Gli Histeridae, contrariamente ad altre famiglie di insetti, posseggono parecchi caratteri tassonomici nella parte ventrale:fossette antennali, parapleure, prosterno, eventuale lobo prosternale, mesosterno, (con le loro relative striature), ecc.
(vedi immagine qui sotto)Questo costringe necesariamente a scollare l'esemplare a meno che non sia evidente, anche dalla sola osservazione "dorsale" che si tratti proprio di quella specie.
L'alternativa è preparare l'esemplare su di un cartellino dotato di un foro, che permetta l'osservazione delle suddette parti. In questo caso mantieni una visione "estetica" ma se il foro non è adeguatamente ampio rischi di avere qualche difficoltà a vedere agevolmente i caratteri che ti interessano o addirittura di lasciare ancora coperta una parte del metasterno, senza contare che l'esemplare rimane incollato solo sui segmenti addominali con probabile rischio di distacco in caso di urti.
Infine, anche se esteticamente non è il massimo, il metodo migliore per avere la completa visibilità globale nonché una buona superficie aderente al cartellino, consiste nell'icollare la bestiola su di un fianco, con le zampe lato cartellino ben distese parallele alla superficie di quest'ultimo.
Io personalmente addotto tutte e due le soluzioni: se gli esemplari non sono troppo grandi, su di un fianco. Con quelli di dimensioni maggiori (es. Pactolinus (!), Pachylister, ecc.) cartellino forato.
Considerando che un filino di pazzia pervade i miei neuroni, solitamente "personalizzo" il foro, facendolo divenire talmente ampio che il cartellino appare come una cornice, attraverso la quale l'insetto è completamente visibile
(Comunque gli Histeridae grossi non sono moltissimi!!!) 
Allora ecco qua....mi vergogno profondamente
per la qualità delle foto ma spero che da un punto di vista
"documentale" possano rendere l'idea!
| Allegati: |
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Sul fianco 2 |
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Sul fianco 1 |
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Cartellino forato 3 |
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Cartellino forato 2 |
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Cartellino forato 1 |
e quindi preferisco la preparazione tradizionale
