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Maw89
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Inviato: 21/01/2010, 23:00 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Pian piano sto finalmente sistemando la collezione smistando in varie scatole disponendo gli insetti in base alla famiglia e seguendo un po il modello delle bellissime scatole di Jan. Per le famiglie di interesse "secondario" e la famiglia di interesse "primario secondario"(Chrysomelidae) ordino i generi, per ora, a caso  Le ettichette con il genere e la specie sono incollate con il bi-adesivo e si attaccano e staccano facilmente quando dovrò spostarle all'aumentare delle specie e generi che raccolgo. Per la famiglia di interesse "primario primario" (Cerambycidae) mi chiedevo se valeva la pena predisporre già le scatole divise per i gruppi principali e preparare il posto per i singoli generi e specie anche se non li ho ancora (in pratica lasciare 3-4 insetti per scatola e riempirle man mano). Vi chiedo perchè mi sono reso conto che già con il migliaio di insetti  , e qui farò ridere i maestri, ma ho appena iniziato, faccio fatica a smistarli e muoverli, quindi mi verrebbe voglia di tenere la collezione il piu in ordine possibile fin da subito. Se potete darmi qualche consiglio ve ne sarei grato! P.s. per iniziare pensavo alla fauna italiana in maniera "seria" e se capita qualche paleartico non italiano.
_________________ Nicola Dal Zotto
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Maurizio Bollino
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Inviato: 22/01/2010, 0:46 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Il tuo problema è logico, ma la prima domanda che mi viene di porti è: che velocità di crescita pensi che avrà la tua collezione? 100-1.000-5.000-20.000 esemplari all'anno? Da questo dipende l'ordinamento che io darei, e ho dato, alla mia collezione. Ovviamente, per me che colleziono e studio soprattutto farfalle, il problema è meno sentito: una scatola di Pieridae formato tedesco (52X39) contiene al massimo, sistemati e senza tanti spazi, circa 180-200 esemplari. Quindi, mal che vada, se gli esemplari aumentano molto, da due scatole ne faccio tre spostando solo la metà degli esemplari. La mia collezione specialistica di Catasticta, per esempio, essendo voluminosa (circa 12.500 esemplari preparati), è organizzata con una scatola per specie (a volte per sottospecie): quindi, se aggiungo una serietta, inserisco una scatola che poi riempirò con il tempo. Per i Coleotteri, invece, dove sono all'inizio (anzi al re-inizio), credo che dovrò pagare il pedaggio dei mille spostamenti che, temo, toccheranno anche a te. Avere le "scatole della speranza" ovvero vuote o quasi, con pochi esemplari e tanto spazio in attesa delle aggiunte, lo vedo pratico in prospettiva, ma triste e desolante nell'immediato. Non c'è nulla di più piacevole che guardarsi una bella scatola pienotta, con tante belle bestie ben preparate e ordinate. Pazienza se poi dovrai spostarle per fare posto ai nuovi arrivi: anche quello fa parte del gioco. Molto dipende anche dalle dimensioni delle scatole che utilizzi: formato "Gruppioni" 39X26, standard 40X30, tedesco 52X39? Più piccole sono le scatole, meno importante vedo il problema, in quanto meno esemplari dovrai spostare, per riposizionarli e riorganizzarli, quando avrai necessità di aggiungere scatole rispettando l'ordinamento sistematico.
_________________ Maurizio Bollino
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Maw89
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Inviato: 22/01/2010, 1:06 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Grazie della risposta Maurizio! Allora rispondo alle domande, per quanto riguarda il formato quelle (poche) che ho, sono tutte 52x39. Per il ritmo di accrescimento non te lo saprei dire, sicuramente superiore a 100 esemplari, calcolando che quest' anno senza ricerche specifiche per i cerambycidae ne ho raccolti un centinaio e che il prossimo anno ho intenzione di trappolare e fare ricerche piu mirate. Una stima di quanti però non te lo so dire, anche perchè manco ancora dell'esperienza nella ricerca e nella raccolta. Per le altre famiglie credo che il numero sarà inferiore in quanto ho intenzione di non inserire piu di 2-3 esemplari della stessa specie e della stessa località.
