato: 20/10/2011, 23:27 |
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Iscritto il: 07/11/2010, 1:28 Messaggi: 379 Località: Dresano (MI)
Nome: Matteo Cuva
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Sì hai ragione mi sono espresso male nella prima frase, non intendevo dire che solo i tegumenti si seccano ma che sono loro che fanno rimanere l'insetto nella posizione voluta, non i muscoli. Questi dopo l'essiccamento perdono le loro caratteristiche fisico-meccaniche, mentre i tegumenti, essendo composti da una sostanza quasi inerte riprendono la loro elasticità una volta reidratati. Cita: Se l'indurimento dell'insetto non dipendesse in buona parte dalla muscolatura non si spiegherebbe perchè lo stesso insetto, ucciso in modi diversi, sia morbido e preparabile, oppure duro e totalmente impreparabile. A mio parere ciò può dipendere solo dallo stato di contrazione dei muscoli al momento della morte, non da un cambiamento della struttura dell'esoscheletro indotto dalle diverse sostanze o fattori fisici usati per uccidere l'insetto. Su questo sono d'accordo, ma qui si parla di "riammorbidimento", non di come si presenta l'insetto subito dopo l'uccisione. Quando si reidrata l'insetto, magari dopo mesi o addirittura anni a secco, le parti interne sono omrai solo una poltiglia secca che, con la reidratazione, si indebolisce ulteriormente.
_________________ Io una volta usavo il DDT contro gli insetti. Poi lo hanno vietato perché provoca il cancro. Io invece continuo ad usarlo, perché non mi frega un ciufolo di come muoiono...
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eurinomio
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Inviato: 20/10/2011, 23:41 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5871 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Seth ha scritto: ...Quando si reidrata l'insetto, magari dopo mesi o addirittura anni a secco, le parti interne sono omrai solo una poltiglia secca che, con la reidratazione, si indebolisce ulteriormente. non cambia nulla per quanto riguarda la preparazione, che la bestia abbia 10/20/30 anni...è solo questione di metodo e "tecnica"; proprio in questi giorni sto sistemando degli esemplari del 1985 (conservati in busta) e ti assicuro che si "lasciano" trattare perfettamente.
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Seth
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Inviato: 20/10/2011, 23:52 |
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Iscritto il: 07/11/2010, 1:28 Messaggi: 379 Località: Dresano (MI)
Nome: Matteo Cuva
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eurinomio ha scritto: Seth ha scritto: ...Quando si reidrata l'insetto, magari dopo mesi o addirittura anni a secco, le parti interne sono omrai solo una poltiglia secca che, con la reidratazione, si indebolisce ulteriormente. non cambia nulla per quanto riguarda la preparazione, che la bestia abbia 10/20/30 anni...è solo questione di metodo e "tecnica"; proprio in questi giorni sto sistemando degli esemplari del 1985 (conservati in busta) e ti assicuro che si "lasciano" trattare perfettamente. Mi sa che stasera sono un po' stordito... non riesco a spiegarmi! Quello che intendevo dire è che dopo l'essiccazione l'insetto diventa come un guscio vuoto. Le "interiora" non sono più motivo di "impiccio" come potrebbe essere con l'insetto appena morto...
_________________ Io una volta usavo il DDT contro gli insetti. Poi lo hanno vietato perché provoca il cancro. Io invece continuo ad usarlo, perché non mi frega un ciufolo di come muoiono...
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eurinomio
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Inviato: 21/10/2011, 0:39 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5871 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Seth ha scritto: ...Quello che intendevo dire è che dopo l'essiccazione l'insetto diventa come un guscio vuoto. Le "interiora" non sono più motivo di "impiccio" come potrebbe essere con l'insetto appena morto... giusto
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spikejonze
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Inviato: 18/04/2013, 19:35 |
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Iscritto il: 18/04/2013, 16:21 Messaggi: 2
Nome: Maurizio Barbiero
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Scusatemi la domanda banale, ma forse leggendo e rileggendo gli articoli riguardanti argomenti affini mi si sono contorti i neuroni Quindi, poniamo il caso che io abbia degli insetti posti in congelatore, per capirci sono messi in barattolini di omogeneizzati (prima domanda, può essere corretto conservarli lì dentro? Considerando che sono ermeticamente chiusi? ), una volta tirati fuori vanno fatti scongelare in camera umida per un periodo di tempo che varia in base alle dimensioni e alla morfologia dell'insetto (questo è il punto cruciale che temo di non aver capito ), e dopo questa fase sono già pronti per essere posti con spillino sulla cassetta entomologica? Giusto per corredare il tutto, sempre se non vi crea troppo disturbo, è corretto usare la naftalina nella cassetta per la conservazione corretta e per evitare attacchi di altri insetti patogeni? Spero di avervi fatto capire i miei dubbi e di non chiedere troppo e in un post sbagliato, thanks!