_________________ Nicola Dal Zotto
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AleP
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Inviato: 22/01/2010, 12:03 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14 Messaggi: 1394 Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
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Anche io mi sto ponendo lo stesso problema e poiche' le mie famiglie primarie (Dytiscidae, Haliplidae, Gyrinidae) sono fatte di molti esemplari piccoli voglio ridurre al minimo i ri-collocamenti. Ho quindi deciso di dividere gli esemplari per sito di raccolta, tenendoli in ordine sistematico. Esiste cioe' una scatola per sito (o area, o regione) e li' i coleotteri sono in ordine sistematico. Io so gia' quante specie aspettarmi da un sito, piu' o meno, quindi lascio eventuali spazi ad hoc sperando di riempirli. Inoltre ho deciso di limitare le mie raccolte e quindi una volta riempito un determinato spazio per una specie, non terro' piu' nulla per quella specie a meno che non serva qualche esemplare per riempire altre scatole o che si tratti di ritrovamentointeressante scientificamente. Forse questo ordinamento in siti mi risulta piu' facile perche' le specie acquatiche sono presenti in aree piu' localizzate, chiaro che un cetonino in volo potrei raccoglierlo ovunque, un Dytiscus no! Poi ho deciso di predisporre una scatola di famiglia per tutte le specie italiane ed una o due per specie raccolte in altre aree fuori Italia. Per le specie italiane ho deciso di predisporre degli spazi vuoti per le specie che non ho ancora ma che considero "probabili" (perche' comuni, raccolte in aree dove prima o poi potrei fare un salto ecc.) mentre le specie "improbabili" non avranno nessuno spazio e, se dovessi trovarmi a spostare per crearlo, vorrebbe dire che ho in mano qualcosa di veramente unico ergo ogni fatica sarebbe giustificata! Invece per altre famiglie (es Carabidae, Lucanidae ecc) finora avendo raccolto solo determinati generi mi limito a fare scatole "italiane" dove pian piano aggiungo in ordine sistematico, spostando quando necessario. Concludo sottolineando che il fondo delle scatole e' importante che sia di materiali tali per cui lo spostamento degli esemplari non lasci traccia (tipo plastozote e simili). Infatti avendo alcune vecchie scatole prive di questa caratteristica, ogni volta che sposto resta il segno dello spillo purtroppo. Cerco di limitare i danni spostando meno possibile in quei casi, anche se va detto che la mia e' una collezione piu' "scientifica" che estetica.
_________________ AleP
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Effe Esse
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Inviato: 22/01/2010, 17:53 |
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Iscritto il: 17/12/2009, 19:19 Messaggi: 571 Località: Miane (TV)
Nome: Franco Sandel
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Il problema e' molto grosso, anzi direi primario per la buona sistemazione della collezione. Io da venti anni non faccio altro che cambiare di posto e di scatola innumerevoli serie di insetti. Porto come esempio il Megodontus caelatus e tutte le sue sottospecie. Sono partito molti anni fa con pochi esemplari per sottospecie, e due scatole standard da coleotteri mi bastavano. Poi nel 1991 quindi l'anno prima della Guerra ero ritornato in Montenegro e mi ero spinto fino in Kossovo. Le localita' di raccolta aumentavano, e sono aumentate anche le scatole a 5. poi sono ritornato a raccogliere caelatus ancora nel 2006-2007-2008 per tre anni consecutivi, ed ho tutto il materiale messo da parte, in attesa di ritornare questo Agosto per raccogliere su altre localita'. Fatto sta' che di scatole me ne vorranno minimo 8/10 per contenere tutti gli esemplari che intendo tenere. Quindi ora mi regolo cosi', in scatole da magazzino inserisco esemplari preparati, e li lascio in parcheggio fino a quando non ho le idee piu' chiare su quantita' ed ulteriori ricerche. Poi cerco di lasciare qualche spazio vuoto per eventuali necessita'. Inoltre mi sono fatto fare delle scatole con il fondo asportabile, ossia fissato con piccole viti, basta svitarlo, cambiare la carta quadrettata dal plastozote e la scatola e bella che pronta da ri-riempire. Sicuramente ed inevitabilmente ciascuno di noi dovra' passare per questa situazione, quindi consiglio prima di preparare una scatola definitiva per la collezione, di tenere per qualche periodo di tempo gli esemplari in sospeso, e metterli in dimora definitiva quando si ha una quantita' sufficiente per le proprie esigenze. Inoltre, anche se i coleotteri occupano poco spazio, e' sempre meglio fare delle seriette un po' piu' consistenti che non 3/4 esemplari. Per quanto uno si sforzi di non sorpassare una certa soglia, e' inevitabile che le cacce successive lo portino ad arricchire la propria collezione, e quindi come e' giusto che sia, gli esemplari da 3/4 possono diventare 30/40 o 300/400. Unico consiglio che posso dare e' di non aver fretta a sistemare definitivamente gli insetti, e sopratutto non disperare mai se si e' costretti a rifare una scatola o le etichette, ed approntare sempre nuove scatole e nuovo spazio . Ciao Franco
_________________ Effe Esse
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Maw89
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Inviato: 23/01/2010, 0:23 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Grazie a tutti delle risposte, davvero utilissime!:) Allora, leggendo i vostri post, ho pensato: per il momento aspetto di avere una base discreta di materiale e sistemo non tenendo conto troppo della tassonomia. Quando avrò materiale creo le scatole dedicate alla tassonomia e lascio posto a una due righe di esemplari per specie e ,riempita quella mi creo una scatola, dove divido gli esemplari per luogo. Così ho una visone di insieme della famiglia e allo stesso tempo, le specie poco comuni si limitano a restare in collezione primaria, almeno per un periodo di tempo abbastanza lungo, mentre quelle piu comuni,che posso maneggiarle con piu sicurezza e tranquillità, smistarle per scatole diverse man mano che il loro numero e le località aumentano. Cosa ne dite? Vi sembra una soluzione valida? Nicola
_________________ Nicola Dal Zotto
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Maurizio Bollino
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Inviato: 23/01/2010, 0:50 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Maw89 ha scritto: Grazie a tutti delle risposte, davvero utilissime!:) Allora, leggendo i vostri post, ho pensato: per il momento aspetto di avere una base discreta di materiale e sistemo non tenendo conto troppo della tassonomia. Quando avrò materiale creo le scatole dedicate alla tassonomia e lascio posto a una due righe di esemplari per specie e ,riempita quella mi creo una scatola, dove divido gli esemplari per luogo. Così ho una visone di insieme della famiglia e allo stesso tempo, le specie poco comuni si limitano a restare in collezione primaria, almeno per un periodo di tempo abbastanza lungo, mentre quelle piu comuni,che posso maneggiarle con piu sicurezza e tranquillità, smistarle per scatole diverse man mano che il loro numero e le località aumentano. Cosa ne dite? Vi sembra una soluzione valida? Nicola Dissento sul criterio di creare due collezioni parallele! Per me, ma è un'opinione personale, la collezione è una e una sola, in cui ogni specie, indipendentemente dalla sua rarità (concetto peraltro MOLTO relativo..., ma il discorso sarebbe lungo), occupa il suo posto stabilito secondo un criterio tassonomico. Ogni specie, poi, si può organizzare per sottospecie: in questo caso puoi seguire un catalogo sistematico, oppure, come faccio io, un criterio corologico (nelle mie scatole di Pieridae andini, ad esempio, le varie sottospecie della stessa specie sono organizzate da Nord a Sud perchè le Ande sono, grosso modo, disposte secondo l'asse dei meridiani). Nel tuo caso, visto che sei agli inizi, io partirei con una scatola per ogni sottofamiglia: Prioninae, Spondylidinae, Cerambycinae, ecc. e manterrei quest'ordine man mano che il materiale aumenta. Così, a fine anno, avrai, magari due scatole di Prioninae, in cui saranno rappresentati generi diversi, e così via. Un ulteriore consiglio, che ti tornerà utile spesso: creati da subito un archivio informatico del materiale in collezione (per ogni specie, almeno, i dati corologici di ciò che hai), che aggiornerai ogni volta che nuovo materiale verrà aggiunto. Avrai così sempre un quadro completo del materiale in tuo possesso. Creare questo archivio quando la collezione comincia a diventare corposa costa tempo, sacrificio e sudore: crearlo subito e implementarlo "day-by-day" ti darà un'enorme quantità di dati gestibili quasi senza sforzo.