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Julodis
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Inviato: 18/04/2013, 21:54 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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spikejonze ha scritto: poniamo il caso che io abbia degli insetti posti in congelatore, per capirci sono messi in barattolini di omogeneizzati (prima domanda, può essere corretto conservarli lì dentro? Considerando che sono ermeticamente chiusi? ), Si, puoi conservarli in congelatore. In questo modo, quando li togli, se li hai congelati freschi, tornano morbidi. Ma devono essere in contenitori ben chiusi, altrimenti pian piano seccano, e dopo lo scongelamento devi ammorbidirli. I barattolini degli omogeneizzati, una volta aperti, non chiudono più bene, per cui in tempi lunghi gli insetti seccano. spikejonze ha scritto: una volta tirati fuori vanno fatti scongelare in camera umida per un periodo di tempo che varia in base alle dimensioni e alla morfologia dell'insetto (questo è il punto cruciale che temo di non aver capito ), e dopo questa fase sono già pronti per essere posti con spillino sulla cassetta entomologica? Come detto, se erano freschi e tenuti in contenitori ermetici, non serve metterli in camera umida. Basta lasciarli scongelare, poi si possono preparare. Una volta preparati, su cartellino o spillati, prima di porli nelle cassette vanno fatti seccare. Poi sarebbe più sicuro porli qualche giorno in una scatoletta in congelatore, per evitare, se durante l'essiccamento ci è passato qualche antreno o altri insetti che si nutrono di sostanze organiche secche, di infestare l'intera cassetta. spikejonze ha scritto: Giusto per corredare il tutto, sempre se non vi crea troppo disturbo, è corretto usare la naftalina nella cassetta per la conservazione corretta e per evitare attacchi di altri insetti patogeni? Puoi usare la naftalina, anche se, se usi l'accorgimento che ho scritto prima regolarmente, e la cassetta è ermetica, non è nemmeno necessario. P.S. - non sono insetti patogeni!
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Maurizio Bollino
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Inviato: 19/04/2013, 6:58 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8155 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Julodis ha scritto: spikejonze ha scritto: Giusto per corredare il tutto, sempre se non vi crea troppo disturbo, è corretto usare la naftalina nella cassetta per la conservazione corretta e per evitare attacchi di altri insetti patogeni? non sono insetti patogeni! Su questo ci sarebbe da discutere.... visto i rischi alla nostra salute cardiaca che procurano quando decidono di attaccare SEMPRE l'esemplare più raro della scatola!!!
_________________ Maurizio Bollino
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Maurizio Bollino
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Inviato: 04/01/2016, 17:13 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8155 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Fabio Penati ha scritto: l'aceto deve essere assolutamente incolore, trasparente come acqua. Il migliore per i nostri scopi è appunto quello di alcol bianco, di cui però in Italia è vietato il commercio Piccolo aggiornamento. L'altro giorno, sugli scaffali di un supermercato, ho visto questo:
_________________ Maurizio Bollino
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Julodis
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Inviato: 04/01/2016, 17:29 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Lo compro anch'io al supermercato, ma questo che hai trovato tu costa ancora meno.
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Carlo A.
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Inviato: 04/01/2016, 17:52 |
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Iscritto il: 06/11/2011, 23:59 Messaggi: 1132 Località: Casola Valsenio
Nome: Carlo Arrigo Casadio
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L'ho comprato pochi giorni prima di Natale, ma quando l'ho mescolato con l'acetone puro ho ottenuto un liquido lattiginoso che poi è diventato trasparente ma vi si è formata una leggera patina bianca in superficie. L'ho poi usato per ammorbidire due piccoli Passalidae molto vecchi e secchi ed ha funzionato bene, però la patina si attacca agli esemplari (comunque viene via risciacquandoli in acqua).
_________________ Carlo Arrigo
"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti" Alfred Russel Wallace
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Anillus
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Inviato: 04/01/2016, 18:51 |
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Iscritto il: 18/02/2009, 0:24 Messaggi: 3897 Località: Asciano (Siena)
Nome: Andrea Petrioli
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Carlo A. ha scritto: L'ho comprato pochi giorni prima di Natale, ma quando l'ho mescolato con l'acetone puro ho ottenuto un liquido lattiginoso che poi è diventato trasparente ma vi si è formata una leggera patina bianca in superficie. L'ho poi usato per ammorbidire due piccoli Passalidae molto vecchi e secchi ed ha funzionato bene, però la patina si attacca agli esemplari (comunque viene via risciacquandoli in acqua). Confermo quanto detto; si formano dei sali in sospensione che nelle ore si depositano sul fondo.
_________________ ______ Andrea
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Julodis
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Inviato: 04/01/2016, 19:27 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Succede anche a me, ma di solito non subito, ma dopo un po' di tempo. Probabilmente dipende dalla composizione dell'aceto, perché l'acetone non dovrebbe presentare differenze. So che nell'aceto "bianco" vengono usati dei solfiti come antiossidanti (probabilmente per evitare l'ingiallimento). Può essere che sia lo ione solfito a combinarsi con qualche altra cosa, magari un prodotto che si forma al contatto tra l'acetone e gli altri componenti. Io so solo che dopo un po' si forma una specie di poltiglia bianca che, oltre a depositarsi sul fondo, si appiccica agli insetti, anche se, per fortuna, si toglie facilmente. E' il motivo per cui uso questa soluzione per ammorbidirli, quando necessario, ma evito di usarla come liquido conservante. Per quello preferisco il solito etanolo al 60-70%.
Potete leggere e trascrivere la composizione dell'aceto che usate? Lo farò anch'io col mio, fra poco.
PS - Se la patina bianca vi si forma subito, basterebbe un imbuto ed un po' di carta da filtro per eliminarla, e se poi non ne produce più, il liquido dovrebbe restare limpido.
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Julodis
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Inviato: 04/01/2016, 20:10 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ho controllato, e su quello che uso io c'è scritto:
Ingredienti: Alcool di origine agricola Acqua Caramello E150C Antiossidante: solfiti
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f.izzillo
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Inviato: 04/01/2016, 20:25 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Julodis ha scritto: Ho controllato, e su quello che uso io c'è scritto:
Ingredienti: Alcool di origine agricola Acqua Caramello E150C Antiossidante: solfiti
_________________ Francesco Izzillo
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