_________________ Maurizio Bollino
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Maw89
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Inviato: 23/01/2010, 1:16 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Maurizio Bollino ha scritto: Dissento sul criterio di creare due collezioni parallele! Per me, ma è un'opinione personale, la collezione è una e una sola, in cui ogni specie, indipendentemente dalla sua rarità (concetto peraltro MOLTO relativo..., ma il discorso sarebbe lungo), occupa il suo posto stabilito secondo un criterio tassonomico. Ogni specie, poi, si può organizzare per sottospecie: in questo caso puoi seguire un catalogo sistematico, oppure, come faccio io, un criterio corologico (nelle mie scatole di Pieridae andini, ad esempio, le varie sottospecie della stessa specie sono organizzate da Nord a Sud perchè le Ande sono, grosso modo, disposte secondo l'asse dei meridiani). Nel tuo caso, visto che sei agli inizi, io partirei con una scatola per ogni sottofamiglia: Prioninae, Spondylidinae, Cerambycinae, ecc. e manterrei quest'ordine man mano che il materiale aumenta. Così, a fine anno, avrai, magari due scatole di Prioninae, in cui saranno rappresentati generi diversi, e così via. Un ulteriore consiglio, che ti tornerà utile spesso: creati da subito un archivio informatico del materiale in collezione (per ogni specie, almeno, i dati corologici di ciò che hai), che aggiornerai ogni volta che nuovo materiale verrà aggiunto. Avrai così sempre un quadro completo del materiale in tuo possesso. Creare questo archivio quando la collezione comincia a diventare corposa costa tempo, sacrificio e sudore: crearlo subito e implementarlo "day-by-day" ti darà un'enorme quantità di dati gestibili quasi senza sforzo.
Grazie mille!! Vada per le scatole per sottofamiglia, intanto! Per il database lo sto già creando, ma visto che è saltato fuori, vi chiedo se secondo voi può andar bene come sistema. Io inserisco in campi separati Id(numero identificativo dell'esemplare che applico come 3 cartellino, famiglia, genere, specie, sottospecie, varietà, sesso, nazione, regione, provincia, comune, località, zona (se so il luogo esatto, o indicazioni piu precise della semplice località) altezza, raccoglitore, data, lunghezza (la inserisco solo se misuro l'esemplare per qualche ragione), determinazione (se è stato determinato da qualcuno) note(ad esempio trovato morto, metodo di cattura,pianta ospite(meglio un campo a parte per questi due??), eventuali rotture ecc.) foto(se ho foto dell'esemplare inserisco i link). Il tutto lo gestisco con un programma per la gestione database che mi permette di effettuare ricerche sia per un singolo campo sia combinando più campi e, se serve, mi consente l'esportazione in formato excel. Scusate se vi chiedo tutte queste cose ma credo che se mi organizzo e se "standardizzo" ora che ancora ho pochi esemplari, possa semplificarmi molto la vita piu avanti. Nicola
_________________ Nicola Dal Zotto
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Maurizio Bollino
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Inviato: 23/01/2010, 9:00 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Maw89 ha scritto: Grazie mille!! Vada per le scatole per sottofamiglia, intanto! Per il database lo sto già creando, ma visto che è saltato fuori, vi chiedo se secondo voi può andar bene come sistema. Io inserisco in campi separati Id(numero identificativo dell'esemplare che applico come 3 cartellino, famiglia, genere, specie, sottospecie, varietà, sesso, nazione, regione, provincia, comune, località, zona (se so il luogo esatto, o indicazioni piu precise della semplice località) altezza, raccoglitore, data, lunghezza (la inserisco solo se misuro l'esemplare per qualche ragione), determinazione (se è stato determinato da qualcuno) note(ad esempio trovato morto, metodo di cattura,pianta ospite(meglio un campo a parte per questi due??), eventuali rotture ecc.) foto(se ho foto dell'esemplare inserisco i link). Il tutto lo gestisco con un programma per la gestione database che mi permette di effettuare ricerche sia per un singolo campo sia combinando più campi e, se serve, mi consente l'esportazione in formato excel. Scusate se vi chiedo tutte queste cose ma credo che se mi organizzo e se "standardizzo" ora che ancora ho pochi esemplari, possa semplificarmi molto la vita piu avanti. Nicola Mah... che dire. E' questione di gusti personali, e di esigenze specifiche, ma a me, sinceramente, sembra esagerato. Fossi in te, mi porrei la domanda: a cosa mi potranno servire i dati? In realtà i dati servono per fare dei sort per finalità varie: ti servirà mai fare un sort per determinatore, per rotture o per raccoglitore? Io utilizzerei questi campi: genere, specie, sottospecie, provincia, località, georeferenziamento (se possibile), quota, data, pianta ospite, ambiente di raccolta. Io ragiono sempre in termini pratici: più campi immetti, più tempo è necessario per caricare i dati. Se oggi aggiungi 100 esemplari all'anno (e quindi hai tutto il tempo per caricare anche il codice fiscale del determinatore), arriverà il giorno che, magari, ne aggiungerai 500-1000 al mese. Che farai in quel caso?
_________________ Maurizio Bollino
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Maw89
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Inviato: 24/01/2010, 23:57 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Maurizio Bollino ha scritto: Mah... che dire. E' questione di gusti personali, e di esigenze specifiche, ma a me, sinceramente, sembra esagerato. Fossi in te, mi porrei la domanda: a cosa mi potranno servire i dati? In realtà i dati servono per fare dei sort per finalità varie: ti servirà mai fare un sort per determinatore, per rotture o per raccoglitore? Io utilizzerei questi campi: genere, specie, sottospecie, provincia, località, georeferenziamento (se possibile), quota, data, pianta ospite, ambiente di raccolta. Io ragiono sempre in termini pratici: più campi immetti, più tempo è necessario per caricare i dati. Se oggi aggiungi 100 esemplari all'anno (e quindi hai tutto il tempo per caricare anche il codice fiscale del determinatore), arriverà il giorno che, magari, ne aggiungerai 500-1000 al mese. Che farai in quel caso? Le rotture effettivamente non hanno senso, mentre raccoglitore lo inserisco perchè ho creato una maschera che mi stampa i cartellini partendo dai vari campi. Cosi da non dover farli separatamente ad esempio in word e ci metto molto meno tempo 
_________________ Nicola Dal Zotto
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claudio sola
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Inviato: 25/01/2010, 1:32 |
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Iscritto il: 20/11/2009, 0:34 Messaggi: 571 Località: Vignola (Mo)
Nome: Claudio Sola
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Ciao Nicola , io adotto lo stesso sistema di Franco , ho un poco di scatole a magazzino e lascio parcheggiati gli esemplari un bel poco di tempo , fino a che non decido come sistemarli , poi passo una o due settimane a sistemare le varie sottospecie fino a che non sono soddisfatto , se mai lo sarò ! Comunque è un continuo sballottamento , che per me è anche un piacere visto che mi piace guardare la mia collezione.
_________________ merlino
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Plagionotus
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Inviato: 25/01/2010, 13:49 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6989 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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perchè merlino?  , perchè sei capace di far saltar fuori insetti dappertutto? 
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Effe Esse
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Inviato: 26/01/2010, 17:46 |
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Iscritto il: 17/12/2009, 19:19 Messaggi: 571 Località: Miane (TV)
Nome: Franco Sandel
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He si'... l'amico Claudio e' un vero mago per far saltar fuori le bestie, a proposito hai visto che e' riuscito anche a far saltar fuori un bel Avatar ? Circolano voci che stia ora preparando un bel viaggetto col Dodo e col Poletti mei compagni di viaggio dell' altro anno in Turchia, mi sa che come suo solito ci risevera' delle belle sorprese......
Franco
_________________ Effe Esse
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Plagionotus
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Inviato: 26/01/2010, 20:32 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6989 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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hai fiutato  bene, vanno proprio a fare un viaggetto, in Siria, e lui ha già puntato le specie che vuole prendere assolutamente 
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Guido Sabatinelli
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Inviato: 26/01/2010, 21:00 |
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Iscritto il: 28/08/2009, 13:45 Messaggi: 1946 Località: Ginevra, Svizzera
Nome: Guido Sabatinelli
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dadopimpi ha scritto: hai fiutato  bene, vanno proprio a fare un viaggetto, in Siria, e lui ha già puntato le specie che vuole prendere assolutamente  Chi e' che va in Siria senza dirmi niente? Ci possiamo vedere almeno per una birra! vi aspetto, Guido
_________________ Guido SabatinelliMuseo di storia naturale, Ginevra, Svizzerahttp://www.glaphyridae.comhttp://www.scarabeidi.it
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